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Autore: exitwounds    03/01/2013    3 recensioni
[bike (più o meno)]
«O te ne vai tu o me ne vado io, decidi.»
Nessuno di noi due fiata.
Ci scambiamo qualche sguardo, e riesco a cogliere i suoi occhi verdi lucidi.
Scuote la testa, rassegnato.
«Ho capito.» dice prendendo le chiavi della sua macchina ed aprendo la portiera. «Vai a farti fottere, Mike.»
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nightmare.

(1)


fight.


«Mike, vai a fare in culo!» mi sbraita Billie Joe, a pochi centimetri dal mio viso. Mi rivolge uno sguardo di fuoco, poi gira i tacchi e mi lascia da solo. 
Mi abbandono senza forze sull'amplificatore del mio basso. 
Perché? 
Per quale fottuto motivo gli avevo urlato in faccia che era un coglione? Perché gli ho detto con rabbia tutte quelle cattiverie? 
Gli ho fatto pesare il fatto che sia stato in rehab, gli ho detto che era tutta colpa sua e della sua negligenza, della sua leggerezza e della sua eccessiva impulsività. Mi viene da piangere. 
Ho appena cacciato a male parole il mio migliore amico, la persona per me al mondo più importante, insieme a mia moglie, i miei figli e Tré. Come ho potuto, come? 
E per quale fottuto motivo rimango fermo qua a non fare nulla? 
Perché sono un coglione, tanto facile. 
Alzo la testa di scatto, prendo un respiro profondo e finalmente mi decido a corrergli dietro. 
Lo so dov'é andato. Quando si arrabbia esce sempre a fumarsi una sigaretta. Infatti quando esco lo trovo lì, appoggiato ad un muretto con la sigaretta tra le dita. 
«Billie, io...» cerco di parlargli ma lui mi interrompe. 
«Tu cosa Mike, cosa?! Sei solo uno stronzo!» sputa con veleno. 
«Senti Billie io non volevo...» 
«Ma non volevi cosa, Mike? Ma come cazzo credi di comportarti, eh, come?! Mi hai ferito Mike, mi hai ferito.» continua ad aggredirmi e butta a terra la sigaretta con fare nervoso.
«Billie fammi...» 
«No Mike cazzo, no!» urla più forte. «O te ne vai tu o me ne vado io, decidi.» 
Nessuno di noi due fiata. 
Ci scambiamo qualche sguardo, e riesco a cogliere i suoi occhi verdi lucidi. 
Scuote la testa, rassegnato. 
«Ho capito.» dice prendendo le chiavi della sua macchina ed aprendo la portiera. «Vai a farti fottere, Mike.» sento il motore della sua Volvo rombare, e sparisce in una nuvola di fumo. 
Lo rincorro, corro dietro alla sua macchina con tutte le mie forze, ma é troppo lontano e con occhi pieni di lacrime lo guardo svoltare la curva che lo allontana sempre più da me. 
Fanculo alle prove, fanculo tutto, fanculo a quel fottuto tour, a quella fottuta trilogia. Fanculo al mio basso, fanculo alla sua chitarra, fanculo alla nostra amicizia, fanculo agli Sweet Children che hanno fatto cominciare tutto. Fanculo a Rodeo, quella fottuta cittadina in cui vivevamo e dove l'ho conosciuto, fanculo a Christie Road, a tutte le canne che ci facevamo lí, a tutte le bottiglie di birra che ci scolavamo in pochi sorsi per poi buttarle nell'angolo. E fanculo anche a Tré, Jason e tutti gli altri, fanculo ai Green Day, che senza Billie Joe non esistono. Sono solo una fottuta fantasia, un fottuto ricordo, uno di quelli che racconterai ai tuoi nipoti con un sorriso amaro ripensando a quanto sia finita male la storia. Fanculo a me e alla mia stupidità, fanculo al mondo intero. 
Mi tengo la testa tra le mani, quasi strappandomi i capelli. 
Non posso credere che se ne sia andato. Tanto vale che me ne vada anche io, stare senza di lui non ha senso. 


Spingo sull'acceleratore più forte che posso ed arrivo a casa in pochi minuti. 
Entro sbattendo la porta, voglio solo buttarmi sul letto a ripetermi quanto sono un coglione. 
«Papà? Come mai sei giá a casa?» mi chiama mia figlia Estelle-Desirèe correndomi incontro per abbracciarmi. 
La stringo forte a me e le do un bacio sulla guancia. 
«Ciao amore, niente di che, abbiamo finito le prove prima.» le rispondo tranquillamente. 
Lei scuote la testa, contrariata. «Papà, le bugie non le sai dire.» mi prende per mano e mi fa mettere seduto sul divano. «Dimmi la verità, dai.» 
La maturità di mia figlia mi sorprende, ed ha quindici anni
«Okay, hai vinto.» ammetto riluttante. «Oggi Tré non é venuto, aveva impegni di famiglia, quindi eravamo solo io e Billie Joe, ma abbiamo litigato e se ne é andato via, non so dove e non so quando tornerà.» le racconto con lo sguardo triste. 
Lei mi abbraccia forte. «Chiamalo e chiedigli scusa, no?» mi consiglia. 
Prendo il telefono, digito il suo numero ma squilla a vuoto. 
«Non risponde... » 
«Stai tranquillo papà, magari non lo ha sentito, chiama fra un po' e non preoccuparti.» mi consola con un sorriso, ma io non riesco a fare nient'altro che a tenere lo sguardo basso. 
«Non essere triste papà, io ti voglio tanto bene.» mi dice mentre mi abbraccia forte. 
«Anche io ti voglio tanto bene, tesoro.» 
«Mike, amore, sei già in casa?» mi chiama mia moglie. Lascio mia figlia in salotto e la raggiungo in cucina. La saluto con un bacio. «Ciao amore.» 
«Come mai a casa così presto? Avete finito prima le prove? E un momento... ma stai piangendo?» mi chiede. 
Mi asciugo le lacrime con la mano, ma rimango in silenzio. Brit mi fa segno di spiegarle tutto. 
«Ho litigato con Billie Joe, e sono un deficiente. Gli ho dato tutte le colpe del fatto che sia andato in rehab, mi ha mandato a fanculo ed é andato via, senza dire né dove né fra quando sarebbe tornato. Sono un coglione, non l'ho neanche fermato, niente!» le racconto, trattenendo ancora le lacrime. 
«Okay, hai un po' esagerato ma insomma, siete amici da una vita, lasciagli sbollire la rabbia, tornerà.» mi tranquillizza abbracciandomi. 
«Voglio lasciare i Green Day.» sussurro. 
«Tu sei pazzo Mike, pazzo! I Green Day sono la tua vita, e che vuoi fare, mandare all'aria quasi trent'anni di musica e di amicizia per una litigata? Spero tu non sia serio!» mi riprende con tono duro. 
«Non capisci, niente tornerà più come prima, ho mandato tutto a puttane, é finita!» 
Sbatto la porta e mi butto di peso sul mio letto, a ripetermi miliardi e miliardi di volte che sono un coglione. 
Intanto il telefono non squilla. Rimane in silenzio, e Billie Joe non dà sue notizie a nessuno. 
Alle dieci di sera Brit si infila a letto accanto a me e mi abbraccia. 
«Vedrai, andrà tutto bene.»

ehilà!
sono nuova in questa sezione, ma per chi mi conoscesse già nella sezione "Simple Plan", sono la vecchia _youmakemesmile.
beh, che dire, ho avuto quest'idea dopo un sogno che ho fatto pochi giorni fa. 
inizialmente doveva essere una one shot, ma scrivendo ho aggiunto dettagli ed ho deciso di farla diventare una mini-long, massimo due o tre capitoli.
spero vi piaccia e di trovare qualche recensione :)

howyouremindme.

  
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