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Autore: Fuffy91    19/07/2007    3 recensioni
Rieccomi!! Spero vi piaccia! é una storia di avventura, coraggio e mistero.Una strana ragazza legata ad un segreto , ad una ciurma di pirati ben conosciuta e ad un capitano con un cappello di paglia. Intrighi, paure, misteri, segreti, dolori, vie nascoste, strade insidiose, nascondigli , gioie, sorrisi, bevute in compagnia, profumo di arance e magia...questo è Orange Town! Leggete e commentate se volete! Baci da Fuffy91!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Arance. Un odore inconfondibile di arance mature invadeva l'aria che si respirava nella città di Orange Town, che si univa inevitabilmente con la salsedine racchiusa nella brezza portata dall’oceano azzurro. In alto, in cima alla scogliera che come una grande muraglia ,atta a difendere gli abitanti della cittadella, si ergeva sovrana e racchiudeva in una cornice di massi la spiaggia bianca e luccicante, un cappello di paglia sventolava allegramente sollecitato dai leggeri soffi del vento che, amichevole, lo invitava a volare tra le nuvole lattee in sua compagnia, ma questo venne prontamente trattenuto dalla grande mano destra di un giovane ragazzo dai capelli corti e corvini, dal viso angelico illuminato da un grande sorriso di meraviglia, dagli occhi grandi, neri e dolci come quelli di un cerbiatto. Scorto sulla cima della scogliera, ammirava deliziato il panorama che gli offriva la natura generosa, rischiando quasi di perdere l’equilibro e cadere da un momento all’altro, mentre il vento fresco e carezzevole gli entrava negli indumenti, regalandogli un piacevole benessere. Egli indossava una semplice giro maniche rossa con bottoni d’oro luccicanti ai raggi del sole, un bermuda in jeans chiaro e ai polsi aveva un polsino nero come i suoi occhi e un bracciale variopinto, simbolo dell’amicizia. All’apparenza poteva sembrare un ragazzo qualsiasi, e quasi nessuno riusciva a credere che quel gentile giovane fosse un pirata di fama mondiale, conosciuto in tutto il Grande Blu per le sue fantastiche avventure ed i suoi eclatanti combattimenti con avversari degni della loro fama e ricercato per una lauta somma di 150 milioni di danari. Il nome di questo straordinario corsaro, capitano più precisamente, non era altri che…:” Insomma RUBBER vuoi deciderti a scendere da lì?! Guarda che se cadi poi non credere che io o qualcun altro di noi ti venga a prendere, chiaro?!” “ Scusa Nami, ma perché non dovremmo andarlo a riprendere?” Chiese la piccola renna dal nasino blu, medico di bordo della ciurma del nostro capitano, di nome Chopper alla navigatrice avida, ricattatrice, manipolatrice, a volte spietata( parere di Zoro, lo spadaccino dalle tre spade e dai capelli verdi che continuava a sbadigliare e, con occhi assonnati e lo zaino sulle spalle,guardava annoiato le scenate isteriche della sua perfida compagna) ma sempre bellissima( secondo Sanji, il cuoco zelante della ciurma, appiccicoso e mieloso con le sue compagne, ma leale e sempre disponibile con i suoi compagni, dall’aspetto sempre elegante e l’immancabile ciuffo biondo che gli velava l’occhio sinistro che, impegnato come al solito a consumare una delle sue adorate sigarette di marca, con gli occhi adoranti e a cuoricino creando con il fumo dei piccoli cuori, si beava della visione angelica del suo piccolo angelo scarlatto ) con i suoi capelli rosso mandarino, lisci e profumati, mossi dal vento che ribelle minacciava di alzarle la gonna, già abbondantemente corta, e che le fasciava, come una larga striscia di stoffa giallo oro( il suo colore preferito! ) i fianchi torniti, le cui mani dalle dita affusolate vi si poggiavano armoniosamente ma in una stretta ben salda, ed il busto era coperto da un top aderente e scollato di colore azzurro come il mare di mezzo giorno:” Pensala come vuoi Chopper, ma io non rischierò di sporcarmi le scarpe nuove per andare a recuperare uno sciocco come lui, chiaro?!” terminò la sua risposta con una punta di veleno sulle labbra e scrutando il povero malcapitato con uno sguardo di fuoco, che cominciò a sudare freddo e a piangere per la paura di venire colpito da una scarica di pugni impazziti, e mentre la bella rossa ringhiò ancora una volta verso il suo capitano:” Allora, ti muovi o no?! Dobbiamo andare in città per fare rifornimenti, e non per guardare il panorama! Non te lo ripeterò una seconda volta chiaro!!” Ma il giovane ragazzo di gomma continuava ad ammirare la vista spettacolare che lo saziava più di una golosa pietanza del suo cuoco di bordo ignorando completamente i richiami della sua navigatrice, la quale stava seriamente per perdere la pazienza; stava per dirigersi verso di lui per picchiarlo a dovere, ma poi si fermò a riflettere ed un idea brillante le balenò la mente. Infatti sotto lo sguardo sbalordito di tutti i presenti, tra cui anche Usopp, il cecchino bugiardo e fifone del gruppo che si nascondeva il viso con la mano e scuoteva ripetutamente la testa rassegnato ad un evitabile reazione esplosiva della sua compagna, e Nico Robin, l’ex Miss Domenica ora membro effettivo della ciurma che divertita rideva pacatamente, Nami con uno scatto girò tranquillamente su se stessa e ,con uno ghigno perfido che le curvava le labbra sottili e rosse, ammirandosi le unghie disse con tono calmo:” Va bene come preferisci. Vorrà dire che andremo da soli. Forza ragazzi, incamminiamoci, dobbiamo trovare tutto quello che ci serve entro mezzo giorno e poi torneremo alla nave per pranzare, o magari potremmo andare in qualche locanda ed evitare che Sanji ci prepari lui il pranzo, e si riposa per un giorno. Dopotutto ho sentito che si mangia davvero bene, e che i negozi sono graziosi, variopinti di tantissimi colori, i vestiti sono bellissimi e le armi che vendono leggere e resistenti.” “ Però, ti sei informata!” le disse Zoro interessato soprattutto all’argomento delle armi che lei aveva menzionato, e Nami con un sorriso soddisfatto gli rispose:” Certamente! Ho sempre sentito parlare di Orange Town, visto che è una meta molto diffusa tra i pirati!” “ E per quale motivo?” le chiese incuriosito Usopp:” Perché qui la marina non viene quasi mai, perché si produce la più buona birra di tutto il Grande Blu, perché ci veniva molto spesso Gold Roger, il Re dei Pirati,perché…insomma sono molti i motivi!”le rispose Nami stanca di elencare i motivi molteplici che hanno fatto Orange Town la città più famosa al mondo:” Wow, addirittura il Re dei Pirati è stato molto spesso qui!” disse Usopp meravigliato:” Così dicono!” gli disse Nami facendo spallucce, poco interessata a quella leggenda, visto che lei conosceva tutte quelle informazioni non soltanto perché le aveva lette sul suo libro di navigazione, ma anche perché quando era piccola, un giorno mentre aiutava Bellmer a raccogliere i mandarini del suo campo, le raccontò che esisteva una bella isola, lontano nel Grande Blu, dove coltivavano le più buone arance del mondo, e con quelle preparavano e costruivano di tutto, anche delle candele e delle ceste profumate, e le confidò che avrebbe tanto voluto addentare una bella arancia di Orange Town o farci una candela per regalarla a lei, e le promise che un giorno sarebbero andate a visitare quella città tanto amata dai pirati, ma purtroppo quel giorno non sarebbe mai arrivato, e Nami ora ricordava quel giorno lontano con felicità ma anche tristezza, ma quella tristezza svanì all’istante quando sentì il suo capitano abbracciarla con dolce forza da dietro e che tutto sorridente le gridava:” Voglio andare in una bella locanda! Voglio andare a mangiare le arance! Voglio mangiare tante arance!!!” concluse mentre tutti ridevano e il piano di Nami aveva funzionato alla perfezione:” Lo sapevo, quando si tratta di cibo salta come una molla!” pensò ridendo la navigatrice per quel eterno bambino che si spacciava per loro capitano:” D’accordo, d’accordo, ma smettila di urlarmi nelle orecchie scemo!!!” e di nuovo risate. Così si incamminarono verso la cittadella e quando entrarono in centro furono accolti da una massa di gente allegra che percorreva le strade della città con disinvoltura, sorridendo e trasmettendo felicità ai turisti o ai viandanti vicini. Anche loro furono subito contagiati dalla ventata di allegria che caratterizzava quella città: sembrava tutto così perfetto, così impeccabile nella semplicità che regnava sovrana non solo nei luoghi ma anche nelle persone originarie dell’isola, il tutto attorniato da un delizioso profumo di arance, dolci e tenere arance, le quali crescevano sui grandi alberi che torreggiavano come grattacieli in ogni dove. Mentre percorrevano sorridenti e affascinati le vie della cittadella, la magia venne interrotta da una folata di vento polveroso e acre che si abbatté su di loro come una tempesta di sabbia e all’improvviso tutto intorno a loro sembrò mutare; i sorrisi dipinti sui volti dei passanti e le risate allegre sembrarono spegnersi improvvisamente, e si sentì un forte boato di:”Ohhhh!!!” o grida funeste che misero sull’attenti tutti i membri della ciurma del Cappello di Paglia, ancora accecati e attorniati dal gran polverone. In seguito quest’ultimo iniziò a diradarsi e tra il leggero strato di polvere si cominciava a distinguere una sagoma distinta, fin a quando Rubber riaprendo gli occhi completamente e sgranandoli all’istante vide una ragazza a pochi metri da lui che gli sorrideva divertita, infatti subito dopo, quando anche quel leggero strato di polvere scomparve del tutto, la ragazza cominciò a ridere di gusto, lasciando i presenti allibiti e schioccati ancora dall’avvenimento. Quando tutti si riebbero dall’accaduto, mentre Sanji si accertava ancora una volta che i suoi due angeli stessero bene e Rubber guardava ancora stranito la ragazza che rideva ancora, e la sua risata rimbombava tra le vie della città, tutti la guardarono scrutandola: era una ragazza di circa 17 anni, con lunghi capelli castani che le ricadevano sulle spalle scoperte, ricci e morbidi solo guardandoli e leggermente arruffati, quasi elettrici; gli occhi erano grandi, cerbiattosi e di un colore marrone intenso; le labbra, ancora incurvate in un sorriso divertito, erano sottili e rosse; la pelle era bianca come l’avorio, e luccicava sotto i raggi del sole; la sua fisionomia era simile a quella di un dolce angelo, oppure ad una bambina; aveva un fisico slanciato e proporzionato, giusto per la sua età;indossava un pantaloncino corto aderente di jeans, una fascia blu marine e un ciondolo a forma di farfalla pendeva dal suo collo. Insomma, nel complesso, era una bella ragazza, strana forse, ma una bella ragazza:” Oh, che carina!” esclamò immediatamente Sanji, congiungendo le mani in preghiera e trasformando immediatamente i suoi occhi in due bei cuoricini rosa, ma subito Nami gli dette un gran pugno sulla sua testolina bionda, facendolo tornare quasi in se. Intanto Rubber e la ragazza misteriosa continuavano a guardarsi occhi negli occhi, lui perplesso e lei sorridente. Poi finalmente, la ragazza parlò interrompendo il silenzio:” Ciao!” esclamò con aria innocente e sempre sorridendo:” Ciao!” risposero al saluto ed in coro passivamente tutti i membri della ciurma:” Scusate, non volevo investirvi con quella nuvola di polverone. Vi chiedo scusa ancora!” si scusò la ragazza con un inchino mentre tutti la guardavano stupiti, tranne Sanji che continuava a piroettare allegro e felice di aver incontrato un’altra splendida fanciulla:” Scusa ma in che senso? Vuoi dire che lo hai provocato tu?” le chiese Nami interdetta:” Be, si! Perché, non lo avevate capito?” chiese lei stupita:” No!” esclamarono di nuovo tutti in coro, suscitando di nuovo le risa della ragazza:” Ma voi rispondete sempre tutti insieme! Mi siete davvero simpatici! Mi presento: mi chiamo Ruby e sono una piratessa, proprio come voi!” “ Aspetta, come hai fatto a capire che siamo pirati?” le chiese Zoro incuriosito:” Semplice, perché ho riconosciuto lui!” disse sorridente e indicando il capitano Rubber che continuava a guardarla allibito, mentre cercava di capire come avesse fatto a provocare quel polverone prima, poi sentendosi tirato in ballo si riscosse e la sentì dire mentre gli porgeva la mano tutta sorridente:” Piacere di conoscerti Monkey D. Rubber!” e lui ricambiando il sorriso le strinse la mano e gli rispose:” Piacere!” . Poi all’improvviso si sentirono delle grida provenire da lontano e Rubber sentì la mano calda e liscia della sua nuova amica liberarsi improvvisamente dalla stretta e imprecando sotto voce sempre sorridendo si rivolse a tutti loro:” Mi ha fatto davvero piacere conoscervi, ma ora devo proprio andare! Se volete, andate alla locanda” Il gabbiano” qui vicino, è molto famoso e si mangia bene. Potremmo rincontrarci lì, forse! Ciao, ciao! Ah a proposito: Benvenuti ad Orange Town!” e sempre provocando un gran polverone, Ruby corse via più veloce della luce( chissà come aveva fatto!) seguita immediatamente da una banda di marines infuriati ed armati che li oltrepassarono incuranti, mentre loro li guardavano sempre più stupiti e meravigliati per quel nuovo bizzarro incontro:” Strana ragazza, vero?” chiese Usopp, e sempre tutti in coro risposero:”Già!”. Fine! No che dico, non è ancora finita,anzi è solo l’inizio. Mi raccomando, aspetto le vostre recenzioni.Baci Fuffy91!!!!
  
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