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Autore: MadAka    04/01/2013    0 recensioni
Non è semplice essere l’ennesima band emergente del proprio territorio.
Anche se si vive nell’ era di internet le cose sono sempre più complicate e per gli Engage non c’è nessuna differenza. Bisogna solo continuare a crederci.
"Per un chitarrista la propria chitarra era come una figlia, o un’innamorata, e lui non faceva eccezione. Gli era mancato suonare, gli era mancato tantissimo"
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il cielo era terso e la giornata luminosissima. Dopo una lunga settimana di mal tempo, il forte vento della sera precedente era riuscito a cacciare ogni nube, regalando finalmente la prima giornata  di sole di ottobre.
Era domenica 7 e i membri degli Engage, dopo aver accordato la data con gli organizzatori, erano pronti per suonare al Music Art Festival, nella giornata conclusiva della manifestazione.
Sulle varie piste da skate molti ragazzi e anche alcune ragazze, eseguivano trick perfetti e incredibili salti, in attesa del loro turno per il contest a cui, praticamente tutti, si erano iscritti.
I writers, invece, agitavano le loro bombolette colorate prima di iniziare i disegni sugli enormi pannelli che l’organizzazione aveva preparato appositamente per loro. Le bancarelle e gli stand di merchandising erano affollatissimi e concludevano una vendita dietro l’altra.
Infine, sul grande palco sopra lo skate park, la penultima band emergente del pomeriggio stava dando il meglio di sé, mentre sotto lo stage un gran numero di persone li ascoltava con interesse.
Subito dopo, sarebbe toccato agli Engage.
I cinque ragazzi erano nella zona del backstage a confrontarsi e chiacchierare nella speranza di ridurre la loro agitazione. Erano alcuni mesi che non suonavano dal vivo e non avrebbero mai pensato di ricominciare da un palco e un evento tanto grande. Inoltre, a causa del brutto tempo dei giorni precedenti, quella domenica si registrava un numero di presenti più alto della media.
Andrea, Roy e Steve erano insieme con i loro strumenti in mano a scambiare due parole durante l’accordatura. Roy pizzicò ancora il Mi e girò lentamente la chiave della corda trovandola scordata:
-Ho seriamente paura che stavolta mi si rompa… senti qua- fece allungando la chitarra ad Andrea che girò debolmente la chiave prestando attenzione al suono della corda:
-Forse ce la fai…- gli disse
L’atmosfera che si percepiva fra i tre era tesa. Come comprensibile erano molto in ansia per il concerto, ma, allo stesso tempo, erano parecchio su di giri ed esaltati.
Chi pareva esaltato e basta, invece, era Steve:
-Fra quanto finiscono gli altri??- chiese per l’ennesima volta a Roy che sbuffò e gli diede un’occhiataccia.
-Dai che io voglio suonaree!!- continuò il bassista dopo aver appoggiato delicatamente a terra il suo Fender Precision ed essere uscito dal backstage per andare a vedere il gruppo che suonava.
Andrea scoppiò a ridere:
-Che scemo!-
-Già…- gli diede ragione Roy che poi si rimise ad accordare la chitarra con estrema calma, consapevole che non avrebbero suonato prima di altri venti minuti.
Andrea invece si mise a guardare un po’ fra la folla che si riusciva ad intravedere anche dal lato del palco in cui erano loro. Riconobbe alcune facce, fra cui Giorgio, il suo tatuatore, e intravide dei suoi amici che sarebbe andato a salutare dopo l’esibizione e mentre continuava a scrutare intravide un giovane con uno skate sottobraccio e un’aria familiare.
-Ma quello non è Jack?- chiese rivolgendosi a Roy che lo raggiunse e lo analizzò insieme all’altro.
-Mi sa di sì- concluse Roberto.
-Credi che Rebecca lo sappia?-
-Bo. Piuttosto, stanno insieme o no loro due?-
La domanda di Roy era dovuta al fatto che, dopo quella la sera del tributo ai Nirvana alla Tana, Rebecca e Jack avevano cominciato a sentirsi spesso, anche via sms, e ad uscire insieme in numerose occasioni.
-No, non stiamo ancora insieme. Ma tranquilli che lo conquisto!-
Rebecca comparve alle loro spalle con quell’affermazione, in compagnia di Mike e di Irene, la ragazza di Andrea.
-È venuto anche a sentirti. Gli piaci proprio!- disse Roberto facendole l’occhiolino, lei gli sorrise.
Intanto Mike si passò una mano fra i capelli sentendosi spoglio. Era stato sottoposto ad una nuova procedura di invenzione degli Engage che loro avevano battezzato “L’Iniziazione”. Sostanzialmente consisteva nel drastico cambio di look del nuovo entrato. Dato che Rebecca era l’unica donna nella band, era spettato a lei l’onore di scegliere in che modo tagliare i capelli del piccoletto, ed essendo una grandissima fan dei Foo Fighters, aveva optato per un’acconciatura alla Taylor Hawkins nel video di The One. Così Michele si era ritrovato con un taglio corto, spettinato e sbarazzino come non lo aveva da tempo.
-La tua ragazza non viene Roy?- chiese il più piccolo
-Non stiamo più insieme- si limitò a dire l’altro che, questa volta, l’aveva lasciata definitivamente, la sua ex ragazza, ed era già partito con il cercarne un’altra, magari quella giusta.
Improvvisamente dalla transenna arrivò un urlo:
-Oh! Engage!!- si voltarono tutti e videro Steve insieme a Daniel.
L’ex batterista aveva entrambi i pugni alzati verso il cielo e un sorriso grandissimo stampato in faccia.
-Dan!!- urlarono all’unisono e si diressero da lui. Si salutarono con pacche sulle spalle e abbracci e Daniel disse:
-Sono venuto a sentirvi, belli! Non vedo l’ora di vedervi su quel cazzo di palco a darci giù di brutto!-
-Grazie amico!- fece Roy
-Allora? Chi è il nuovo batterista? Sono curioso di conoscerlo -
Rebecca gli presentò Michele e Dan gli disse:
-Hai fatto tombola, credimi! Tieniteli stretti questi quattro perché insieme farete strada!- poi si rivolse nuovamente agli amici:
-Sono davvero felice per voi!-
Si persero in una breve conversazione in cui il loro ex batterista spiegò che era riuscito, finalmente, a mettere insieme i componenti di un gruppo come lo voleva lui e che gli sarebbe piaciuto molto suonare insieme agli Engage un giorno.
Dopodiché gli fece gli auguri e li salutò dicendo: -Ci vediamo dopo, vi lascio concentrare adesso-
Mancavano poco meno di dieci minuti alla fine dell’esibizione del gruppo sul palco. Roy e Steve si misero insieme a strimpellare qualcosa per sgranchirsi le dita, Andrea rimase un po’ con Irene e Rebecca era con Mike. Quest’ultimo, che aveva con se il suo iPod, chiese alla ragazza:
-Quale vuoi ascoltare?-
Lei ci pensò e rispose:
-Gunman- lui la cercò nell’elenco e premette play dopo averla trovata, passò una cuffia alla rossa e rimasero in religioso silenzio ad ascoltare attentamente tutti i quattro minuti e quarantasette secondi della traccia.
I due, dopo aver stretto amicizia molto in fretta grazie alla musica, avevano preso come strana abitudine quella di ascoltare un’intera canzone dei Them Crooked Vultures prima di suonare. Era un curioso rituale che avevano assunto da poco senza neanche rendersene conto, nato dal fatto che Mike era un amante di Josh Homme e Rebecca di Dave Grohl e che, i due, suonavano insieme in quella band. Non sapevano davvero spiegare come mai avessero preso tale abitudine, era successo e basta e a loro piaceva.
Terminata la canzone la ragazza guardò Michele mentre metteva in tasca il suo iPod:
-Sei preoccupato?- gli chiese guardandolo nei suoi occhi blu scuro.
Lui alzò le spalle e rispose:
-Direi di sì, credo che sia normale. Ma più che preoccupato sono eccitato… sai, non vedo l’ora di salire su quel palco e cominciare a suonare sentendomi definitivamente uno del gruppo!-
Lei gli sorrise. Le piaceva molto l’energia del ragazzo ed era consapevole che lui non mentiva mai ogni volta che diceva quanto fosse felice di essere entrato a far parte degli Engage. Lo si capiva dal modo in cui suonava, dalla voglia e l’impegno che ci metteva e dal fatto che ci avesse messo anima e corpo, in quelle tre settimane, per collaborare totalmente agli ultimi due pezzi della band, che erano diventati, grazie anche a lui, due canzoni nuove e sorprendenti.
-Vedrai, andrà tutto alla grande! Ti presenterò al pubblico nel modo migliore!- esclamò lei.
Lui scoppiò a ridere e furono raggiunti da Andrea:
-Ci siamo- disse questo.
Gli altri due lo seguirono fino alle scale da cui il gruppo prima stava scendendo. Fecero loro i complimenti e poi, i cinque Engage, si misero in cerchio per un breve incoraggiamento pre-show.
Parlò Rebecca, in veste di cantante:
-Ok ragazzi… io non sono il capitano di questa nave ma…andiamo su quel palco e diamo il meglio di noi! Con Mike alla batteria non ci ferma nessuno, ok?- i ragazzi annuirono e lei riprese:
-Sapete una cosa? Sembrerà sdolcinato e melenso, ma sono davvero felice di condividere la scena con ciascuno di voi!-
Ci furono una serie di affermazioni del tipo “Si sapeva già”, “Sì, melenso!”,” È reciproco”, poi scoppiarono a ridere tutti e si unirono in uno sproporzionato abbraccio di gruppo.
Mentre i quattro ragazzi, dopo essere saliti sul palco, si stavano mettendo alle loro postazioni, amplificando gli strumenti e sistemando le varie parti della batteria aiutati dai fonici del palco, Rebecca si avvicinò all’ingresso del backstage e diede un’occhiata fra la folla decisamente numerosa. Senza neanche farlo apposta posò lo sguardo sugli occhi nocciola di Jack. Le stava sorridendo e la salutò con un cenno della mano scandendo accuratamente le parole “In bocca al lupo”. Lei lo ringraziò e lo salutò a sua volta, poi trovò fra il pubblico anche altri suoi amici, oltre a sua sorella con il suo ragazzo e alcuni suoi ex compagni di scuola.
Salì sul palcoscenico fermandosi sull’ultimo gradino. Avevano deciso che lei sarebbe comparsa davanti al pubblico dopo un intro interamente strumentale, per evitare di farle fare la parte del palo mentre gli altri si sistemavano. Andrea provò il suo microfono, per i cori, e poi provò anche quello di Rebecca, infine si voltò verso di lei per farle capire che erano pronti.
La ragazza respirò profondamente, afferrò il ciondolo a forma di chitarra azzurra e cercò di isolarsi dal mondo mentre in testa le tornarono le note di Gunman che aveva ascoltato prima insieme a Mike, che stava dando in quel momento il quattro per partire.
Guardò i suoi amici uno a uno.
C’era Steve, il bassista svitato che trovava la nota effervescente in tutto, che sul palco si scatenava come un matto e aveva sempre voglia di ridere. Roy, quello scontroso che, sotto sotto, era il più dolce di tutti e che faceva il possibile perché le cose andassero per il meglio. Mike, il nuovo arrivato, con un’energia tale da far invidia a chiunque, il protetto dal resto della band perché più piccolo di quattro anni. Infine Andrea, che non lo sapeva, ma con la sua calma e la sua risolutezza era sempre stato un esempio per Rebecca.
Suonare con loro era quello che lei amava fare più di ogni altra cosa. Il tempo passato a comporre musica insieme agli Engage era come oro.
Fece un lungo sospiro consapevole che c’era già passata da quello stato di ansia prima di un concerto, ma quella volta era diverso: lei e la band erano tornati e avrebbero continuato ad esistere.
Sorrise quando Steve la guardò per farle capire che era ora che lei comparisse davanti al pubblico, mentre le note di una delle loro nuove canzoni, che avevano chiamato Look at Sky, iniziarono a risuonare.
Non avrebbe voluto essere da nessun’altra parte in quel momento.
Arrivò sicura di sé al microfono, lo afferrò e disse:
-Ciao a tutti! Noi, siamo gli Engage!!-
 
 
È finita!
Lo ammetto, il finale è un po’ scontato e tutto va per il meglio, però cavolo…volevo farla finire così questa storia! u.u
Essendo la mia prima “opera” a più capitoli vorrei usare due righe per i ringraziamenti e le relative note.
Innanzi tutto, vorrei ringraziare tutti voi che avete letto questa storia dall’inizio alla fine, davvero grazie!! Spero sinceramente che vi sia piaciuta e chissà, che magari vi siate affezionati (non molto immagino XD) ad alcuni dei personaggi (tutti di fantasia, giuro).
Vorrei anche dire che dedico questo racconto a tutte le persone che fanno musica con amici, e che un giorno sperano di essere apprezzati per il loro operato.
So cosa si prova a suonare in un garage, a scrivere pezzi e a fare km e km per promuovere il proprio lavoro, quindi tenete duro!
Suonare con i propri amici è la cosa più bella del mondo, la musica è la cosa più bella del mondo!
Grazie ancora a tutti voi che avete letto fin qui  ;)
Alla prossima!
MadAka
  
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