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Autore: Carrots_Curls    30/12/2012    4 recensioni
Il ragazzo in piedi si avvicinava sempre di più. Non vedevo la sua faccia, né desideravo farlo.
Solo la pioggia rispecchiava i miei sentimenti e volevo rimanere lì da sola.
Il ragazzo raggiunse la mia panchina e mi cinse le spalle con un braccio. Non feci nulla, o meglio non ci riuscii; mi sentivo come un burattino a cui erano stati tagliati i fili.
Ancora non vedevo la sua faccia e chiusi gli occhi come per svegliarmi da un incubo terrificante.
Sentii una voce:- Che cosa ti è successo?- chiedeva fioca.
Era una voce amica, di un angelo forse, certamente non proveniente da questo mondo.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Angel 

Capitolo 1: Under the rain

You're so hypnotizing
Could you be the devil
Could you be an angel

Your touch magnetizing
Feels like I am floating
Leaves my body glowing


Era una sera come tutte le altre: ero a Londra per studiare l'inglese e soggiornavo dai miei zii da più di un mese. Ormai mi ero abituata ai ritmi frenetici di Londra e ciò che mi entusiasmava sempre di più era la città di notte nel suo aspetto notturno. Era come se fossi ritornata ad essere una bambina che ammirava lo spettacolo di luci colorate: insegne, neon e la magnifica ruota panoramica che dominava la città. Chissà come sarebbe stato bello salirci sopra!
Mi ero così innamorata della città che ogni sera amavo fare delle lunghe passeggiate nei viali e nei giardini pubblici e da qualche settimana avevo persino trovato l'uomo della mia vita: un ragazzo biondo di cui mi ero perdutamente innamorata. Come tutte le sere ci incontravamo nel parco e lì passeggiavamo mano nella mano come due perfetti innamorati. Lo aspettavo nel parco, alla solita ora. Mi preoccupava un po': di solito ero io ad arrivare in ritardo ed era già passata più di mezz'ora.
Per non parlare del cielo che minacciava pioggia. -Tsk, il clima londinese!-
Stavo per chiamare quando mi squillò il cellulare. Era lui. Risposi con tutta la calma possibile, ma la sua voce di solito calda e allegra era impaurita e preoccupata.
-Shirley, devo parlarti...è una cosa molto importante e urgente!-
-Sì raggiungimi all'appuntamento! Sono qui che ti aspetto da più di mezz'ora!
-No,non posso ora! Adesso ascoltami e calmati perfavore! Io...beh, noi...-
-Noi?-
-N-non possiamo stare insieme! Ormai è finita! T-Ti prego... adesso non odiarmi...io...-
Una rabbia mi montava dentro e si allargava sempre di più impossessandosi di me. Questa volta, però non piangevo. La rabbia era l'unico sentimento che provavo. Mi pulsava alle tempie e sentivo che dovevo reagire o sarebbe stato troppo tardi.

Nel frattempo nei pressi della panchina con la ragazza.

Zayn:- Hei ragazzi! Oggi siamo stati grandi! Li abbiamo sbalorditi tutti!-
Harry:-Mi sono proprio divertito! Oggi non c'era un granché buon assortimento di ragazze!-
Z: -Si, l'ho notato anche io! Vabbè Harry, sarà per la prossima volta!-

Entrarono nel parco passeggiando tutti e 5 nei sentieri. Stava per piovere e un tuono rimbombò nell'aria. Per fortuna c'era Liam con l'ombrello!
All'improvviso raggiunsero una panchina e da lontano videro una ragazza discutere animatamente al telefono.

Harry: -Ehi, guarda che ragazza lì dietro!-
Niall:- E' meravigliosa! Ora vado e ci parlo!-
Liam: -Questa è carina, ma non ne avete abbastanza?? Trovatevene una seria e basta!-

Continuarono a lungo a fissare la ragazza che discuteva a gran voce, ormai le sue urla arrivavano fino ai terribili cinque.

Shirley:- Non puoi lasciarmi così! Una telefonata! Perché non hai il coraggio di venire qui?- urlò a gran voce.
Zayn: -Che bel caratterino! E' mia!-
Harry: -C'ero prima io!-
Shirley: -Vabbè ora chiudi e non voglio sentirti mai più!- disse con voce tremolante e cominciò a piangere, ricordando i bei momenti passati e i progetti per il futuro.
Liam: -Oh no! Sta piangendo! Credo che il suo ragazzo l'abbia lasciata a telefono! Che bastardo!-

Mentre Harry e Zayn litigavano per decidere chi sarebbe dovuto uscire con la nuova ragazza, Liam si alzò.

Liam: -Ma non siete dispiaciuti per lei?? L'ha mollata a telefono!-

E si avviò camminando, sotto la pioggia che sgorgava a fiume.

Capitolo 2: Angel

-Quel bastardo mi aveva mollato a telefono.
Non ha avuto nemmeno il coraggio di parlarmi di persona!- pensavo mentre la pioggia mi bagnava la faccia e i vestiti, allontanando via le mie lacrime.
Ormai mi stavo trasformando in un robot, un essere privo di emozioni e sensazioni: non avevo freddo, né paura;  nulla.
Le lacrime, però continuavano a scendere, inarrestabili come la mia rabbia.
All’improvviso qualcuno si era alzato dalla panchina davanti a me: era un ragazzo alto e castano e sulla panchina c’erano altri quattro ragazzi, probabilmente suoi amici.
Il ragazzo in piedi si avvicinava sempre di più. Non vedevo la sua faccia, né desideravo farlo.
Solo la pioggia rispecchiava i miei sentimenti  e volevo rimanere lì da sola.
Il ragazzo raggiunse la mia panchina e mi cinse le spalle con un braccio.
Non feci nulla, o meglio non ci riuscii; mi sentivo come un burattino a cui erano stati tagliati i fili.
Ancora non vedevo la sua faccia e chiusi gli occhi come per svegliarmi da un incubo terrificante.
Sentii una voce:- Che cosa ti è successo?- chiedeva fioca.
Era una voce amica, di un angelo forse, certamente non proveniente da questo mondo.

Your from a whole other world
A different dimension
You open my eyes
And I'm ready to go
Lead me into the light


La sensazione di sicurezza che mi dava quella voce mi permise di rispondere alla sua domanda.  –Il mio fidanzato mi… (singhiozzo) … mi ha mollata a telefono!-
Quella voce si fece più calda e sentii che anche le mie mani fredde e bagnate erano piacevolmente intrappolata da qualcosa di caldo, di sicuro. Di buono.
-Non preoccuparti! Lui non merita una persona speciale come te! Lui non vale niente! Stai tranquilla! Shhhh…-
Mi strinse nel suo abbraccio e mi sentii tra le braccia di un angelo, un angelo venuto sulla terra per me.
Finalmente aprii gli occhi e vidi un neo sul collo del ragazzo, un neo grande e marrone, semicoperto da una sciarpa bianca di lana.
Il mio angelo profumava di buono, di odori sconosciuti. Non c’era nessuna parola per descrivere quella sensazione spettacolare che provavo.
-Come ti chiami?- mi chiese.
-Shirley- risposi, ormai calma e serena nelle braccia del ragazzo. -E tu?- chiesi… aspettando una risposta.
- Beh, Liam… Liam Payne!- fu quello che sentii.
Il mio cuore si bloccò per un istante, certa più che mai che era lui che volevo, lui che desideravo come fidanzato, marito, compagno, amico… lui era il mio angelo.
Mi strinse nel suo abbraccio come un padre con sua figlia e mi portò via con sé; fuori da questo mondo, da questo terribile incubo che mi aveva sopraffatto.


Gli angeli esistono e io ne ho la prova! Lui è il mio angelo.



Francesca's space:

Salve a tutti! :D
Piacere, sono Francesca.
Allora, questa è la prima One Shoot che pubblico e sono un po' insicura. (Che novità! ahahaha!)
L'ho scritta qualche anno fa, quindi perdonate il linguaggio un po' puerile :/
L'ispirazione mi è venuta ascoltando la cover di ET di Conor Maynard... il modo in cui canta quella canzone è semplicemente magnifico.
E' da un po' che avevo la storia pronta... ma non il titolo. Odio dare dei titoli >.<
Sono strana, lo so eh eh.
Bene, vi lascio con una foto del nostro Leeyum con la sua sciarpa bianca (che, nella foto, così bianca non è).
Ringrazio in anticipo chiunque legga la storia e ci tengo moltissimo a conoscere le vostre opinioni al riguardo e magari anche sul mio modo di scrivere.
Ah, quasi dimenticavo... tra non molto pubblicherò una O.S. sul nostro Jawaad.
Detto ciò, alla prossima.
Francesca xx


 
 

 
 
 

 
   
 
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