Moments of a life

#4 "Weasley sei solo una stupida mezzosangue!" gridò Zabini, puntando la bacchetta verso Rose.
L'aveva disarmata mentre lei era distratta e ora l'aveva sotto pugno.
William Zabini spinse la ragazza contro il muro, ridendo sguaiatamente.
"Lasciami, Zabini! Sono un prefetto!" urlò la ragazza.
Ma il Serpeverde non rispose e continuò a tenerla ferma, incastrata tra il muro e il suo corpo.
Proprio mentre Zabin la stava costringendo a guardarlo negli occhi prendendola per il collo arrivò James.
Era infuriato, nero di rabbia. Si diresse verso la cugina correndo, la bacchetta in mano e gridò: "Expelliamus!"
La bacchetta del Serpeverde volò molti metri dietro di lui e James, il duello ormai in pugno, si avvicinò gridandogli contro.
"Non toccare mai più mia cugina, stronzo! Se anche solo ti avvicini a lei vedrai cosa ti faccio! Non la toccare mai più!" urlava furibondo.
Allontanò la sua Rose dal muro e dal ragazzo che ora ostentava un ghigno freddo sul volto e la strinse possessivamente per le spalle.
"E tu che hai da ridere?! Sei uno stronzo, uno stupido, bastardo Serpeverde! Non ti avvicinare nemmeno a lei, o io..." sproloquiò James.
"O tu cosa, Potter?!" chiese ghignado l'altro.
"Io... faccio questo...STUPEFICIUM!" Zabini volò a terra a qualche metro da loro.
"James, calmati. Sto bene, guardami James! Guardami! Sto bene! Calmati, James... Sei arrivato nel momento giusto!" tentò di calmarlo la cugina.
"Andiamo via da qui." concluse James, tornando a guardare la cugina.
I due cugini camminarono velocemente via dal corridoio, James ancora col braccio stretto gelosamente intorno alle spalle di Rose, quasi non volesse mai più lasciarla andare.
Si fermarono solo quando arrivarono dall'altra parte del castello, vicino alla loro Sala Comune.
"James, hai capito ciò che ti ho detto?! Sto bene, guardami!" gli disse ancora Rose.
"Rosie... Avrei dovuto arrivare prima! Avrebbe potuto farti qualsiasi cosa!" sussurrò James, lo sguardo basso e spento, privo dell'allegria che lo contraddistingueva.
"James, sei arrivato nel momento giusto. Non ti preoccupare! Ora sto bene grazie a te. Sei fantastico, James. Grazie!" chiarì Rose.
La giovane Grifondoro si avvicinò al cugino e lo abbracciò, lo abbracciò con un sentimento che superava di gran lunga l'affetto tra cugini. Era amicizia, solida e forte.
Ma anche qualcosa di più forte, di indistruttibile.
Qualcosa di magico e potente, qualcosa che scaldava il cuore e lasciava senza fiato.
 

Ragazze, mi dispiace troppissimissimo di aver ritardato così tanto a pubblicare..
Mi dispiace! :'(
Ultimamente sono stata molto impegnata!
Mio nonno è morto e non avevo nè la concentrazione nè il tempo per scrivere.
MI PERDONATE? :(
Chiedo scusa a tutte per il ritardo, e spero che voglia recensire anche se vi ho fatte aspettare!
Un bacione a tutte!