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Autore: Francy_92    04/01/2013    5 recensioni
Robert e Kristen si ritrovano insieme dopo due anni di separazione in mezzo alla neve e senza la loro guida. Cosa succederà se i due sbagliano strada e si ritrovano da soli in mezzo al nulla?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehm.... salve xD
Oggi mi è venuta questa cosa in mente e, trovando un pò di tempo per scriverla, l'ho buttata giù! Spero vi piaccia...


Quel sentiero a sinistra...


Certo, la sfiga proprio oggi doveva venirmi a trovare.
A non so quanti metri in alto.
Dio, quanto sono incazzata!
Sento freddo, ho fame, sono stanca e abbiamo perso il gruppo. Direi che peggio di così non può andare. Se solo quell’idiota mi avesse dato retta.
Gli avevo detto di prendere il sentiero a destra dove, secondo me, si erano diretti i nostri compagni e dove, in effetti, sono andati; lui, invece, ha insistito per prendere quello a sinistra, che  ci ha portato a questa landa desolata.
Maledetta io che mi sono fermata a fare quella cazzo di foto! Se sopravvivrò a questa giornata la brucerò. Non voglio avere ricordi di questa giornata infernale.
«Sento i tuoi pensieri darmi fastidio»
«I miei pensieri stanno facendo altro; di certo non danno fastidio a te»
«Fidati Kris, me lo danno!»
«Fidati Rob, tra poco ti butto giù! Piantala di parlare»
«E tu smettila di insultarmi. Ti ho già detto che mi dispiace di averci fatto prendere la strada sbagliata»
«Avresti potuto ascoltarmi!!» urlo. «Invece no! Dovevi fare come ti diceva l’istinto. Il tuo istinto del cazzo ci ha portati in mezzo al nulla. E io sento freddo e sto morendo di fame»
«Non sai adattarti!» esclama lui fulminandomi con lo sguardo.
«Non è questo. Io so adattarmi; il mio problema è che non avrei mai immaginato di perdermi qui con te»
«Abbiamo capito tutti che mi odi; adesso piantala tu di parlare»
Riesce a zittirmi il deficiente.
Non è vero che lo odio, ma non mi fa piacere trovarmi qui, quando mi ero ripromessa che con lui non ci avrei mai più avuto a che fare.
Due anni fa stavamo insieme. Tutto filava liscio come l’olio.
Ci siamo conosciuti nell’aprile del 2007, durante un suo viaggio a Los Angeles e da allora siamo inseparabili;  ovviamente, prima della rottura.
Inizialmente, ci siamo frequentati un po’ poi, capendo che tra di noi l’attrazione era tanta, ci siamo messi insieme, praticamente qualche mese dopo.
La nostra relazione è durata tre anni; tra alti e bassi, ma ce l’abbiamo sempre fatta. Ogni difficoltà era niente paragonata alla forza con cui, insieme, affrontavamo i problemi.
Tutto era facilmente sormontabile, ma la parola “matrimonio” ha fatto piazza pulita di tutto quello che avevamo. In poco più di due settimane, tre anni di amore sono stati mandati all’aria da una semplice domanda “Vuoi diventare mia moglie?”
Sapevo che Robert ci teneva, ma io non mi sono mai sentita in grado di prendermi una responsabilità così grande. Un matrimonio comporta dei figli; non subito, ma li prevede e io non sono pronta per tutto questo.
All’epoca, avevo solo venti anni ed ero veramente troppo piccola per il matrimonio con annessi e connessi.
No, assolutamente no.
Robert lo sapeva; gli avevo parlato di tutte le mie paure e le mie preoccupazioni, ma lui ha pensato bene di raccogliere le sue cose da casa mia e andarsene; ritornandosene a Londra.
Non pensavo potesse comportarsi in quel modo; pensavo, invece, potesse capirmi, invece, si è comportato da imbecille.
Sono stata male per un anno, più o meno, poi, ho deciso di agire e di dedicarmi a qualcosa che mi tenesse la mente impegnata.
Mi sono trasferita in Alaska e ho cominciato ad arrampicarmi su qualsiasi cosa fosse alta, in verticale e ricoperta di neve!
Certo, per una ragazza californiana come me, è stato un vero e proprio salto di qualità, però sono felice di averlo fatto. Ho conosciuto gente nuova; ho fatto esperienze fantastiche e mi sono ritrovata Robert che voleva imparare a scalare una montagna.
È qui da qualche settimana; inizialmente mi sono rifiutata di aiutarlo per iscriversi ai corsi, ma a quanto pare ha fatto tutto da solo, perché è da due giorni che segue le lezioni e oggi, grazie al mio istruttore, ci ritroviamo insieme per questa specie di “passeggiata” su questa montagna.
Non sarebbero sorti problemi finché lui avesse mantenuto le distanze; ma adesso, da soli, è inevitabile stare vicini e la cosa mi da piuttosto fastidio perché, adesso che sono a conoscenza del motivo per cui lui è tornato, sto mettendo in discussione tutto quello che mi sono creata qui. Quando ho lasciato Los Angeles, ho lasciato anche una parte di lui, nonostante  fosse a Londra, e mi ero ripromessa che tutto quello che era iniziato lì, sarebbe  finito nello stesso luogo.
In Alaska non avrei portato il ricordo di lui. Altrimenti, il dolore di non averlo al mio fianco avrebbe continuato a seguirmi ovunque andassi; invece, dovevo imparare a lasciarmelo alle spalle e continuare da sola per la mia strada.
Adesso, credo di essere al punto di partenza, perché non so se voglio stare di nuovo con lui; mi chiede di dargli una seconda possibilità. Io vorrei anche dargliela, ma non se il suo scopo è quello di convincermi per accettare di sposarlo, perché, anche a distanza di due anni, io non mi sento ancora pronta per fare questo passo.
«A cosa pensi?» chiede riportandomi alla realtà.
«Niente»
«Ti conosco abbastanza per dire che qualcosa ti sta logorando dentro»
«Sei tu che mi logori dentro; è la tua presenza»
«Kristen, piantala di fare così»
«Così come? Chiedermi per quale assurdo motivo sei ritornato nella mia vita?! Ero riuscita a lasciarmi alle spalle quella vita, invece tu, piombi di nuovo a sconvolgermela»
«Scusa se mi sono reso conto di aver sbagliato»
«E te ne accorgi dopo un anno?!»
«Mi sei mancata Kris. Non voglio vivere senza di te e non mi importa se non vuoi sposarmi. Un giorno sarai pronta per quel passo, e io sarò lì a chiedertelo di nuovo, ma nel frattempo non voglio vivere lontano da te»
La disperazione nella sua voce mi lascia perplessa. Che abbia sofferto quanto ho sofferto io?!
Beh, forse un po’ di più. È pur sempre vero che l’ho rifiutato.
Per fortuna vengo salvata da un miracolo sotto forma di casa nel bel mezzo del nulla. «C’è una casa» mormoro distogliendo lo sguardo da lui e dirigendomi verso quell’abitazione.
«Non mi hai risposto»
«Non ho niente per cui rispondere»
«Si invece. Ti ho detto che non posso vivere senza di te e tu dovresti dire più o meno la stessa cosa»
«Bravo. Hai detto bene. Più o meno! Io sono venuta qui per dimenticarti, non per farmi raggiungere dal bell’inglesino che salva la menefreghista americana. No! Tu al matrimonio ci tieni e questo passo vuoi farlo a breve e io non sono pronta! Le nostre esigenze sono diverse e questo non ci permette di stare insieme»
«Sono le esigenze diverse o sei tu, Kris? Perché qui mi sembra che l’unica a non voler mettere una pietra sopra a quello che è successo e ricominciare sia tu»
E il premio per Miglior Cazzata dell’Universo va a…. Robert Pattinson del cazzo!!!
«Vaffanculo!» esclamo guardandolo negli occhi ed entrando in casa.
«Perché mi stai mandando a fanculo?!» urla sbattendo la porta. «Ho soltanto detto la verità! Tu non vuoi più stare con me. Hai trovato un uomo delle nevi che ti fa felice?! Beh, io posso farti felice mille volte più di lui, perché ti amo» dice colpendosi il petto con la mano. «Ti amo, Kristen e mi da fastidio che tu non lo capisca; che, per un mi errore tutto sia stato mandato a puttane!»
Lo guardo con le lacrime, che non voglio versare, agli occhi. «Ti amo anche io Rob, ma mi da maledettamente fastidio che tutto quello che ho fatto per dimenticarti sia svanito nel nulla. Perché sei sparito due anni fa? Perché non sei rimasto al mio fianco nonostante tutto?! Per me è stato difficile dirti di no, perché se penso al mio futuro non vedo altri che te al mio fianco, ma tu… tu ti sei comportato da stronzo!»
Alle mie parole, Robert si avvicina, ma io faccio un passo indietro e mi volto. «Kris…»
«Non chiamarmi così! Per te sono Kristen! Kristen e basta!» dico e mi tolgo lo zaino prima di cadere per terra esausta per tutto.
«Vedo se si può accendere il fuoco» dice lui e lo sento allontanarsi da me, per spostarsi nel lato opposto della stanza.
Mentre lui pensa ad accendere il fuoco, io cerco qualcosa che può salvarci da questa cazzo di situazione. Voglio tornarmene alla mia vita e non averlo più così vicino.
Trovo un lancia razzi nel fondo dello zaino; velocemente esco fuori e lo punto verso il cielo. Il problema è che sta cominciando a tirare vento. Riusciranno a localizzarci?!
«Che stai facendo?!» urla Robert uscendo.
«Non lo vedi?! Con questo potrebbero rintracciarci!»
«Torna dentro!!»
Non lo ascolto e, con tutta la forza che ho, premo il grilletto. Il rumore forte mi fa tappare immediatamente le orecchie, mentre Robert mi prende in braccio e, mentre io scalcio, lui ritorna verso la casa.
«Lasciami!! Come ti permetti?!!»
«Mi permetto perché ci tengo alla tua sicurezza. Adesso, per favore, posa quel coso e mettiti vicino al fuoco. Non avevi freddo?!» dice mettendomi giù.
Lo guardo scioccata e profondamente indispettita. «Sono perfettamente in grado di badare a me stessa»
«Lo so» mormora mentre lui si avvicina al fuoco.
«Riesci ad immaginare come mi sento?» chiedo fissando il fuoco.
Sento il suo sguardo su di me, ma non dice nulla. «Presa in giro. Prima mi abbandoni e poi ritorni»
«Non ti ho abbandonata» si difende.
«Io l’ho vista così» dico guardandolo. «Da un giorno all’altro scompari lasciando un misero biglietto “Adesso non posso stare al tuo fianco”. Rob… mi hai spezzato il cuore» Una lacrima sfugge al mio controllo, ma mi affretto ad asciugarla.
«Non avevo idea…» mormora guardandomi. «Non avevo idea che potevi reagire così»
«Non ne avevi idea? Tu sapevi quanto ti amavo; dovevi aspettartelo!»
«Mi dispiace, sul serio, ma ho capito il mio errore e sono tornato per stare con te»
«Soltanto se tra qualche settimana io acconsenta a sposarti»
«No, se non ti senti pronta, io non posso costringerti»
Lo guardo negli occhi, in quel blu che mi ha sempre fatto immaginare di fluttuare in aria; quegli occhi che ti fanno dimenticare tutto, tranne che alla meraviglia che hai di fronte.
Distolgo lo sguardo e faccio un respiro profondo per calmare l’istinto di scoppiare in lacrime. Mi alzo e mi avvicino alla finestra.
Il buio sembra averci avvolto totalmente; non si vede nemmeno un po’ di luce e la cosa mi inquieta parecchio. Di solito, a quest’ora sono sempre al sicuro a casa mia, non in un posto sperduto nel nulla con il mio ex.
Mi stringo di più nel mio giubbotto e mi appoggio al muro. «Ti conviene avvicinarti al camino» dice Robert mentre poggia il suo giubbotto sulle mie spalle.
«Non ne ho bisogno» dico togliendomi il suo indumento dalle spalle. Mi allontano da lui e mi siedo di nuovo per terra.
«Senti Kris… dobbiamo passare del tempo insieme e io sono venuto qui per sistemare le cose, quindi, possiamo provare a fare le persone mature e sistemare le cose?!»
«E se io non volessi sistemarle?!» Non posso pensare di tornare con lui e soffrire di nuovo se lui dovesse comportarsi come prima.
«Di cosa hai paura?»
Che mi lasci di nuovo. «Non ho paura» mormoro.
«Hai paura che io possa lasciarti di nuovo?» chiede arrivando dritto al punto.
Non mi volto a guardarlo; mi limito soltanto a guardare le fiamme davanti a me. «Succederà» mormoro abbassando la testa e poggiandola alle mie ginocchia.
Scoppio a piangere stringendo forte le gambe. «No, ehi…» la voce di Robert mi arriva dritta al centro del cuore, facendomi piangere ancora di più. «Non piangere…» mormora accarezzandomi la schiena.
Non riesco più a sopportare la distanza; due anni sono stati abbastanza e mi hanno fatto capire che lo amo come mai l’ho amato prima. Lui è la mia metà perfetta! Non voglio rinunciarci.
Di scatto lascio le mie gambe e mi butto su di lui, piangendo ancora. «Ti amo tantissimo, Rob» mormoro.
«Piccola,  ti amo anche io. Perdonami per quello che ti ho fatto! Non avrei mai dovuto lasciarti»
«No, non avresti dovuto»
«Sono qui adesso e non ti lascio; non ti lascio più»
Mi sposto sulle sue gambe e lo stringo più forte a me «Promettimi che quando saremo in salvo mi dirai la stessa cosa»
«Sono qui adesso e per sempre. Non ti lascio; non ti lascio più» ripete.
Sono al settimo cielo, nonostante la situazione non sia proprio facile; ma non mi interessa dove siamo o come ci siamo finiti; mi importa soltanto che lui sia al mio fianco e che è tornato qui da me e per me.
Lentamente, mi fa distendere per terra e, senza lasciarmi, fa lo stesso, avvicinandosi a me.
«Sei la mia vita, Kristen! Lo sei sempre stata»
Alzo lo sguardo, incrociando i suoi occhi «Sei importante anche tu per me» mormoro sorridendo.
«Scusa se ti ho detto di prendere quella strada» dice sorridendo e accarezzandomi il viso.
Scuoto la testa e lo stringo di più per i fianchi. «Non saremmo qui a dirci queste cose»
«E’ vero»
Sorrido e mi avvicino alle sue labbra. Anche lui fa lo stesso e, nell’istante  in cui le nostre labbra si toccano, il mio cuore è suo per sempre.

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Allora?! Che ne pensate?!
Fatemi sapere! ;)

 

   
 
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