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Autore: beastille    05/01/2013    10 recensioni
Siamo nel 2035, e gli One Direction non esistono più da tempo. Louis Tomlinson ha lasciato la band nel 2012 sotto l'ala protettiva di Simon Cowell, ha sposato l'anno successivo la storica fidanzata Eleanor Calder e nel 2017 i due hanno avuto un figlio, Jesse. Il divorzio, avvenuto nel 2030, ha lasciato tutti (o quasi) a bocca aperta.
Quando Fiona Richards, figlia di Gemma Styles e nipote di Harry, scopre che il ricordo degli anni passati turba ancora l'intera famiglia decide di partire per un viaggio attraverso l'Inghilterra per far luce sul mistero, trascinando dietro il fratello minore Mark nell'intento di riunire l'intera crew per la notte di Capodanno.
Scoprirà così che niente è come le avevano raccontato, e che certi segreti non dovrebbero mai e poi mai venire a galla.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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 Note: In qualche modo, sono ancora qua. Mesi fa mi sono presa una pausa dal fandon degli One Direction (solo in quanto scrittura, chi mi stacca più da questi stronzi), ma nonostante tutto non ho resistito alla tentazione e sul mio livejournal sono apparse storie su storie random che non avevo nessunissima intenzione di pubblicare. But still.

 Questa storia nasce da una nottata di delirio in cui, non avendo altro da fare, mi sono messa a fare un elenco di What If particolarmente a caso e tra tutte l'idea di un possibile abbandono della band da parte di uno dei membri. Ne è venuta fuori quella che sarà una storia in circa sei parti (tre delle quali già complete), narrate dal punto di vista dei figli di Gemma Styles. Ma vi lascio alla storia, che mi sto dilungando davvero troppo.

Prima, però, devo doverosamente ringraziare due persone in particolare: Marta, the Louis to my Harry, the Jack to my Finn, l'OTP della mia vita, che ha progettato questa storia e la sua struttura in modo sublime e perfetto, e che davvero ci ha messo anima e corpo. In secondo luogo la geniale zeroschiuma, che con il suo costante supporto e fangirling delle tre del mattino nutre queste mie insane idee come nessun altro. Grazie, girls, vi amo.

Disclaimer: gli One Direction e i membri della loro famiglia. Nonostante questo, i personaggi Fiona Richards, Mark Richards e Anthony Payne sono di proprietà intellettuale del Bakery Project in quanto inventati. Ma non ci guadagnamo nulla lo stesso, tranquilli.

Nota: tenete d'occhio il masterpost sul mio livejournal, sia mai che compaiano lavori ispirati a questo verse (anche voi potete scriverne, ci sono così tanti OCs che se mi ci mettessi io non finirei più) che verranno prontamente linkati lì!


 

 



Something fatal that fell into the wrong hands

Prologo

 

 

 

 

 

Fiona si sistema le pieghe della gonna con cura, e già che c'é butta anche un'occhiata allo stato dello smalto per constatare piuttosto scocciata che non ha resistito alla giornata. Una scorsa veloce all'orologio, però, la convince a non chiudersi per altri dieci minuti in bagno solo per rimetterselo, e sbuffando si accinge ad uscire dalla sua camera. Suo fratello quasi la investe nella sua corsa giù per le scale, e Fiona si accorge di non aver sentito suonare il campanello solo quando sua madre la chiama per andare ad aprire. «Zio Harry!» sente dire a Mark e un sorriso sincero si dipinge sulle sue labbra, perché è da quando ha tre anni che il miglior regalo di Natale è la visita del fratello di Gemma (l'eterna cotta che ha per lui non c'entra assolutamente niente, certo che no.)


Quasi inciampa nelle sue stesse scarpe per l'eccitazione, e si sente una bambina di sei anni tutto d'un tratto, i diciassette che si porta sulle spalle con grazia ormai dimenticati mentre abbraccia lo zio con foga.

«Ciao, tesoro.» le sussurra lui ridacchiando, e Fiona inspira con decisione il profumo inconfondibile dello zio.

«Ben tornato.» risponde felice, schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia prima di notare un'altra figura che attende sulla porta.

«Nonna Anne!»

La signora Cox, come se la vecchiaia avesse deciso di stare lontana dalla famiglia Styles a tempo indeterminato, è rimasta sempre la donna luminosa e forte che le vecchie foto sul camino ritraggono fedelmente e, nonostante Fiona sia consapevole della spiccata preferenza che Anne nutre per Markm non può fare a meno di essere grata di avere "la nonna migliore del mondo", come recita il disegno che le aveva fatto anni prima, esposto con orgoglio sul frigorifero con una calamita colorata.


John Richards invita tutti ad entrare in casa e, mentre Gemma porta in tavola la prima portata del pranzo di Natale, Mark ridacchia con lo zio parlando di qualcosa che Fiona non riesce a cogliere. La ragazza scuote la testa divertita, e qui inizia la nostra storia.


*


«Mark, ti giuro che se mi tiri ancora un pezzo di pane nei capelli io ti—»

«Fiona!»

Mark ridacchia dall'altra parte del tavolo, nascondendo le prove del misfatto e gemendo di dolore quando gli arriva un calcio ben assestato sul ginocchio da sotto il tavolo. Fiona ghigna soddisfatta, Gemma alza gli occhi al cielo.

«Il modo migliore per fargli male è mirare più in alto, tesoro.» afferma Harry assolutamente tranquillo.

«Harry, non fomentare la guerra tra i bambini!»

Mark lancia un'occhiata assassina verso la madre. «Non siamo bambini, mamma. Io ho sedici anni, mica tre.»

«Tu sei un bambino, Marky.» ribatte Fiona alzando un sopracciglio.

«Stronza.» bofonchia il fratello.


Fiona, Mark e nonna Anne sono ancora seduti al tavolo nonostante il pranzo sia finito da un po', e John ed Harry sono seduti sul divano a chiacchierare mentre la televisione manda i soliti servizi natalizi che Gemma adora criticare minuto per minuto mentre si accinge a sistemare.

«Ma qui da Londra abbiamo una notizia imprendibile sul famoso talent show The Next Star, guidato dal manager e produttore Louis Tomlinson! Ce ne parla la nostra inviata Jessica direttamente dagli Studios del programma in Oxford Street. Jessica, cosa puoi dirci al proposito?» 

La stanza si fa improvvisamente silenziosa, e Fiona si guarda attorno perplessa, scambiandosi un'occhiata stranita con il fratello: Anne guarda preoccupata in direzione di Harry che si è zittito di colpo, mentre John e Gemma fissano la televisione senza fiatare.

Nessuno dei due fratelli ha idea di cosa stia succedendo.

«Proprio così, Allison! Ci è appena stato comunicato che Louis Tomlinson ha lasciato la dirigenza dello show in favore della concorrenza, annunciando così anche la chiusura della casa discografica Syco, la famosa etichetta che ha sfornato successi come i due album della boyband "One Direction", della quale faceva parte lo stesso Louis! La decisione non è ancora stata commenta dall'ormai quarantenne ex produttore, ma i motivi ci sono assolutamente oscuri. Chissà cosa avrà portato l'uomo a un così drastico cambiam—»

 

Gemma spegne la televisione con un gesto secco, e l'intera stanza sembra ritornare a vivere dopo un momento di panico. La donna si dirige a passi svelti verso la cucina, ma non prima di aver lanciato un'occhiata apprensiva in direzione del fratello che non sfugge a Fiona, la quale si alza di scatto e segue la madre.


«Ok,» annuncia attonita, «mi vuoi spiegare cos'è appena successo?»

Gemma sospira. «Niente, tesoro. Solo vecchi ricordi che non valeva la pena di rispolverare in un giorno così felice.»

«Continuo a non capire.» ribatte Fiona ostinata.

Gemma la guarda intensamente. «Tuo zio è sempre molto sensibile riguardo agli anni in cui faceva parte degli One Direction, quindi ti pregherei di non parlarne in sua presenza e di non chiedere niente a nessuno.» Il tono freddo con cui pronuncia le parole quasi spaventa Fiona, che si limita ad annuire velocemente e a tornare in salotto sfoggiando il suo migliore sorriso.


*


«Grazie Gemma, è stata una giornata perfetta, ma purtroppo devo tornare a Londra questa sera per preparare l'evento di domani.» dice Harry mentre abbraccia la sorella.

«Porti tu a casa mamma?» chiede lei sorridendo cordiale, e al cenno di assenso di lui lo stringe più forte, sussurrandogli qualcosa nell'orecchio abbastanza forte perché Fiona possa sentire. «Non pensarci troppo, ok? Non farti rovinare le vacanze da uno sciocco servizio alle telegiornale.»

Harry annuisce nuovamente, e Fiona ha già la mente altrove quando lui la saluta prima di entrare in macchina.


«Mark, riunione di emergenza! In camera, adesso.» mormora Fiona in direzione del fratello.

Mark sbuffa e sale le scale di malavoglia, ma sa che quando sua sorella inizia a camminare con passo così deciso sbattendo forte i tacchetti delle scarpe è meglio assecondarla qualunque cosa abbia in mente.

Fiona chiude la porta della sua stanza con cura, e fa accomodare il fratello sul letto, piazzandoglisi di fronte a braccia incrociate e arricciando le labbra.

«Sai, col broncio sei ancora più inquietante.» ridacchia Mark. Fiona lo ignora alzando gli occhi al cielo.

«L'hai notato anche tu, vero?» gli chiede.

«La tensione della stanza alla nomina degli One Direction, vero? Sembrava che Zio Harry stava per morire sul divano.»

«Si dice "stesse", idiota. E comunque si, quello. É una cosa alquanto strana, non trovi?»

«Smettila di correggermi i congiuntivi, sfigata. E smetti di dire cose ovvie, mi sembra scontato che ci sia qualcosa che non vogliano dirci.»

Fiona sorride soddisfatta, e si fionda al computer iniziando a digitare freneticamente.

«Cosa sappiamo sullo scioglimento della band?» chiede al fratello senza staccare gli occhi dallo schermo.

«Poco o niente,» risponde Mark che nel frattempo si è sdraiato con le braccia che pendono dal letto, «se non che è stato causato da Louis Tomlinson. Se n'è andato con l'approvazione di Simon Cowell, il loro creatore, e ha iniziato a lavorare per lui e con la Syco.»

Fiona lo osserva perplessa, e Mark si accorge dell'occhiata scettica. «Cosa c'è? Ho già fatto delle ricerche in passato, e non si sa proprio niente a parte questo. Gli unici che probabilmente conoscono l'intera storia sono gli stessi ex membri, e nessuno di loro ha voluto dire niente al proposito.»

Fiona inclina il capo di lato, un ciuffo di capelli ramati che va a coprirle gli occhi.

«Secondo te sarebbero disposti a dire qualcosa ai nipoti dei loro migliori amici?»

«Credo di si, in fondo sarebbe più o meno una sorta di famiglia acquisita. Perché?»

Fiona ghigna consapevole, e Mark finalmente capisce.

«Oh, no.» mormora. «Io con te non ci vengo.»

«E invece sì.» dice iniziando a mandare messaggi dal suo cellulare e a ricevere risposte istantanee.

«Mark, ecco il piano. Ufficialmente siamo da Lucy e suo fratello fino al trenta Dicembre come programmato, in realtà ti porto a fare un giro per tutta l'Inghilterra.»

Mark scuote la testa terrorizzato.

«No, scordatelo. Non andremo a trovare dei trentenni frustrati per giorni e giorni di treno. Io rimando a casa. E mamma non ci darà mai il permesso.»

«Idiota, mmma non lo saprà mai. E prometto che pagherò io i biglietti, col premio del concorso di musica dell'anno scorso dovremmo essere coperti.»

Mark rimane in silenzio per qualche istante.

«Ammettilo, l'idea di stuzzica. Non puoi negarlo, Marky.»

«Non chiamarmi così.» risponde lapidario.

Fiona batte le mani soddisfatta. «Lo prendo come un sì! Partiamo domani come da programma, Lucy ci copre, tanto i suoi sono a Londra per una seconda luna di miele. O qualcosa del genere.»

Mark la guarda sconsolato. «Ti odio.»

Fiona sorride, scompigliandogli i capelli. «Non è vero.»

 

*

 

Quella notte, Fiona tira fuori la sua agenda bianca dalla borsa e inizia a scrivere.

Giorno primo: Wolverhampton, casa di Liam Payne. 

Giorno secondo: Bournemouth, per trovare Josh Devine e la sua famiglia. Ci ha pensato parecchio al proposito, ma il non poter raggiungere Niall Horan in Inghilterra l'ha portata a prendere in considerazione la visita della villa dell'ex batterista della band. In fondo, la sua forte amicizia con Horan non è mai stata un segreto per nessuno, e forse lui sa qualcosa che potrebbe interessarle. 

Giorno terzo: Bradford, casa Malik-Edwards. Fiona ripone particolare speranza in questa tappa, perché dalle sporadiche informazioni che è riuscita a trovare sull'uomo ha intuito che forse è davvero quello che può aiutarli a far luce sul mistero. 

Giorno quarto, ovvero l'ultimo: Doncaster, villa Tomlinson. Di andare a Manchester a trovare sua moglie non se ne parla nemmeno, in quanto dopo il divorzio tutti la ritraggono come un'agiata signora che vive cercando di evitare a tutti i costi la popolarità causata dal suo facoltoso matrimonio. Fiona non ci vuole nemmeno pensare.


Ripone con cura l'oggetto nello zaino che ha preparato per la partenza, fuma una sigaretta sul balcone nel modo più silenzioso possibile e tra le calde coperte del suo letto si lascia andare a un sonno senza incubi.

   
 
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