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Autore: Avril_CUCCiiOLA    30/12/2012    1 recensioni
La storia di Avril come una sua fan può immaginarsela. Da prima delle origini fino ad oggi.
Siate buoni con me. E' la mia prima fan-fiction, quindi ci saranno sicuramente parti scontate o banali. In compenso ho aggiunto anche parti inventate da moi :3
Vi ho incuriosito? (ne dubito .-.) Allora leggete e recensite ;)
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See you
Avril_CUCCiiOLA
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano le sette. La sveglia suonava ininterrottamente da mezz’ora ma io non avevo nessuna intenzione di alzarmi. Questo era uno di quei giorni in cui non ne volevo sapere della scuola …
Alla fine, però, mi alzai. Presi la sveglia, aprii la finestra e la buttai di sotto.
-Bye bye, sveglia!- le dissi mentre precipitava da nove piani.
Mancavano solo due settimane alla chiusura della scuola e ancora un anno davanti prima di diplomarsi.
Ma in realtà il mio vero sogno era quello di cantare. Poi, secondo voi, una diciassettenne preferirebbe diventare una pop star o un medico, a detta dei genitori? Secondo me la prima.
Odiavo la scuola e non avevo intenzione di buttare i miei sogni all’aria per diplomarmi, andare all’università e poi … chiudersi dentro un ospedale fino a quando non vado in pensione.
Volevo lasciare la scuola ma i miei non me lo avrebbero mai permesso. Sono un po’ all’antica e vogliano che io abbia un buon futuro da medico. Ma, diamine, non è un buon futuro anche quello della cantante? Bah, a volte i miei non li capisco proprio.
-
Mi vestii velocemente e mangiai una brioche al volo. Poi mi diressi subito alla fermata dell’autobus. Intanto arrivarono i miei migliori amici : Matthew, Evan, Jesse e Mark. Anche loro come me avevano il sogno di esibirsi su un palcoscenico.
-Ma ciao!- mi urlò Matthew in un orecchio.
-Ma che ti urli! Guarda che ci sento bene!- gli dissi.
-Vedo che oggi siamo molto svegli!- disse ironico Jesse.
-Vedo che ti piace prendere le persone per il culo, sono contenta … -
Ci mettemmo a ridere tutti e cinque. Ridevamo così forte che la gente per strada ci scambiava per dei drogati.
-Ehi ma che vi guardate!- urlò Mark alla gente che si era voltata verso di noi. –Non avete mai visto delle future star?-
Un’altra risata.
-Ragà, ci stanno scambiando per dei cretini.- disse Evan.
-Non c’era bisogno di Google Traduttore, Ev. – disse Jesse.
-Devo ammettere che fai veramente ridere … e non chiamarmi EV!!! -
-Modestamente … -
Mentre per strada andava in onda lo stupido teatrino fra Evan e Jesse, l’autobus arrivò.
In cinque minuti arrivammo alle trincee (nonché scuola).
La campana suonò. Due ore di storia. VOGLIO MORIRE!!!
-Mi raccomando, oggi a ricreazione … - ci disse sotto voce Matthew.
-Non ti preoccupare Matt, sappiamo già tutto.- Riuscii a dirgli prima che la professoressa entrò in classe.
Quella è stata forse la lezione di storia più noiosa di quell’anno. Me la ricordo ancora, la spiegazione della Rivoluzione Francese.
-Prof, senza offesa, ma non me ne fotte niente.- disse Mark.
-Signorino Spicoluk, visto che non gli interessa la lezione, venga alla lavagna … -
-Buona fortuna.- Gli sussurrò Evan quando Mark gli passò davanti.
-Taubenfeld non suggerisca.-
-Ma chi gli ha detto niente … -
Mark arrivò alla lavagna e fece scena muta quando la prof gli chiese di cosa stavano parlando.
Scoppiai a ridere.
-Lavigne, c’è qualcosa che non va?- mi chiese la prof piazzandosi davanti al mio banco.
-No no assolutamente.- dissi io guardando male Matthew seduto vicino a me che rideva come un pazzo.
-Che ti ridi!- gli dissi.
-Niente! Qui quella che ride sei te. - mi disse facendo finta di niente.
-Prof devo ammettere che ha un bellissimo culo. - disse Jesse girandosi verso di noi.
La classe si mise a ridere.
-Signorino Colburn, vuole una bella sospensione di fine anno?-
-No, non ci tengo prof. -
Intanto Mark, che stava ancora alla lavagna, si era messo a fare dei gesti idioti. Poi salì sulla cattedra facendo finta di essere una rock star.
-Che stai facendo idiota! Scendi di lì!- gli sussurrò Evan che sedeva al primo banco.
-La prof sembra una befana, veste sempre di nero, torna forse da un funerale … Yeah!- si mise a cantare Mark facendo voltare la prof.
A qual punto non mi riuscii più a contenere. Mi misi a ridere così tanto che Matthew mi guardò storto.
-Mica faceva ridere.- disse lui
-Infatti signorino, non faceva ridere … - affermò la prof.
-Guarda che io la stavo a prendere per il culo. -
Jesse si mise a ridere. -Bravo stai imparando … -
Evan, che di solito non era tipo che faceva casino, si alzò e andò dalla prof.
-Posso dirle una cosa?- chiese. –VAFFANCULO!!!-
-Finalmente, diamine! Ci sei riuscito!- dissi.
La classe si mise a battere la mani.
-Grazie, grazie … vi adoro!- disse lui facendo un inchino.
La prof era in stato di ebollizione. Se la prese con me, Evan, Matthew, Mark e Jesse.
-Voi cinque!- disse lei indicandoci. –ANDATE IMMEDIATAMENTE DAL … -
 
*driiiiinnn*


La campanella suonò.
-Fiù … per poco … - sussurrò Mark.
-Siete salvi, è suonata la ricreazione.- disse la prof uscendo dalla classe.
-
Era il momento che aspettavamo.
Io e i miei amici andammo nell’aula di musica e rubammo un microfono, due chitarre, una tastiera, una batteria e degli amplificatori di suono.
E’ incredibile quante cose si possano trovare in una squallida auletta.
Poi scendemmo in palestra.
Posizionammo gli amplificatori e vi attaccammo il microfono e gli strumenti.
-Forza ragazzi, diamoci dentro!- urlò Mark dandoci il tempo con la batteria.
Poi iniziai a cantare una canzone chiamata ‘Anything but ordinary’ che avevo composto quando avevo appena quattordici anni.
Era fantastico. La musica ci trasportava lontano, in qualche luogo sconosciuto.
Cantavo e più cantavo più le parole mi trascinavano.
Ad un certo punto i ragazzi si fermarono, ma io continuai a cantare fino a quando Evan non mi toccò una spalla.
Allora aprì gli occhi e vidi … il preside.
-Voi cinque, in presidenza. SUBITO!- fu l’unica cosa che disse.
Poi iniziammo a seguirlo come pecore.
-
-Che cosa vi è saltato in mente? Rubare degli strumenti dall’aula di musica per … suonare? Tsk, patetico.-
-Volevamo solo … -tentai di dire.
-Solo cosa? Solo comportarvi da teppisti? Eh?-
-Solo suonare! E cantare … - disse Mark.
-Poi mi scusi ma cosa ci vuole fare con un microfono, due chitarre, una tastiera e una batteria? Il brodo?- chiese Jesse, ironico come sempre.
-Spaccarveli in testa, ecco.- disse il preside.
-E’ maltrattamento minorile questo … -
Tutti e quattro lanciammo un’occhiata a Jesse come per dirgli ‘Statti zitto, altrimenti questo ci sospende … ‘
Funzionò. Si stette zitto.
-Per questa volta siete salvi, ma la prossima volta che vi becco a fare qualcosa del genere vi sospendo, a tutti e cinque!-
Uscimmo dalla presidenza e ci recammo silenziosamente in classe. Avevamo fallito …
-
Ero a casa. Ovviamente non avevo detto nulla a i miei di quello che era successo, altrimenti come minimo mi avrebbero messo in punizione per tutta la vita.
Pizzicavo le corde della mia chitarra tentando di scrivere una nuova canzone.
Non  mi andava giù la storia di quella mattina. Era vietato anche suonare?
ODIO LA SCUOLA!
Ad un certo punto mi venne un’idea eccezionale.
Presi il mio cellulare e chiamai al primo numero che vidi. Quello di Matthew.
-Pronto? Cosa vuoi?- disse lui brontolando. I suoi erano venuti a conoscenza della storiella.
-Contatta anche gli altri. Domani mattina ci incontriamo nel nostro rifugio alle sette e mezza. Salteremo la scuola e ci divertiremo un po’. Ah, e componimi un arrangiamento musicale per una nuova canzone … -
-Ok sarà fatto. Ciao Avril.-
-Ciao Matt.-



Angolo della pazza e cretina autrice:

Ehm salve ... *esce dal suo angolino*
sono nuova di qui e vi saluto.
Eccomi con la mia prima fan-fiction. Fa pena lo so :3
Non so neanche io da dove mi è riuscita questa roba (anche la trama e banale) . Volevo scriver qualcosa su Avril e ... l'ho fatto.
Viva la mia poca fantasia :3
Ora vado via prima che mi tiriate dei pomodori marci.

Bye bye :3

Avril_CUCCiiOLA

  
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