Per la prima volta, dopo tempo, non so cosa scrivere.

Un vuoto abissale si č creato qui, nella mente.

Capitano delle giornate di vuoto.

Il vuoto cosmico.

Ecco, sono qui.

Nulla si scuote nella mia mente.

Eppure.....eppure non sono stupida. No, non lo sono.

Ho parlato con te tempo fa. Sempre i soliti discorsi, sempre le solite parole, tanto che mi chiedo se tu mi abbia mentito qualche volta.

Mi fido di te.

L'ho sempre detto. A tutti. A chiunque mi chiedesse se mi fidavo davvero di te, io rispondevo di sė.

Vedessi i loro sguardi!

Mi prendevamo per matta, mi lanciavano uno sguardo come a dire: "Poverina! Non se ne accorge!".

Accorgermi. No, non si tratta di questo.

Io sapevo sempre dov'eri, cosa stavi facendo. Eri tu a chiamarmi e dirmi dov'eri e cosa stavi facendo. Ogni sera.

Mi chiamavi e io lė a rispondere al telefono.

Sempre.

Non hai mai mancato al tuo compito.

Sapevo sempre quali riunioni avevi, in quali giorni e con chi.

Tutto andava bene, sempre.

Io non ho mai avuto problemi con te. E' vero, spesso ci vedevamo in orari strani. Il pomeriggio molto presto, ad esempio.

Mi hai sempre detto che quello č il momento pių bello per l'amore: č sera, ma c'č ancora il sole. Una notte luminosa. A me č sempre piaciuto.

Davvero!

Non mi č mai importato di quello che pensavano gli altri. Vivo per me stessa e per te. Gli altri possono dire e pensare quello che vogliono.

Non mi importa.

Sempre qui, sempre con te, solo con te.

Sempre.

Sono tre giorni che siamo qui.

Non siamo mai andati in vacanza insieme.

Il tuo lavoro.

Sempre il tuo lavoro.

Sono gelosa di quel lavoro che ti porta lontano.

Ma questi tre giorni siamo rimasti qui insieme.

Non soli.

No.

Sempre gente tra i piedi.

Quella donna. Quei bamibini.

Non mi hai detto chi sono.

Ma che importa.

Ora sono in un'altra stanza. In silenzio.

Mi piace il silenzio.

Anche tu sei silenzioso.

Sono tre giorni che lo sei.

Pazienza.

Io resto con te.

Sempre.