Per Chibi. Il
tuo anticipato
regalo di compleanno. Anche se una fic autunnale è ben poco
estiva, non so che
farci se lo trovo scenico, l’autunno.
Con tanti auguri di felice invecchiamento è_é.
[Disclaimer:
Ovviamente, Fullmoon
non mi appartiene, né i suoi personaggi. Solo questa
flash-fic mi appartiene.
La piazzerei, ipoteticamente, tra il volume quattro ed il cinque, visto
che
l’ho scritta in quel periodo. Non fatevi troppi problemi in
proposito, ma lo
sviluppo dei personaggi può benissimo essere IC solo
relativamente a quei
volumi, vista la continua evoluzione di essi.
Scusatemi, quindi.]
Nenia
[Senza
inizio]
Era
sempre stato assurdamente
chiaro, come sarebbe finita.
Perché, dopotutto, non c’era mai stato un vero e
proprio inizio.
Non c’era mai stata una singola speranza, nulla che
distinguesse lei dal nulla
completo.
"Cosa farai, oggi?"
"Oggi…oggi lo lascerò andare."
Distrusse le sue catene senza lamentarsi, Meroko -senza compatirsi
né odiarlo,
solo liberandolo-, e chiuse gli occhi ancora per un po’,
attendendo senz’ansia
la fine della loro missione.
Takuto se ne era andato via serenamente, lasciandola lì a
dondolare i piedi
sulla terrazza del grattacielo.
La
divertiva, sostare sul quel grattacielo. Vedeva tutto senza sforzarsi a
volare,
come una persona viva.
E come una persona viva, ne era emozionata. Anche se lei poteva cadere,
scavalcare la ringhiera, senza il rischio di sfracellarsi al suolo.
Lei non
era niente. Non aveva consistenza né sogni.
Era fatta di fumo ed amava circondare, osservare senza lasciarsi
costringere
contro la sua volontà.
"E
oggi? Oggi cosa farai?"
"Oggi…oggi
lascerò che ritorni da lei."
Chiuse gli occhi, attendendo senza fretta che facesse ritorno.
Takuto se ne era andato via con gli occhi chiusi, senza alcuna
preoccupazione
né interiore diverbio.
Lei non era mai stata la sua scelta. Lei non era mai stata un suo
problema,
dopotutto.
"Oggi
dovresti essere stanca, Meroko. Oggi…oggi che fai? Lo
attendi ancora? Aspetti
che torni da te?"
Lei,
eterna osservatrice passiva del suo
costruirsi una vita con qualcuno di reale, si tormentò per
qualche istante le
dita accasciate sulle ginocchia.
Poi, rispose "Va bene così. Per quanto mi dispiaccia,
Mitsuki non durerà
comunque a lungo. Non più di quanto siamo durati noi. Quindi
non importa se
sono felici ora. Se lui esce a passare ogni giornata con lei. Voglio
bene ad
entrambi, dopotutto. Ed entrambi ritorneranno da me."
"Ma lo aspetti comunque. E' un'abitudine, eh?"
"Sì. Anche se non torna. Anche se non torna con me.
Né per me."
Izumi sorrise per lei, nella pioggia autunnale, quando lei non poteva
sorridere.
"E tu? Tu cosa farai, Izumi?"
Senza
pretese, le sedette accanto in un dolce ed imbarazzato silenzio.
"Aspetterò
con te."
-
Note finali: Tra le mie
doverose note, accludo
il fatto che la “pioggia autunnale”, non
è che una tempesta di foglie, nella
mia testa, ma fa lo stesso se non la vedete così.
E
sarà…sarà la mia totale droga per il
tema del ritorno, ormai, ma
DOVEVO scrivere una cosa del genere.
Anche se non pensavo avrei mai scritto su Fullmoon, ma pazienza.
L’evidente ambiguità a livello di pairing
è stata giocata dalla confessione di
Chibi di non sapere se preferire un pairing o l’altro. Quindi
li ho infilati
entrambi, per quanto velatamente.
Sperando non sia uscita fuori una flash-fic troppo strana.
Doverosi
ringraziamenti vanno anche ad Onda, fida betatrice in grado di trovarmi
cento
scelte stilistiche discutibili ogni cento parole (ok, esagero). Senza
tale
pignoleria, dove sarei, ora?
E, se vi va –fatelo, fatelo!-,
commentate ^^.