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Autore: sara_sessho    06/01/2013    2 recensioni
Dal prologo:
La scritta “Tanti Auguri Ailera” brillava leggermente sotto la flebile luce delle candeline.
“Dai su, ci sarà pure qualcosa che desideri” dissi a me stessa. Pensierosa alzai un secondo lo sguardo e vidi il mio libro preferito “Il Signore Degli Anelli” appoggiato sulla mensola. Sorrisi leggermente e riabbassai di nuovo lo sguardo.
“Voglio vivere l’avventura scritta da Tolkien” pensai prima di spegnere le candeline con un energico soffio.
[...]
«No... Questo è... impossibile... Non può... essere... Gran Burrone» dissi incredula, guardando ciò che era di fronte a me.
Perché Ailera si ritroverà nel mondo creato da Tolkien? Si intreccerà ai destini di chi? E soprattutto, che ruolo avrà?
Lo scopriremo solo vivendo.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                          ~  Prologo: Secret Desire ~

 

Era la sera del 4 novembre, stavo festeggiando il mio diciottesimo compleanno insieme ai miei pochi amici ed era arrivato il fatidico momento della torta e il soffio delle candeline con desiderio annesso.
<< Dai Aily, esprimi il tuo desiderio >> urlò, tutta gongolante, Jenna la mia amica di infanzia.
La guardai truce per avermi chiamato con il nomignolo che tanto detestavo, ma poi mi concentrai sulla torta. La scritta “Tanti Auguri Ailera” brillava leggermente sotto la flebile luce delle candeline.
Dai su, ci sarà pure qualcosa che desideri”  dissi a me stessa. Pensierosa alzai un secondo lo sguardo e vidi il mio libro preferito “Il Signore Degli Anelli” appoggiato sulla mensola. Sorrisi leggermente e riabbassai di nuovo lo sguardo.
Voglio vivere l’avventura scritta da Tolkien” pensai prima di spegnere le candeline con un energico soffio.
I miei amici applaudirono e mi rinnovarono gli auguri, mentre io, sorridendo, mi davo della stupida per il desiderio assurdo che avevo espresso.
<< Che ne dite ragazzi, andiamo a ballare?>> disse Jenna decisamente euforica, forse per il troppo alcool.
<< Andate voi, io non ho voglia di uscire >> risposi.
<< Ma dai, è il tuo compleanno esci un po’ >> continuò Mike, il ragazzo di Jenna.
<< No davvero, mi ha fatto piacere avervi qui con me, però sono stanca e voglio stendermi sul divano a leggermi un bel libro >> continuai.

<< Sei diventata proprio una reclusa >> disse Diana, l’altra mia amica, tra lo stizzito e il preoccupato.
Vedendo che non rispondevo, tutti e tre si alzarono, mi salutarono ed uscirono lasciandomi sola.
Sapevo che erano preoccupati per me, ma da quando avevo perso i miei genitori un anno prima, non riuscivo più a vivere come avevo sempre fatto e di conseguenza, iniziai a passare la maggior parte del mio tempo in casa. Uscivo solo se strettamente necessario.

Sospirando mi cambiai i vestiti, e indossai un paio di pantaloncini neri con una canottiera dello stesso colore sopra. Era il mio “pigiama” anche se la temperatura fuori era decisamente invernale.

Sedendomi sul divano, mi legai i miei lunghi capelli biondi e mossi in una coda, lasciando fuori solo il ciuffo davanti, che copriva perennemente il mio occhio sinistro. Non mi mancava un occhio, ma piuttosto era di due colori diversi: metà verde-grigio, come il destro, e metà ambrato. Me ne vergognavo, avevo passato la mia infanzia a sentirmi dire “mostro” da tutti i bambini e così avevo iniziato a nasconderlo e, anche dopo anni, non ho mai smesso di farlo.

Era la mia debolezza e, sebbene cercassi di nasconderlo vantandomi della mia forza fisica simile a quella di un ragazzo, bastava guardarmi allo specchio per ricordarmi che dentro non lo ero mai stata, soprattutto negli ultimi tempi.

Con questi pensieri in testa presi un libro e iniziai a leggere. Dopo aver letto qualche pagina, un luccichio attirò la mia attenzione.
<< Ma che diavolo è? >> dissi, guardando la strana luce che proveniva dalla mensola di fronte a me.

Mi avvicinai di più e vidi che proveniva dal mio libro preferito, lo presi in mano dubbiosa e lo aprii. La luce si intensificò fino a coprire me e la stanza. Tenni gli occhi chiusi tutto il tempo per il fastidio e quando, finalmente, riuscii a riaprirli, mi trattenni dall’imprecare.
<< No… Questo è… impossibile… Non può… essere… Gran Burrone >> dissi incredula guardando ciò che era di fronte a me.
Ero talmente assorta che non mi accorsi che qualcuno si era avvicinato alle mie spalle.
<< Signorina >> sentendo una voce dietro di me, mi voltai.
Spalancai gli occhi ancora di più, per quanto fosse possibile << Re... Elrond>>.

<< Esatto, tu chi sei, ragazza dagli strani indumenti?>> mi rispose l’elfo.

<< Ailera >> dissi, tornando leggermente calma.

<< Impossibile, tu sei la ragazza che la profezia ha detto sarebbe venuta, da un altro tempo e spazio, fondamentale per la battaglia contro Mordor>>.

Aspetta… cosa? Profezia? Tolkien non aveva mai parlato di una profezia, riguardante me per giunta.
<< Ti ho turbata temo, sei diventata piuttosto pallida >> continuò Elrond.

Senza rispondere mi diedi un sonoro schiaffo, gesto che fece impallidire l’elfo << Oddio, sono sveglia >>.
<< Da dove vieni? >>.

 

Non riuscii a rispondere, il mio corpo non rispondeva più, incominciai a vedere tutto nero e svenni.

 

 

Angolo Autrice:

Lo so è corto, ma è solo il prologo. I prossimi saranno più lunghi ve lo assicuro. 
Allora, di Ailera per ora vi ho detto solo alcuni tratti fisici, nei prossimi capitoli si capirà di più su di lei e soprattuto spiegherò questa storia della profezia.

Per ora vi lascio, spero che qualcuno commenti per sapere se vi piace o se devo modificare qualcosa.

A presto, sara_sessho 

 

   
 
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