Non posso credere che l’ho fatto….
NON POSSO CREDERE CHE L’HO FATTO!
Quel maledetto adesso è nel mio computer!
è solo un ammasso di pixel ma già me lo immagino, come se fosse un personaggio dotato di vita propria simile a “Ralph spacca tutto”, che si strofina le mani e affila i tentacoli per dare il via al proprio gioco di terrore.
Col cavolo che vogliono far credere che non ha una faccia: dopo quello che mi ha costretto a fare, per me adesso ha una vera e propria faccia di Pirla.
<< Pronta a giocare amore? >>
<< No. >>
 
Amo il mio ragazzo alla follia, ha sempre idee geniali e le sue particolari passioni mi incuriosiscono sempre, è una specie di appassionato del dark alla Tim Burton e questo è davvero affascinante da parte sua… proprio questo mi ha inguaiata quando, parlando dello Slender Man, abbiamo scaricato il gioco.
In realtà sono stata io a proporlo, con la faccia tosta di voler dimostrare che non sono così fifona in questo genere di cose.
Lui lo sa benissimo e la cosa lo diverte.
è cominciato tutto con un altro gioco di sopravvivenza stile Slender, tra un effusione e l’altra mi convinco a scaricare sia questo gioco che Slendy e sperare, con chissà quale miraggio, di non avere un attacco di cuore.
Se quel maledetto “coso tentacolare” fosse vivo avrebbe detto: povera illusa.
E avrebbe avuto ragione…
<< A me non fa così paura. >> dice lui con il suo bel sorriso seducente.
<< Perché tu sei una creatura delle tenebre! >> gli rispondo io.
Mi viene da ridere, si scherza ovviamente, ma non per molto.
 
Incredibilmente riesco a sopravvivere al primo gioco ( con un po’ di paura lo ammetto ) e mi ci abituo abbastanza rapidamente.
Penso che non può andare così male una volta abituata all’atmosfera… ma Slendy è tutta un’altra storia.
<< Guarda che se paragoniamo lo Slender Man a questo gioco, è come giocare con un gattino. >>
<< Hai il coraggio di dire una cosa simile? >>
<< Perché ti fa così paura? >>
<< Perché è un maledetto s…! >>
<< Come sei carina quando sei spaventata! >>
L’incubo ha inizio: carichiamo Slender Man Elementary e andiamo alla ricerca degli orsacchiotti.
<< Oh Sleeeeendy? >>
<< Piantala! >>
<< Sleeendy? Dove sei? Vieni che facciamo quattro chiacchiere!  >>
<< Non è divertente! >>
Il mio ragazzo è talmente divertito dal mio terrore che addirittura lo chiama!
Io sono aggrappata al suo braccio e contemporaneamente mi tappo le orecchie, personale reazione che si scatena ogni volta che sto morendo di paura.
<< “Lui ti prenderà”. >> dice una frase in inglese rosso sangue, scritta su una parete.
Non ho il tempo di dire di muoversi che quando ci voltiamo c’è lo troviamo davanti.
Urlo talmente forte che mia madre dalla cucina si volta per chiedere che cosa succede, mia sorella e il suo ragazzo che se la ridono.
Brutto bastardo!
Non ci ha dato nemmeno il tempo di cominciare!
 
E no. Questo non me lo puoi fare!
<< Vuoi provare a giocare amore? >>
Senza rispondere prendo il controllo del computer e affronto quel maledetto.
Sarò morta almeno 3 volte, ma la terza è stata la più tremenda: 5 orsetti e mi convinco che posso farcela, me sto andando nel cortile della scuola per sentirmi meno oppressa dall’ambiente e… mi uccide.
appare dal nulla e mi uccide!
E con quale sorpresa!
Nemmeno mi sono voltata e quello mi uccide!
<< Se Slendy è troppo vicino, ti può uccidere anche se non ti volti. >>
<< Grazie per avermelo detto adesso…. >>
<< Ti adoro quando fai la cucciola spaventata! >>
 
è deciso: a Slender Man non ci gioco più.