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Autore: TheHardestPart    05/01/2013    5 recensioni
Mi catapulto sul ciglio della strada e fermo il primo taxi di passaggio. Anche se col traffico che c'è per la pioggia spenderò un capitale non mi va di arrivare in disordine e rischiare di fare una brutta impressione a prima vista. Dico l'indirizzo al tassista e quello scuote la testa e quasi mi sembra di sentirlo sbuffare, ma associo tutto al traffico e ad una distanza troppo lunga. Certo non avrei mai pensato che il taxi si fermasse proprio davanti alla sede principale della fabbrica di talenti. Scendo dal taxi e ricontrollo l'indirizzo: corrisponde. Sono così incredula e scossa che non ho nemmeno aperto l'ombrello, rischiando di bagnarmi. Mi avvio velocemente verso l'entrata. SM Entertainment è scritto proprio al di sopra della porta principale.
Non ci credo.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Eunhyuk, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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1.0

Premessa: la fic è temporalmente ambientata appena dopo la partenza di Leeteuk per il servizio militare. E cercherò di essere il più fedele possibile ai caratteri, ma non nascondo che probabilmente -ed è inevitabile- non mi riuscirà alla perfezione, ma vabbè l'importante è partecipare.
Perdonatemi se mancherò spesso di hyung, oppa e altro, ma è la prima fic lunga quindi non voglio confondere voi o me xD
Ps: non siate troppo pretenziosi.




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PROLOGO




Non capisco perché, ma proprio oggi la mia università ha deciso di farmi fare un colloquio, o almeno credo. Non ho ben capito di cosa possa trattarsi visto che sono stata scaraventata (quasi nel vero senso della parola) fuori dall'ufficio del mio professore. Mi ha dato un indirizzo e mi ha detto "Vai!"

Il problema non è il colloquio o quello che sarà, anzi essendomi appena laureata è proprio una manna dal cielo. Il vero problema è che piove, ed io odio la pioggia e con essa odio gli ombrelli: non riesco a mantenerli dritti e non riesco a non bagnarmi, poi devo stare attenta alle altre persone con l'ombrello e cercare di non incastrarmi da nessuna parte. Arduo. Decisamente arduo per me.

Almeno il posto che devo raggiungere è a Seul stesso. Leggo di nuovo l'indirizzo sul fogliettino ormai semi bagnato. Non mi è nuovo quest'indirizzo, l'ho sentito già ma non ricordo quando e in che occasione. Forse mi risuona familiare perché sarà una zona ricca di uffici e quindi l'avrò sentita nominare a casa, da mio padre. Scrollo le spalle, non ha importanza, tra poco la vedrò.

Mi catapulto sul ciglio della strada e fermo il primo taxi di passaggio. Anche se col traffico che c'è per la pioggia spenderò un capitale non mi va di arrivare in disordine e rischiare di fare una brutta impressione a prima vista. Dico l'indirizzo al tassista e quello scuote la testa e quasi mi sembra di sentirlo sbuffare, ma associo tutto al traffico e ad una distanza troppo lunga. Certo non avrei mai pensato che il taxi si fermasse proprio davanti alla sede principale della fabbrica di talenti. Scendo dal taxi e ricontrollo l'indirizzo: corrisponde. Sono così incredula e scossa che non ho nemmeno aperto l'ombrello, rischiando di bagnarmi. Mi avvio velocemente verso l'entrata. SM Entertainment è scritto proprio al di sopra della porta principale.

Non ci credo.

Attraverso l'entrata e in fondo a questa prima sala c'è una scrivania, dietro la quale ci sono tre ragazze. Una parla al telefono e continua a dire "No... no", un'altra si è appena alzata e fa per allontanarsi con un fascicolo sotto al braccio e l'ultima sta chiacchierando con una delle guardie poste vicino alle scale che portano ai piani superiori. Faccio un profondo respiro e comincio ad avvicinarmi. La guardia torna immediatamente al suo posto, temendo forse una mia incursione stile fan accanita, e mi guarda, anzi mi guardano tutti, persino la ragazza al telefono smette di parlare. Spero solo di non scivolare o fare qualsiasi altra cosa attiri ulteriormente l'attenzione su di me. Arrivo alla scrivania e la ragazza al telefono abbassa di nuovo lo sguardo sui suoi fogli e continua quello che stava facendo. Sorrido all'altra e accenno un inchino. "Buongiorno."

Anche la ragazza dietro la scrivania accenna un inchino anche se solo con la testa. "Posso fare qualcosa per lei?" Aggiunge un sospiro alla fine della domanda, proprio come quello del tassista. Avrà pensato sicuramente che io sia una delle tante ragazzine che ogni giorno cercano di penetrare la sicurezza pur di vedere i loro beniamini. Io stessa un po' di anni fa ero stata vicina al farlo, ma ora, in quest'occasione, non sono qui in veste di fan.

Sorrido e caccio il biglietto che il mio professore mi aveva lasciato con sopra l'indirizzo e un nome. Leggo bene e poi lo mostro alla ragazza. "Cerco un certo Kim Jihun."

"Hai un appuntamento?"

Scuoto la testa. "Non lo so in verità. Mi è stato detto di venire qua e chiedere di lui."

Non ancora del tutto convinta mi fa segno di aspettare e alza la cornetta, preme un tasto e dopo qualche secondo, che a me è sembrato un'eternità, espone il mio caso al suo interlocutore. La vedo annuire un paio di volte, poi saluta e riaggancia.

"Va bene, la stanno aspettando. L'ufficio è al secondo piano; è l'ultima porta verso sinistra."

Sorrido ancora, ma questa volta contenta e soddisfatta. "Grazie!"

Le guardie si fanno da parte, saluto con un cenno e dopo aver fatto i primi scalini quasi correndo, mi do un certo contegno e comincio a salire con calma. Arrivare col fiatone non mi sembra l'ideale.

Una volta arrivata sul piano non sono più così contenta e soddisfatta, man mano che salivo le scale sentivo il mio cuore battere forte (forse era anche dovuto al fatto che non sono abituata a tutto quel movimento; dovevo cercare un ascensore!) e le mie mani presero a tremare. Ormai, ad un passo dalla porta, sono del tutto nervosa e agitata. E se devo tenere un discorso? O mio Dio, io sono una persona ansiosa, ho bisogno di preavviso per queste cose! Combinerò un disastro. Comincerò a balbettare e diventerò tutta rossa per la vergogna: sono un tipo timido io! Farò delle figuracce, sicuramente. Lo so, devo solo rassegnarmi.

Busso e mi aprono la porta. Di fronte a me c'è un uomo dietro una scrivania e un ragazzo che, appoggiato alla vetrata dietro l'uomo, guarda fuori. Faccio qualche passo e la porta viene chiusa da qualcuno che rimane alle mie spalle. Faccio un inchino, molto più profondo di quello che ho riservato alla ragazza alla reception. "B..Buongiorno."

Il ragazzo si gira e mi dedica un gran sorriso ed io sento il cuore mancare un battito. Rimango a bocca aperta, immobilizzata per non so quanto prima di decidermi a schiaffeggiare la mia guancia: ma vedi se è questo il momento di avere le allucinazioni!

Il signore alla scrivania, che suppongo essere Kim Jihun, mi fa segno di avvicinarmi divertito. A quanto pare non è un'allucinazione e, anche se lo trovo difficilissimo, mi costringo ad assumere un'espressione più seria e meno imbambolata. L'uomo mi allunga la mano ed io la stringo.

"E' lei Nam Hyuri?"

Annuisco, incapace di dire alcunché.

"Bene..." L'uomo sorride e si alza. Va alla finestra e mette una mano sulla spalla del ragazzo. Lo guardo bene. Com'è diverso da pochi mesi fa! I capelli tagliati, tornati ormai del colore naturale. Non c'è più traccia di biondo, ne di quel bellissimo castano che aveva all'ultimo concerto. Sembra più magro di come lo ricordavo, ma il sorriso... quello è rimasto lo stesso sorriso mozzafiato che ricordavo, con quella fossetta che si forma sulla guancia sinistra.

I due si sono ormai avvicinati e Jihun mette una mano anche sulla mia spalla. "Allora... Lui è Park Jungsoo."

"Oh... So perfettamente chi è, mi creda." Dico quasi in trance.

Il ragazzo scoppia in una fragorosa risata e si copre la bocca con una mano. In quel momento mi rendo conto di ciò che ho detto e mi scuso con Kim Jihun anche se forse non c'è motivo.

"Scusi, scusi... mi perdoni. E' che... Beh Leeteuk è l'ultima persona che avrei pensato di incontrare. Mi ero preparata al peggio..."

L'uomo inarca le sopracciglia.

"Cioè, volevo dire che... Prima di entrare era così nervosa al pensiero di dover tenere un discorso.. mentre adesso sono nervosa perché qui davanti a me c'è Leeteuk. Io..." Alzo la testa e guardo il soffitto. Mi sento accaldata e sento l'emozione fermarmi le parole in gola. Gli occhi mi pizzicano.

"Io... Non vorrei sembrare infantile, ma... Io sono una ELF..."

"Grazie." Leeteuk mi fa un inchino. Sembra emozionato quasi quanto me. Mi prende la mano e sta per sfiorarla con le labbra quando...

"Ok, ok... Bando alle ciance..." Quel Kim Jihun scosta Leeteuk da me. E' riuscito a rovinare un bellissimo momento. "Fortunatamente allora abbiamo scelto bene." Mi sorride, ma io non ci sto capendo niente.

"Scelto bene per cosa?"

"Beh, visto che sei una ELF sei informata sugli avvenimenti, quindi sai perfettamente che Leeteuk ha lasciato il gruppo."

Annuisco. "Il servizio militare."

"Brava. E qui entri in gioco tu."

"Cosa?! Co...Cosa dovrei fare? Non si aspetta mica che canti e balli?!"

Entrambi scoppiano in una fragorosa risata. Kim Jihun mi da alcune pacche sulla spalla. "No, no, non sto chiedendoti di ballare o cantare, ma di andare a vivere per un pò con il gruppo cercando di mantenere l'ordine che JungSoo, in quanto a leader, si sforzava di avere."

"E perché proprio io? Non che non ne sia felice ed eccitata, ma... Di solito queste cose non capitano a me."

L'uomo sbuffa, alzando gli occhi al soffitto. "Quante domande... Beh perché il tuo professore è un mio caro amico e poi tu sei laureata in Management."

"Ah..."

Se pensava di essere chiaro forse dovrei dirgli che non lo è stato affatto.

"Ok, allora è deciso! Da domani ti trasferisci al dormitorio dei Super Junior!"









Veniamo a noi... Questa fanfic prima aveva un altro titolo. Ex "Oh my supermen!".
Titolo che neanche a me è mai piaciuto ma che è rimasto tale per tanto tempo per mancanza di idee. Poi, come ha ben detto una ragazza che ha recensito, il titolo deve invogliare a leggere. E sinceramente io non avrei mai aperto una fanfic con quel nome xD Quindi mi sono messa all'opera. E siccome ero in vena di restyling eccola qui con il nuovo titolo.
Il banner anche è cambiato nel corso della revisione. Prima Hyuri aveva la faccia di Suzy, anche detta Susanna tutta panna. Ma non piaceva agli alti ranghi, che pur di farmela togliere si sono offerti di farmi il banner xD
Quindi ecco qui. Ora Hyuri ha la faccia di Bora delle Sistar.
Ringrazio infinitamente 
Cheshire o donner o afsgdf (cambia nome spesso quindi arrangiatevi... io la chiamo per nome!) l'opera d'arte è sua quindi spezzerò le gambe a chiunque voglia appropriarsene u.u
Detto questo.... Pace e bene!!

   
 
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