Capitolo 5
"Mistletoe kiss
(more or less)"
*
È altamente
probabile che Sebastian sia ormai giunto alla fase numero tre di ‘Come
accettare di essere un fantasma e vivere felici tormentando le tue nemesi’.
Beh, c’è stata
la prima fase, la negazione. E poi il
famoso ‘perché a me?’.
Ed ora è al
punto in cui cade nel panico più totale.
Anche se non è
sicuro che ne emergerà mai per giungere all’accettazione.
Specialmente perché Kurt e Blaine non sono collaborativi.
*
Durante le sue
prime trentasei ore da ectoplasma a tempo determinato (o anche fantasma del
Natale passato, beccati questa Dickens!)
Sebastian ha imparato un sacco di cose.
La sua vita
sessuale è stata compromessa per sempre, per esempio. Sì, è una dolorosa
consapevolezza - i fazzolettini da naso sono alla vostra sinistra - ma
compatitelo: non guarderà mai più del lubrificante senza aver voglia di
raggomitolarsi in un angolino e dondolarsi avanti e indietro con aria da
invasato. Forse.
Un'altra cosa
che non guarderà più con gli stessi occhi sono gli Warblers. Probabilmente non
li guarderà proprio più in faccia, ecco.
Almeno non senza
scoppiare a ridere con tanta violenza da sputare un polmone e la milza.
Quello non è un
coro a cappella, è uno spettacolo di cabaret di Las Vegas!
E poi ha anche
imparato una cosa che fondamentalmente non gli servirà a un cazzo, ma che è
stato comunque divertente vedere: non importa che Blaine non riesca a stare
fermo per più di un millesimo di secondo o se durante un'esibizione saltelli
con tanto entusiasmo da sembrare caricato a molla, non importa se il suo alter
ego malvagio si creda uno scalatore e lo coinvolga in arrampicate degne di
Messner su tavolini, divani, davanzali, pianoforti, pentole e piramidi umane di
Wablers come se fossero il monte Everest.
Alla fine la
verità è che Kurt Hummel è in grado di ridurlo ad
un'immobile poltiglia di ragazzo con meno di una frase.
Al momento, a
dirla tutta, Blaine si distingue da un vegetale solo perché non ha un vasetto.
Ancora. (Blaine Anderson, la
pianta carnivora tascabile, da portare sempre con te).
Bzzzz.
Oh, che palle.
"Sono d'accordo".
E l'IGhost è d'accordo con lui.
Cos'è, progresso
per disperazione?
*
Ok, la verità è
che non è del tutto sicuro che questa piega che hanno preso gli eventi sia
positiva per la sua piccola causa persa (o, come preferisce chiamarla tra sé,
l'Operazione Karma del Cazzo).
Kurt sta
cercando di mettere Blaine con le spalle al muro, se non altro per ottenere
delle misere spiegazioni.
E, sebbene gli
roda enormemente elogiarlo con tale complimento, deve ammettere che Hummel in questo è maledettamente bravo.
Ma Blaine è
furbo come una faina. E cieco come un lama ubriaco, tanto che non si
accorgerebbe del fatto che Kurt è cotto di lui nemmeno se tale consapevolezza
prendesse vita e gli ballasse la conga davanti agli occhi. Nuda. Insieme a
Sebastian. Nudo.
Mammamia che brutta immagine mentale.
La cosa peggiore
- e quella che lo deprime immensamente - è che sa cosa sta succedendo dentro
l'alquanto difettosa scatola cranica del nano: Blaine è convinto che Kurt non
lo voglia, o alla peggio che non sia pronto ad avere una relazione. Kurt è
convinto che Blaine non provi niente per lui.
...come si fa ad
essere così deficienti? Perché gli Warblers non hanno fatto niente per farli
rinsavire, tipo prenderli a randellate?
In ogni caso la
situazione è spinosa.
Sebastian tiene
d'occhio Kurt, che guarda ansiosamente Blaine, il quale invece fissa ostinato
un punto a caso tra l'orizzonte e Sebastian.
Immobile come un
cactus.
“Ne avete ancora
per molto?" sbuffa fingendo di guardare l'orologio. "Perché di questo
passo vi metterete insieme a Natale. Del duemilaventordici."
Blaine fa per
parlare, dopo aver ampiamente boccheggiato in cerca d'aria, e Sebastian - bzzzz.
Mpfh. Sentiamo.
"Capta il pericolo".
Guardar male il
proprio iPhone è il secondo sintomo di pazzia (il
primo è parlare da solo, ovviamente, cosa che lui nell'ultimo giorno e mezzo ha
fatto abbondantemente. Vale anche se lo fai perché nessuno può sentirti?) e
comunque Sebastian è già con tutti e due i piedi nella fossa della follia.
Perché, in caso non l'aveste notato, (e sarebbe grave) è una sorta di crossover tra Casper e Cupido.
Fanculo, quando
torna nell'aldilà cestina l'iPhone e si compra un Blackberry.
Comunque.
Ci sono tre frasi
universalmente riconosciute come 'I
grandi cliché romantico-drammatici di Hollywood e dintorni'.
Sono quelle
frasi che in genere, se accusato di qualcosa, non dovresti mai pronunciare di fronte al tuo interesse amoroso, fidanzato,
marito, amante e via dicendo - a meno che tu non voglia essere decapitato sul
posto.
La prima è Non è come pensi. La peggiore. Più o
meno equivale ad una candida ammissione di colpevolezza.
(Specialmente se
state nascondendo l'amante nell'armadio. Fidatevi, Sebastian lo sa).
La seconda è Come lo hai scoperto?, che non è
veramente utile per prendere tempo nemmeno nelle puntate della Signora in
Giallo, ma ha come unico risultato l'incazzatura raddoppiata della parte lesa.
(Nel frattempo
l'amante soffoca tra i blazer, le cravatte e i papillon da collezione).
La terza è Te l'ha detto Tizio, non è vero? e non
ti da la possibilità di incolpare qualcun altro neanche un po'. Quella è una
leggenda metropolitana.
(L'amante, nel
frattempo, giace morto stecchito. O in alternativa è già arrivato a Narnia).
È evidente che
Blaine fa cagare in romanticherie melodrammatiche.
"Non è come
pensi" mormora scuotendo la massa incolta di ricci, sempre senza voltarsi
verso Kurt. "Come- come lo hai scoperto? Te l'ha detto Thad?"
Eeeee tombola!
"Posso spiegare", scrive l'IGhost.
"Posso
spiegare" aggiunge Blaine, completando così il suo poker di pessime scuse.
Sebastian lancia
un'altra occhiataccia al telefono.
Che fai, spoileri?
Kurt alza la
testa dalla spalla di Blaine nell'evidente tentativo di mettere un po' di
distanza tra loro, ferito dal suo tono inespressivo.
Cerca di
catturare il suo sguardo ma inutilmente: Blaine è una cazzo di statua di sale.
"Cretino,
cretino, cretino" sbotta alla fine Sebastian, costretto a guardare senza
poter intervenire (Se avesse potuto, ora
Blaine sarebbe legato al letto con Kurt a cavalcioni sopra, e lui si starebbe
godendo lo spettacolo). "Carpe Diem, cazzo. Questo sarebbe il momento
perfetto! Dichiarati! Fattelo qui sul portico! Cosa c'è, vuoi un libretto di
istruzioni, una mappa, della segnaletica colorata?"
"Non me
l'ha detto Thad" arrossisce Kurt, segno che è esattamente quello che è successo.
Ugh, Sebastian questo non l'aveva programmato. Scivola in
avanti (Lubrifi- oh, insomma, avete capito) per
studiare scientificamente il modo in cui Kurt cerca di attirare su di sé lo
sguardo dell'altro.
Ecco come ti inchioda, quindi.
"Non
capisco, Blaine, davvero" esala infine Kurt, sbuffando nuvolette di vapore
sulla guancia arrossata di Blaine e parlando fin troppo velocemente.
"Perché non mi hai semplicemente detto che ti andava di cantare con me?
Quando mai ho rifiutato un duetto?"
Con te, pensa Sebastian. Non è
poi così tanto sottinteso come crede Kurt.
Ancora una volta
le conversazioni tra i due si svolgono con le cose che non si dicono.
Se si capiscono
con un solo sguardo, perché diavolo nessuno dei due ha fatto la prima mossa?
Perché Blaine è così cieco e Kurt così spaventato?
Sebastian si
passa una mano in fronte - cazzo, che fatica - e si asciuga delle immaginarie goccioline di sudore in attesa della risposta di
Blaine.
Certo che il
Nano è veramente tardo! L'occasione perfetta per prendersi Kurt gli si offre su
un vassoio d'argento con tanto di contorno di patate e un'insegna luminosa e
lui fa il difficile!
"Avrei
dovuto prevederlo" borbotta Sebastian a Blaine, che continua a
boccheggiare. "Hai fatto il difficile quando io mi sono offerto su un piatto d'argento!".
Non fare
stronzate, Anderson, o giuro che-
"Non c'è
nessun motivo" nega Blaine, fissandosi i lacci delle scarpe e facendo
grugnire poco elegantemente Sebastian. "Mi andava e basta".
Cos- oh, per
l'amor del cielo. Cazzone. Che qualcuno lo schiaffeggi fino a che non (s)viene,
vi prego.
"Ti
a-andava e basta?" sussurra incredulo Kurt. Socchiude gli occhi azzurri e
Sebastian nota che se li asciuga frettolosamente.
Kurt Hummel che si rifiuta di piagnucolare. Questa sì che è nuova.
Blaine, al
momento troppo occupato a fare il coglione e mettere i bastoni tra le ruote al
piano di Sebastian per notarlo, si limita a stritolare la tazza di caffè tra le
mani.
Kurt si
mordicchia il labbro inferiore e per la prima volta nella sua breve non vita
Sebastian se ne frega di fingere che non gli importi, tanto non può vederlo
nessuno.
E che cazzo,
Blaine, dai.
"Parlami,
Blaine, ti prego" lo supplica
Kurt allungando una mano per stringere quella di Blaine. Sebastian è sicuro di
averlo visto tremare al contatto. "Lo sai che puoi dirmi tutto. Che ti
succede?"
"Andiamo,
ottavo nano, puoi farcela. Fatti crescere un paio di palle adesso e diglielo" esclama Sebastian, resistendo all'impulso
di mordicchiarsi le unghie dall'ansia.
Ma tu guarda
come s'è ridotto...
Blaine sottrae
la mano alla presa di Kurt. Fino ad ora Sebastian non l'ha mai visto rifiutare
del contatto fisico.
"Non c'è
nessun motivo in particolare, Kurt, Lascia stare, ok? M-mi dispiace di averti
mentito, io- non è niente" dice con voce stanca.
Sebastian si
schiaffeggia e poi schiaffeggia Blaine, trapassandogli la testa con tutta la
mano (Brr, che pessima sensazione) e
quando si volta verso Kurt si accorge che ha gli occhi lucidi e arrossati, ma
non ha ancora pianto.
Tutto questo è
patetico. Devono solo sforzarsi di essere onesti e
se l'ha capito Sebastian è grave, cazzo.
Questa storia
del Natale passato gli sta solo insegnando che la gente innamorata è davvero
idiota.
"Non è
niente" ripete Kurt tirando su col naso e guardando da un'altra parte
mentre la prima lacrima gli rotola giù dalla guancia. "Ma non riesci a
guardarmi negli occhi".
È qui che Sebastian realizza
improvvisamente che Kurt ha capito che Blaine prova qualcosa per lui.
È evidente che
ciò che lo ferisce è il fatto che Blaine non sembra disposto a mettersi in
gioco, ma preferisca continuare a flirtare con lui e basicamente ferire i suoi
sentimenti.
Quanto sei
stupido, Anderson.
Sembra costargli
anche l'ultimo briciolo di determinazione, ma alla fine Blaine si volta verso
Kurt per sorridergli debolmente.
Naturalmente il
sorriso gli muore sulle labbra quando vede che Kurt sta facendo una fontana.
Sebastian vorrebbe tanto avere dei pop corn.
"Oh, Dio, no, non - non piangere"
sussurra urgentemente Blaine, prendendogli il viso tra le mani. "Non
piangere, ti prego, ti prego. Lo sai che non sopporto di
vederti piangere".
Quella sembra la
goccia che fa traboccare il vaso e Kurt si accende come le lucine di un albero
di Natale.
"Perché?"
esplode, scivolando via dalla presa di Blaine e saltando in piedi. "Perché
continui a comportarti come se quello che è successo con Karofsky
mi abbia fatto a pezzi? Sì, è successo, ma la vita va avanti!"
Così si fa, cazzo, Hummel!
"Perché
continui a comportarti come se avessi bisogno di un cavaliere? Non sono una
donzella in pericolo, Blaine, cazzo!”
Blaine ha gli
occhi talmente spalancati che stanno per saltargli fuori dalle orbite.
Sebastian non si
vergogna nemmeno a dire che si sta godendo la sfuriata di Kurt. Un po'
d'azione, finalmente.
"Cosa
credi, che abbia paura di farmi toccare da qualcun altro? Non sono rotto, Blaine. Non ho bisogno di te
perché devi aggiustarmi. Ho bisogno che la smetti di toccarmi come se potessi
spezzarmi da un momento all'altro e - e ti decidi a prendere una direzione.
O la smetti di
toccarmi d-del tutto, perché evidentemente per te e per me questo" e si avvicina per riprendergli il viso tra le mani.
"ha due significati completamente diversi".
Ok, pensa Sebastian con un moto
d'eccitazione. Mi piacciono i fuori
programma. Adesso bacialo così posso
tornare a casa.
Ma Blaine,
dall'alto della sua immensa idiozia, spalanca ancora di più gli occhi e
mormora: "Non penso che tu sia rotto".
Kurt chiude gli
occhi e appoggia la fronte a quella di Blaine. Dai, potete farcela.
"E no, non
- non ha due significati completamente diversi" aggiunge Blaine in un
sussurro quasi impercettibile. Gli occhi di Kurt si aprono lentamente e si
fermano dritti in quelli terrorizzati di Blaine, Sebastian si prepara a tornare
a casa perché sono così vicini e-
"Kurt,
Blaine, dove diavolo vi eravate cacciati? Wes vi sta
cercando ovunque!"
Ok.
Kurt balza
indietro tanto velocemente da far quasi ruzzolare Blaine giù dagli scalini.
Mantieni la
calma, Sebastian. Mantieni la - oh, fanculo.
"STERLING, tu, orrida creatura delle
tenebre, maledetto complottatore, io ti
maledico!" strilla Sebastian infilandosi le mani tra i capelli, sull'orlo
delle lacrime. Ma non piangerà. Ce l'ha ancora una dignità, lui.
"Mi hai
sentito? Sarò il tuo tormento da qui all'eternità, non potrai più nemmeno
andare a pisciare in santa pace, io sarò li a soffiarti la mia fantasmosità
sull'uccello! Tu, brutta - merdina ammutinatrice -"
Mentre Blaine si
guarda spaesato in giro, Jeff, del tutto ignaro di ciò che stava succedendo,
sorride come un ebete. "Ho interrotto qualcosa?" cantilena con un
sorrisetto compiaciuto.
Kurt si fissa le
scarpe e scuote la testa, rosso come un peperone, e Sebastian si lancia su Nick
cercando di strangolarlo e finendo per scivolargli addosso.
"Sterling,
prega tutte le divinità che conosci che io non riacquisti il mio corpo, perché
se dovesse succedere ti farò a pezzi, darò fuoco ai tuoi resti e ci ballerò
sopra".
Bzzzz.
E ora cosa
accidenti c'è?
"Però, come sei macabro!"
"Si chiama
crudele ironia" risponde acidamente Sebastian. "Come la mia
dipendenza dal tuo aiuto".*
*
Quando Sebastian
scopre il motivo per cui Kurt e Blaine sono stati interrotti – ossia che Wes sta organizzando una battaglia a palle di neve – è sul
punto di strapparsi i capelli.
Siccome il solo
udire la voce di Sterling gli fa partire un embolo - e lui non ci tiene a
morire di nuovo, per di più di infarto - decide di utilizzare i suoi privilegi
da fantasma part-time per toglierselo dalle scatole. Beh, fondamentalmente tali
privilegi sono potersi sedere in grembo a Thad (al
quale non sta pensando, assolutamente, proprio
no) e passare attraverso le cose.
Uno Smythe non rinuncia mai ad un privilegio, quindi scivola
attraverso un paio di muri e anticipa Jeff, Kurt e Blaine in Sala Comune.
No, non è vero.
Attraversando il secondo muro finisce per perdersi tra i corridoi – ma perché
cazzo sono tutti uguali – e quando arriva Jeff è già lì e Kurt e Blaine sono
scomparsi.
Maledizione.
Di Harwood non c'è traccia - uh, peccato - ma in compenso c'è
David-quanto-sono-fico-e-lo-sappiamo-tutti che sta leggendo in un angolino,
tutto raggomitolato sulla poltrona di fronte al fuoco.
Cioè, leggendo.
In realtà sembra
più che stia cercando un modo dignitoso di concentrarsi sul libro nonostante
Jeff e Trent stiano mettendo a dura prova la sua
pazienza.
La vena sulla
sua fronte è pericolosamente in vista, per lo meno.
Sterling alza gli
occhi dal proprio foglio e sussurra, abbastanza forte da infastidire anche
David, "Ehi, Trent, ptsss!"
A giudicare dal
sospiro al limite dell'isteria che si lascia sfuggire il membro del consiglio,
quello è il tentativo numero centoventisette di rendere il suo approccio con lo
studio un inferno.
Conoscendo Jeff,
sta cercando di battere un record (e ci sta riuscendo). Tra l'altro Trent, con quell'aria innocente e angelica, è il complice
ideale.
"Mhm?" borbotta Trent in
risposta, e il piccolo, malvagio ghigno che spunta in faccia a Jeff spaventa
persino lui.
L'IGhost vibra ancora una volta.
"Dove si trova il Reno?"
Eh?!
"Dove si
trova il Reno?''
Ah, ecco. Non vedo come questo possa essermi utile. Io
sono Mufasa.
David scatta su
come se fosse stato punto da una vespa. "Germania, Francia" sibila
come se dalla risposta dipendesse la sua stessa vita.
Ugh, ma è una secchia!
Gli occhi di
Sterling luccicano pericolosamente di gioia.
"No"
scandisce con calma, crogiolandosi in una pausa ad effetto durante la quale
tutti lo fissano. "Vicino al polmono".
Sebastian si
spiaccica il palmo della mano in faccia, non trovando nemmeno termini
appropriati per insultarlo adeguatamente - sotterratelo, ponete fine alle sue
sofferenze. Per favore - e mentre Trent ridacchia senza contegno David balza in piedi come
una molla, lancia il libro in faccia a Jeff - centrandolo in pieno, yay, mille punti! -
e spalanca le braccia, esclamando: "Perché? Perché a me? Giuro sulla tomba
del vecchio Harry Rufus Dalton che subirai la mia atroce vendetta, Sterling,
progenie di Satana in persona! Il tuo nome è ora una maledizione,
un'imprecazione, un insulto!"
Trent ha assunto un preoccupante colorito violaceo, mentre
Jeff sprigiona soddisfazione da ogni singolo capello ossigenato, come se rendere
la vita impossibile a David sia il suo unico scopo nella vita. Cosa che
potrebbe essere più vicina alla realtà di quanto tutti pensino.
"Ma
David" prova a farlo ragionare Trent, ormai a
corto di fiato tanto da essere diventato cianotico. "Jeff voleva
solo-"
"Taci"
lo zittisce David con gli occhi ridotti a fessure. "Sei uno Sterling".
"Ma-"
"Sterling".
Detto questo,
David fa per allontanarsi e finisce dritto addosso a Thad
e Wes, che sono entrati nella sala comune proprio in
quel momento, discutendo sottovoce di chissà cosa.
Oh, Harwood, mio eroe,
hai trovato i post-it con i miei geniali ordini?
Mentre Thad fa un paio di passi indietro per rimanere in
equilibrio dopo essere andato a sbattere la zucca contro i meravigliosi
pettorali di David, nascosti sotto al blazer, Wes non
è altrettanto agile e David è costretto ad afferrarlo per la vita per evitare
che finisca a gambe all'aria e si fracassi l'osso sacro, tirandoselo addosso
come se lo stesse abbracciando.
In tutto questo
nemmeno Sebastian stesso riuscirebbe a trovarci qualcosa di male - al di là del
fatto che gli Warblers del passato sono dotati di ancor meno coordinazione
muscolare di quelli del presente.
Però c'è un
piccolo dettaglio, e questo dettaglio corrisponde a Thad
Harwood che guarda in su ad occhi sgranati, come se
dal cielo fosse appena sceso Michael Jackson ad annunciare l'Apocalisse.
Perché sopra le
teste di Wes e David è appeso un rametto di vischio.
"Ok"
sibila David ad occhi chiusi, come se volesse autoconvincersi di essere finito
semplicemente in un incubo. Benvenuto nel
club, i cestini di 'ma-quanto-mi-dispiace' sono alla mia sinistra. "Chi
è l'idiota che ha deciso di appendere vischio in una scuola completamente
maschile?"
Thad arrossisce e si fa piccolo piccolo
e Sebastian sente che sta per piangere, cazzo. Il suo piano ha funzionato, Thad sta disseminando la scuola di vischio come lui gli ha
ordinato nei post-it!
Ora sì che si
ragiona.
"Io"
pigola infatti Harwood. "Ma David, Wes ha lasciato un post-it in camera mia con scritto che dovevo
farlo, che era questione di vita o di morte e che c'entravano Kurt e Blaine".
Sì, Sebastian si
meriterebbe il premio Nobel, per questa genialata.
"Wesley,
cristo, sei fuori di testa?"
"Fatto
niente io!" esclama Wes senza cambiare
espressione. Uhm, inquietante. "Scrittura non mia!"
David lo prende
per le spalle e lo scuote energicamente. "E cosa c'entra Blaine? Non può
attaccare il vischio, lui è alto come
il vischio".
"Più come
una pianta grassa" lo corregge pensieroso Thad,
mordendosi un labbro.
"Non dite
stronzate" interviene anche Jeff, per una volta innocente. "Blaine è
un cazzutissimo
bonsai".
"Quindi"
commenta Sebastian, lanciando uno sguardo disgustato a Sterling. "La
misurazione della statura di Blaine va a vegetali? Originale, Devo ammetterlo".
Dio, ti prego, se mai mi hai voluto bene, tirami fuori di
qui.
"Idioti"
borbotta Wes con voce spiritata - neanche avesse
visto un fantasma, ah ah - prima di
guardare in alto verso David. Molto in alto. "C'entra Blaine perché se ci
finisce sotto con Kurt è costretto a baciarlo".
Silenzio di
tomba.
(Dovrebbe smetterla di fare tutte queste battute con i
morti. È dispregiativo per la sua condizione).
"Nessuno è
costretto a baciare nessuno" pigola di nuovo Thad.
È evidente che teme David. Perché diavolo non ha mai notato prima che Harwood ha questi enormi occhioni scuri, poi?
"Oh, al
diavolo!" esclama David in un'evidente esplosione di follia - e neuroni.
No, aspetta, ma che diavolo...?
Si china su Wes per baciarlo e dimostrare al mondo che
Ed è proprio
adesso che Kurt e Blaine fanno il loro ingresso in Sala Comune, dimostrando di
avere un tempismo eccezionale: mentre David bacia il martelletto di Wes sotto al vischio.
Kurt guarda
prima Wes, Poi David, poi il martelletto, e infine il
vischio.
Poi gira i
tacchi e fugge a gambe levate, mollando lì tutti gli Warblers, con un David sconvolto
e Blaine con la faccia di uno che è appena stato
preso a schiaffi da una medusa.
Sebastian
realizza che forse un bacio sotto al vischio non vale e
che quindi è davvero, davvero
fottuto.
*
Note
dell’Autrice da strapazzo.
Sì, sono in
ritardo. I suck, lo so.
Però ecco il
capitolo – che se non fosse stato per il betaggio di Rin e i suoi preziosi consigli non avrei mai finito di
scrivere/pubblicato/partorito. Quindi, grazie, santissima donna.
Ora, qualcuno di
voi ha beccato la citazione delle Follie dell’Imperatore? (C’era l’asterisco,
uhm). Lama, se stai leggendo, quella era per te. <3
Bene.
Mancano due
capitoli (diciamo che mi sono presa un sacco di libertà con questa warbler week), di cui uno è il tanto atteso (ahahahahahah) epilogo in cui svelerò il mistero dell’IGhost.
Quando verranno
pubblicati?
Presto.
Prestissimo. Controllatemi su facebook, stalkeratemi su facebook.
Bacini e buon
Natale in ritardo!
Selene &
Sebastian