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Autore: ciomez__    06/01/2013    3 recensioni
"Chiedevo solo il tuo aiuto, ricordando la promessa che mi avevi fatto. Non mi avresti mai lasciata sola, ricordi? Invece te ne sei andato."
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Justin, io non..”
Cosa avrei fatto adesso? Gli avrei detto ‘Si Justin, me la faccio con il mio ex’. Potevo evitare di dirglielo, tanto aveva visto tutto, ma cosa voleva? Insomma, è lui che mi ha lasciata, non io. Non devo sentirmi in colpa.. no infatti Hope, ti senti una merda.
“Io vado” mi sussurrò Ryan all’orecchio. Mi allontanai dall’auto che ripartì alla velocità della luce.
“Hope, credevo che tu mi amassi.”
“Si Justin, è così, io ti amo”
“Se ami una persona non vai in giro a baciare altri ragazzi, e poi proprio lui. Perché l’hai fatto Hope?”
La parte orgogliosa di me prese il sopravvento.
“Dovrei anche risponderti? Chi ha detto ‘è finita, non possiamo stare più insieme’? Chi è stato a non farsi vedere per una settimana? Eh? Hai mai pensato che anche io ho un cuore? Ti è mai passato per la testa che anche io provo dei sentimenti?”
“Hope ti prego, smettila!” si coprì le orecchie con le mani.
Vidi delle lacrime iniziare a rigargli il volto. Che cosa hai fatto Hope? Sei una stupida.
“Scusami Justin, non volevo, davvero..” Posai entrambe le mani sulle sue spalle, mentre lui con le braccia mi circondava i fianchi. Il suo tocco caloroso mi fece impazzire, sul serio, volevo a tutti i costi assaporare le sue perfette labbra.
“Ti amo” sussurrai avvicinandomi alla sua bocca.
“Ti amo anch’io” disse sfiorandomi le labbra.
Mi diede un bacio.
“Puoi perdonarmi?” chiesi, ma sapevo già la risposta. Non mi avrebbe perdonata.
“Sei tu che devi perdonarmi, sono stato io lo stupido.. però non posso farci niente.”
“Cosa stai dicendo Justin?” Lo guardai dritto negli occhi.
“Devo starti lontano, almeno per un altro po’ di tempo.. finché le cose non si sistemeranno”
“Parli come l’ultima volta che ci siamo visti.. dimmi tutto, non voglio soffrire ancora”
“Credi che per me sia stato facile allontanarmi dalla persona che amo di più al mondo?”
Scossi la testa.
Chiuse gli occhi e fece un lento sospiro.
“Voglio solo sapere perché” lo sentii deglutire.
“Questi giorni li ho passati con mio padre, il mio ‘vero padre’. Sto cercando di fargli capire che non è giusto quello che fa, ma ci vorrà ancora un po’.”
“E che cosa c’entro io?”
“Ti ricordi quando mi ha portato in disparte per parlarmi?” Annuii nervosamente.
“Mi disse di starti lontano, o altrimenti..” non riusciva a finire la frase, così lo aiutai.
“Altrimenti?”
“Altrimenti ti avrebbe fatto fare la stessa fine di tua sorella”
Stetti in silenzio, e mi resi conto di tutto l’amore che Justin prova per me.
“Hope, devi resistere un altro po’, almeno il tempo di farlo ragionare. Io ogni tanto verrò qui, ci possiamo incontrare solo di nascosto.. se Bill ci vede siamo finiti”
“Ce la faremo insieme amore mio” affermai dandogli un bacio, e poi un altro, e poi un altro ancora.
“Adesso devo tornare da lui”
“Torna presto” dissi abbracciandolo.
“Lo farò.” Mi diede un bacio e scomparve nella strada buia. Entrai in casa e l’unica cosa che seppi fare fu buttarmi sul letto e cercare di non pensare a niente. Volevo solo riposare, nient’altro.
Il caldo estivo era talmente pesante che riuscì a svegliarmi. Ero sudata, così mi andai a fare un bagno. Entrai nella vasca d’acqua gelida e ci rimasi per una decina di minuti.
Quando tornai in camera mi sentivo molto meglio. Indossai qualcosa a caso e scesi al piano di sotto.
“Buongiorno tesoro”
“Ciao mamma.. cosa mangiamo di buono?” dissi vedendola con il grembiule indosso e le mani sporche di impasto.
“Sto preparando una torta, però manca il lievito.. andresti a comprarlo?”
“Si, certo” Tornai in camera e scesi le scale con qualcosa di più decente addosso.
Mamma mi porse i soldi e prima che potessi uscire mi ripeté le sue solite parole:
“Portami il resto”
“Mamma, mi hai dato un sacco di soldi..” dissi sventolando le banconote.
“..è ovvio che ti porto il resto” conclusi.
“Ok, torna presto.. mi raccomando” Annuii e mi precipitai per strada. Mentre mi dirigevo verso il negozio, qualcuno spuntò da fuori un cespuglio afferrandomi per il braccio e facendomi prendere un infarto.
“Justin, mi fai morire così però” dissi sventolandomi. Lui mi tirò dietro una siepe.
Indossava un cappello che mi impediva di guardargli gli occhi.. in realtà a malapena vedevo il naso.
“Scusa” disse sorridendo.
“Posso?” Dissi poggiando una mano sul cappello.
“Faccio io, non ti preoccupare però..” non capì bene le sue parole sul momento, ma appena il suo volto fu libero vidi che l’occhio sinistro era nero.
“E’ stato Bill vero? Non ce la faccio..”
“Si, è stato lui.. ma non fa niente”
“Perché ti ha picchiato?”
“Ha scoperto che ti ho vista ieri”
Era tutta colpa mia.
“Hope, dobbiamo andarcene via. Non posso più resistere”
“Andiamo via, non ce la faccio nemmeno io” dissi abbracciandolo.
“Ne sei sicura?” Annuii con sicurezza.
“Ti passo a prendere questa notte.. ora devo andare” Si voltò per andarsene.
“Justin?” si girò.
“Ce la faremo” Dissi baciandolo, lui ricambiò.
Senza aggiungere niente se ne andò.
Mi ricomposi e continuai la camminata verso il supermercato.
Appena entrai dentro presi subito il lievito, pagai e uscii da lì con l’intento di tornare subito a casa.
Avevo superato la parte ‘movimentata’ del quartiere, dove ci sono un sacco di persone che girano facendo acquisti tutto il giorno; mi inoltrai in una parte più isolata e iniziai ad accellerrare il passo.
Sentii la presenza di qualcuno dietro di me.
“Ciao bambolina” Oh, merda.
Cercai di scappare, ma la mia corsa fu impedita dalle mani di Bill che mi bloccarono prendendomi per i fianchi. Urlai, fino a perdere la voce, ma fu tutto inutile. Non mi sentì nessuno.
Sentivo il mio corpo strattonato, e più volte mi colpì con qualche pugno o con dei calci. Non mi preoccupai del dolore, ma di quello che sarebbe successo dopo. Mi dimenavo, lo colpivo, ma lui era più forte. Mi teneva chiusa nella sua presa, dalla quale con poche possibilità sarei uscita.
“Le cose si metteranno male per te bambolina” furono le ultime parole che riuscii a percepire, prima di sbattere la testa non so dove e soprattutto prima di svenire.
Mi risvegliai nella sua macchina che era in corsa su una strada che non avevo mai visto prima.
Non si accorse che ero sveglia, così non mi prestò un minimo di attenzione.
Parcheggiò l’auto in un garage e mi prese in braccio. Mi portò dentro un appartamento e mi rinchuise dentro una stanza.
Ed ecco dove è che mi trovo adesso.
Chiude la porta alle sue spalle e subito inizio a scalciare e a urlare contro di essa, cercando in qualche modo di farmi sentire da qualcuno.
Senza preavviso Bill entra nella stanza dandomi un pugno che mi fa cadere a terra.
“Basta, ti prego!” lo impreco più volte, ma senza risultato.
“Eh no, ora si fa a modo io. Tu e Justin non avete seguito le mie regole? Bene, adesso paghi. Ogni cosa che voglio fare, la farò.. e tu bambolina non potrai impedirmelo.”
Ho paura, non so cosa possa fare.
Mi alzo di nuovo per cercare di uscire, ma con uno spintone mi butta a terra. Mi sta dando calci e pugni, tanto non sento più niente. Cosa importa ormai? Facesse quello che vuole, basta che Justin sia al sicuro.
Vedo Bill urlare e scalciare, ma poi riesco a vedere anche la mia salvezza.
“Stronzo lasciala stare!” Emily entra fiondandosi su Bill.
“No, deve pagare” le da’ un colpo forte, troppo forte, che la fa scivolare a terra stremata e senza forze, del resto come lo sono io.
“Su stronzetta, alzati” mi prende per i fianchi, ma le gambe non riescono a tenermi in piedi, così mi appoggio al muro.
Iniziò a baciarmi il collo e lì iniziai a piangere, sapevo che era finita. Continua, senza lasciarmi spazio per dimenarmi. Mi ha strappato la maglietta di dosso, e adesso i pantaloni. Poco secondi dopo mi sentii sporca, tremendamente sporca. Quella merda aveva abusato di me. Finito il suo comodo mi lascia stremata a terra, in sola biancheria. Vedo Emily avvicinarsi a me strisciando. Era più distrutta di me avendo visto tutta la scena.
Mentre mia sorella si prendeva cura di me rassicurandomi, Bill si sedeva su una sedia assaporando l’ennesima bottiglia di birra.
Lo vedo alzarsi e venire verso di me. Mi solleva da terra mettendomi in piedi. Mi inizia a baciare il collo, ma non ho energie di oppormi. Le mia forze si sono esaurite, per questo chiudo gli occhi fregandome di tutto. Tanto il peggio era fatto. Dopo qualche minuto qualcosa non va. Apro gli occhi e vedo Bill steso a terra sanguinante. Sono accascciata sul pavimento, non riesco a vedere il volto della persona che mi sta salvando. Lo vedo avvicinare e vedo le scarpe. Quelle scarpe le avevo viste tante di quelle volte da riconoscerle nonostante la vista offuscata dalle lacrime.
Trovo le forze di alzarmi e affido tutta la mia vita di quel ragazzo che per l’ennesima volta mi aveva salvata. Justin.
Mi prende in braccio e mi bacia ripetutamente la fronte. Apro gli occhi e vedo i suoi. Straziati, ma allo stesso tempo felici.
“Amore mio, va tutto bene. Sono qui, ora sei salva.”
Mi limito a sorridere visto che è l’unica cosa che sono in grado di fare in questo momento.
“L’ambulanza è qui fuori insieme alla polizia. E’ tutto finito Hope, è tutto finito”
Tra una lacrima e l’altra riesco a dire qualcosa:
“Sarei persa senza di te” mi bacia delicatamente, per non farmi sentire dolore dato che ho entrambi i labbri rotti.
Mi porta fuori, vedo Emily correre verso di noi e abbracciare sia me, che Justin.
I dottori mi caricano sulla barella, e parte una corsa verso l’ospedale. Non importa chi o cosa ci sia accanto a me ora, l’importante è che la mia mano è stretta a quella del mio amore più grande.
Chiudo gli occhi cullata dalle rassicuranti parole di Justin.



yoooooooooooo (?)
ecco il diciannovesimo jfbvuodhsnf *-*
spero vi piaccia, soprattutto perché il prossimo sarà l'ultimo :))

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