04/01/2013
1 recensioniRassicuramenti dal futuro
a proposito della fine del mondo
a proposito della fine del mondo
E' la sera del 20 Dicembre 2012.
Il mondo vive nella paura e nell'attesa. Oppure ci scherza su.
Dal canto mio, ore di angoscia mi attanagliano, mentre le trascorro seduta in poltrona, con un cumulo di mozziconi consumati nel posacenere a fianco, stordita dall'alcool della grappa, in attesa di non so cosa.
L'attesa della presunta fine del mondo? Anche. Forse. Non lo so più nemmeno io.
Mi è appena successa una cosa incredibile.
Ho ricevuto una visita dal futuro. Sì, dal futuro, come in Terminator.
E sapete chi era? Io!
Cioè, me stessa, giunta dal futuro in un breve viaggio nel tempo allo scopo di avvertirmi: buone notizie.
Mi ha detto di tranquillizzarmi, che la fine del mondo non ci sarà, e che lei stessa ne era la prova.
Non è incredibile? Lei, cioè, io, sarà l'inventrice della macchina del tempo, e il suo primo viaggio lo ha dedicato a me!
Sulle prime non ci credevo, ovviamente, ma poi, convinta, ho fatto salti di gioia.
Solo dopo l'ho guardata meglio.
"Le gambe!" Le ho chiesto. "Dove sono le tue gambe?".
Era monca, in effetti.
Non so neppure come avessi fatto a non notare le sue protesi.
Mi ha detto di aver perso le gambe a causa di un'esplosione, durante un fallimento per la creazione della macchina del tempo.
Ovviamente la rivelazione mi ha rigettato nella disperazione e nell'ansia.
Ma lei mi ha subito tranquillizzato.
"Non ti preoccupare!" Mi ha detto. "Io vengo da un futuro alternativo! Non è matematicamente certo, quindi, che succeda anche a te l'incidente che mi ha reso così!".
E così, terminato il breve momento che le era concesso nel passato, sparì col sorriso sulle labbra e un cenno di "Ok" con le dita.
Sulle prime ho provato un gran sollievo.
Non mi alletta per nulla una vita da disabile, sapete.
Poi però ho riflettuto.
Se lei viene da un futuro alternativo, non è neppure matematicamente certo che la fine del mondo non ci sarà!
Vivo queste ore con angoscia.
Qualunque futuro mi aspetti, non è per nulla piacevole.