Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Ricorda la storia  |       
Autore: PJ_    31/12/2012    1 recensioni
"Ci incontriamo ancora.."
"Non ti ho mai dimenticato bambina"
"Credo di pensarla diversamente Saul.."
"Mi sei mancata"
"Anche tu, non sai quanto"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic Si accese una sigaretta e si sdraiò sul divanetto di pelle scolorita.
Stese le gambe e sbottonò i pantaloni di pelle, stiracchiando le braccia muscolose dietro la testa.
Nel piccolo camerino l’aria pesa creava una cappa maleodorante, scivolando subdola lungo le schiene dei cinque musicisti appena rientrati dopo lo show.
“Ti sei già sistemato, Hudson?” una voce graffiante ed affaticata lanciò una frecciatina all’uragano di ricci neri semi addormentato, che annuì stancamente.
L’uomo che aveva appena parlato raccolse la cascata di capelli rossi in una coda e sfilò la maglietta zuppa di sudore, gettando Charles Manson sul pavimento. Diede un colpo di chiave alla porta del bagno facendo pervenire nel già affollato guardaroba una nuvola di vapore caldo.
 
La notte di Seattle aveva un clima decisamente diverso da quello a cui erano abituati. La brina dicembrina copriva le auto parcheggiate fuori dal piccolo e squallido Motel.
Sorrise ironico da sotto il cilindro, Axl aveva assicurato loro un posto da favola ed invece, come in ogni tappa del loro tour del resto, erano capitati in una catapecchia squallida e con la carta da parati verdolina.
Sfilò le sneakers e si sedette sul letto matrimoniale cigolante di cui disponeva. Lentamente la stanchezza si impossessò di tutto il suo corpo, nonostante questo si alzò dal letto per chiudersi in bagno e farsi. Ne aveva bisogno, aveva bisogno dell’ero.
Sentì Axl bussare alla porta, aveva sicuramente una folle idea da proporgli, lo ignorò, continuando a sciogliere la sua amata polvere.
“Slash?” si sentì chiamare. Continuò a girare il suo cucchiaino da caffè.
“Slash?” la voce insisté. Slash alzò il capo, interrompendo la sua meticolosa operazione: era Axl, ne era sicuro.
Curvò le spalle e ricominciò.
“Slash, cazzo, ci sei?”, la voce era lontana, ma poteva giurarci, Axl Rose era poggiato alla porta della sua camera.
Scrollò la chioma ribelle, posò la sua amata bambina a terra e si strascicò ad aprire: “Che vuoi Rose?”, chiese posando la spalla allo stipite.
“Una qui fuori, ti vuole” Rose alzò un sopracciglio rossastro, sogghignando, “Una?”, Slash sembrava perplesso.
Sam si scostò dall’ombra, dove aveva atteso, “Ciao Saul..”
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: PJ_