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Autore: Alyssia Black    04/01/2013    6 recensioni
Gli attimi in una storia d'amore sono importanti perché, in fondo, l'amore è fatto di piccoli attimi.
Attimi persi.
Attimi dimenticati.
Attimi felici, fatti di baci e piccole cose.
Attimi tristi, composti da lacrime e pianti.
E di attimi da ricordare Grisam e Pervinca ne hanno più di ogni altra coppia.
***
Raccolta di One-shot | GrisamxPervinca | Fairy Oak
***
1#"Non la voglio vedere mai più!": primo capitolo "introduzione" che riprende le vicende narrate nel libro "Addio, Fairy Oak"
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grisam Burdock, Vaniglia Periwinkle
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il ricordo dell'attimo perduto

 

1# Non la voglio vedere mai più!



Nella valle di Verdepiano era sito un piccolo villaggio. Lì vivevano in armonia Magici e Nonmagici, legati da un antico accordo. Quel borgo era dominato da uno splendido albero di quercia centenaria, e non a caso si chiamava “Fairy Oak”.
Quel dì, nonostante la fredda giornata e il tempo che prometteva neve, ogni abitante della piccola cittadina era in festa. Dalia Periwinkle aveva dato alla luce da poco più di tre mesi due gemelle, nate a dodici mesi di distanza l’una dall’altra.

 
“Cicero e Dalia Periwinkle felici annunciano, con Lalla Tomelilla, la nascita di Vaniglia e Pervinca.
Per festeggiare il lieto evento, domenica 14 febbraio, ricevono amici e parenti in via degli Orchi Bassi, dalle ore 16 in avanti.”.
 
Cicero, il padre delle bambine, aveva iniziato, sotto richiesta della moglie, a distribuire inviti e ne aveva anche appesi un paio sulla bacheca del Municipio. La famiglia Periwinkle aveva deciso di aprire la festa a tutti gli abitanti del villaggio perché a Fairy Oak a nessuno piaceva essere escluso da eventi così lieti.
 
Il pomeriggio di quel 14 febbraio in via degli Orchi Bassi c’erano decine e decine di persone che si apprestavano ad andare al ricevimento. C’erano mamme con tutti i loro bambini al seguito, c’era chi, a causa del troppo da fare, aveva dimenticato a casa il regalo da donare alle due nuove nate. E allora correvano per le vie, cercando di recarsi nella propria abitazione il più velocemente possibile. C’era, inoltre, chi si recava dai Periwinkle solo per un saluto veloce o per donargli i vestiti smessi dei figli. Erano pochi gli amici rimasti a casa e se lo avevano fatto si può star certi che si erano buscati un bel raffreddore.
Tra gli ultimi ad arrivare ci furono i Burdock. La signora Burdock, Marta, si era scusata dicendo che suo figlio Grisam aveva fatto i capricci per tutto il pomeriggio, dicendo di non voler andare alla festa.
Grisam era il primogenito dei Burdock, era un bambino di quasi quattro anni, vivace e curioso. 
Non appena entrò in casa, il piccolo Grisam si recò verso le culle. Queste erano situate in fondo alla salotto. Entrambe erano sormontate da un fiocco rosa fatto ai ferri. 
Le bambine erano vestite allo stesso modo, con due abiti di tulle celeste confezionati da Primula Pull, l’abile sarta del villaggio. La prima, Vaniglia, rideva beatamente alle attenzioni della signora Pollimon; sua sorella Pervinca, invece, giocava con un ragno di pezza, non prestando alcuna attenzione ai sorrisi degli ospiti.
 
-Mamma, perché le bambine sono uguali?- chiese Grisam non appena si affacciò alle culle. 
-Sono gemelle, caro- sua madre soddisfò la sua voglia di sapere. 
Il bambino era ancora troppo piccolo per poter vedere le gemelle nel proprio lettino. Allora Grisam aveva preso una delle sedie che erano intorno al tavolo del salotto, salendoci in piedi.
 
Non appena vide il bambino, Vaniglia sorrise. Grisam, tuttavia, era più incuriosito da Pervinca, che da quando era lì non si era degnata di guardarlo. 
-Questo ragno lo prendo io!- il piccolo aveva deciso di dare del filo da torcere alla gemella, strappandogli dalle mani il prezioso giocattolo.
Pervinca, per tutta risposta, si mise a piangere fortissimo. Grisam, che non voleva arrendersi e, quindi, ridare il ragno alla bambina, iniziò a farle il solletico sulla pancia; lei, che odiava quel tipo di giochi, per tutta risposta le morse il dito. Ancora non aveva i denti ma la sua stretta “con le gengive” poteva comunque nuocere al dito di un bambino di quasi quattro anni. 
-Ahi!- urlò Grisam, -Mamma, questa gemella mi ha morso- disse ancora, cercando di attirare l’attenzione.
Dopo pochi istanti il dolore era scomparso e Grisam, non volendo più giocare con Pervinca, le lasciò il ragno.
-Non voglio vedere mai più quella bambina. È cattiva e mi sta antipatica!- disse, allontanandosi dalla sua culla. 
 





Alyssia's space

Ok, so che ho tre raccolte su Harry Potter (pubblicità random xD) e un'altra qui su Fairy Oak, ma non potevo non rispondere al richiamo di quella Musa (?) che è l'ispirazione? 
Per chi non l'avesse capito, questa è una raccolta di One-shot su una delle mie coppie preferite: Grisam e Pervinca. Parlerà di momenti particolari, pianti, litigi, ma anche mille risate e attimi felici durante la loro giovinezza e, perché no, anche la loro vecchiaia assieme.
Questo primo capitolo è considerabile come una sorta di "introduzione alla raccolta", nel quale descrivo il primo vero e proprio incontro tra Grisam e Pervinca. Questo evento è descritto nel libro "Addio, Fairy Oak", da pagina 25 a 27, ma ho voluto riprenderlo, cercando di aggiungere particolari ed eventi. 
L'invito è stato scritto così come compare all'interno del libro.

Spero che quest'introduzione vi sia piaciuta.
Un bacio
Alyssia 
   
 
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