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Autore: rauhlssmile    06/01/2013    4 recensioni
Selena è la « sfigata » della scuola, la ragazza che viene sempre presa in giro da tutti, sopratutto dalle cheerleader e dai loro ragazzi.
La sua vita è abbastanza complicata,sia a scuola che a casa.
I suoi genitori litigano in continuazione da quando ha 13 anni e immaginatevi cosa può significare per una ragazzina di 13 anni sentire sempre le urla del padre e i pianti della madre.
E poi arriva quel giorno, in cui incontra lui, i quella biblioteca, il ragazzo che la salverà la vita.
Cody, che con il suo sorriso le illumina le giornate.
“tu sei solo mia”
“c-cosa?”
“nessuno ti può toccare,sei solo mia.”
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ogni mattina è sempre la stessa cosa, mi alzo con le loro urla, vado in bagno, mi faccio una doccia, mi a vesto e scendo a mangiare.
I miei genitori che urlano in salotto sono la cosa più insopportabile del mondo.
Faccio finta di niente, come ogni mattina, mangio e vado in bagno a lavarmi i denti.
Mi guardo allo specchio e mi pettino i capelli. Trucco? No, non mi piace per andare a scuola.
Prendo lo zaino ed esco senza salutare.

Arrivo a scuola e come ogni giorno cerco di nascondermi dalle cheerleader,inutilmente.
Arrivano, Charlotte, Katrine, Marianne, con i loro ragazzi, Cody, Austin e Ryan.

Ch: “Oh, piccola Sel, ancora ti ostini a venire a scuola con la maschera da strega? Sai che non è più Halloween.” Scoppiò una risata tra di loro.
K: “No Charly, guarda che quella è la sua faccia, ti sei sbagliata.” La cosa brutta di questa frase è che era seria, così mi scappò un sorriso.
M: “Non sorridere, vuoi farci prendere un colpo?” e un’altra risata si sollevò dal loro gruppo.
A: “Cambia scuola, faresti un piacere a tutti.” Trattieni le lacrime Selena,trattienile. Ad un certo punto tutti i ragazzi che erano fuori si misero dietro il gruppo e intorno a me.
Erano tutti li che ridevano.
R: “Vattene, non ti vuole nessuno!” e delle grida dai ragazzi dietro “Si, nessunoo!”
Non ce la facevo più, ogni giorno dovevo sopportare tutte quelle critiche e prese in giro.
Corsi dentro la scuola e scoppiai a piangere.
Qualcuno mi toccò la spalla, mi girai, era Cody.
C: “Ehi..”
S: “Se sei venuto qui per prendermi in giro vai via, per favore..”
dissi  girandomi e asciugandomi le lacrime.
C: “Non sono qui per prenderti in giro, mi voglio scusare da parte loro.” Mi girai incredula.
S: “C-cosa?” era praticamente attaccato a me, indietreggiai e abbasai lo sguardo.
C: “Si..ecco, mi dispiace che ti abbiano messo in imbarazzo..”
S: “Ehm..non ti preoccupare, ci sono abituata.”
Dico iniziando a camminare verso il mio armadietto.
Speravo mi seguisse, ma niente, mi giro e vedo che esce fuori di nuovo.
Stupida, davvero credevi che gli saresti interessata? L’ha fatto solo per compassione..
Sento suonare la campanelle ed entro in classe.
Le sei ore passano molto lentamente, ma passano.

Tornando a casa, mi fermai nella biblioteca vicino a Starbucks.
Stavo scegliendo un libro quando una voce famigliare mi interuppe.
x: “Per caso mi stai seguendo?” mi giro, è Cody. Oddio e ora cosa gli dico?
S: “Cosa? Ehm, no, io veramente..” un sorriso comparve sulla sua faccia.
C: “Sei divertente..”
S: “Ehm..sono divertente perchè balbetto?”
C: “No, sei divertente perchè ti imbarazzi molto facilmente.”
dice avvicinandosi sempre di più a me.
S: “Io non..cioè, forse..” le mie guance stanno iniziando a bruciare, sono tutta rossa, ne sono più che sicura.
C: “Sei carina quando arrossisci..” dice avvicinandosi ancora di più. TROPPO VICINO, non promette niente di buono.
S: “Ehm..grazie..” ora mi sciolgo, ne sono sicura.
C: “Mi piacciono le ragazze timide..” ancora più vicino, è a 3 centimetri dal mio naso, mi guarda negli occhi, ma abbasso lo sguardo.
C: “Perchè non mi guardi negli occhi?” no, non questa domanda, io ho sempre avuto il terrore di guardare le persone negli occhi.
S: “No, niente..”
C: “Allora, se non è niente..puoi guardarmi.”
no, non voglio guardarti negli occhi.
S: “Non posso..”
C: “Cosa? Perchè no?”
S: “Perchè..ehm..ho da fare, scusa devo tornare a casa.”
Mi sposto e corro via.
Che cretina che sono.

Arrivo a casa e mi butto sul letto, dovrei fare i compiti, ma non ci riesco con le urla dei miei genitori.
Mi metto il pigiama e vado a dormire.

La mattina mi sveglio con la suoneria del cellulare alle 6.20
Chi è a quest’ora?
Guardo il cellulare e c’è una chiamata persa da un numero non registrato.
C’è anche un messaggio che dice : “ho voglia di vederti, da ieri non faccio che pensare a te. Dopo la scuola alla biblioteca. –Cody. xx”
Oh mio Dio.
Lui mi vuole vedere! Non ci posso credere, è la cosa più bella del mondo!
O forse no.

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