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Autore: parveth    09/01/2013    5 recensioni
Che succederebbe se gli abitanti di Storybrooke fossero insegnanti in un liceo italiano e per di piu' alle prese con quattro alunne all'apparenza un po' scapestrate ma con una gran voglia d'essere d'aiuto?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Allora, che ne dite della mia guida ragazze?" chiesi alle mie amiche mentre ero al volante della Punto di mia madre.

Era il 15 settembre, primo giorno di scuola ed io, fresca di patente ottenuta due mesi prima avevo convinto mia mamma a lasciarci la macchina ma credo abbia accettato solo perche' siamo tutte insieme, peccato che in quattro anni le sia sempre sfuggito un piccolo particolare:

Se solo volessimo replicheremmo alla perfezione la famosa scena de "il Gladiatore": "al mio segnale scatenate l'inferno".

Seppur con dinamiche e modalita' diverse oltre che epoca ed abbigliamento, s'intende.

Mi chiamo Perla Gentile, ho 18 anni e, come le mie amiche Miriam, Lavinia e Rebecca vivo a  Milano, il nostro e' un liceo cosiddetto "sperimentale" fondato da un tizio americano circa venticinque anni fa: i nostri insegnanti infatti sono tutti stranieri pur vivendo in Italia da parecchi anni, le lezioni dunque si svolgono in italiano a parte, dallo scorso anno, quelle d'inglese francese e tedesco. Non che i prof non ci abbiano pensato a farcele in lingua o meta' in inglese e meta' in italiano ma la maggior parte dei genitori gli si e' rivoltata contro, peccato, per una volta nella vita mi sarei sentita di dar ragione a quell'arpia della preside.

"Eccola li" penso svoltando a destra: Regina Mills in tailleur e tacchi alti, preside nonche' prof di matematica fisica e scienze, autoritaria e viscida, crede di essere la padrona dell'istituto e comanda tutti a bacchetta, per dire: non ha mai dato del tu agli insegnanti, tranne che a Connor Graham, vicepreside e prof d'informatica, l'anno scorso si vociferava che i due fossero amanti ma nessuno ne era certo,  "poveraccio"  avevo commentato io la prima volta  "come fai a portarti a letto una cosi?"  "mica e' brutta la preside" aveva commentato Miriam,  "no, ma e' una  stronza con la patente, e per me uno puo' essere il piu' figo del mondo ma se e' stronzo e' meglio che sparisca" avevo ribattuto.

"Perla, ma a quanto stai andando?" mi chiese Lavinia "80/h perche'?"  sapevo che in centro non si potevano superare i 50 tuttavia andavo piu' veloce per allenarmi con le marce, d'improvviso accellero sul ponticello che c'e' appena prima del nostro liceo facendolo in quarta, dovevo scalare ma me lo sono dimenticata cosi' quando mi fermo per parcheggiare le altre sono tutte aggrappate alla maniglia in alto con gli occhi fuori dalle orbite,  "ma tu sei pazza" disse Rebecca scendendo  "oh quante storie, in fondo ho accellerato giusto adesso" sbuffo io prendendomi lo zaino.

Entrando nell'ingresso vedo arrivare Richard Gold, il prof di diritto,  la prima volta che lo vidi ricordo che pensai: "cazzo, questo e' il campione del mondo degli stronzi: se appena respiriamo un po' piu forte ci mena"  era magro, piuttosto alto, con lunghi capelli castani, occhi scuri e uno sguardo triste e malinconico, questo quando era di buonumore, altrimenti da arrabbiato...beh non voglio neanche pensarci.  Sempre elegantissimo in completi scuri, camminava appoggiandosi ad un bastone a causa di un incidente di gioventu', non che fosse vecchio: aveva appena quarant'anni.  Chiamava tutte le ragazze "dearie"  e i ragazzi "caro", all'inizio quel modo di rivolgersi un po' m'infastidiva, sembrava una presa in giro ma col tempo ci feci l'abitudine cosi come al sarcasmo col quale punzecchiava tutti noi, raramente l'avevamo visto sorridere: noi quattro eravamo fortunate essendo tutte brave nella sua materia non ha mai avuto molte occasioni per rimproverarci, a parte quando chiaccheriamo ma chi non lo fa? e obbiettivamente noi eravamo il meno peggio li' dentro visto che eravamo tra i pochissimi che studiavano e s'impegnavano: c'e' da dire che lui emanava una tale autorevolezza da mantenere senza sforzo l'ordine in classe, ricordo la mia prima verifica: mi chiamo' alla cattedra e mi disse "bel lavoro dearie" mentre mi consegnava il foglio corretto abbozzando un sorriso che solo per quello rimasi stupefatta, avevo preso sette e mezzo ma fu l'unica volta che lo vidi sorridere.

Entrammo in classe e ci sedemmo in ultima fila: io e Lavinia poi Miriam e Rebecca, in quel momento pensai a come ci eravamo conosciute: il primo anno ci eravamo sedute vicine da subito ma per giorni quasi non ci siamo rivolte la parola, nemmeno io con Lavinia, giusto un ciao all'entrata e all'uscita, poi all'inizio di ottobre essendo arrivata presto avevo tirato fuori il libro che stavo leggendo in quel periodo suscitando risatine e commenti maligni negli altri miei compagni, stavo per rispondere per le rime quando avevo sentito la voce della mia compagna di banco: "lasciali perdere, sono loro a sbagliare non tu" l'avevo guardata stupita: in anni e anni che leggevo quasi tutti avevano denigrato quella mia passione ed era la prima volta che qualcuno mi "difendeva"  pubblicamente.

Cosi' avevamo rotto il ghiaccio e nell'intervallo avevamo anche parlato con Miriam e Rebecca, in quel momento entro' la prof Blanchard, l'insegnante di letteratura italiana e storia: lo scorso anno era venuto fuori che stava insieme a David Nolan, uno dei bidelli e a quanto pareva, la preside aveva fatto una scenata dicendo che "cosi si distraevano dal lavoro".

"Neanche stessero a sbaciucchiarsi tutto il tempo"  aveva commentato Rebecca quel giorno mentre eravamo a pranzo al bar,  al massimo li avevamo visti parlare a ricreazione ma nulla piu'
"e poi scusate: lei e graham si e gli altri no? ma chi si crede di essere?"  aveva commentato Lavinia indignata.

Quando a casa avevo parlato dell'atteggiamento della preside, senza pero' dire nulla su quella storia mia madre aveva detto: "strano, quando ci parlo io mi sembra molto gentile, severa forse ma cortese"   certo, capisco che negli ultimi anni fare l'insegnante sia difficile: una volta su venti alunni potevi mettere in conto che un paio avessero i genitori che li difendevano sempre anche quando non studiavano, ora la maggior parte e' cosi, compresa come dicevo la nostra classe: c'e' un'ignoranza tale che se fossi io una prof ne prenderei qualcuno a sberle per le stronzate che spara.

Guardando in giro vedo che Marta e Olivia si sono sedute vicine: quelle due stronze antipatiche, siccome i genitori sono piuttosto benestanti credono che tutto gli sia dovuto, arrivano vestite strafirmate dalla testa ai piedi e durante l'intervallo son sempre li' con I-pad e I-phone  "ma cos'avranno sempre da digitare che e' gia tanto se san mettere in fila quattro parole" aveva commentato acidamente Lavinia sfogliando una rivista,  infatti era gia' un miracolo che a fine anno avessero la sufficienza in tutte le materie...copiando naturalmente, quelle col cavolo che si abbassavano a studiare: eran sempre in giro, pomeriggio e sera, e se ne vantavano pure, oddio quasi tutti i nostri compagni a dire il vero: anche noi uscivamo ma solo il venerdi e il sabato sera o la domenica pomeriggio,  i nostri non ci avrebbero mai fatto uscire in settimana figuriamoci, con la scuola di mezzo, i miei poi...

Gli unici su cui possiamo in qualche modo contare li' dentro sono Tommaso e Sara seduti in seconda fila: sono sempre stati gentili con noi e ci han sempre rispettato senza canzonarci o altro, per cui non potevamo che ricambiare.

Alla seconda e terza ora (essendo il primo giorno finiamo presto) abbiamo filosofia con la prof Swan: e' giovane, e' qui solo dallo scorso anno, e non e' nelle grazie della preside, come nessuno del corpo docente d'altronde,  e' brava e ha un bel carattere ma sa essere severa quando serve.

A parte lei e Gold tutti chinano la testa quando quella comincia a sentenziare manco facesse parte del Csm: odio quando qualcuno tenta di prevaricare il prossimo perche' purtroppo e' capitato anche a me ma cosa posso dire io? loro giustamente han paura di essere licenziati se alzano troppo la voce.

Quanto a Gold ricordo quel giorno del primo anno: era primavera e lei era entrata dicendogli di uscire, la sentimmo dire che siccome il giorno prima non c'era aveva dovuto sostituirlo lei in una quinta, ma che comunque doveva avvisare,  lui senza perdere la calma le aveva spiegato che l'aveva comunicato ai bidelli, come da prassi visto che non c'erano ne lei ne Graham, lei asseriva di no, finche' non chiamarono David e Leroy che gli diedero ragione e la Mills dovette pure chiedergli scusa.  

Nel vederlo rientrare e riprendere la lezione come se nulla fosse noi quattro ci guardammo e da allora non avemmo che ammirazione e rispetto per il nostro all'apparenza freddo e scorbutico insegnante di diritto.

Suono' la campana ed uscimmo: sarebbe stato un lungo anno.


angolo autrice: eccomi con l'ennesima demenzialita'!  e' la mia prima AU quindi siate clementi, ho pensato come se la sarebbero cavata i "nostri" come insegnanti in un liceo italiano.  le quattro amiche sono ispirate a persone reali: nella fattispecie Perla sono io  Miriam e' jarmione  Rebecca e' Nimel  e Lavinia e' un'altra amica che pero' qui non c'e' e che in realta' si chiama Benedetta.  Spero apprezzerete. a presto
  
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