Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Stra_98    02/01/2013    0 recensioni
Si faceva forza col dolore altrui
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tacchi neri e vestito rosso. Una preda facile oppure un feroce predatore che si ciba dell’amore non corrisposto? Nessuno sa dirlo se non lei che camminava nelle strade deserte della Milano odierna. Camminava senza meta ,senza sosta ;aveva l’impressione che se si fosse fermata sarebbe stata divorata da una figura non ancora conosciuta dal genere umano. Si muoveva rapida su quelli che agli occhi di molti uomini sembravano trampoli ma che in realtà erano solo scarpe col tacco.
Non voleva tornare sui suoi passi ,quella sera voleva soltanto andare avanti. Nella strada così come nella vita se si cammina all’indietro e si ripercorre la strada già percorsa c’è il rischio di annoiarsi. E lei odiava la noia con tutta se stessa.
Era una donna che amava divertirsi e che non voleva aver a che fare con il proprio passato. Non lasciava ai fantasmi del proprio passato di rovinarle il futuro.
-Anche se questi possono spiegare molte cose del tuo presente?-
Le feci questa domanda e aspettai qualche minuto prima di ricevere una risposta. La guardavo mentre camminava sotto la luce dei lampioni. Con l’indice si tocco le rosse labbra carnose.
Alla fine si morse il labbro e continuò a camminare. Lei lo sapeva meglio di me che avevo ragione. Nel nostro passato spesso si nasconde la chiave del nostro presente. Ma Cristina avrebbe voluto non riaprire mai quella porta per prendere una chiave che quasi sicuramente non sarebbe entrata nella serratura del suo presente. Chissà ,forse aspettava solo qualcuno che la salvasse da se stessa e da quello che aveva passato. Magari un uomo ,la sua anima gemella.
-Oh ti prego- disse sbuffando.
-Se aspetto che un uomo venga a salvarmi rischio di morire prima del tempo. No grazie ,io mi salvo da sola- .Sfoderò il suo più bel sorriso e continuò a camminare. Era uno dei tanti motivi per il quale non voleva ripensare a quello che aveva passato. Non voleva più avere a che fare con gli uomini ,specialmente con Derek .Tanto tempo passato nel crogiolarsi nel dolore di un amore andato le faceva rizzare i capelli. E non voleva pensarci proprio perché era appena tornata dal parrucchiere.
Lui se ne era andato perché non aveva più bisogno di lei. Lei aveva sofferto. Lui era tornato ma lei se ne era andata forse perché ,alla fine, era lei a non aver più bisogno di lui.
Ciò che non ti uccide ti fortifica e Derek aveva fortificato Cristina .L’aveva resa indistruttibile ,una roccia che non si fonde nemmeno con la lava. Non aveva paura di niente e di nessuno se non di se stessa. Già perché spesso ci si ritrova a combattere con i NOSTRI mostri interiori: rabbia ,tristezza ,dolore e forse la cosa più pericolosa di tutte.
-L’amore- disse Cristina fermandosi e fissando il vuoto con i suoi grandi occhi verdi.
-Hai ancora paura dell’amore?- le chiesi anche se forse sapevo già la risposta. Lei fece di si con la testa.
-Amore e dolore sono la stessa cosa. Non vedi che fanno anche rima?-
-Si ma la rima non c’entra  niente … -
-Hanno lo stesso suono. Producono lo stesso suono-
-Quale suono?-
-Quello dei singhiozzi. Quello delle lacrime perse a vuoto in una sera gelida di dicembre. E il futuro ti sembra così inesorabilmente triste e solo quando soffri per amore … -
Scosse la testa e continuò a camminare. 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Stra_98