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Autore: AceroNipponico    08/01/2013    1 recensioni
Dodicimila anni fa una triade di angeli fecero la guerra fra loro:Gajia e Solarius si allearono affinchè i demoni alati potessero alimentarsi non del brama (anima degli umani) ma bensì della brama del pianeta, ma Lullaby si oppose con le proprie forze formando un esercito contro i due. Gajia cadde in disgrazia dimenticato per millenni a vivere una esistenza che al compimento di ventuno anni, retrocede di memoria e status fisico/anni di un neonato senza aver la possibilità di ricordare quale sia la sua reale identità. Solarius, fu confinato come stella poichè diede la vita per salvare il pianeta il cui nome si ispira a quello del fratello caduto in disgrazia. Lullaby rimasto solo,non si uccise per la solitudine poichè voleva punirsi della perdita dei suoi grandi amori: Gajia e Solarius.Oggi siamo nel duemila e la vita di un ragazzino di diciannove anni sta per cambiare poichè dopo tante rinascite [...]in una notte di luna piena: ricevette un suono lontano il cui messaggio oramai incomprensibile, distorto gli ruppe l'animo.Questa è la storia del risveglio e del canto della ninna nanna di Gajia per Lullaby Moon...
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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lu1 Angolo dell'autore:
Questa è la prima fanfiction in assoluto che scrivo, di mio pugno per altro, senza prendere spunto da nessunissima serie televisiva/musicale o manga/anime come riferimento. Quindi per piacere siate clementi...anche se accetto ben volentieri le critiche: ecco che siano però pur sempre costruttutive e non un'occasione/scusa per sfogarsi insultando altre persone. Fatta questa premessa mi presento:
sono Acero Nipponico e questa è la mia prima fanfic, nata e vissuta con me per anni nella mia testa.
Spero possa piacervi e quindi senza ulteriori indugi, vi auguro buona lettura.


Lullaby Moon
una ninna nanna speciale

Prologo: prefazione la creazione (dal libro della sacra genesi)
Miliardi di anni fa, con una mitica esplosione ebbe inizio la vita e la creazione di ciò che noi chiamiamo: universo.
Il nostro piccolo sistema solare è dominato da tre figure leggendarie che noi chiamiamo: angeli delle tenebre.
Il primo a formarsi fu: Solarius, poi in ordine:
- Mercurius
- Afrodite
- Gajia
- Marte
- Zeus
- Saturno
- Uranus
- Neptuno
e Lullaby.
Per ogni entità celeste vi si formò un'entità il cui ultimo arrivato fu Gajia, seppur in ordine di formazione di terza generazione,poichè più delicato e complesso come interazione di gas e materia fu il fratello minore delle entità celesti.
Su ogni pianeta vi era della vita, ma ad ogni sviluppo e prosperità l'avidità e le guerre tra fratelli divennero talmente più frequenti ed aspre che consumarono il brama delle specie che avevano permesso lo sviluppo della vita sia angelica quanto quella animale/vegetale di quel pianeta. Solarius e Lullaby, due entità celesti distaccate e più primordiali, rimasero in disparte a vegliare sul fratello minore Gajia: la cui giovane vita era travagliata quanto minacciata dai fratelli maggiori e più corpulenti che si divertivano a sganciare sul pianeta una serie di massi giganteschi che provocarono molti danni. Uno di questi portò alla formazione di un ammasso di materiali che, col passare dei millenni, si compattò e Lullaby si accorse che girava attorno al pianeta.Così in gran segreto, fu deciso da Lullaby che quell'ammasso avrebbe avuto un nome: Luna e divenne la propria dimora,pur di rimanere accanto al fratello minore che divenne quello prescelto e più amato. Gajia nel frattempo divenne più complesso, più vivo poichè grazie allo scagliar di materia colma di quelle particelle che combinate con le proprie permise di introdurre la vita nel proprio interno...i dispetti dei fratelli fecero che su Gajia si potesse sviluppare la vita. Per milioni di anni Gajia fu inospitale per il resto della famiglia che mano a mano scomparivano abbandonando uno dopo l'altro il pianeta di origine poichè sfruttato e degradato allo stato di inospitalità assoluta per qualsiasi forma di vita, anche la più elementare.
Gajia cresceva e diveniva sempre più complesso, sino a che per la prima volta nella storia della genesi. Gajia abbastanza cresciuto e sentendosi solo creò la razza umana: a propria immagine e somiglianza, ma con qualcosa di più semplice a livello organico. Tali creature: così somiglianti e intelligenti, duravano solo pochi anni e poi morivano, con grande dispiacere di Gajia, ma si accorse che, come per il resto delle specie create anche quest'ulima, quella umana, possedesse un grande dono: trasmettere alla prole il proprio codice genetico permettendo loro di perpetuare così la specie. Fu così che venne raggiunto Gajia, dai fratelli maggiori che sino a quel momento avevano fatto di tutto per sopprimere la sua entità angelica. Accogliendoli di buon grado, fece un errore madornale. Non insegnò loro a nutrirsi di altre forme di brama che non fossero attinggendole dalle creature presenti sul pianeta più complesse, poichè dotate di maggior energia vitale. I loro occhi scesero così per la prima volta sull'umanità segnando l'inizio della disfatta e contaminazione dell'animo umano, che ancora oggi possiamo riscontrare in molti individui.
Così trenta mila anni fa vi fu una grossa battaglia che porto alla quasi totale estinzione delle entità angeliche. Si salvarono solo in pochi: Afrodite, Zeus, Mercurio ,Marte, Gajia, Lullaby e Solarius. Tutti quelli nominati, meno Gajia, sopravvissuti ad un diluvio universale, si divertirono per qualche centinaio di anni a divenire per l'umanità: degli idoli. In special modo: Solarius e Zeus, che erano considerati dagli uomini degli dei, i re fra gli dei. Ma come le civiltà caddero il loro antico sfregio di predominanza l'uno sull'altro diede inizino ad una seconda epica battaglia, che portò alla sconfittà definitiva di Zeus e Marte, mentre Mercurio e Afrodite rimasero astenuti colaizzandosi con la posizione a favore dell'equilibrio sostenuta da Gajia. Lullaby rimasto esterno alle vicende mondane dei fratelli maggiori, vegliava dal suo satellite il comportamento di Solarius e di Gajia: i due prediletti fratelli. Ma come tutti i grandi amori prima o poi si intensificano prima o poi divengono del tutto evidenti. Avvicinandosi a Solarius, Lullaby si innamorò della sua luce immensa e della sua primordialità seppur egli non cantava canzoni melodiose come Gajia: che seppur più duttile e meno acciecante come aura del fratello maggiore, lo affascinava a tal punto da rimanere più vicino e più attaccato affettivamente a quest'ultimo.
Solarius acciecato dalla gelosia, sfogò le sue pene su Mercurio e Afrodite, ma costoro rimasero sempre più dimenticati e infine si schierarono dalla parte di Gajia e dell'umanità.Impararono da quest'ultimo a nutrirsi dell'essenza dell'universo.Ma Solarius non volle minimamente adeguarsi alle usanze degli altri tre.Lullaby sino a quel momento era rimasto digiuno di queste forme di nutrimento.
 Rimasero così loro tre,Solarius-Lullaby-Gajia, in balia di sentimenti sempre più forti e evidenti, sino a che l'anima di Lullaby si contaminò del brama degli esseri umani, causando così la fine dei giochi di equilibrio e forza. La sete e l'avidità in Lullaby crebbero talmente velocemente da creare un esercito di creature metà umane e metà angeli delle tenebre, violando il patto di non mescolanza poichè non si sapeva che risvolti potessero avere come equilibrio sullo stesso pianeta. Gli effetti devastanti si proruppero nel giro di qualche centinaio di anni: l'umanità era soggiogata dalla tirannia di Solarius e Lullaby, la cui sordità però acuiva il senso di amore e odio nei confronti di Gajia la cui voce sempre si volgeva verso la Luna in modo che potesse giungere lui la sua ninna nanna, con l'antica speranza di struggere il suo cuore. Ma invane furono le volte che cantava, ma qualcuno però le colse. Solarius: sino ad allora sordo: volse il suo sguardo sulla Luna rendendola finalmente visibile e udì il canto di Gajia, innamorandosene e imparando da quei versi la nostalgia, il dolore di ciò che stavano infliggendo ai suoi figli. Ai loro figli diretti discendenti di Gajia.
Fu così che se uno disimparò ad amare, uno imparò a farlo alleandosi con il minore dei fratelli rimasto in vita poichè gli altri due mano a mano erano divenuti quasi entità astratte e in forte connubio con il sostrato della cultura umana in ogni sua forma e arte.
Lullaby, oramai acciecato dalla sete del brama e geloso del tradimento subito da Solarius per accorrere dal fratello minore, si vendicò su di loro...E da qui ha inizio la nostra storia, la vera e propria storia di tre fratelli il cui dolore arrivò al culimine.[...]
[...]
Dodicimila anni fa una triade di angeli  fecero la guerra fra loro:
Gajia e Solarius si allearono affinchè i demoni alati potessero alimentarsi non del brama (anima degli umani) ma bensì della brama del pianeta, ma Lullaby si oppose con le proprie forze formando un esercito contro i due. Gajia cadde in disgrazia dimenticato per millenni a vivere una esistenza che al compimento di ventuno anni, retrocede di memoria e status fisico/anni di un neonato senza aver la possibilità di ricordare quale sia la sua reale identità. Solarius, fu confinato come stella poichè diede la vita per salvare il pianeta il cui nome si ispira a quello del fratello caduto in disgrazia. Lullaby, l'unico rimasto vittorioso e in vita, si ritrovò all'improvviso solo. Colto da un senso di vuoto e dal pentimento,non si uccise per la solitudine poichè voleva punirsi della perdita dei suoi grandi amori: Gajia e Solarius. A metà strada tra i due gira attorno a Gajia cercando e scrutando il pianeta al fine di trovare in lui il perdono che da Solarius non potrà mai ottenere. Indi per cui la ultima speranza è riposta in Gajia, il cui animo soggiace da millenni in uno stato perpetuo di confusione e turbamento...poichè il dolore subito dalla perdita di un fratello e dal tradimento dell'amante fa si che sia muto e sordo ai richiami che in ogni notte di luna piena: Lullaby manda sulla terra tramite i sogni di quei esseri di cui si ciba e tanto disprezza.[...]
Oggi siamo nel duemila e la storia di un ragazzino di diciannove anni sta per cambiare poichè dopo tante rinascite nello stesso e logoro corpo, pieno di ricordi e cicatrici: di odori sconosciuti e lontani, in una notte di luna piena: ricevette un suono lontano il cui messaggio oramai incomprensibile, distorto gli ruppe l'animo. Incidendosi e marchiando a fuoco indelebile: la fine del sonno sino a quel momento avuto e goduto.[...]
Questa è la storia del risveglio e del canto della ninna nanna di Gajia per Lullaby Moon...
  
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