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Autore: Blu Notte    05/01/2013    7 recensioni
Immaginiamo che Loki abbia vinto la prima battaglia, e che sia riuscito a impadronirsi di New York. Immaginiamo che lui e i Chitauri abbiano reso schiava la popolazione di un'intera città.
Leah è una prigioniera, come tutti gli altri. Costretta ad assistere ogni giorno a uno scenario di disperazione e di morte.
Ma qualcosa cambierà, grazie a lei. Il destino della Terra non è ancora stato scritto, così come il destino di qualcun altro.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il Bifrost ci scagliò su Jotunheim.
I miei piedi urtarono contro il duro ghiaccio del suolo. Dopo qualche istante, che mi servì a riprendere fiato, mi tirai su per guardarmi attorno.
Ci trovavamo in una terra onirica, una terra che forse nemmeno l'immaginazione più sfrenata sarebbe riuscita a creare nella sua totalità.
Era buia, ed era fredda. Capii subito che eravamo ad alta quota – più tardi avrei saputo che Jothuneim è composto da colossali catene montuose, così come sono colossali tutti gli esseri viventi che lo abitano – .. le nuvole erano basse e spesse, e oscuravano quel lontano lume che si riusciva appena a intravedere attraverso loro.
La terra davanti a noi si presentava come un infinito deserto di ghiaccio, spazzato da un vento che gelava fino alle ossa.
Né io né Loki parlammo.
Eravamo consapevoli di quello che stava succedendo... Iniziava l'inverno della nostra vita, un inverno che non si sarebbe sciolto con l'arrivo della primavera.
Io non avrei mai più sentito il tepore del sole terrestre sulla pelle, né avrei mai avvertito quella sensazione di pace che solo la Terra può donare. No, io non ero più un'umana: ero la compagna di Loki, quella che – dopo le interminabili battaglie che sapevo ci aspettavano – sarebbe dovuta divenire regina dei Giganti di Ghiaccio.
Allora riuscivo a immaginare solo vagamente quanto tempo, e quanta fatica e sangue, ci dividessero da quel momento... Ma andava bene, perché quella era la nostra decisione.
Parlò Loki: -Così è questa.- Disse.
Io sorrisi, mio malgrado. -Conosci John Milton?-
Loki mi guardò, confuso. Poi capì, e una luce ironica gli brillò negli occhi azzurri: -Hai trovato un altro personaggio della tua “letteratura” a cui somiglio, Leah?-
Della mia letteratura.. Sembrava già fare parte di un'altra vita.
-No no, tranquillo.- Mentii.
In realtà mi era venuto in mente proprio il Paradiso Perduto, di John Milton. Ma forse a Loki non avrebbe fatto piacere essere paragonato all'arcangelo caduto, né gli sarebbe stato di grande conforto considerare quella nuova terra come un inferno.
Guardai di fronte a me. No, non sarebbe stato un inferno, non lo avremmo reso tale.
Da quel momento in poi, Jotunheim era la nostra casa, e gli Jotun il nostro popolo.





Is this the region, this the soil, the clime, this the seat that we must change for heaven? This mournful gloom for that celestial light?
Be it so.
Farewell, happy fields, where joy for ever dwells: hail, horrors!, hail infernal world! And thou, profoundest hell, receive thy new possessor.
What mattere where, if i be still the same, and what i should be, all but less than he, whom thunder hath made greater?
Here at least we shall be free. Here we may reign secure, and in my choice, to reign is worth ambition, though in hell.
Better to reign in hell than serve in heaven.”


è questa la regione, questo il terreno, questo il paese, questo il posto che dobbiamo scambiare per il Paradiso? Questa triste oscurità per quella luce celestiale?
Sia così.
Addio, campi felici, dove la gioia risiede per sempre: salve, orrori!, salve, mondo infernale! E tu, profondissimo inferno, ricevi il tuo nuovo padrone.
Che importa il luogo, se io sono ancora lo stesso? E cosa dovrei essere io, se non niente di meno grande di lui, che il tuono ha reso più grande?
Qui almeno saremo liberi. Qui noi possiamo regnare sicuri, e a parere mio regnare vale l'ambizione, anche se all'Inferno.
Meglio regnare all'Inferno, che essere schiavi in Paradiso. “

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Fine!
Spero davvero che questa ff vi sia piaciuta, che vi abbia lasciato qualcosa, e che ve la ricordiate di tanto in tanto :) Grazie a chi ha recensito, grazie a chi non lo ha fatto ma ha comunque letto... Una cosa sola: se avete letto la storia ma non la avete recensita, non sognatevi neanche di uscire da questa pagina senza lasciare un commento xD Lo pretendo, LO VOGLIO!
Un bacio e ancora grazie a tutti <3

Silvia
p.s: Scommetto che c'è qualcuno che sta pensando "e il seguito??" (ma scommetto anche che la maggior parte di voi starà pensando "Che bello! Finalmente è finita" xD). No scherzo! Comunque, per quelle due persone che si chiedono se ci sarà un seguito.. mhm.. be', ammetto che ci sto rimuginando xD Qualcosa ho in mente, ma non è un vero e proprio seguito.. cioè, è un seguito, ma non nel verso senso della parola. Oh, uff! Non lo so ancora >.< So solo due cose: 1) se ci sarà si chiamerà "Icedream"; 2) sarà nella sezione "Thor"

[Il pezzo che avete letto prima è il monologo di Satana al momento del suo arrivo all'Inferno :)  è tratto dal "Paradiso Perduto" di John Milton]

  
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