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Autore: GreedFan    29/12/2012    3 recensioni
Tony volta la testa lentamente, molto lentamente, e quasi gli sfugge un grido terrorizzato quando si avvede della presenza di un certo gigante alto due metri e largo tre che ha mollato la presa sul Mjolnir e pare proprio intenzionato a fracassargli lo sterno a mani nude. Almeno, è questo che gli sembra di decodificare dallo scintillio sinistro negli occhi azzurri di Thor Odinson.
E non ha ancora tolto la mano dai pantaloni di Loki.
{Ironfrost}
{Scritta per il p0rnfest di Fanfic_Italia}
Genere: Commedia, Demenziale, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il p0rnfest mi sta letteralmente risucchiando e credo che non ne uscirò più.

Stavolta vi trovate davanti ad una delle flashfic più demenziali che abbia mai scritto (che poi è una quasi-flashfic, perché sfora abbastanza il limite delle cinquecento parole), ispirata dal magnifico prompt "Loki Laufeyson/Tony Stark, Thor coglie Tony e Loki con le mani sul pacc- nel sacco" interpretato decisamente alla lettera. È ambientata in un contesto post-film, con Loki che per qualche assurdo motivo su cui non ho voglia di lambiccarmi il cervello è entrato a far parte degli Avengers e passa il proprio tempo a fare zan zan con Tony.

Come al solito vi invito caldamente a fare un giretto sul sito del fest (cliccate sull'apposito bannerino a sinistra), proporre prompt e sfogare i vostri p0rnfeels scrivendo tante belle fanfiction. Dedico questa storia a tutto lo (scarso) pubblico Ironfroster italiano, perché in fondo lo sappiamo che anche Odino ama questa ship.

Roby









Marmalade

Ovvero, quella volta che Tony e Loki furono colti con le mani nel vaso di marmellata. Nel sacco. Nel paccehm, insomma, avete capito.


Una delle cose che più ama di Loki è la sua totale mancanza di rispetto per il lavoro altrui. È qualcosa di comune a entrambi, e Tony non può davvero biasimarlo quando si siede su uno dei tanti tavoli del suo laboratorio, tirandoselo appresso, e causa lo smottamento di una pila di documenti che Pepper impiegherà giorni a riordinare.

E poi, be', il sesso con lui è semplicemente wow.

Imprigionato in un bacio che somiglia più al morso famelico di un animale, gli sbottona la camicia di lino sottile e solo Odino sa quanto tempo gli ci è voluto prima di convincerlo a indossare quei miseri abiti midgardiani e la butta per terra insieme agli ultimi barbagli di autocontrollo. Il cervello stacca decisamente la spina quando Loki gli avvolge le gambe attorno al bacino e geme nella sua bocca, al punto che Tony dimentica di star facendo sesso con il malvagio alieno che ha tentato di conquistare il mondo e schiavizzare la razza umana e gli infila una mano nei pantaloni, stringendo la sua erezione attraverso la labile barriera delle mutande.

Proprio sul più bello, la porta del laboratorio si spalanca con un fruscio inudibile e qualcosa di grosso e molto pesante precipita sul pavimento con un fragore di tuono.

Già, proprio di tuono.

Tony volta la testa lentamente, molto lentamente, e quasi gli sfugge un grido terrorizzato quando si avvede della presenza di un certo gigante alto due metri e largo tre che ha mollato la presa sul Mjolnir e pare proprio intenzionato a fracassargli lo sterno a mani nude. Almeno, è questo che gli sembra di decodificare dallo scintillio sinistro negli occhi azzurri di Thor Odinson.

E non ha ancora tolto la mano dai pantaloni di Loki.

Sono fottuto.

«Thor, come mai da queste part»

«Speravo che i tuoi amici midgardiani ti avessero quantomeno insegnato un po' di educazione, Odinson». Ringhia Loki, e Tony si gira verso di lui con aria scandalizzata. Certo, lui è un dio, non rischia mica di morire sotto le mani dell'amatissimo fratellone vichingo.

Sorprendentemente, il gigante biondo non risponde. Se ne sta fermo sulla porta, evidentemente a disagio, come se fosse lui quello che è stato appena colto con le mani nel vaso di marmellata e Tony non avrebbe mai supposto che Loki potesse rimettere in riga il fratello maggiore con tanta spudorata facilità.

«Io... mi scuso, Uomo di Ferro. Sono stato inopportuno».

Thor che balbetta.

Thor che arrossisce.

Thor che raccoglie il martello con aria tremendamente imbarazzata e volta le mastodontiche spalle alla scena che probabilmente popolerà i suoi incubi per i prossimi sei mesi, prima che la porta di ferro si richiuda dietro di lui.

Tony si sente come se qualcuno gli avesse fatto in anticipo un grosso, enorme regalo di Natale, e per soprammercato infila di nuovo la mano nei pantaloni del Dio degli Inganni, stavolta evitando con maestria l'ostacolo delle mutande.

Loki sospira, stringendosi di nuovo contro di lui, e questa dev'essere la miglior giornata dell'anno anzi, della sua intera vita.

«Grazie di avermi salvato la vita con tuo fratello». Ridacchia, e tutto diventa meravigliosamente leggero e luminoso.

«Sul serio? Tu aspetta che lo venga a sapere mio padre».


   
 
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