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Autore: alex3a    01/01/2013    5 recensioni
E' una fic su Jay ed Ash, la mia coppia preferita..e la dedico a tutti i loro sostenitori ed alla pikkola_cullen per ringraziarla del suo sostegno ;-)
Era Nikky dall’altro capo del telefono che le chiedeva di raggiungerla immediatamente al Plainsboro Hospital.
Nikky in quegli anni era diventata la sua più cara amica e se le domandava di correre da lei..
A:Stai bene tesoro?-domandai preoccupata
N:Io si cara ma vieni subito ti prego!
A:Cos’è successo?
N:Jackson..- fu solo un sussurro..
Solo sentire il suo nome mi fece sobbalzare.. e sentì il mio cuore perdere un battito.. cosa c’entrava Jay con l’ospedale?
Il terrore puro mi stava attanagliando il cuore...
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashley Greene, Jackson Rathbone
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa mia nuova fic è dedicata a tutti coloro che amano questa coppia strepitosa quanto me ed alla mia lettrice più affezionata.. pikkola_cullen spero che ti piaccia!!
L’ho scritta di getto..
 
Buona lettura a tutti!!!
 
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Era davvero tanto che non lo sentiva , Ashley si trovava  su set per un servizio di Vanity fair quando le suonò il cellulare..
Era Nikky dall’altro capo del telefono che le chiedeva di raggiungerla immediatamente al Plainsboro Hospital.
Nikky in quegli anni era diventata la sua più cara amica e se le domandava di correre da lei..
 
A:Stai bene tesoro?-domandai preoccupata
N:Io si cara ma vieni subito ti prego!
A:Cos’è successo?
N:Jackson..- fu solo un sussurro..
 
Solo sentire il suo nome mi fece sobbalzare.. e sentì il mio cuore perdere un battito.. cosa c’entrava Jay con l’ospedale?
 
Il terrore puro mi stava attanagliando il cuore..
 
A:Come sta? Lui come sta?-domandai agitatissima attirando su di me mio malgrado l’attenzione di cameraman e fotografi presenti
 
Silenzio
 
A:Cavolo Nikky rispondi!!!-sbottai non riuscendo ad ottenere risposta dalla mia amica
N:E’ grave Ash, corri subito!
 
Non dissi nulla, chiusi il cellulare , presi la borsa e corsi alla macchina per raggiungerla in ospedale
 
 
Una volta giunta in ospedale chiamai Nikky visto che le infermiere sembrava facessero a gara ad innervosirmi.. alla prossima che parla di privacy potrei fare una strage.. possibile che non capiscano come sto??
 
 
Raggiunta Nikky mi condusse nella stanza di Jay.. era intubato ed era attaccato a tutta una serie infinita di macchine..
Non so se fosse averlo visto così.. con tutti quei tubi che gli uscivano ovunque..
Fatto sta che mi dovetti sedere per non cadere a terra..
 
 
N:Ash tutto ok?-sussurrò timorosa la mia amica vedendomi stranita
 
Ingnorai la domanda della mia amica
 
A:Cos’ha? Perché è ridotto così??Cos’è successo??- domandai mentre cominciavano a scendermi le lacrime copiose
 
Nikky mi abbracciò e mi raccontò dell’incidente che aveva coinvolto Jay e i ragazzi della band.. un’ubriaco era andato contro la macchina guidata dallo zio Larry..
 
Tutti ne erano usciti con qualche graffio tranne Ben J che aveva riportato una commozione , un braccio rotto ed escoriazioni varie
 
Quando mi videro i ragazzi si scusarono con me dopo avermi abbracciata ..
 
A:Ma non dovete .. tranquilli si rimetterà, Jay è forte!Mi dispiace anche per te Ben
B:Tranquilla, io ne sono quasi felice sai?
A:Perché?-domandai confusa
B:Così ci sarà sempre qualcuno con lui!
N:Io non intendo lasciarlo sia chiaro!-esclamò risoluta
A:Ed io neanche!
Zio Larry:Ma forse tu Ashley dovrai..
 
Lo guardai confuso.. “Scusa?” – chiesi confusa
Ben : Tieni cara..
 
 
Fu allora che Ben mi allungò una busta..
A:Scusa ma..??-domandai confusa
B:Aprila!-si limitò ad aggiungere
 
 
Quando la lessi ringraziai il cielo di essere ancora seduta in quella fredda stanza d’ospedale così asettica ed impersonale
 
 
“Cara dolce Ashley,
 
se leggerai questa lettera vorrà dire che io o sono morto o sono impossibilitato a prendermi cura di mio figlio .
Ovviamente ti starai chiedendo che c’entri tu con tutto questo?
Beh, Sheila ha lasciato me e nostro figlio perché non sono mai riuscito ad amarla come avrebbe meritato.. in tutta onestà non avrei mai creduto che avrebbe abbandonato entrambi.. me si ma suo figlio.. è davvero molto triste lo so..preferire il lavoro alla famiglia..
Comunque lei ci ha lasciato perché ha finalmente capito che non l’avrei mai amata, non come amavo te.. noi assieme eravamo eccezionali poi una svista, un brutto malinteso e le nostre state si sono purtroppo divise ma il mio cuore è sempre rimasto con te.
Perché si dolce Ash io ti amo, non ho mai smesso di amarti e di sognare una vita assieme a te, tu , io ed i nostri figli .. una casa in campagna dove rifugiarci tutti assieme , fare dei picnic mentre vediamo crescere i nostri angioletti..
So di chiederti tanto ma te ne sarei davvero grato se accettassi di prenderti cura della cosa per me più preziosa.. ti lascio la mia vita , il mio cuore l’hai sempre avuto , ti prego dolce ash amalo come merita e crescilo come avrei fatto io se solo ne avessi avuto la possibilità.
 
 
Ti amo e ti amerò per sempre
Tuo Jay”
 
 
“NO!”-esclamai “Non puoi farmi questo Jay, non puoi!!!!” e piansi tenendogli la mano disperata
 
Nikky dolcemente cercò di rasserenarmi, cosa a dir poco impossibile in quelle circostanze e così le spiegai.. o per meglio dire le passai la lettera di Jay che la spiazzò quasi quanto me.. quasi , poiché lei sapeva di Sheila e del loro abbandono..
 
A:Ma perché non mi ha chiamata?
B:Perché ti amava.. cioè ti ama.. insomma non ha mai smesso a dire il vero!- mi confidò mentre la mia amica annuiva
 
Mi asciugai gli occhi poi..
 
A: Tu non farmi scherzi chiaro?!?-esclamai rivolgendomi a Jay- devi rimetterti, abbiamo tante cose di cui parlare e lo sai!!
 
Poi chiesi dove fosse il piccolo Jay.. mi aveva chiesto di accudirlo e l’avrei fatto con tutto il mio amore.. mi aveva lasciato la cosa per lui più preziosa ed io avrei fatto del mio meglio per non far mancare niente al piccolo ..
 
Passarono le settimane senza che le condizioni di Jay variassero di una virgola.. avevo disdetto tutti i miei impegni anche se il mio agente stava per impazzire, non poteva credere che mi lasciassi scappare tante occasioni lavorative importanti in quella maniera per lui così assurda ma non poteva capirmi ..
e  comunque non ero la sola perché anche Nikky aveva fatto la stessa cosa infatti suo marito Paul, se voleva vederla, doveva venire in ospedale perché anche lei come me non lo voleva lasciare solo neanche un istante .
Poi c’erano i ragazzi della Band che in pratica avevano occupato la sala d’aspetto.. Kellan passava tutte le volte che poteva, ad ogni pausa delle riprese visto che gli studio’s  dove stava girando erano poco distanti.
Kris e Rob cercavano di passare spesso, diciamo che si alternavano in modo che uno dei due fosse sempre presente se l’altro doveva lavorare per forza.. per aggiornarsi a vicenda sulle condizioni del comune amico.
 
 
Ogni mattina presto passavo in ospedale e vi restavo fino a sera tardi seduta al suo fianco, gli tenevo la mano e gli parlavo del piccolo Jay e del bisogno che lui aveva del suo papà.. piangevo.. gli parlavo di tutto, delle offerte di lavoro e soprattutto dei miei sentimenti per lui.. proprio ora che ci eravamo ritrovati non poteva lasciarmi sola..
 
 
Un pomeriggio ebbe un arresto cardiaco ed il mio cuore si bloccò assieme al suo per quasi due minuti, i più interminabili di tutta la mia vita..
 
Lo ripresero per i capelli mentre io piangevo fra le braccia di Kellan che cercava di sostenermi poiché le gambe mi cedevano davanti ad ogni “libera” che pronunciava il medico.
 
 
Da quel giorno le speranze di rivederlo sorridere, di rivederlo sorridermi si affievolirono parecchio.. il dottore stava perdendo le speranze  e con lui anche la famiglia di Jackson.
 
 
Le sorelle si proposero di sollevarmi dall’impegno che mi ero assunta di crescere il piccolo Jay ma risposi loro che non se ne parlava, mi era stato affidato da Jay e l’avrei restituito solo a suo padre.
 
 
 
 
Dopo un mese ancora nulla.. Jay non riprendeva conoscenza e fu così che decisi anche contro il volere dei medici portai  il piccolo Jay in ospedale a trovare suo padre.. 
 
 
Spiegai ovviamente al bambino che il papà aveva la bubba e che dormiva ma che se gli raccontavamo qualcosa lui ci avrebbe sentito.. così ci portammo in ospedale libri da colorare e plastilina.. macchinine e tutti i suoi giochini preferiti.
Poi io e lui ci sedemmo su letto al suo fianco e cominciammo a ridere e scherzare, non era facile .. ma suo figlio era un vero portento ..
 
Da quella mattina , tutti i giorni io ed il piccolo Jay andammo in ospedale a giocare accanto al letto di Jay.. doveva sentirci ridere e scherzare..doveva sentire che c’eravamo, che ci saremmo sempre stati e che stavo facendo quello che mi aveva domandato non solo perché era stato lui a chiedermelo ma perché quel bambino così eccezionale rappresentava la parte più importante dell’uomo che amavo.. che amo e che amerò sempre..
 
Onestamente non so se furono le nostre voci o la minaccia di doverci continuare a sentire vita natural durante , fatto sta che Jay a distanza di oltre due mesi e mezzo mosse finalmente un dito , poi tutta la mano e cominciò a svegliarsi aprendo gli occhi con mia immensa gioia..
 
 
A:Non agitarti amore ti prego, sei stato intubato ma ora che hai aperto gli occhi non osare richiuderli!!!-esclamai piangendo di gioia
 
 
Prima ancora di medici ed infermieri la stanza fu piena di amici che sentendomi urlare corsero per vedere coi loro occhi cosa stava accadendo
 
 
Jay aveva deciso che doveva svegliarsi e così,appena i medici lo stubarono e riuscì a parlare anche se a fatica mi prese la mano e mi disse “.. grazie di tutto Ash..”
A:Non dirlo neanche !Io vi adoro lo sai!!-esclamai sorridendogli
J:An.. anche noi ti amiamo Ash..
Sorrisi a quelle parole.. non mi serviva sentire altro .. erano due mesi e mezzo che attenevo quelle parole..
 
A:Non sforzarti , abbiamo tutto il tempo del mondo ora che hai deciso di svegliarti, io e Little Jay abbiamo davvero bisogno di te!- e poi col bimbo in braccio mi chinai poggiando le mie labbra sulle sue..finalmente- pensai felice
 
 
 
 
Dopo sei settimane di riabilitazione intensa in ospedale e coccole a casa Jay si era ripreso quasi alla perfezione..
 
Eravamo sul tappeto davanti al camino del suo appartamento nel quale in effetti mi ero trasferita da quando l’avevano dimesso.. un bel fuoco scoppiettante .. un bicchiere di rosso .. sullo sfondo un incredibile tramonto che colorava il cielo di arancione rendendolo davvero romantico quando accadde una cosa che stupì entrambi
 
 
“Papà”.. disse il suo bambino commuovendoci visto che aveva detto finalmente la sua prima parola detta bene
 
 
Io e Jay festeggiammo con entusiasmo il piccolino ed i suoi traguardi
 
 
J:E pensare che ho rischiato di non sentirglielo dire!-esclamò allora lui mesto
A:Non pensarci, ora non pensarci più, sei qua  con noi e questa è la sola cosa importante!!-esclami rubandogli un sorriso
 
 
Noi brindammo ai traguardi dei due Jay.. piccolo e grande mi stavano dando parecchie soddisfazioni devo riconoscerlo
 
Poi accadde l’imprevisto..
 
 
“Mamma”
 
 
Io sgranai gli occhi e vidi Jay al mio fianco sorridere orgoglioso del suo bambino
 
 
Il piccolo Jay ripetè ancora “Mamma.. mamma..mama.. mama”
 
 
io mi commossi fino alle lacrime, non credevo di poter essere più felice di così.. amo il mio compagno ed ora che ci siamo ritrovati non lo lascerò mai più andare .. a questo poi aggiungi che il suo bambino mi adora al punto da chiamarmi mamma.. credo che affascinare sia scritto nel dna dei rathbone visto che tra padre e figlio non so chi adoro di più.
 
 
 
EPILOGO
 
 
Sono trascorsi 10 anni da quella giornata che cambiò per sempre le vite di tutti noi ..
 
Jackson ed i 100 Monkeys avevano finalmente sfondato anche se Jay, pur adorando la musica, aveva continuato pure a recitare e con discreto successo ottenendo parecchi riconoscimenti importanti  assieme a mostri sacri  del calibro di Jonny Deep e Brad Pitt.
 
 
Ad ogni suo concerto io ed i nostri figli eravamo in prima fila a ridere e ballare incitando il nostro “paparino”.. Jay era stupendo su quel palco, anche a distanza di anni , vederlo esibirsi mi trasmetteva delle sensazioni uniche.. mi attraeva da morire , ogni fibra del mio essere sentivo appartenergli e quel sorriso che dedicava solo ed unicamente a noi.. cavolo che sensazioni uniche… che spettacolo..
 
 
E per la cronaca, sì, ho per l’appunto parlato di figli poiché io e Jay avevamo sempre voluto una famiglia numerosa e così era stato.. dopo Jackson Monroe Rathbone VI che oggi aveva 14 anni ed era un vero e proprio figo da paura poiché era la copia del padre, avevamo avuto Elisabeth di 10 anni, Alice e Jackson Monroe VII due gemellini di 7 anni Nikky di 5 anni che portava il nome della zietta che tanto aveva creduto in noi e nel nostro amore e Robert  di 3.
 
 
Per quanto mi riguarda invece avevo continuato anch’io a recitare con discreto successo prima in parecchi serial televisivi per poi sfondare sul grande schermo assieme a personaggi del calibro di Julia Roberts..
I media si domandavano come riuscissimo a conciliare vita pubblica  e vita privata..
La risposta era semplice e si riassumeva con un’unica parola..
“AMORE”
io e Jay non avevamo mai smesso di amarci da quando ci eravamo incontrati sul set di Twilight e dopo esserci re incontrati avevamo deciso che la nostra vita sarebbe stata assieme.. per sempre..
 
Seguirono parecchi film con ottime critiche  e fu così che i dirigenti della ABC decisero di offrirmi la direzione di uno show tutto mio sul glamour e stile delle star di Hollywood .
 
 
Quando poi non eravamo impegnati col lavoro ci rifugiavamo nella nostra tenuta in Texas  lontano da tutto e tutti.. e coi nostri figli portavamo avanti quella parte della nostra vita che tanto adoravamo entrambi..  coccolavamo i nostri bambini e noi stessi, passavamo il tempo a ridere e scherzare fra noi.. che desiderare di più??
 
La risposta è semplice :
 
“NULLA” – cosa potrei desiderare di più di quello che già ho?? Sono follemente innamorata del mio compagno , dei nostri gioielli e della nostra vita assieme.. amo il mio lavoro .. sono fortunata..
 
E mentre bacio il mio Jay lo ammetto, io Ashley Greene sono felice come non credevo umanamente possibile.
 
 
 
FINE
  
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