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Autore: SaraBondi_    03/01/2013    5 recensioni
Caroline, come Tyler, scrive a suo fratello ogni volta che la sua assenza si fa sentire, sono pagine di un diario che racconta la sua mancanza riflessa su coloro che un tempo avevano costutuito la sua vita.
Le nostre impronte non sbiadiscono sulle vite che tocchiamo.
Non ci sono lapidi con nomi e parole vuote in quel posto, solo tante anime e tanti ricordi che non trovano più un corpo. Quel posto ha ancora un odore strano, sembra impossibile vero?
Mamma dice che sembra l’odore della pupù dei bambini piccoli, Ally dice che sa di ciambelle fredde e ad Aiden sembra che puzzi di fumo.
Secondo me sa di te, anzi, ne sono sicura.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Hawkins
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Dear Tyler,




11 settembre 2004.


Ho tredici anni, ne sono passati tre da quando le Torri Gemelle sono crollate e si sono portate via mio fratello.
 
Mi manchi Tayler.
 
Aiden si è messo a cercare le lettere che scrivevi a Micol, non me ne avevi mai parlato.
 
Ti manca Aiden?
 
Me le ha regalate sai, le lettere, ha  detto che lui aveva abbastanza ricordi di te scritti nell’anima, ha detto che le tue parole le aveva impresse nelle orecchie e che i tuoi occhi li vedeva in quell’appartamento squallido con la serratura rotta e le lucette di Natale in cucina.
No l’ha ancora riparata quella serratura.
Le ho lette subito , sai? Le ho lette tutte e adesso, anche se è maledettamente tardi, posso capire davvero quanto bene ci volevi e quanto ne volevi a mamma, adesso finalmente ti ho capito.
Ho capito fino in fondo il mio fratellone con la bici e l’alito che puzza di mentine e birra.
 
Io ti manco, Tyler?
 
Ally non l’ho più vista, sai?
Come Aiden, mamma e anche papà se ne è andata con te.
Te li sei portati via tutti.
Te lo ricordi Aiden che beve e scherza sempre? Non ha più bevuto neanche un goccia, l’ha detto a mamma.
Non ha più fatto una battuta in pubblico, le tiene tutte per te e te le racconta quando va a Ground Zero a trovarti. Gli vengono ancora bene, le battute?
Lavora adesso, però, in biblioteca. Ha preso il tuo posto, e anche il tuo cartellino, non è abbastanza ordinato, però, sbaglia sempre l’ordine degli autori. Ma a chi importa se Kafka viene dopo King?
 
Ti mancano i libri?
 
E Ally? Ally te la ricordi?
Pure lei  non c’è più, ride ancora e studia per fare l’assistente sociale ma ride solo la bocca. Gli occhi a forza di inondarsi di lacrime in silenzio non sembrano nemmeno più azzurri come il cielo d’estate come prima. E’ inverno adesso, nei suoi occhi.
L’estate dei suoi occhi adesso è lassù con te, lo senti il caldo e il profumo del mare?
 
Te lo ricordi il mare?
 
Poi c’è mamma, è l’attrice più brava fra di noi.
Non lo diresti che dentro non c’è più niente quando la vedi, lo senti però quando ti abbraccia.
Non ricorda più come si fa e io non so più come insegnarglielo.
È stata lei a voler seppellire una bara vuota accanto a Micol col tuo nome inciso sopra.
 
Come sta Micol?
 
Papà? Papà ha lasciato il lavoro.
“Ho guadagnato abbastanza, non ne ho più bisogno” ha detto.
Lui è cambiato, sorride e tutto quanto ma la sera quando è solo finge di farsi la barba e parla con te e Micol. Vi sta cercando lavoro, uno in cui si guadagna parecchio. Vi vuole bene, pensa al  vostro futuro.
Poi si lava la faccia, si ricorda che non ci siete più e piange.
Tutte le sere.
Mi porta sempre a scuola e alle mostre, andiamo al MET tutti i sabato pomeriggio.
Io non so più come si disegna, Tyler.
 
Ci sono quadri lassù?
 
 
11 settembre 2008.


Ho diciassette anni, ne sono passati sette da quando le Torri Gemelle sono crollate e si sono portate via mio fratello.
Non l’ho mai capita quella bara vuota sai?
Ne ho fatta un’altra, ho preso una tua vecchia scatola da scarpe, ci ho messo dentro tutte le lettere per Micol, un mio vecchio lapis, un calzino di Aiden e uno degli anelli di Ally che le avevo chiesto di prestarmi.
L’ho seppellita a Ground Zero l’altra notte.
Non ci sono lapidi con nomi e parole vuote in quel posto solo tante anime e tanti ricordi che non trovano più un corpo. Quel posto ha ancora un odore strano, sembra impossibile vero?
Mamma dice che sembra l’odore della pupù dei bambini piccoli, Ally dice che sa di ciambelle fredde e ad Aiden sembra che puzzi di fumo.
Secondo me sa di te, anzi, ne sono sicura.
 
Com’è la birra degli angeli?
 
Ho piantato un fiore dove ho fatto la buca, adesso sta a noi non farlo appassire.
Gli daremo le nostre lacrime da bere  e lui crescerà aggrappandosi ai nostri ricordi di te.
 
 
5 novembre 2012.
 
Ho ventidue anni, ne sono passatipiù di undici da quando le Torri Gemelle sono crollate e si sono portate via mio fratello.
Vengo da te, da voi.
Qui non c’è più posto per me, il fiore è appassito.
Ormai se sono andati quasi tutti.
Aiden è in Florida, per lavoro ha detto. Io non ci credo.
Ally fa tirocinio a Seattle, non tornerà più. Lo so.
Mamma e papà vivono ancora a New York ma ormai a Wall Street non ci vanno più da anni.
Non ti hanno dimenticato, è che la forza che avevano ormai se ne è andata con le loro lacrime. Se l’è presa tutta quel fiorellino, sai?
Prepara un dolce e dì a Micol di prendere la chitarra.
Arrivo fratellone, non farti trovare ancora addormentato, non so se funzionano anche in paradiso le sveglie telefoniche.


NOTA:
Ecco gli effetti dell'insonnia dovuta alla tristezza-post remeber me.
Ho scritto questa One Shot quasi senza accorgermene,
le parole scorrevano da sole dalla mente alle mani passando per il cuore.
Spero che questo film vi abbia lasciato tanto quanto ha lasciato a me e spero che anche le mie parole non vi restino indifferenti.
Grazie di essere qui, ogni visita è un sorriso in più che mi regalate :)
  
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