UNA TELEFONATA CHE INIZIO’ TUTTO

Il telefono squillò all’improvviso ed Helena non potè fare a meno di sobbalzare. Ci mise qualche secondo a collegare il cervello e rendersi conto che doveva rispondere. Afferrò il cellulare e notò sul display un nome inaspettato: Tim Burton.
Il suo cuore fece un paio di salti mortali, mentre schiacciava la cornetta verde che attivava la comunicazione fra i due.
“Pronto?” chiese timorosa, ed una voce altrettanto timida, con uno spiccato accento americano, le rispose:
“Hey Helena, sono Tim, ti ricordi?”.
Come poteva dimenticare, dopo solo tre settimane dalla premiere de ‘Il Pianeta delle Scimmie’, dove lo aveva conosciuto?
“Certo che mi ricordo Tim, come stai?”.
“Oh bene bene. Sono ancora qui a Londra e volevo sapere se…”. Si interruppe.
Se…? Se che cosa? Non c’era niente di più irritante dell’apparente incapacità di Burton nel terminare una frase di senso compiuto.
“Se volevi venire a cena con me domani sera” terminò il regista tutto d’un fiato dopo una lunga, interminabile, pausa silenziosa.
Il cuore di Helena, invece di fare le piroette, si fermò del tutto.
“Io… ehm… Sì, certo”. Per mesi aveva sognato quel momento e si era trovata a balbettare una risposta insicura come un’adolescente con una cotta. Oh. Di certo non era un’adolescente, ma che la sua fosse una cotta era sicuro. “Viene anche Lisa?” si azzardò a domandare, chiudendo gli occhi e sperando che la risposta che sembrava così ovvia non fosse vera.
“Uh… Lisa è ripartita per gli States ieri… io e lei…”.
L’attrice sbarrò gli occhi incredula, convinta di non aver capito bene. Burton, dall’altra parte del telefono, farfugliava timidamente qualcosa senza senso e ci volle parecchio, prima che finalmente ammettesse:
“… Beh io e Lisa abbiamo rotto”.
Helena sentì l’ “Inno alla Gioia” di Beethoven partire a tutto volume da chissà dove. Si guardò intorno. Radio, spenta. Televisore, spento. Non è che se lo era solo immaginato?
“Oh. Mi dispiace”. Da una parte era vero, perché la bionda era sempre stata molto carina e gentile con lei, invitandola a pranzo praticamente tutti i giorni. Piccolo problema: era (l’uso del verbo al passato non potè che metterla di buon umore) pur sempre la fidanzata dell’uomo di cui si era innamorata.
“Helena? Sei ancora lì?”
“Oh scusami!” si affrettò a rispondere la Bonham Carter. “Comunque certo, per domani sera… vengo volentieri”.
“Uhm… bene, perfetto. Allora… passo a prenderti io alle sette e mezzo?”
“Allora alle sette e mezzo!” esclamò lei, forse con troppo entusiasmo.
“Benissimo… allora a domani, Hel”
“Sì… a domani Tim”.

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ECCOOOO QUAAAAA PORTO SUA MALIGNITAAAAAAAA'! Ahahahahahah mi mancavano le one shot su Helena e Tim, era da un po' che non ne facevo una... coooooomunque, leggendo la biografia di Tim Burton ho scoperto che in realtà loro hanno iniziato ad uscire insieme dopo le riprese (per me però non ce la raccontano giusta... xD)e quindi ecco la mooooooooooolto timida ed impacciata conversazione tra i due :D
Ah e per quella cosa dell' "Inno alla Gioia"... è colpa di Hans Gruber e "Die Hard"!! E' quel maledetto film che mi fa venire queste idee malate!