Crepuscolo
Il motociclista bruno sfilò una sigaretta dal pacchetto e se la ficcò in bocca con gesto nervoso.
“Niente che non abbia già visto.” dichiarò sprezzante, dando fuoco alla paglia. La sua mano tremava.
“Non fare il gradasso, Valon.” Ammonì il rosso lanciandogli un’occhiata obliqua.
Il gigante biondo taceva, fissando il chiarore verdognolo che illuminava la notte sotto di loro, il lampo dorato del metallo riverberarsi nella furia di due iridi color sangue.
“Così intenso…” sentì il rosso mormorare, vide Valon digrignare i denti. “Un tale potere…”
Posò sui compagni quello sguardo triste che sempre l’accompagnava.
“È solo un bambino spaventato.”