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Autore: Ayumi Yoshida    29/12/2012    2 recensioni
“Non sto scappando.” biascica cercando di essere convincente e le regala una smorfia che le fa tremare lo stomaco di una sensazione languida, lontana. “Davvero, non sto scappando. Torna a casa.”
(NaruHina - Mini longfic)
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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The hardest part was letting it go, not taking part



Erano trascorsi due mesi, e Naruto non aveva detto una parola.

Neanche una parola, con nessuno, e Tsunade aveva dato l’ordine di liberarlo, ma di tenerlo d’occhio, così Naruto si ritrovava un ANBU a seguirlo fin dove non avrebbe mai immaginato. Tutta quella situazione gli dava tremendamente fastidio: stava perdendo tempo.

Più lui restava a Konoha, più Sasuke si allontanava chissà dove e lui avrebbe faticato di più per ritrovarlo. Probabilmente avrebbe dovuto cercare di fuggire di nuovo, ma sarebbe di certo stato più difficile.

Gli abitanti del villaggio lo salutavano meno calorosamente del solito, eccetto quelli che conosceva meglio: Shikamaru continuava a rivolgergli un cenno con il capo ogni volta che si incrociavano, anche se lui poi diventava di pessimo umore, soprattutto da quando lo aveva scoperto a fissare il monumento dei caduti come aveva fatto quando era morto Asuma.

Qualcosa gli sfuggiva. Era passato spesso davanti alla grande tenuta degli Hyuga, ma non aveva più visto Hinata da quel giorno. Il destino si faceva beffe di lui: prima l’aveva mandata a fermarlo, poi, quando Naruto avrebbe voluto parlarle, chiederle il perché di quel comportamento, la nascondeva a lui. Voleva capire, perché non riusciva a capire più nulla. Tutti erano strani.

Un giorno che si sentiva particolarmente infuriato si era appollaiato lungo un lato della staccionata che circondava la tenuta degli Hyuga per attenderla, prima o poi Hinata sarebbe uscita di casa. Accadde così e, trattenendo a stento il respiro, la vide camminare di lato alla staccionata a testa bassa. Sembrava triste, probabilmente anche per lei le cose non andavano  bene. Soltanto questo gli impedì di fermarla in quel momento e urlarle contro tutta la sua frustrazione.

La seguì in silenzio, senza farsi vedere, fino ad un posto che conosceva bene: casa sua. Hinata vi si fermò e restò a fissarla per un tempo infinito, sempre la stessa espressione. Incredulo, Naruto le corse incontrò ed esclamò: “Anche tu mi stavi cercando?”

Hinata lo guardò spaventata e fece per correre via, ma lui le sbarrò la strada con le braccia.

“Io ti stavo cercando.” puntualizzò; poi senza riprendere fiato aggiunse: “Volevo sapere perché, dopo avermi fermato, sei scomparsa, perché mi hai fermato, perché… non vuoi che mi accada quello che è successo a Shikamaru.”

Era infuocato, determinato ad avere le sue risposte e non l’avrebbe lasciata andare via finché non le avesse ottenute. Hinata lo fissò, piena di timore.

“Mi dispiace, non odiarmi.” mormorò balbettando “Per colpa del mio egoismo… ho rovinato tutto quanto. Mi dispiace.”

A testa bassa gli si avvicinò preparandosi a superarlo, ma Naruto le afferrò un braccio.
“L’hai fatto!” esclamò nervosamente, stizzito da quelle strane parole “Adesso sono qui, non posso fare nulla e Sasuke-“

“Mi dispiace.” mormorò di nuovo Hinata, guardandolo con sincerità. Naruto provò una strana sensazione, guardando i suoi occhi. “Non ho pensato al fatto che Sasuke per te fosse come Ino per Shikamaru, e il mio egoismo… Non odiarmi.”

Una sola lacrima le rigò il viso mentre continuava a parlare.

“Che vuoi dire?” le chiese bruscamente Naruto.

“Io non volevo che te ne andassi.” rispose lei piano, mentre il suo viso perdeva lentamente colore “Sentivo che saresti andato via e non volevo. Il mio egoismo mi ha accecata. Ho pregato di non doverlo fare, per notti e notti, ma adesso siamo qui in questo modo… Non è servito.”

Le sue labbra si distesero piano di fronte all’espressione sorpresa di Naruto, che continuava a fissarla sconvolto.

“Quindi tu…”

“Voglio venire con te.” gli disse, le guance rosse, ma con voce così tranquilla da sembrare irreale. “Se tu vuoi, verrò con te, altrimenti… ti giuro, non ti disturberò più.”
La sua voce si spense mentre il suo respiro si faceva più affannoso. Naruto boccheggiò, vorticando tra tutte quelle parole. Ad un tratto poi ogni cosa tornò al suo posto, senza che nessuno avesse fatto nulla. Lucido, lasciò la presa dal braccio di Hinata e la guardò negli occhi: brillavano della stessa sicurezza della notte in cui lo aveva fermato. Naruto ormai sapeva cosa fare.

“Non puoi venire. Non ti trascinerei mai in clandestinità con me. Devi restare qui ad aspettarmi finché non sarò tornato con Sasuke, e tutti riconosceranno che avevo ragione. Devi aspettarmi.”

Lo disse con talmente tanta forza che Hinata non ribatté.

“Mi aspetterai?”

Ella annuì con la testa. Naruto le sfiorò i capelli con una mano, frettolosamente: gli girava la testa.

“Pa-partirò presto. Non mi importa di quello che dice Tsunade, ho già perso troppo tempo. Mi aspetterai?”
“Sì.”

“Non seguirmi quando mi vedrai andare via, potrebbero scoprirci… Aspettami, va bene?”

Hinata annuì di nuovo. Naruto si agitò ancora sul posto e le sfioro per l’ultima volta i capelli. “Torno presto, e con Sasuke. Aspettami.”

 

Naruto si allontanò tutto al contrario di come le si era avvicinato, la schiena curva e le mani in tasca, in silenzio. Hinata lo vide scomparire lontano, l’ombra di Sasuke alle spalle.
Sarebbe partito quella sera stessa, lo sapeva. L’ombra di Sasuke continuava a braccarlo senza lasciargli scampo, mentre Naruto credeva di inseguirla. Pregò con tutto il suo cuore che quell’ombra potesse scomparire dalla via di Naruto, come lui stava facendo dalla sua; pregò intensamente che le stelle della notte lo coprissero come avrebbe voluto fare lei stessa se gli fosse stata vicino. Non supplicò mai nessuno come fece quella notte con il cielo.

Sasuke li inseguiva.




Note:
Così, con l’ombra di Sasuke, termina questa fic. Anche se è un personaggio che vorrei strozzare, sono consapevole del fatto che Sasuke sia molto importante per Naruto, è il personaggio con cui tutto è cominciato e con cui tutto molto probabilmente terminerà.

Il finale è un po’ inquietante, ma questa fic è nata drammatica e termina così: il lieto fine non mi è sembrata una conclusione accettabile, anche perché sappiamo che Naruto si farebbe tagliare la testa per Sasuke. XD

Spero, comunque, che il finale vi sia piaciuto.

Noto con piacere che le recensioni sono diminuite nuovamente dallo scorso capitolo. XD

In ogni caso, ringrazio davvero di cuore coloro che hanno speso il loro tempo per lasciarmi un parere, Katia (sento di averti spiazzata ancora di più, con questo capitolo, non so perché XD Grazie mille per i complimenti sulla caratterizzazione, mi rendono orgogliosa *___*) e Athalfuns (In ritardo, ma finalmente ho concluso questa fic. Spero che, nonostante questo, tu abbia modo di leggerla e che possa gradirla. Ribadisco che le tue recensioni mi fanno sempre molto piacere e che spero che le mie storie continuino ad appassionarti quanto questa. ^^).

Spero davvero che la conclusione di questa fic non vi abbia deluso, e mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate. Il titolo di questo capitolo è un verso della splendida canzone dei Coldplay, The hardest part.

In questa settimana così fasta per il NaruHina, io termino una fic angst che più angst non si può. Anche se non si direbbe, sono felicissima, eh! XD

Bene, è tutto. Auguro a tutti un felice anno nuovo, sperando che sia pieno di momenti NaruHina (oh yeah! *___*)

 

Alla prossima!

 

 

 


   
 
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