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Autore: alenefos    29/12/2012    1 recensioni
Seguito di "L'unica che abbia mai amato". Tony e Pepper si ritrovano ad affrontare una nuova esperienza, quella di rivelarsi al mondo. Ma i cattivi sono sempre in agguato e Tony dovrà tornare a combattere e non solo per se stesso!nRomanticismo, azione, nuovi nemici, vecchi amici e...un'avventura tutta nuova! + DISEGNI!!! XD
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 17: Sette possibilità

L’immensa nave volante sulla quale era arrivato Brian Mars stava mutando forma in un turbinio di rumore metallico e giri di lamiera.
Tony, Ben e Reed la fissavano sconcertati, mentre Johnny continuava a tenere a bada la scia gassosa.
<< Jarvis! >>
<< Lo sto analizzando, signore! >> Rispose prontamente il computer << Temo che la cosa non le piacerà! >>
<< Di che si tratta? >> Chiese Tony.
<< E’ un drone, signore…molto più grande e potente di quello che avete sconfitto! >>
<< Non è possibile! >> Commentò Reed.
La navicella aveva finito la sua trasformazione ed era apparso un mega-drone, capitanato stavolta da Mick Credden in persona. Ora, se la dovevano vedere con un drone alto almeno cinquanta metri.
<< Il pilota si trova poco più in basso della zona pettorale >> Continuava Jarvis analizzando la
situazione << Il robot è alimentato da energia simile a quella del reattore ARK, signore, quindi dispone di tutto il potenziale adeguato per l’utilizzo delle armi in dotazione! >>
Tony restò in silenzio pensando a come agire.
<< Scherziamo vero?! >> Chiese Ben esterrefatto << Io come faccio a fare di nuovo il proiettile contro quello? >>
<< No Ben…stavolta non basteresti neanche tu! >> Commentò Tony << E neanche i miei dischi elettrici…senza contare che ne sono rimasti pochi! >>
<< Allora è il momento della sfera! >> Li interruppe Reed.
<< Hai detto solo sette colpi, giusto? >> Gli chiese Tony.
<< Esatto! Cerchiamo di indebolirlo quanto più possibile. Ad intervalli, Tony, tu lo colpirai con l’energia potenziata della sfera! D’accordo? >>
<< Bene! >>
D’improvviso, però un rumore li distolse. In lontananza…
Qualcosa si avvicinava.
Tony, Reed e Ben sgranarono gli occhi fissando lo squadrone di tre aeronavi in arrivo, precedute da un turbinìo d’acqua in movimento.
La creatura era tornata, affiancata da un altro mostro più piccolo, e sormontata da Levyathan.
Ma la vera sorpresa, era la donna che stava accanto a Levyathan, in groppa al mastodontico animale…era Pepper, con indosso una muta nera ed attillata.
<< Ti prego, non di nuovo una perdita di memoria! >> disse Tony tra sè e sè << Se devo combattere contro di te ho perso in partenza! >>
Poi però notò il logo dello S.H.I.E.L.D. sulle aeronavi. Doveva essere successo qualcosa…ma cosa?
<< Sono Fury e gli altri…e quel mostro…ma che sta succedendo? >> Disse Reed.
<< Stark, ma quella non è la tua futura moglie?! >> Chiese Ben.
<< E tu che ne sai? >> Chiese Tony esterrefatto sia a causa della situazione che della domanda.
<< Vi abbiamo visti… >> disse candidamente la Cosa << …dai monitor della sala controllo! Le hai chiesto di sposarti, era ora! >> Confermò Ben!
<< Ci avete spiati? >>
<< Mannò…dai, non dire così! >>
<< Beh…Tony ha ragione, si chiama spiare! >> Intervenne Reed.
<< Ma se c’eri anche tu! >> Protestò Ben.
<< C’eri anche tu? >> Chiese Tony con tono più alto e incredulo, puntando Reed << Ma chi altri sa di questa storia? >>
<< Beh… >> Balbettò Ben <<…Tutti!…Eravamo in parecchi davanti al monitor! >>
<< Signore! >> Intervenne Jarvis << Le vorrei far notare che Credden è ancora davanti a voi, e lo S.H.I.E.L.D. è praticamente arrivato! >>
Tony si girò e vide il gigantesco drone ancora lì a mezz’aria, ora circondato dalle tre aeronavi dello S.H.I.E.L.D.
Abbassò lo sguardo e vide sotto di lui il mostro marino, o meglio, i due mostri marini. E poi vide lei…
I suoi occhi intensi, color mare, che lo fissavano.
Volò in picchiata atterrando di fronte a lei ed aprendo l’elmo.
<< Siamo i rinforzi! >> Commentò Pepper indicando Levyathan. Tony lo fissò diffidente.
<< Fidati! >> Disse Pepper e Tony tornò a guardarla. Già…fidarsi…
Da sempre, ormai, lui poteva fidarsi solo ed unicamente di lei. Se Pepper gli avesse detto di gettarsi nel fuoco, lui lo avrebbe fatto, convinto che lei avesse già escogitato un modo per spegnere le fiamme. Credeva in lei ciecamente…e si accorse solo allora che lui non era mai stato in grado di darle quella stessa sicurezza…eppure, nonostante tutto…lei era stata sempre e comunque la sua ombra.
<< Il tipo blu… >> Disse riferendosi a Levyathan << …è ok! E i due animali? >>
<< Ho inviato tutte le informazioni a Jarvis! Ci aiuteranno anche loro, Tony! >> Rispose Pepper.
<< E tu? >>
<< Io cosa? >>
<< Sei con me? >>
<< Fino alla fine! >> Gli rispose Pepper.
Tony indugiò sulla mano di lei…non c’era l’anello.
Pepper colse al volo : << E’ al sicuro…diciamo che ci aspetta per essere preso e rimesso
al mio dito…da te! >>
Tony sorrise.
<< Non è una cosa un po’da bambini? >>
<< Diciamo che sono una romantica ex segretaria che dopo anni di sopprusi dal suo capo
vuole vendicarsi! >> Sorrise Pepper.
<< Va bene! >> Concordò Tony << Così potrò ripetere il gesto senza troppi occhi addosso! >>
<< Cosa? >>
<< Te lo spiego dopo! >> Concluse Tony.
<< Pepper, dobbiamo muoverci! >> Li interruppe Levyathan guardando le aeronavi dello S.H.I.E.L.D. pronte e con le armi ed i missili ormai fuori, in procinto di colpire.
<< Pepper che vuoi fare? Non se ne parla, tu non puoi stare qui! >> disse Tony alzando la voce.
<< Levyathan ha costruito un congegno col quale posso aiutarlo a guidare le due creature >>
E solo allora Tony notò l’auricolare che indossava la donna.
<< No Pepper! >>
<< E invece ci sarò! Se dobbiamo riuscire o essere sconfitti, lo faremo assieme! E vedi di non farti battere perché hai promesso di sposarmi! >>
Tony le si avvicinò e si concesse un bacio prima di risponderle: << Te l’ho promesso! Ce la faremo!...Ti prego, sta attenta! >>
L’elmo si chiuse mentre Pepper guardava quello sguardo scuro e intenso, sparire dietro la maschera di Iron Man. Tony si alzò in volo e raggiunse Reed e Ben.

***

Intanto, alla torre, Sue continuava a generare energia dal proprio corpo per creare il campo di forza che stava contenendo le deflagrazioni. Ma ad ogni nuova esplosione, lo sforzo aumentava. Ormai era stremata.
E dall’alto, aveva assistito impotente a tutta la scena.
Johnny, anche lui quasi esausto, continuava la sua fuga, tenendosi lontano dal campo di battaglia in mare, nella speranza che la scia non riuscisse a nuocere a nessun altro. Ma anche per lui, la fatica era immensa.
<< Reed, mi senti? >> Chiese Sue attraverso l’auricolare.
<< Susan! >> Rispose Reed.
<< Sto facendo del mio meglio ma non so quanto resisterò… >>
<< Ti prego, resisti! Ora giochiamo la partita finale, dobbiamo farcela! >> La implorò Reed preoccupato.
<< Va bene! >>
La voce di Susan era stanca e spossata.
<< Sue… >> la chiamò ancora Reed.
<< Si? >>
<< Qualunque cosa accada…ti amo…e sarà così per sempre! >> Le disse Reed.
<< Ti amo anche io, Reed. >>

***

Partì il primo piccolo esercito di munizioni.
Le tre aeronavi dello S.H.I.E.L.D. attaccarono insieme tempestando Credden di colpi di mitragliatrice e piccoli razzi.
Attaccare con scariche di proiettili un enorme drone sembrava una follia, ma Nick Fury aveva la sua strategia!
Il drone galleggiava in aria grazie ai suoi reattori posti su mani, piedi e schiena.
La prima cosa da fare, era metterlo in difficoltà privandolo di alcuni di essi.
Le mitragliatrici puntavano alle spalle del robot bombardandolo sempre degli stessi punti.
L’intento era quello di riuscire a staccargli le grosse bracca metalliche dal corpo. Ma con un robot di cinquanta metri, non era impresa facile.
Credden restò immobile sotto i colpi, poi…
Allungò le braccia. Si aprirono una miriade di sportelli dai quali fuoriuscirono razzi che partirono in direzione dei nemici.
La battaglia vera e propria era iniziata!
Reed intanto richiamò la navicella e lui e Ben presero possesso delle due parti che di solito usavano.
Presero a sorvolare la zona, girando attorno all’immenso mostro metallico, cercandone un punto debole nell’armatura.
Agire però era tutt’altro che facile. I missili partivano a raffica dal drone verso tutte le direzioni colpenso le aeronavi e le navicelle. Lo stesso Iron Man era stato colpito più volte.
Intanto, dal mare, la grossa creatura era balzata fuori dall’acqua dando una sonora testata al mostro metallico ed affodando gli artigli nella lamiera.
<< Perfetto! >> Disse Levyathan che era con pepper in groppa al cucciolo.
Prese un piccolo congegno che si aprì strasformandosi in una sorta di lastra dorata che volteggiava  a mezz’aria. Lui e Pepper vi salirono sopra.
Il cucciolo, ora libero dai suoi “piloti” si immerse e, come aveva fatto la madre, balzò sul drone affindandogli anche lui gli artigli.
<< Ora! >> Gridarono Pepper e il mutante.
Le creature emanarono dal corpo potentissime scariche elettriche che pervasero il drone.
Tony restò sbigottito ricordando il terrore che la creatura aveva per l’elettricità, mentre ora era lei stessa a generarla.
<< Jarvis! Mettimi in contatto con Levyathan! >>
<< Subito signore! >>
Leviatan avvertì nell’auricolare un suono come di collegamento, seguito dalla voce di Tony che chiedeva spiegazioni.
<< Stark! >> Sghignazzò << Questa non te l’aspettavi, vero? Ebbene, le creature hanno una elevata capacità molecolare di “riutilizzo delle energie”. Tutte le soferenze che gli sono state inflitte con le scosse sono state incamerate in energia nel corpo dell’animale. Il loro corpo è mutato ed ora non soffrono più l’elettricità ma sono in grado di assorbirla e rigettarla a loro piacimento! Credden doveva aver scoperto questa loro potenzialità e le torturava per poterle poi usare come armi ancora più potenti, ma non immaginava che potevano ribellarsi contro di lui! >>
<< Impressionante! >> Commentò Tony << Ma non strematele! Se agiremo in squadra avremo il doppio delle possibilità! >>
<< Affermativo, Stark! >> Disse l’uomo.
Le scariche elettriche si convogliavano attraverso gli artigli direttamente all’interno del drone, riuscendo ad apportare danni ai circuiti interni.
Ma visto che Credden riusciva ugualmente a pilotarlo in ogni sua parte, Tony e gli altri capirono che non c’era un unico “cuore” che alimentava tutto il robot. Ma ce n’erano tantissimi che alimentavano in settori l’intero macchinario. Quindi lo si doveva distruggere pezzo per pezzo!

***

Credden continuava la sua battaglia. Aveva distrutto due delle aeronavi dello S.H.I.E.L.D. ed ora puntava alle navicelle dei Fantastici 4.
<< Tony! >> Lo chiamò Reed << E’ il momento, vai col primo! >>
Iron Man si portò in alto ed allargò le braccia.
Il reattore sormontato dalla sfera, prese a brillare di una luce accecante!
Partì il primo attacco. Un fascio di luce bianchissima colpì in pieno il braccio del drone staccandolo di netto e facendolo cadere in acqua!
<< Si! >> Urlò Reed! << Vai così, Tony! >>
<< E’ solo un pezzo Reed! >> Disse Ben.
<< Si, ma intanto ha distrutto almeno qualche centinaio di cuori alimentatori del drone che erano nel braccio! Ora dobbiamo distruggere il resto! >>
Tutto lo squadrone colpiva il drone distruggendone varie parti cercando di indebolirlo, ma Credden continuava a sparare armi a raffica fino anche a prendere col praccio restante la navicella di Ben.
<< Reed! Questo mi stritola! >>
<< Salta! >> Urlò Reed dall’altra navicella.
<<  Ma sei pazzo! Mica galleggio io! >> Disse la cosa.
<< Ti ho detto salta! >>
Ben saltò fuori un attimo prima che Credden distruggesse il velivolo.
Precipitò a piombo verso il mare ma qualcosa lo afferrò prima che toccasse l’acqua. Era un praccio elastico di Reed.
<< Arrampicati e vieni su, svelto! >> Gli urlò l’uomo.
<< Svelto! >> Starnazzò Ben << Come se fosse facile arrampicarsi su una corda gommosa appeso in mare aperto! >> E iniziò a salire.
Tony intanto si portò alle spalle di Credden e fece risplendere di nuovo il reattore.
Partì il secondo fascio di luce, e per la seconda volta, Credden subì un colpo durissimo che incenerì parte dell’armatura retrostante.
Lo S.H.I.E.L.D. intanto continuava a bersagliare con le mitragliatrici e i razzi mentre i superstiti delle due aeronavi distrutte si allontanavano.
Tony cambiò posizione di nuovo lanciando, da diversi punti, il terzo, quarto e quinto fascio di luce.
Il drone, ormai rimasto con il solo corpo ed un braccio, resisteva ancora.
La sua forza non sembrava poi tanto decimata.
Neanche le creature con le loro scariche erano riuscite ad apportare un numero sufficiente di danni.
<< Reed! Che succede! Sto perdendo potenza! >> Disse Tony.
<< Te l’avevo detto! Ma credevo che tre colpi sarebbero bastati! E’ davvero troppo forte, Tony! >>.
Improvvisamente, un rumore distolse la loro attenzione. Un piccolo sgangherato elicottero si stava avvicinando.
Johnny lo vide e si affiancò per sccciarlo, credendo fosse di qualche folle curioso. Tenendosi a debita distanza per far sì che la pericolosa scia non lo toccasse, vide nella cabina e riconobbe un ragazzo di colore.
Decise allora di chiamare Tony con l’auricolare.
<< Hey Stark! Credo che sull’elicottero ci sia un tuo amico! Fatelo sgombrare! Io non posso avvicinarmi troppo o la scia lo congelerà! >>
Tony volò verso l’elicottero lasciando Reed a combattere.
Raggiunto l’elicottero che aveva la cabina aperta, riconobbe Mickey.
<< Che cavolo ci fai qui? Sei pazzo? >>
<< Ti ho portato un regalino! >> Disse il ragazzo mostrandogli uno strano aggeggio di forma quadrata << E’ un potenziatore di energia! >>
<< Un altro? >> Disse Tony
<< Come sarebbe a dire un altro? >>
<< Te lo spiego dopo! Lanciamelo! >>
Ed il ragazzo lo lanciò. Tony lo presa al volo avvivinandosi il più possibile all’elicottero: << Come lo uso? >>
<< Mettilo sull’armatura! Si attaccherà da solo, è fatto di Nanomacchine! >>
<< Tu sei un genio! Ma ora torna indietro! >>
<< Non se ne parla! >> Disse il giovane e puntò verso il luogo della battaglia.
Tony capì che non era il caso di tentare di dissuaderlo.
Applicò il congegno e sul monitor interno della maschera vide schissare in alto tutti i livelli di energia.
<< Signore, l’armatura ha recuperato interamente le potenzialità! >>
<< Meraviglioso! Ora andiamo a distruggere Credden! >>

***

Anche l’ultima aeronave dello S.H.I.E.L.D. aveva ceduto e da essa si erano distaccate le micro navi con i superstiti, tra i quali anche Nick e l’agente Coulson.
<< Tony! >>
<< Dimmi Fury! >>
<< Non ce la facciamo! >>
<< Parla per te! Io ho ancora un asso! >>
<< La sfera non può niente, ormai non hai energie sufficienti! >>
<< Non direi, Direttone! >> Disse Stark soddisfatto.
Nuovamente nei pressi del drone, attivò la sfera per il sesto colpo da sferrare.
L’energia sprigionata questa volta, era impressionante.
Colpito in pieno, il drone ne restò squarciato.
Ma la follia di Mars non era paga della voglia di vendetta.
Con le energie rimaste, Credden voltò il Drone verso Pepper e Levyathan.
<< Stark! >> Urlò attraverso il congegno di interfono << Puoi aver distrutto il mio drone, ma io distruggerò l’unica cosa a cui tu tieni! >>
Dal centro della navicella partì un fascio di energia in direzione della coppia in bilico sulla piattaforma dorata.
Pepper sgranò gli occhi e gettò Levyathan in acqua nel tentativo di metterlo al riparo. Sapeva che Credden voleva colpire lei e se si fossero buttati assieme, anche lui sarebbe stato colpito.
Il fascio si avvicinava e Pepper lo vide improvvisamente oscurarsi.
Tony le si era parato davanti.
<< Tony vai via! >> Le urlò lei in lacrime.
Tony attivò il reattore per l’ultimo colpo che aveva a disposizione.
Partì così il settimo fascio di luce dal suo cuore luminoso, diretto verso il fascio lanciato da Credden.
Così si scontrarono uno contro l’altro creando una sorta di linea unica che collegava i due contendenti.
<< Tony, no! >> Pepper era disperata.
<< Non permetterò mai che ti facciano del male! Io sarò il tuo scudo per sempre! >>
Le lacrime di Pepper bruciavano calde sul viso della donna.
<< Tony ti prego, scappa! >>
<< MAI SENZA DI TE! >> Urlò lui e poi… << Jarvis! Tutta la potenza al reattore! Ogni singola energia! Tutto nel reattore! >>
<< Ma signore, è rischioso! >>
<< Fallo! Ora! >>
Tutta l’energia dell’armatura, il potere delle nano macchine e la sfera di amplificazione, entrarono in sintonia come elementi naturali aumentando il potere sprigionato da Tony.
Il fascio di luce iniziò a respingere quello di Credden avvicinandosi sempre di più al drone.
Dall’interno del mostro, Credden cercava di opporti, ma la potenza che Tony stava sprigionando era immensa.
Pepper fissava la scena con il cuore che sembrava fermo, tanto era spaventata.
Il corpo di toni fisso d’avanti a lei con le braccia aperte le oscurava quel bagliore accecante.
Tony, da parte sua, era quasi allo stremo.
<< Il fascio di energia sta raggiungendo Credden, signore! >> Intervenne Jarvis come a volerlo spronare a non mollare.
E infine, l’enorme drone risuonò in una potente esplosione nell’attimo in cui venne colpito dal fascio di energia!
Esplose più e più volte, riversando i suoi pezzi in mare assieme a molto carburante che ne incendiò la superficie.
Tony cadde in ginocchio e Pepper corse a sostenerlo.
<< Tony! Tony…oddio… >>
La maschera si aprì e Tony la guardò: << Ti ho salvata >> Disse ansimando e con un filo di voce << Ora sarai costretta a sposarmi! >>
Pepper sorrise abbracciandolo e baciandogli la fronte.
Reed e Ben accorsero con la loro navicella.
<< Tony! I guai non sono finiti! Il danno ambientale è ingente e la torre di Tokyo sta per disintegrarsi se non facciamo qualcosa! >>
Stark ci pensò qualche attimo fissando le enormi fiamme sull’acqua. Poi chiamò Johnny.
<< Hey, fiamma! >>
<< Dimmi, Stark! >>
<< Vola qui e buttati in acqua dove vedi le fiamme! >>
<< Tony, hai perso il cervello assieme alle energie? >>
<< E’ l’unico modo! >>
<< Accidenti a te, ma perché devo darti ascolto?! Arrivo! >>
In lontananza videro il ragazzo volare verso le fiamme.
Johnny capì al volo la situazione: Tony sperava di spegnere le fiamme con il potere congelante della scia di Azoto.
Ma la mente del giovane ebbe un illuminazione, perché buttarsi in acqua e spegnere la scia anziché usarla ancora per un buon motivo?
Si gettò nelle fiamme volando a pelo d’acqua e trascinandosi dietro la scia che congelò tutto il fuoco ed in carburante, ora fermo sul mare come una lastra di ghiaccio.
<< Vai fiammifero! >> Gioì Ben. Ma quando lo vide riemergere ancora inseguito dalla scia, si raggelò.
<< No! Non ha funzionato! Stark! >> Urlò La Cosa.
<< Perché non si è gettato in acqua?! Così l’avrebbe bloccata! >>
Poi videro Johnny volare verso la torre di Tokyo!
<< Bravissimo Johnny! >> Urlò Tony << Ottima idea, ragazzo! >>
<< Cosà? >> Disse Reed ripartendo con Ben alla volta di Tokyo.
Tony prese in braccio Pepper e li seguì in volo.
Più si avvicinavano e più si rendevano conto del progetto della torcia umana.
Congelare la torre per salvare Sue!
La donna invisibile era al limite dei suoi poteri e Johnny girò attorno alla torre congelandola dal basso verso l’alto. Arrivato vicino alla cima urlò in direzione della sorella.
<< Lascia andare il campo contenitivo…adesso! >>
Sue richiamò i poteri interrompendo l’azione di contenimento e Johnny raggiunse la sommità della torre ibernandola completamente.
Reed arrivò appena in tempo per prendere al volo sua moglie che stava precipitando priva di sensi.
La portò a bordo della navicella ed atterrò su un grattacielo dove lo attendeva Tony con Pepper.
<< Come sta? >> Chiese Pepper preoccupata.
<< E’ svenuta…lo sorzo è stato troppo grande! >>
La adagiò a terra e le toccò il viso.
<< E’ gelida! >>
Johnny arrivò in picchiata spegnendo il fuoco che lo incendiava.
<< Sue come sta? >> Chiese subito.
<< Credo che la scia di azoto abbia gelato anche l’aria attorno alla torre…ha il corpo gelido, è in ipotermia, dobbiamo scaldarla! >> Rispose Reed con le lacrime agli occhi abbracciando la moglie e strofinandole il corpo nella speranza di scaldarla.
<< Allontanatevi tutti! Soprattutto tu, Reed o ti fonderò! >> Disse il ragazzo.
Reed eseguì l’ordine senza battere ciglio. La voce di Johnny era sicura e autoritaria.
Lasciata a terra Sue, Johnny creò tutto attorno a lei una lingua di fuoco di intensissimo calore, che restò viva per un minuto appena, fino a dissolversi.
Reed si era dovuto allontanare più degli altri proprio per evitare che il fuoco lo danneggiasse essendo lui “elastico”.
Si riavvicinò con cautela ed osservò la scena.
Sue aprì gli occhi e si alzò a sedere toccandosi la testa, confusa.
Reed corse da lei.
<< Reed…cos’è successo? Come… >>
<< Johnny è un genio! Ci ha salvati tutti ed ha salvato te! >>
Sue guardò il ragazzo e gli tese la mano.
Johnny la raggiunse e l’abbracciò.
Ben si sedette a terra e si stese, esausto, mentre Tony si liberava della maschera e si stringeva alla sua Pepper.
Le piccole navicelle di salvataggio dello S.H.I.E.L.D. li raggiunsero e Nick Fury scese a complimentarsi con il gruppo di eroi!
<< Manderò delle squadre a ripulire il mare cercando di evitare il disastro ecologico il più possibile e manderò qualcuno anche per recuperare e disinnescare gli ordigni ancora attivi sulla torre!
Avete fatto un ottimo lavoro! >>
il piccolo elicottero di Mickey atterrò nel frastuono delle eliche ed il ragazzo scese e corse verso Tony Stark.
<< Per fortuna state bene! >> Disse guardandoli tutti << E’ stata un’esperienza indescrivibile! O visto tutta la battaglia dopo averti dato il congegno Tony! >>
<< La prossima volta porta anche dei Pop Corn! >> Scherzò Tony << Comunque grazie di cuore Mickey! Siamo salvi grazie a te! >>
<< Co..cosa…ma…ma no…io… >> balbettò il ragazzo abbassando lo sguardo imbarazzato dai sorrisi degli altri presenti.
<< Sei un grande scienziato, ragazzo! Se accetterai, nelle mie industri c’è posto per gente talentuosa come te! >>
Mickey sorrise e ringraziò Tony.

***

Il panorama ghiacciato di una insolita Tokyo, era ormai lontano e Tony e Pepper erano di nuovo a casa.
I Fantastici 4 erano rientrati al Baxter Building e lo S.H.I.E.L.D. era in azione per ripristinare la normalità nella città del sol levante e nel mare.
Tony raggiunse Pepper che era nel laboratorio sotterraneo, seduta su un divano e avvolta da una coperta.
<< Questo era sopra al tuo regalo per me…il mio vecchio reattore! >> Disse mostrandole l’anello.
Lo aveva trovato poggiato lì nel laboratorio sopra la teca di vetro contenente il reattore attorniato dalla scritta “La prova che Tony Stark ha un cuore”. Pepper glie lo aveva regalato molto tempo prima…e infatti, solo Pepper era riuscita a dare vita al suo cuore.
Prese la mano di lei e si inginocchiò sotto lo sguardo emozionato e brillante di lei.
<< Pepper…io ti prometto, che impiegherò ogni singolo giorno della mia vita ad impegnarmi per riuscire ad essere anche solo un po’ degno di averti al mio fianco. Se accetterai, cercherò di essere la persona sulla quale potrai contare sempre. Sarò al tuo fianco per condividere le risate, le sofferenze, i piaceri, le meraviglie, le delusioni, le emozioni…tutto. Perché per me tu sei tutto! E se me lo concederai, io sarò per te tutto quello che tu vorrai e di cui avrai bisogno. Sarai il mio motivo di vivere e niente mi farà mai cedere dalla mia voglia di respirarti in ogni giorno della mia vita…rendimi l’uomo più felice di questa terra, diventa mia moglie…sposami! >>.
Già alle prime parole di lui, Pepper non era riuscita a trattenere la commozione e lasciò che le lacrime scendessero…perché le lacrime di felicità hanno un calore più dolce di quelle di tristezza.
Tony restò a guardarla speranzoso e lei, sorridendo mosse la testa facendo segno di si.
<< Dimmelo…ti prego… >> Chiese lui con un filo di voce.
Pepper sorrise asciugandosi gli occhi: << Si!... Lo voglio…Tony >>.
E finalmente, poté rimettere al suo posto quell’anello che aveva per così tanto tempo custodito in una scatolina blu. E poté stringersi al cuore il suo unico vero amore.

FINE




Beh…spero che vi sia piaciuta! ^_^
Ci è voluto un po’ di tempo ma finalmente ho completato anche questo capitolo!
Grazie a tutti quelli che mi hanno seguita, commentata e spronata a continuare, siete stati tutti meravigliosi!
Spero mi farete sapere cosa ne pensate anche di questo capitolo!
Vi mando un bacio e auguro a tutti voi che il nuovo anno in arrivo ci regali serenità e un amore VERO (per chi lo ha già, che continui sempre più intenso), di quelli che vi regalano il mondo anche con un semplice piccolissimo gesto!
Con tanto affetto! Alessia 

  
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