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Autore: Ugaz    09/01/2013    2 recensioni
"Hey..."
"..."
"Hey, sei sveglio?"
"Si."
"Posso...posso chiederti una cosa?"
"Cosa?"
"Una cosa che riguarda il domani."
"Mmm."
"..."
"Allora?"
"Quanto sono vicino a perderti?"
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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About Today


i.

"Hey..."
"..."
"Hey, sei sveglio?"
"Si."
"Posso...posso chiederti una cosa?"
"Cosa?"
"Una cosa che riguarda il domani."
"Mmm."
"..."
"Allora?"
"Quanto sono vicino a perderti?"



ii.

Le giornate all'ospedale passavano lente. Era il pensiero di tutti, ma nessuno osava trasformarlo in parole. Nessuno aveva ragione per farlo. Non si sentivano abbastanza importanti per  potersi permettere anche una sola frase di circostanza. Non Allyson. Non Susan o Mel. Naturalmente i suoi genitori non c'erano. Forse Jude era l'unico che avrebbe potuto dire qualcosa, anche  una banalità senza significato apparente, discutere sul tempo uggioso, parlare del suo ultimo lavoro e di come la critica lo avesse apprezzato e lodato.
Ma Jude guardava fuori dalla finestra senza pensare veramente a niente.
Jude avrebbe potuto dire qualsiasi cosa.
Jude era nel suo mondo e non aprì bocca.



iii.


Allyson era nella stanza da più di mezz'ora; solitamente i medici insistevano nel ribadire che Robert avrebbe dovuto riposarsi e ricevere visite che non durassero più di cinque minuti a persona.
E Allyson era dentro da quasi quarantacinque minuti. Come poteva essere che Robert parlasse così tanto con sua sorella? Perchè non aveva chiesto di vedere Jude, o anche Mel? Che avesse finalmente deciso di far arrivare un messaggio ai suoi genitori - se così si potevano veramente chiamare?
Oppure...oppure niente, pensò Jude. Non sapeva proprio cosa pensare se non perchè proprio a Rob? Perchè non a qualcun'altro? Perchè, per esempio, non a lui?



iv.


"Mel! Maledizione, stammi ad ascoltare!"
"Allyson ma ti rendi conto di che stronzate va dicendo? Ti rendi conto di cosa vuole fare?"
"Si, ma-"
"Ma un cazzo! Ha un fottutissimo tumore, sta morendo e cosa fa? Vuole andarsene alla casa al  mare? Sta rifiutando le uniche cure che gli potrebbero salvare il culo e lui pensa alla  spiaggia e a godersi il mare d'inverno? E un coglione, ecco cos'è!"
Era inutile ragionare con Mel quando si trattava di Robert, pernsò Susan. Erano lì a litigare da chissà quanto tempo e Allyson non era ancora riuscita a spiegare a quel testardo che si  costringevano a trascinare dietro che quello di andarsene dall'ospedale era uno degli ultimi desideri di Robert, che avrebbe preferito morire standose nella sua adorata casa davanti al mare in tempesta che starsene straiato a rimirare il soffitto troppo bianco della sua camera - cella come la chiamava lui.
"Santo Dio Mel stai zitto e non sparare cazzate come sempre. E' quello che vuole Rob. Non se ne discute."
"Ma...ma io non voglio che se ne vada. Cazzo. Non è giusto. Non ha mai fatto niente per meritarsi una  tale sfiga."
Era inutile ragionare con Mel tanto quanto era inutile farlo smettere di piangere.
Almeno Jude non c'era, pensò Susan.



v.


Il freddo era pungente sulla sua pelle. Era uscito di casa con solo una maglietta e un pantalone felpato addosso. Il vento che gli sferzava il viso soffiava raffiche talmente forti da mozzargli il respiro in gola.
Il naso bruciava.
Il mare era talmente tormentato che l'acqua dei cavalloni arrivava a bagnargli le guance.
Il sale aveva un sapore nuovo sulle sue labbra: di libertà.



vi.


Dio, era tutto così surreale. Robert era lì con lui, sulla spiaggia, a pochi metri di distanza, che fissava l'oceano in tempesta come se lo vedesse veramente per la prima volta.
Robert era lì con lui. Era a qualche passo di lontananza eppure lo sentiva come se un'intero universo li separasse.
Non riusciva più a parlargli come una volta, non poteva dirgli sinceramente cosa gli passava per la testa. Non poteva proprio dirgli che lo trovava bellissimo anche se i suoi capelli disordinati ora erano cortissimi, che era affascinante anche se gli si potevano contare le costole, che lo amava anche se...anche se cosa?, si chiese Jude. Anche se lo sentiva lontano?
Anche se stava per andarsene e lui era impotente davanti al destino? Anche se...perchè?
"ROBERT," lO chiamò d'impulso.
Robert distolse lo sguardo da quel meraviglioso spettacolo e gli sorrise.
In fondo, forse, non era così lontano come sembrava.
Però quel 'ti amo' che Jude voleva tanto regalargli gli morì sulla lingua.



vii.


Quanto sono vicino a perderti?



viii.


"Ti sei stancato troppo?"
"Solo un po'. E che i ragazzi mi asfissiano sempre con tutte quelle chiacchere. Per non parlare  delle continue cazzate che escono senza freni da Mel. Miseria, non so proprio come faccia a  spararne sempre di nuove!"
"Io invece mi chiedo come faccia tua sorella a divere l'appartamento con lui. Io sarei già scappato."
"Oh Jude, ma tu non hai pazienza."
"Si, ti piacerebbe!"
"ROBERT. JUDE. VOLETE IL DOLCE? L'HA FATTO ALLYSON E SECONDO ME FA SCHIFO!" Mel.
"O ma fottiti Mel, Susan dì qualcosa per favore!" Allyson.
"Beh, non è che tu sia famosa per le tue torte..." Susan.
Robert amava tutto questo. Guardò Jude. Rideva. Soprattutto amava lui.



ix.


La notte era calata in fretta e fortunatamente tutti se n'erano tornati alle proprie case. Rimanevano solo Jude e Robert ancora svegli ad assaporare la vista del loro soffitto. Infatti, poco dopo la dimissione dall'ospdale, Robert aveva espresso il desiderio di avere un soffitto in vetro nella loro camera, così da poter vedere le stelle, il cui splendore non era influenzato dalle luci della città.
"Hey..."
"..."
"Hey, sei sveglio?"
"Si, sono proprio qui."
"Posso...posso dirti una cosa?"
"Cosa?"
"Una cosa che riguarda oggi."
"Si."
"..."
"Allora?"
Quanto sono vicino a perderti? "Ti amo."
Robert si rigirò, spostandosi sul fianco destro. Guardò Jude come aveva guardato l'oceano: come se lo vedesse per la prima volta.
Gli posò il fantasma di un bacio sulle labbra.
Una promessa muta di infinito amore.



x.


Poi, un mattino, Robert chiuse gli occhi.
E Jude lo guardò andarsene così spettacolarmente lontano da sè stesso.





Scritta ieri notte con About Today dei The National come sottofondo. Una canzone che ti entra veramente dentro.


   
 
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