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Autore: Emi Nunmul    06/01/2013    2 recensioni
Ed è quando la fenice ed il dragone iniziano a piangere, che il mondo prende a sanguinare.
[KrisYeol] [Accenni BaekYeol]
Genere: Generale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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NdA: Beeeene. Direi che dopo aver pubblicato questa cosa, posso anche andare allegramente a fare in c-… Sì, va beh, quello. Come vedete, stavolta non è sugli SHINee, ma bensì sugli EXO. Dont uorri se non ci capite una cippa all’inizio, perché, sappiate, non ci sto capendo una cippa neanche io. Ho scritto tutto a casaccio, davvero. Sono giorni, giorni e giorni – se non settimane – che ho in testa una cosa del genere su di loro ed avevo bisogno di buttarla giù. Questo è solo un “prologo” senza alcun senso. Non sto puntando proprio nulla su questo scritto, se non divertirmi, cosa che fino ad ora non ho per nulla fatto intanto che scrivevo. Mi spiace per quei pochi che stavano seguendo Forgetting His Conscience, ma ho timore che non la terminerò. Avevo in mente ogni singolo dialogo, ogni singola scena, tutto, ma è troppo personale, nessuno s’è degnato di volerci capire e vedere qualcosa, quindi al diavolo. Poi scrivere quel finale, di quella storia, di quella faccenda, sarebbe come scrivere il mio finale. Ed io, per ora, non voglio arrivarci.

Quiiiiindi! Quindi, godetevi questa cosa senza senso, sperando che possa essere almeno un po’ apprezzata. Vi lovvo tantixximxiximao <33 #eww Buona lettura. ;3

 

 

 

 

 



Ed è quando la fenice ed il dragone iniziano a piangere, che il mondo prende a sanguinare.

 

 

«Tienilo a bada, Kris.»

              «Madre… Le devo ricordare che noi guardiani non siamo stati concepiti per tenere a bada voi dei supremi. Non posso-»

              «Non mi interessa!»

L’universo tremò.

              «Tieni a bada quel dannato Ekhard. Tieni a bada quel cane di tuo padre, Kris! Tieni a bada il caos! Non di certo ChanYeol era stato concepito per vegliare su di me né SuHo ha ricevuto un incarico simile successivamente.»

              «Madre…»

«Ma!, per voi è diverso.»

 

***

 

A Gweluon, “il Mondo di sotto”, in sei stavano vivendo il loro mille tredicesimo anno in agitazione. Si ritrovavano sempre più spesso in cinque, a vegliare sulla propria dimora e a porsi sempre più domande. Per quale motivo il loro guardiano, il dragone, lasciava la sua torre quasi per tutto il giorno? E per quale motivo sentivano la Madre così arrabbiata?

Xiumin, il dio del ghiaccio e del freddo, osservava chissà cosa dalla sua torre bianca senza dire una parola. Sospirando, controllò ancora una volta l’eccessiva rigidità che si sarebbe potuta diffondere nell’atmosfera di Gweluon. Da quando Kris aveva iniziato ad assentarsi così tanto, le fiamme che ardevano nelle profondità degli abissi di quella dimensione avevano iniziato ad affievolirsi. Volendo, Xiumin avrebbe potuto farlo diventare un posto insopportabilmente freddo, l’importante era che fosse stato comunque insopportabile. Il punto era che non aveva alcun potere decisionale. Ekhard voleva che quel posto fosse insopportabilmente caldo – un po’ come una specie di inferno, a volerci intendere meglio – ed insopportabilmente caldo sarebbe dovuto essere.

Sospirò, allontanandosi dal finestrone finemente scolpito nel ghiaccio, e si tirò sulla testa il cappuccio nero della tunica malamente rammendata. Andò a sedersi al tavolo di quel salone che solo lui poteva definire accogliente. Cadeva sempre un po’ di neve che, camminando, s’appiccicava agli stivali – ma tanto lui stava scalzo. Per non parlare, poi, delle stalattiti, massicce o meno, che troneggiavano un po’ ovunque. E Xiumin si cullava nel suo freddo. Lontano dalla torre di pietra centrale ed infinitamente alta di Kris, con quell’enorme abisso a separarli, si divertiva ad inventarsi, giorno dopo giorno, nuovi giochi da fare con i suoi piccoli omini di ghiaccio, simili a delle scimmiette con delle criniere. Erano non più grandi di un avambraccio, altri non superavano il palmo di una mano. Li creava muti, perché se Ekhard avesse sentito ridere, sarebbero stati grossi guai. Chissà… magari avrebbe potuto decidere di bloccare i poteri di Xiumin, interferendo ancora col suo lavoro, perché, insomma, secondo voi per quale motivo al mondo, vi sono così tanti luoghi afflitti dalla siccità?

 

A Gweluon, “il Mondo di sotto”, tutto era estremamente ravvicinato. Nulla poteva muoversi in libertà. Spesso, infatti, il dio del tuono ed il dio dell’ordine finivano con il far scontrare le loro dimore fluttuanti. Non essendo in stretta connessione, però, non apportavano danni rilevanti all’equilibrio già debole dell’universo. Per questo motivo, il dio del tempo, aveva deciso di spostare la sua dimora in uno spazio a parte, apparentemente al di fuori del Mondo di sotto. Originariamente viveva in una bolla – grande quanto bastava per contenerlo – sopra la dimora del dio dell’ordine. Più di una volta questo aveva rischiato di andargli addosso, ed ordine e tempo non si sarebbero mai e poi mai dovuti scontrare.

Da qualche decennio, il dio del tempo continuava a fluttuare in una bolla, regolando il movimento di un’immensa clessidra che dominava il paesaggio confusionario di fuoco di Gweluon, lontano dalla torre di Xiumin, lontano dalla torre del dragone e dalle dimore fluttuanti del dio dell’ordine e del tuono. Tutti gli dei si affacciavano a guardare se l’ultimo grano di sabbia stesse scendendo. Una volta che questo aveva raggiunto tutti gli altri, andavano a dormire.

Anche quel giorno Xiumin osservò quel grano di sabbia scendere inesorabilmente, senza possibilità di essere fermato. Sorridendo allegro – così com’era sempre lui – andò a stendersi nel suo letto scricchiolante, col suo personale omino di ghiaccio accanto (uno di quelli a misura di mano). A dire il vero, Xiumin rimaneva sveglio ancora per un po’ ogni giorno. Col suo specchio d’argento in mano, dava il buongiorno al guardiano di Hestil, “il Mondo di sopra”, dove, quando quel grano di sabbia aveva terminato la sua caduta, tutti si svegliavano.

              «Buongiorno, SuHo.»

   
 
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