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Autore: puffoletta    24/07/2007    9 recensioni
Il funerale di Buffy... con un triste finale a sorpresa che riguarda il nostro bel vampiro ossigenato!
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: William Spike
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Addio

In quella calda e soleggiata mattina di maggio una macchina parcheggiò davanti al cimitero di Sunnydale. Ne uscirono un ragazzo sui vent’ anni e una giovane donna il quale volto malinconico eguagliava a quello del fidanzato.

Lui aprì la portiera posteriore facendo uscire tre ragazze.

Le prime due sembravano più grandi della terza e si tenevano per mano.

La ragazza con i capelli rossi aveva il viso rigato dalle lacrime e le labbra contratte dallo sforzo di non urlare il proprio dolore.

L’adolescente che le seguiva era lo specchio della distruzione emotiva che aleggiava nei cuori di tutti. I lunghi capelli le cadevano sciolti sulla schiena, e gli occhi erano di un verde brillante; il suo viso era quello di un’innocente al quale troppe volte erano state inflitte sofferenze.

Il gruppo entrò silenziosamente nel cimitero, mentre, senza che se ne accorgessero, qualcuno li osservava dell’ombra di un albero: un uomo sui trenta, vestito di una lunga giacca di pelle e un paio di consumatissimi anfibi.

Li osservava con tristezza e solitudine, mentre un affetto particolare era per la più giovane, che sembrava averlo notato.

 

“Non è una cotta, la ama sul serio” pensò Dawn osservando con la coda nell’occhio il biondo vampiro.

Sapeva che Spike era lì da prima dell’alba, perché non vedeva la sua coperta protettiva in giro; sapeva quanto stesse rischiando, un soffio di vento lo avrebbe ridotto in cenere; sapeva che mai avrebbe pianto davanti a lei, era troppo orgoglioso, ma era certa che come lei, Spike quella notte non aveva dormito.

 

Spike evitava prontamente lo sguardo di tutti, e mentre teneva gli occhi fissi sulla bara che veniva poggiata a terra accanto alla lapide, sentì un groppo salirgli alla gola.

“Oddio, Spike, non puoi piangere davanti a loro!” disse una vocina nella sua mente.

Ma tanto le lacrime non venivano: erano state tutte versate quella notte, quando, dopo essere tornato nella cripta, dopo che Giles gli aveva permesso di prendere in braccio il corpo, era caduto in una silenziosa disperazione.

Si era reso conto che non avrebbe mai più aiutato Buffy a sconfiggere i demoni, non avrebbe più sentito il rumore dei suoi passi, non gli avrebbe più chiesto di prendersi cura di Briciola… perché Buffy era morta.

Era morta, morta, morta…. Più lo ripeteva e più gli sembrava irreale, ma invece era

disperatamente reale, come lo era la bara di mogano davanti a lui.

 

Se ne stava lì, a fianco a Tara e Xander, a guardare, scioccata, la lapide e le parole incise su essa… “Ha salvato il mondo”.

Willow pensò che la gente non avrebbe creduto a quella frase… come poteva una ragazza di vent’ anni salvare il mondo?

Solo loro sapevano la verità….

Ma Buffy era solo questo? Un’eroina che aveva combattuto vampiri, demoni, spiriti?

No…. Non per Willow… era stata la sua migliore amica, l’unica persona con cui si confidasse, l’unica che, ai tempi del liceo non la prendeva in giro….

Non sopportava la vista della pietra fredda, su cui era inciso solo un nome, che per molti non avrebbe significato niente.

Ma forse… forse ora era con sua madre in qualche benevola dimensione…

E poi, in quel preciso istante un atroce pensiero le attraversò la mente: Buffy, come Angel , non era morta per cause naturali, ma per un’energia mistica, e questo significava che poteva essere persa in qualche dimensione infernale.

Willow, che per amore di Dawn aveva cercato di trattenere le lacrime il più possibile, si lasciò andare in un pianto disperato.

 

“La ama davvero” pensò il ragazzo guardando curiosamente Spike.

Per una volta il suo sguardo non rifletteva odio, disprezzo, ma solo rispetto.

Il vampiro se ne stava lì, indifferente delle continue occhiate degli altri, il suo sguardo fisso sulla bara.

“chissà che avrebbe detto Buffy……”  Si bloccò immediatamente: non doveva pensare a quel nome, l’avrebbe solo fatto scivolare in un vortice di ricordi, e lui non voleva ricordare…. non in quel momento. Ma chiudere la porta alla memoria non avrebbe cambiato niente…. Lei era morta.

 

“Siamo qui riuniti oggi per dire addio alla nostra sorella Buffy Anne Summers… ” iniziò lentamente il prete davanti a loro.

 

E poco dopo la bara iniziò a scendere davanti ai loro occhi…

 

“Addio”

 

Addio, una parola non può mettere a tacere l’urlo che dawn si tiene dentro.

Addio, “la morte è una cosa stupida” pensa Anya che ha visto morire già due persone a lei care… e non capisce ancora cosa vuol dire essere umani.

Addio, “Perché non cominciamo con ciao, io sono Buffy?” era iniziato tutto così, tra lei e la bionda… e finiva con una bara coperta di fiori.

Addio “pensavo che fosse il mio destino salvarti la vita… non è così.” E il ragazzo stringe i pugni arrabbiato. Con lei, perché non doveva morire. Con se stesso, che non è riuscito a impedirlo. Con il mondo, perché se è così che vanno le cose, allora la vita fa schifo.

Addio, e la mente di Tara rivive tutti i momenti passati con quegli amici…. Non sarà più la stessa cosa.

Addio, e Spike piange.

 

Appena finita la funzione, non restarono lì, ma se ne andarono subito.

La piccola Dawn non riusciva a reggere la vista di quella lapide.

E Spike rimase da solo, osservando l’auto che spariva lontana.

 

“Addio. Questa volta per davvero.” Pensa Spike. Ma non riferendosi a Buffy, ma alla sorellina di lei.

Non l’avrebbe più rivista, perché si sarebbe ricongiunto a lei.

A Buffy.

Alla donna che amava.

Fa un passo avanti. Poi un altro. E si ritrova alla calda luce del sole.    

La sua pelle inizia a fumare, ma a lui non importa. Perché presto sarà tutto finito.

Si avvicina alla lapide e posa una mano su quel nome che per lui è tutta la vita.

Lascia che le fiamme si propaghino su tutto il corpo.

Addio.

E l’ultima cosa che vede è il nome della persona che ha amato, forse in modo morboso, ma ha amato.

Lei era stata l’unica persona per cui continuare a vivere. Per cui andare avanti ogni giorno. Per vedere il suo sorriso.

Ma ora non c’è più. Questo non riesce a sopportarlo.

E Spike muore.

“Addio Buffy. Stammi bene, dovunque tu sia. Ti amo.”

FINE

  
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