L’imbarazzo è nell’aria, presente tanto quanto il desiderio.
La stanza in penombra, illuminata solo dal fuoco che arde
nel grande camino di pietra, concede ai due sposi il sollievo dell’oscurità.
Caspian è rapito da sua moglie, la bellezza di lei messa in
risalto dall’abito che ha scelto, candido e inusuale e impreziosito da mille
piccoli cristalli lucenti.
Spinto dal desiderio di conoscere la consistenza di quella
pelle ambrata che si intravede, le accarezza languido la schiena.
Avverte i brividi che le ha procurato sotto i polpastrelli e
si lascia sfuggire un sospiro.
Bella sembra incantata dalla situazione. Abbassa le mani che
aveva alzato per sciogliere le trecce, le orecchie affamate dei sospiri di lui:
si volta per appropriarsi delle labbra di suo marito.
Caspian la stringe a sé con una nuova veemenza, non riesce a
trattenere l’istinto di cercare con il bacino il corpo di lei.
Bella non è mai stata con un uomo, ma non per questo non ne
conosce il corpo e i suoi segnali: sentire così presente – così prepotente - sulla sua coscia l’erezione
di Caspian la porta immediatamente ad irrigidirsi, cosa che non sfugge al marito.
«Bella… scusami…» le dice il re, imbarazzato e mortificato.
«No…Perdonami tu, non avrei
dovuto reagire in questo modo…»
«Non c’è nulla che dobbiamo fare per forza, questa notte» le
dice lui all’improvviso, perché la ama, tentando di ignorare il suo stesso
desiderio, che adesso preme dolorosamente contro i pantaloni.
«Perché…perché dici così?» chiede Bella infelice, portandosi
le mani al viso e temendo le conclusioni che il suo atteggiamento ha fatto trarre
al marito.
«Amore mio, va tutto bene» le dice lui stringendola in un
abbraccio, cercando però contemporaneamente di non stringersi troppo a lei, per
non spaventarla ancora e perché la sua natura di uomo al momento ruggisce il
contrario.
«Voglio vivere tutto con te…» risponde invece lei,
stringendolo forte, premendo sulla sua erezione e strappandogli un verso roco, di
sorpresa e di desiderio.
Bella si alza sulle punte dei piedi per cercare ancora le
labbra di lui.
Caspian risponde al bacio con un pizzico di esitazione,
cercando di tenere a bada il desiderio che gli obnubila la mente: sa che c’è
solo una cosa che deve fare per mettere a suo agio sua moglie: amarla, con
calma e devozione. Non sa bene come controllarsi, ma sa che vuole regalarle una
notte speciale.
La sposa intanto è spinta da uno strano e nuovo istinto: il
desiderio di sentire la consistenza della pelle di suo marito sulla sua la
spinge a cercare di togliergli quegli ingobranti vestiti. Lo sposo cerca
affannosamente la calma mentre la aiuta nel suo timido tentativo: si slaccia la
cintura facendo cadere la spada sul pavimento, mentre le agili mani di Bella
corrono a liberarlo della pesante casacca.
«Spogliami…» gli bisbiglia lei all’orecchio, facendolo
letteralmente impazzire.
Caspian segue il suo istinto e con le labbra segue la linea
del collo di lei, spostandole i capelli scuri sulla spalla ancora coperta
dall’abito nuziale, mentre con le mani cerca la chiusura di quell’abito
certamente bellissimo ma ormai decisamente di troppo.
Trova i bottoni e, sempre più affamato di lei, comincia a
slacciarli, mentre Bella, dopo averlo liberato della casacca, sta slacciando i
bottoni della sua camicia.
Si separano appena per il tempo necessario a sfilare dalle
spalle di lui l’indumento e si ritrovano, più avidi di prima, con le labbra
intrecciate.
Slacciato anche l’ultimo dei complicati bottoncini di
madreperla, Caspian fa scivolare l’abito della moglie a terra, perdendosi nel
movimento della stoffa che le scivola attorno ai fianchi e sulle gambe.
Bella lo spinge dolcemente indietro e con un passo si libera
dalla stoffa che le costringe le gambe.
Resta in piedi, illuminata dal fuoco, e gli occhi di lui
ardono a vederla vestita di una sola sottoveste di seta candida. Lei è
altrettanto rapita dalle spalle nude e dal torace muscoloso del marito: si
fermano entrambi, quasi timorosi di toccarsi ora che sono seminudi, ma
ipnotizzati l’uno dall’altra, ammirati e leggermente imbarazzati, mentre
cercano di superare quel momento di impasse.
Poi Bella allunga timidamente una mano e comincia a
tracciare con la punta delle dita linee immaginarie sul petto del re, che rabbrividisce
e annulla la distanza tra loro cercando le sue labbra e, contemporaneamente,
allacciandole le mani dietro la schiena per sollevarla da terra.
Con lei tra le braccia attraversa la stanza per adagiarla
dolcemente sul grande talamo nuziale. Si china su di lei per baciarle la
fronte, gli occhi, il naso, le guance, per perdersi tra le sue labbra.
Bella è completamente rapita dalle sue dolcissime attenzioni
e la tensione e la paura che la bloccavano l’abbandonano improvvisamente, per
lasciare spazio al desiderio di lui.
Quando la mano di Caspian scende a sfiorarle il seno, un
lungo brivido le attraversa il corpo: inarca la schiena e sposta la testa di
lato, permettondogli di lambirle il collo con le labbra.
Il re non sa resistere a quell’invito: completamente guidato
dall’istinto, sostituisce la mano che le accarezzava il seno con la lingua e
lei si fa sfuggire un sospiro di sorpresa e di piacere; mentre lui assapora
dolcemente la pelle della moglie, con la mano libera ricomincia ad
accarezzarla, scendendo sempre di più, verso quella parte di lei che in questo momento
più anela.
Bella è completamente presa dalle sue attenzioni e smarrita
in un mare di sensazioni dolcissime e sconosciute: sente un piacere crescerle
nel ventre e, malgrado la sua timidezza e la confusione generata dalle nuove
emozioni che la sommergono, sente il desiderio di scoprire maggiormente il
corpo di suo marito.
La mano di Caspian le accarezza dolcemente una coscia,
invitandola gentilmente ad aprire maggiormente le gambe: si avvicina al centro
del suo piacere come guidato da un filo invisibile, la cui meta è ineluttabile.
Il re sente la sua erezione, assolutamente in vista, fargli male e cerca
sollievo spingendosi contro la gamba di sua moglie, che sussulta di fronte alla
realtà del desiderio di lui.
Trema leggermente e la paura fa di nuovo capolino nel suo
cuore e sul suo corpo. Caspian lo avverte e cerca di tranquillizzarla, tornando
a posare le labbra sulle sue e accarezzandola sopra la biancheria intima.
«Ti amo…» le sussurra, sulle labbra rese tumide e rosse dai
suoi baci.
«Anch’io… è la prima volta, ho un po’ paura…» dice lei,
presa dall’emozione del momento.
«Anche per me» le confessa lui, e vede lo stupore nascere
sul viso di sua moglie a quella confessione, mai espressa quando avevano
parlato del matrimonio e deciso di aspettare la prima notte di nozze.
Bella evidentemente dava per scontato che lui non fosse più
vergine e aveva attribuito il suo desiderio di aspettare al rispetto che le
dimostrava sempre. Caspian arrossisce, imbarazzato dallo stupore di sua moglie
e spaventato all’idea di non essere all’altezza delle aspettative di lei, di
non essere capace di darle piacere e di rendere quella notte, la loro prima
notte, indimenticabile per entrambi.
Quando Bella lo vede arrossire, gli prende il viso tra le
mani.
«Penso che tutto questo renda questo nostro momento ancora
più speciale…» mormora.
«Ma io…» prova a ribattere lui.
Ma lei lo ferma mettendogli un dito sulle labbra.
«Io mi fido di te. Ti amo…» soffia ancora sulle sue labbra,
prima di attirarlo di nuovo verso di sè.
Bella non sa da dove deriva tutta quella sicurezza, ma l’unica
cosa di cui è certa è l’amore che prova per lui, misto al desiderio di
conoscerlo più intimamente, di essere davvero sua.
Caspian sembra quasi rassicurato dalle parole di Bella e
riprende ad accarezzarla, mai pago di vezzeggiarla e mai sazio di quel corpo
nato solo per lui.
Timidamente le sue carezze si fanno più audaci. Il ritrovato
ardore cerca soddisfazione e la mano che accarezzava dolcemente la pelle della
moglie si fa sempre più audace, scostando delicatamente la biancheria
impalpabile di lei e facendosi strada nel centro del suo piacere. Bella
sussulta ma è desiderosa anche lei di approfondire quel contatto, per cui
spinge in alto il bacino per invitarlo a continuare.
Caspian la esplora con estrema dolcezza, totalemente
contrapposta al suo irruento desiderio che
vuole trovare in lei la pace. Prova con un dito ad entrare in lei, e si
stupisce nel trovarla umida, certamente rapita da quel turbine di emozioni che
stanno condividendo. Comincia a vezzeggiarla e a giocare con il suo corpo che
risponde alle sue attenzioni, la scopre sempre più bagnata e sapere che è tutta
opera sua lo riempe di orgoglio.
Il desiderio costretto dalla biancheria è ormai doloroso, ma
lui lo preferisce alla vista della paura negli occhi di lei. Resta però senza
fiato quando le mani delicate di sua moglie scendono titubanti fino al suo
inguine per liberarlo della biancheria: la fissa stupito, ma lei si limita ad
annuire con un timido sorriso.
Si ritrovano ora entrambi nudi, con gli occhi incatenati l’uno
in quelli dell’altra.
Caspian ignorava le sensazioni, il turbinio di emozioni che
ora lo dominano: l’unica cosa che vede è Bella, l’unica cosa che vuole è
sentirsi con lei una cosa sola.
Ben attento a non pesarle addosso, si posiziona tra le gambe
di lei, aperte per lui. Bella gli accarezza i capelli, rapita dai movimenti di
suoi marito. Annuisce ancora e Caspian, lentamente, si fa strada in lei. Bella
sente un leggero fastidio, mentre per il re mantenere il controllo diventa
sempre più difficile.
E poi il fastidio diventa dolore, un dolore cocente, e lei si
aggrappa ai lunghi capelli di Caspian e si morde un labbro per non gridare
mentre vengono distrutte tutte le barriere della sua purezza, fino a quel
momento intatte.
Caspian vede improvvisamente una lacrima rigarle il viso e
si ferma subito, completamente avvolto dal suo calore e dal suo desiderio;
l’istinto gli grida di muoversi, per far crescere quella sensazione di piacere
che gli sta montando dentro, ma Bella per lui è più importante.
Terrorizzato all’idea di farle male, si poggia sul gomito e le
accarezza una guancia.
Lei si impone di aprire gli occhi che aveva serrato ma non
trattiene una smorfia.
Se ne pente però subito, quando vede l’espressione di lui.
«Bella, scusami…ti faccio
male…»
Lei affonda il viso nella spalla di lui e sente che le
accarezza i capelli, che le bacia teneramente il capo.
«Amore ora passa…» le mormora, sempre accarezzandola.
La stringe tra le braccia e, quando lei alza il capo, le
bacia le guance e poi, delicatamente, il naso.
«Ti amo» le dice ancora e lei si perde nei suoi occhi, in
quella luce di adorazione che trasforma in realtà quelle che altrimenti
sarebbero state solo vuote parole.
Il dolore scema poi in un leggero fastidio, lasciando spazio
alla sensazione di pienezza che le dà sentirlo dentro di sé: Bella ora vuole di
più, vuole che lui abbia di più, e spinge il bacino verso l’alto per invitarlo
a muoversi ancora.
Caspian fa per protestare quando lei si avventa sulle sue
labbra con una passione che lo lascia interdetto e lo trascina di nuovo,
immediatamente, in quel vortice di piacere che finora ha cercato di soffocare e
rimandare.
Caspian ricomincia a muoversi lentamente, con una mano sul
fianco della moglie per sentirla sempre più vicina, per arrivarle fin dentro
l’anima.
Il ritmo delle sue spinte segue il ritmo del piacere che lo
sta avvolgendo: è incapace di staccare i suoi occhi da quelli di Bella, e
quando lei timidamente gli va incontro con il bacino, Caspian scopre cos’è
davvero un orgasmo.
Si svuota in lei, appagato e soddisfatto.
Brividi di piacere gli attraversano il corpo quando si scosta
lentamente da sua moglie, che lo guarda sorridente.
Caspian non conosceva i piaceri del sesso, non era certo un
esperto, ma sa bene che sua moglie non ha avuto il suo stesso appagamento dal
loro rapporto; anzi, nel vedere il sangue che ha sporcato il loro talamo
nuziale subito si fa subito triste.
«Sto bene, è stato solo un momento» gli dice Bella, che ha
immediatamente interpretato il suo sguardo corrucciato.
La moglie cerca il suo sguardo per sorridergli amorevolmente
e le sue labbra subito dopo.
Quando sente che lui ricambia in modo esitante lo guarda
perplessa.
Lui evita il suo sguardo e, con le labbra serrate, si adagia
accanto a lei.
Bella, sorpresa, si alza di scatto, con una smorfia per il
fastidio che sente.
«Fa male?» domanda subito lui, allarmato.
Lei scuote il capo.
«Te l’ho detto, è stato un attimo»
Si china su di lui e gli posa una mano sul petto.
«Dimmi cosa c’è, piuttosto»
Quando vede che lui non risponde, gli tira dolcemente i peli
del petto e poi china le labbra sulla sua pelle.
Colto di sorpresa, lui ansima.
Stupita dalla sua stessa intraprendenza, Bella sale a
cavalcioni sul suo bacino e, reprimendo un sorrisetto di fronte allo sguardo
attonito di lui, china la testa sul suo petto e con la lingua, dolcemente, gli
stuzzica un capezzolo.
Subito sente il marito gemere e infilare le mani tra i suoi
capelli.
Quando sente l’eccitazione di lui crescere, si alza
sorridendo.
«Dicevamo…» ammicca, maliziosa.
Caspian deglutisce, affannato, e fissa gli occhi ardenti in
quelli di lei.
«Bella…so che io non…so che stavolta…»
Stupita nel vedere il marito davvero triste, Bella mette da
parte quel suo nuovo lato provocante appena scoperto e intreccia le dita a
quelle di lui, baciandogli il palmo della mano.
«Dimmi, amore mio.»
E lui, esitante, ammette la sua paura più grande:
«Io volevo…volevo che anche per
te fosse speciale…e invece…»
«E invece?»
Quando lui non risponde e, anzi, abbassa lo sguardo, Bella
gli stringe forte la mano.
«Caspian! Ma è stato
meraviglioso! Cosa ti prende?»
Lui alza lo sguardo e sembra tormentato come non mai.
«Come puoi dire così se io…se ti ho fatto male e…» indica
con un gesto il sangue che macchia le lenzuola.
Ma sua moglie si adagia dolcemente su di lui.
«Non ti direi mai bugie. Tu l’hai reso speciale. E io ti amo
e ti voglio come non mai…è stato un piccolo prezzo da pagare per tutto questo…»
Si sporge a baciarlo e gli stuzzica la lingua con la sua.
Dopo un attimo, sente le braccia del marito avvolgerla.
Malgrado il bacio infuocato, però, dopo qualche minuto
Caspian rotola sul letto, trascinandola con sé.
Si sdraiano vicini e lui la copre premurosamente con la
coperta, mentre lei gli posa la testa sul petto.
E pian piano, la lunga giornata, il vino e la tensione di
poco prima hanno la meglio su Bella, che fissa trasognata le fiamme ancora
accese nel camino.
Sospesa in una sensazione di dormiveglia, sente il marito
accarezzarle dolcemente i capelli e parlare sommessamente, ma capisce solo la
sua buonanotte.
«Dormi bene, piccola…»
Più tardi – minuti? ore? – Bella si agita nel grande letto e
sospira, senza sapere se sta sognando o se è sveglia.
Ma la mano calda che erra sul suo ventre e le sfiora il seno
è vera, concreta.
Apre gli occhi, languida, e osserva il profilo del marito
nella stanza ormai quasi buia: restano le braci del fuoco.
Rabbrividisce per il freddo e per l’aspettativa.
Lui si alza per aggiungere legna nel camino e lei osserva
affascinata la sua figura alta, slanciata e muscolosa; il ventre piatto, le spalle
larghe.
Quando Caspian torna a letto e le si sdraia vicino, lei gli
sorride amorevolmente.
«Non volevo svegliarti…»
«Bugiardo!» ridacchia lei, maliziosa.
Lui fa un broncio giocoso.
«Ah si?»
Il re rotola sul letto, imprigionando sotto il suo peso la moglie.
Lei gli infila subito le mani tra i capelli serici.
«Dovresti riposare…» mormora lui, improvvisamente ansioso.
Bella scuote il capo, stuzzicandogli le labbra con piccoli
baci.
«Non ci penso proprio. Più tardi, magari…»
Lui sorride, con aria un po’ colpevole.
«Bella, non sai quanto ti desidero,
ma…» scuote il capo, ripensando al loro primo amplesso.
Ma Bella, con un ardore tutto nuovo, gli mordicchia il
collo, facendolo rabbrividire.
«Mi sembra di ricordare, marito, che quando mi hai mostrato
la tua abilità di spadaccino mi hai anche spiegato che si migliora solo con
l’esercizio…»
Lui annuisce, rapito, socchiudendo gli occhi.
«Bene…» prosegue lei, imperterrita, mentre fa scivolare la
mano sull’addome piatto e muscoloso di lui «Tanto esercizio, spero…»
E subito si perdono entrambi in un nuovo vortice di
passione.
Bella comincia a scoprire tra le braccia di suo marito cos’è il piacere. Caspian venera il suo corpo come quello di una dea, e se Bella non sapesse che lui non aveva avuto altre esperienze l’avrebbe detto un amante esperto. Usava mani, labbra, lingua e non solo, sul suo corpo come un abile pittore avrebbe saputo egregiamente fare su una candida tela. Più volte in quella notte prima, e in quei giorni poi, si ritrovò a gridare il nome del suo sposo quando giungeva all’apice del piacere.
NDA
Questa OS nasce da una conversazione che io e Lisbeth17 (prolifica autrice qui su Efp e soprattutto preziosa amica) abbiamo avuto un po’ di tempo fa sulla prima notte di nozze di Caspian e Bella…ed è finita che, tra suggerimenti, possibilità e consigli, abbiamo deciso di scrivere qualcosa insieme.
La mano è di Lisbeth (molto più audace della sottoscritta!)
e la revisione è mia (pignola e rompiballe fino alla fine!): speriamo davvero
vi piaccia, visto che in molte avete auspicato un racconto più dettagliato
della notte… ;)
E alla mia Lisbeth un grazie sincero per l’affetto incondizionato che mi dà, il
sostegno constante, l’occhio ipercritico che mi spinge a migliorare, sempre:
sei una persona meravigliosa <3
Di seguito le pagine e i gruppi dove potete trovarci. Serena VdW e Otherwise-good's corner