Serie TV > Teen Wolf
Ricorda la storia  |      
Autore: percysword    29/12/2012    6 recensioni
Aspetta, ho appena detto che mi piace? In verità l'ho pensato.
Ecco tornato il sarcasmo. Lydia ha proprio ragione, non cambierò mai.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lydia Martin, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



I'm feeling like I missed you all this time.






  


 


 

 

Questo schifo è per Chiara, 
perché le voglio tanto bene.
Poi shippa Stydia.



 


Venerdì

 

Stiles

Ed eccola lì, in tutta la sua perfezione. I capelli biondi e ondulati le ricadono dolcemente sulle spalle e si muovono ondeggiando delicatamente mentre percorre il corridoio fino al suo armadietto. Seguo ogni sua mossa con i miei occhi, la vedo mentre prende con le sue sottili mani il lucchetto e gira la rotella per mettere la combinazione, con altrettanta calma prende l'anta in metallo, da un'occhiata all'interno e tira fuori alcuni libri e il suo piccolo astuccio in pelle, poi chiude nuovamente l'armadietto e si avvia verso la classe dove avrebbe avuto la prima ora, biologia se non sbaglio… Okay, lo ammetto. Ho imparato il suo orario a memoria, pur non avendoci mai parlato. Straordinario, no?

Mentre percorre nuovamente il corridoio i suoi occhi verdi incrociano i miei color cacca e rimango imbamolato con faccia ebete a fissarla. Quando mi rivolge un sorriso scoprendo i suoi denti perfetti la mia faccia diventa ancora più ebete di prima, sempre se è possibile.

-STILES!- una voce femminile mi fa sobbalzare risvegliandomi da quel sogno e nel farlo chiudo con la testa l'armadietto vicino prendendomi un 'Grazie amico!' dal ragazzo che l'aveva aperto. Mi poggio una mano sul cuore e crco di respirare.

-Cazzo Lydia, mi hai spaventato!-

Inizia a ridere, una risata calda, piacevole ma io rimango comunque a fissarla, impassibile. Odio quando mi prende in giro.

-Che c'è? Faccio ridere?-

Lei annuisce continuando a ridere e io aspetto che la smetta. Quando ritrovo i suoi occhi verdi, colmi di lacrime, a fissarmi capisco che ha finito e che possiamo parlare tranquillamente prima dell'inizio delle lezioni.

-Scusa Stilinski, ma proprio non capisco come faccia a piacerti una come lei.-

-Come fa a piacermi? Me lo chiedi pure? Hai visto quanto è bella?-

-Fino a prova contraria, non sono lesbica…-

-Devo trovarmi degli amici maschi, devo trovarmi degli amici maschi.- mi ripeto sbattendo la testa sull'armadietto fino a quando non noto che tutta la scuola mi sta fissando.

Lydia continua a sorridermi, le labbra, rosse e carnose, si notano tantissimo sulla carnagione chiara colorata solo sulle guance da un po'di rossore.

-Hey, se ti va possiamo andare al cinema domani- mi propone.

-Si, mi va di staccare un po' dallo studio-

-Ma se non studi mai!-

-Dettaglio irrilevante…-

La campanella suona e saluto Lydia avviandomi verso la classe di biologia… Aspetta, ho appena detto biologia? Bene Stiles, respira, respira. Mi avvio con un sorriso sognante verso la classe sperando di sedermi dietro ad Olivia. Olivia, Olivia… 

 

Passo praticamente tutta l'ora a scarabocchiare sul foglio e il professore non si accorge di me, essendomi messo in penultima fila e centrale. Due banchi più avanti di me, nella fila alla mia sinistra si trova Olivia che messaggia al cellulare ed ogni tanto rivolge un sorriso al professore. Pervertito. 

Olivia Stilinski, mica male è… Mi ritrovo ad annuire nel vuoto sorridendo,

-STILINSKI! Cosa sta facendo?- mi rimprovera il quarantenne alla lavagna.

-Ehm… Niente!-

-Appunto! Vuole stare attento per favore?-

-Si, mi scusi…- abbasso lo sguardo imbarazzato, ma prima colgo quello di Olivia che mi sorride divertita.

Dopo un po' di tempo un biglietto mi colpisce in testa, facendomi risvegliare dal mio pisolino e scattare dalla sedia.

-STILINSKI!-

-Si prof?- domando cercando di essere il più sveglio possibile?

-Sai quante cellule ci sono nel cervello?-

-Ehm…- cazzo Stiles tira un numero a caso -Mille?-

Il prof si passa una mano tra i capelli e mi guarda disperato.

-Nel tuo non ce ne sono, questo è certo…-

-Significa che non ho un cervello?- dico, provocando una risata generale.

Scuote il capo e torna a spiegare la sua lezione.

Io prendo il biglietto che mi ha causato fin troppi guai e decido di aprirlo.

 

Sei libero domani? O.

 

Chi minchia è O.

Inizio a guardarmi intorno fino a che non incrocio lo sguardo di Olivia che mi sorride calorosamente. O.

-AAAAAAAAH!- esclamo, dimenticandomi di trovarmi in classe.

-STILINSKI- grida il prof.

-Si, signor Frost?- 

-Riesci a stare zitto per almeno cinque minuti?-

-Posso provarci…-

-Ti ringrazio!- grida esasperato.

Torno a dare la mia attenzione a quel biglietto. Domani sono libero? Dovrei uscire con Lydia, ma capirà… Così cerco l'attenzione della bionda, le rivolgo un sorriso ed entrambi i miei pollici alzati.

-STILINSKI!- che minchia vuole ora?

-Ma non ho detto niente!-

-Appunto! Ti ho fatto una domanda!-

Lo guardo interrogativo e lui si passa nuovamente una mano tra i capelli.

La campanella suona ed io scappo fuori dalla classe in fretta e furia.

-STILINSKI SAPPI CHE NON LA SCAMPA LA PROSSIMA VOLTA!- grida il professore mentre corro fuori.

Mi avvio verso il mio armadietto aspettando Lydia per poi tornare a casa. Ad un tratto sento picchiettarmi sulla spalla, mi volto e…

-Oh cazzo.-

-Non mi hai dato il tuo numero, come faccio a dirti dove e quando ci incontriamo?-

-Già hai ragione- in questo momento preferirei sprofondare, ma riesco a prendere il telefono che mi porge e le scrivo, con mano tremante, il mio numero.

-A domani!- esclama, per poi sorpassarmi ed andarsene. I miei occhi non si staccamo da lei per un secondo, quindi il mio capo fa mezzo giro su se stesso e rischio di cadere, ma riprendo l'equilibrio.

-STILES!-

-AHHH!- grido spaventato, ma poi mi accorgo che è quella cogliona di Lydia. -Ma ti pare il modo?-

-È divertente spaventarti-

La guardo male e lei scoppia a ridere.

-Andiamo dai, si sta facendo tardi…- mi dice gentilmente spingendomi verso l'uscita.

-Ma se è mezzogiorno!- 

-Non cambierai mai…-

 

 

Sabato

 

Stiles

Sono pronto. Si lo sono. Ce la farò. 

Ma chi voglio prendere in giro? Sono completamente nel panico. 

Prima di tutto non ho trovato nulla di decente nell'armadio, poi mi sono spruzzato troppo profumo (sto ancora tossendo) e come ciliegina sulla torta, dopo essere uscito dalla doccia, sono scivolato perchè non ho messo il tappeto -coglione- e ho preso una bella culata. Quindi non so come farò a stare seduto su quelle scomode seggiole del cinema. 

Controllo l'orologio e noto che sono già le quattro, è ora di andare. Come passa in fretta il tempo quando ci si diverte…

Dopo dieci minuti di metropolitana mi ritrovo davanti al cinema, dove noto subito la figura snella e slanciata di Olivia che mi sorride, insieme compriamo due biglietti e poi entriamo.

Sarà una grande giornata, me lo sento.

 

Lydia

Dove minchia è quel coglione di Stiles? Sono quasi le sei e non è ancora arrivato. Non che sia sempre stato puntuale, ma il nostro solito appuntamento è alle cinque e mezza… Mentre mi guardo intorno, cercandolo noto che lo spettacolo delle quattro e dieci è finito e tutto il pubblico esce dalle sale. Noto anche quella troietta bionda, di cui Stiles è follemente innamorato, uscire dal cinema. Che troia con poca fantasia. Li porta al cinema, poi gli chiede un passaggio, gli offre qualcosa da bere a casa sua e… Be' avete capito. Per fortuna che Stiles non si lascia avvinghiare da quell'arpia e poi, diciamocelo, uno come lui non è il suo tipo. Soprattutto se sapesse quante stranezze si nascondono dietro quel faccino innocente.

No, Stiles non è proprio il suo tipo… O forse mi sbaglio, visto che è attaccata al suo avambraccio. 

Quello non può essere Stiles, quello non può essere il mio Stiles. O forse lo è ed io sono solo accecata dalla gelosia e dai miei sentimenti. Che cosa ti aspettavi Lydia? Semplicemente perché i momenti imbarazzanti tra di voi sono aumentati del novantacinque virgola cinque per cento, e lo stesso hanno fatto gli abbracci e i sorrisi, lui dovrebbe provare gli stessi sentimenti che tu provi per lui? Sei un'idiota. 

Lui incrocia il mio sguardo e solo in quel momento mi accorgo di avere gli occhi lucidi. Ci deve essere entrato dentro qualcosa ne sono sicura.

 

Stiles

Lydia, che cosa ci fa qui? Oh cazzo, l'appuntamento. Non gliel'ho detto. Le ho dato buca. Ecco cos'era quella sensazione di vuoto nel cervello, forse anche perché non ce l'ho visto che è perenne, però era come se mi fossi dimenticato di qualcosa. Ma non era qualcosa, era qualcuno. E quel qualcuno era Lydia, la mia migliore amica, con cui dovevo passare il pomeriggio commentando il film e dividendo una maxi porzione di popcorn. E invece l'avevo passato con Olivia, che si era rivelata una rompicoglioni di prima categoria e che non mangiava popcorn. Eresia.

La rossa continua a guardarmi con gli occhi lucidi, cazzo gli occhi lucidi. Sta forse piangendo? Stavolta l'ho combinata grossa. Mi avvicino a grandi passi a lei, Olivia mi guarda sconvolta, lasciandomi andare.

-Hey Lydia, va tutto bene?-

-Certo, mi hai dato buca per uscire con quella troietta, che c'è di male?- dice con tono sarcastico, cercando di resistere al pianto. 

-Mi dispiace, mi sono completamente dimenticato di dirtelo. Se vuoi possiamo andare al prossimo spettacolo…-

-Davvero?- leggo la speranza nei suoi occhi -Credi davvero che dopo avermi dato buca ti dia un'altra possibilità?- okay, mi sbagliavo -Tu non capisci, vero? Hai dato buca alla persona che sta al tuo fianco da ben dieci anni per una che da te non vuole altro che una prestazione sulle sue lenzuola rosa? Sai che ti dico? Fottiti- mi lascia spiazzato e la vedo andarsene via, non tento neanche di fermarla. Sono come… bloccato. É come quando…

-Stiles, andiamo?- mischia, stavo per fare un discorso serio e arriva sta qui.

-No, non andiamo. Tu vai. Io devo rimediare ad un errore.-

-No, aspetta… Scegli di stare con quella secchiona invece che con me?-

Come ha appena chiamato la mia Lydia?

-Sarà anche una secchiona, ma almeno è migliore di te-

Le sue (bellissime) labbra carnose vanno a formare una "o", dopodiché mi volto velocemente andando verso la metropolitana, diretto verso casa.

 

 

Domenica

 

Lydia

Sono stata eccessiva? Si, lo sono stata. Ma comprendetemi il ragazzo di cui sono innamorata da due anni mi da buca per una troia e poi crede che basti andare allo spettacolo successivo per rimediare, ma chi ti credi di essere? Manco fossi il principe William d'Inghilterra.

Non capisco, proprio non capisco. Mi trovo stesa sul letto ad osservare il soffitto durante una domenica mattina, l'unica mia compagnia sono i tuoni in lontananza che preannunciano temporale. Fanculo. La mia depressione aumenterà a dismisura adesso.

-Lydia?- mia mamma è appena sbucata dalla porta.

-Si mamma?-

-C'è Stiles alla porta, io adesso devo andare al lavoro, ho un'importante caso oggi in tribunale. Papà tornerà stasera tardi, probabilmente prima di me, visto che vado fuori città. Buona giornata.- 

Le rivolgo un sorriso e con tutte le mie forze scendo dal letto, mi infilo le pantofole e vado ad affrontare il mio migliore amico.

Lo trovo sul ciglio della porta, non è ancora entrato. Indossa un giacchetto di pelle, una t-shirt bianca e un paio di jeans chiari, questo abbigliamento gli da un aria da fighetto, anche se non lo è.

-Hey Lydia, senti…-

Sbam. Gli chiudo la porta in faccia, e lui inizia a bussare e a chiedere perdono. Patetico, non mi lascio andare facilmente. Potrebbe passare lì l'intera giornata, io non cederò, non entrerà.

 

Sono passate tre ore, nel frattempo non ho controllato se fosse rimasto lì, non ho sprecato così il mio tempo, ma adesso la curiosità è troppa quindi vado alla porta e la apro. Davanti trovo uno Stiles tutto bagnato, dato che ha iniziato a piovere, in piedi davanti a me, che mi guarda con faccia da cane bastonato.

Avete presente quando ho detto che sarebbe potuto restare lì tutto il giorno e non l'avrei fatto entrare? Ecco, non avevo specificato cosa sarebbe accaduto in caso di pioggia.

 

Stiles

Mi ha fatto entrare, ancora non ci credo. Mi ha pure dato un asciugamano e mi ha preparato un the. Di solito quando è così gentile nasconde qualcosa. Dalla padella alla brace.

Il silenzio regna sovrano, l'unico rumore è quello provocato dal temporale e i sospiri che ogni tanto Lydia, accanto a me sul divano in pelle, lascia andare.

Vorrei parlarle, vorrei scusarmi con lei, vorrei dirle che mi dispiace, che ho sbagliato, che ho piantato in asso Olivia per pensare ad un modo per farmi perdonare, vorrei dirle che le voglio bene, che non voglio perderla, ma tutto quello che esce dalla mia bocca è…

-Penso che martedì il professor Frost mi interroghi…-

-Che hai combinato?-

-Ho fatto diverse, ehm, esclamazioni che non sono state di suo gradimento-

-Non cambierai mai…-

-Ti dispiacerebbe? Se cambiassi intendo?- a volte mi stupisco.

-Si, molto. Adoro quando fai battute sarcastiche, quando ti spaventi, quando rimani imbambolato- sorride, non avevo mai notato il suo sorriso, è molto bello- quando pretendi di prendere una sufficienza in biologia, senza aprire libro. Mi piaci persino quando tenti di ballare a Just Dance, sei un incapace. Ma soprattutto mi piaci quando aspetti sotto la pioggia che ti apri la porta per chiedermi scusa- Ha per caso detto mi piaci? Due volte? No, avrò capito male io.

-Mi perdoni?- chiedo facendo il labbruccio. Questo la fa ridere, poi mi abbraccia forte, come se avesse paura di perdermi.

-Posso farti una domanda?- le chiedo, lei scioglie l'abbraccio e mi guarda annuendo.

-Hai per caso detto mi piaci?-

 

 

Lunedì

 

Stiles

Ed eccola lì, in tutta la sua perfezione Mentre percorre lentamente il corridoio, concentrata sulle pagine del libro di storia. I capelli color rame sono raccolti in una coda alta, per far sì che non le ricadano sul volto, che ha un'aria particolarmente concentrata. Dopo pochi passi lo alza, mi vede e mi rivolge un sorriso, poi si avvicina a me, mi lascia un bacio sulla guancia, dice qualcosa che non capto e se ne va.

Quello che provavo per Olivia non era amore, o qualsiasi sentimento correlato, era pura e semplice attrazione fisica. Come ho fatto a non capirlo prima? Soprattutto come ho fatto a non notare che Lydia è il triplo meglio di lei. Se ve lo state chiedendo, non mi sono innamorato di lei, Lydia intendo. No, non ancora. Ho semplicemente compreso, in queste poche ore, che non posso fare a meno di lei, che con lei tutto è più bello, persino studiare biologia. Vi rendete conto? La biologia è migliore se me la insegna lei, cosa che farà oggi, perché non vuole che prenda un'insufficienza. Adoro quando fa la premurosa, adoro quando sorride, persino quando fa la saputella. Mi piace quando il suo volto è concentrato nella lettura, mi piace quando ride.

Aspetta, ho appena detto che mi piace? In verità l'ho pensato. 

Ecco tornato il sarcasmo. Lydia ha proprio ragione, non cambierò mai.

 

 

 

 

 

SAAAAALVE! 
sciao a tutti.

 

scusate lo schifo. no, davvero. ho avuto l'ispirazione ed ho scritto.

probabilmente manca di filo logico… non probabilmente, MANCA SICURAMENTE di filo logico.

 

però dai, non ho messo nessun bacio, era troppo ovvio, sks.

 

questa è la mia prima os su un telefilm, figo.

 

be' vi saluto, grazie a chi ha letto c:

 

ah Buon Natale e Felice Anno Nuovo c:

 

 

Chiara

@acciologan on twittah

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: percysword