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Autore: hopeinthefuture    09/01/2013    0 recensioni
Ciao:) questa è la mia prima storia. Per qualunque commento, recensite liberamente.
Parla di uno spaccato di vita fondamentale che io ho immaginato andare così.
Buona lettura!! Protagonisti assoluti Mirai Trunks e Vegeta.
"Vegeta si girò verso il ragazzo del futuro e lo guardò, senza riuscire a proferire nessuna delle tante domande che gli giravano per la testa."
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mirai!Trunks, Vegeta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La sveglia di Trunks suonò alle 5 e mezza e subito ricordò il perchè. Velocemente si cambiò, constatando che Vegeta non era venuto a dormire quella notte e andò in bagno. Scese a far colazione e vi trovò la madre già sveglia che allattava il piccolo sè stesso e il padre che, forse, lo aspettava??
Non si interrogò oltre.
T="Ciao"
B="Buongiorno tesoro... La colazione è pronta..... Certo che voi sayan siete dei pozzi senza fondo sin dalla più tenera età" constatò sorridendogli.
Il figlio più grande la ricambiò, mentre Vegeta si limitò ad osservarla attentamente, prima di rivolgersi a lui.
V="Sbrigati... Non mi piace aspettare!" ed uscì della stanza.
Trunks lo raggiunse poco dopo e non ebbe il tempo di arrivare che già cominciarono le richieste paterne.
V="Mostrami la tua potenza al massimo... Così potrò capire da che livello cominciare"
Il ragazzo era indeciso. Non sapeva padroneggiare la sua ultima trasformazione, così si limitò a diventare super sayan.
V="Tutto qui?" chiese beffardo il padre.
T="No, in realtà... ma prima avrei bisogno di parlarti un attimo"
V="E di che cosa?!" chiese scocciato Vegeta.
T="Di ciò che mi è successo ieri". Il principe ora lo ascoltava con attenzione."Ho perso il controllo, per rabbia credo......... penso di aver superato il limite del super sayan...... solo che non so controllarlo ancora"
Vegeta sembrava turbato e disse "Fammi vedere!".
La risposta del giovane lo turbò ulteriormente: "Fammi arrabbiare... Tu ci riesci con facilità devo dire!"
Si scambiarono sguardi decisi.
All'improvviso e senza preavviso Vegeta si trasformò e fu addosso al figlio, colpendolo con ira: una, due, tre, cento volte.
Faccia, stomaco, schiena, gambe: non c'era un punto in cui il principe non avesse affondato un calcio, un pugno o una ginocchiata a Trunks, che non era ancora riuscito a realizzare ciò che stava accadendo.
T="Basta", sputò fuori Trunks dopo l'ennesimo pugno sui reni. Per tutta risposta, Vegeta lo scagliò contro il muro con un calcio e quando il giovane si accasciò al suolo, lo raggiunse camminando e gli schiacciò la testa con un piede.
Se Trunks avesse potuto vedere lo sguardo di suo padre in quel momento, vi avrebbe visto sofferenza, non tanto per le botte che gli stava infliggendo, ma per le parole che si stava preparando a dire, e che non pensava.
V="Tu sei e sarai sempre, insieme a quella vacca che ti ha messo al mondo, la mia più grande vergogna e delusione...... mi fai schifo".
Vide gli occhi del ragazzo spalancarsi e lo sentì fremere sotto di lui.
Un calore enorme scaturì con rabbia dal corpo di Trunks, facendo indietreggiare Vegeta; l'energia bianca accecava il principe con violenza, ogni secondo di più, finchè non si assorbì nella figura del giovane, quasi irriconoscibile. I muscoli erano gongi e vibranti di una forza all'uomo sconosciuta e i suoi occhi non erano più quegli azzurri specchi gentili ma sfere verdi opache, prive di ogni benevolenza.
La sua figura padroneggiava davanti a Vegeta, che si sentì spaventato ed eccitato allo stesso tempo: ma nulla fu in grado di fare che Trunks gli arrivò difronte e lo colpì con un pugno violentissimo al volto. Un dolore atroce fu quello che provò l'uomo, quando si schiantò su una roccia, che addornava il bel giardino, distruggendola. Si liberò dai detriti e si rimise in piedi a fatica: il figlio era li in piedi che lo aspettava.
Lo afferrò per il collo, guardandolo con quegli occhi che non erano i suoi e parlandogli con una voce roca che non gli apparteneva:
T="L'allenamento è finito e non ve ne saranno altri...... io TI ODIO Vegeta!"
Lo lasciò e gli diede le spalle, tornando ad essere il giovane dai capelli glicine e gli occhi color cielo.


Vegeta, tenendosi il collo arrossato e dolorante, lo fissò andar via, incapace anche di pensare e si diresse nella Gravity Room, dove si accasciò sul pavimento.
Sentì tutto il peso di quelle parole, che il figlio gli aveva detto, trafiggergli l'anima e si sentì male.
["Cos'ho fatto? Perchè ho detto quelle cose?"] pensò l'uomo sconvolto dalla proprio crudeltà. Chiuse gli occhi e tutto si face nero.

B="Svegliati! Vegeta svegliati, DANNAZIONE!". La voce della donna raggiunse le sue orecchie e poco dopo si ritrovò a fissarla, chinata su di lui, con qualcosa di diverso che le segnava lo splendido viso: era sconvolta e agitata.
B="Dimmi cos'è successo.... DIMMELO!". Aveva urlato esasperata quell'ultima parola.
V="Che intendi?". Si accorse che provava dolore nel parlare, e massaggiandosi ancora il collo, si mise a sedere.
B="Sai cosa intendo... Cos'è successo con Trunks??"
L'uomo la fissò quando pronunciò il nome del figlio, con uno sguardo che paralizzò la donna: era triste. Si alzarono insieme.
V="Niente.."dissecon voce roca.
Bulma era davvero shoccata e diede uno schiaffo a Vegeta, per poi cominciare a piangere in silenzio. Il principe la guardò affranto.
B="Se nè andato.. Non so neanche dove... Ha preso ttte le sue cose, mi ha abbracciato e se nè andato Vegeta. Sembrava distrutto............ Ti avevo pregato in quel foglietto...... e tu l'hai fatto andar via comunque....... Io TI ODIO VEGETA....". Respirò tremando e scappò via disperata, lontano da quell'uomo che in realtà amava più della sua vita, ma che non avrebbe mai perdonato per quella crudeltà.
Per Vegeta tutto smise di aver senso a quelle parole.
Suo figlio e la donna che amava avevano detto di odiarlo e avevo anche ragione di farlo. Lui non li meritava. Era molto tempo che, grazie a Bulma, non si era più sentito solo. Ma in quel momento, oltre che solo, si sentiva vuoto, carico di una disperazione e un senso di colpa che non aveva mai creduto di poter provare.
Trunks se n'era andato per non vederlo più, perchè vederlo significava ricordare la delusione che era stato come padre e perciò soffrire ancora..... e Trunks aveva già sofferto troppo per lui, senza di lui e con lui.
Bulma lo stava allontanando da lei, perchè tra lui e il figlio, lei avrebbe sempre scelto il secondo.
E lui stava lì, a cercare di ritrovare sè stesso ma con la consapevolezza che LORO  erano la sua ragione di vita vera ed ora, senza il loro amore, niente aveva più senso, neanche combattere.
Si trascinò in camera, dove si sedette in quel letto vuoto e pensò a Trunks. Sapeva che Bulma non pensava realmente ciò che gli aveva detto, ma suo figlio, invece, lo odiava: lo aveva visto in quegl'occhi così diversi.
Doveva andare da lui, doveva combattere contro il suo orgoglio e riportarlo a casa, da Bulma...... e da sè stesso.
Era una sfida, pane quotidiano per il principe ma, soprattutto, la prova decisiva per essere PADRE.
Si concentrò e cercò l'aura del giovane, ma dopo diversi tentativi capì che doveva averla azzerata.
["Dove può essere?"] pensò dentro di lui. Scartò l'ipotesi che potesse essere da Goku..... Suo figlio non sarebbe andato a consolarsi da quella terza classe. Doveva essersi isolato, perchè questo avrebbe fatto lui stesso.
Pensò ai luoghi lì intorno e subito gli venne in mente quella grotta dove, proprio lui, andava a riflettere su ciò che gli succedeva o a meditare prima e dopo uno scontro. Concluse che in ogni caso aveva bisogno di andarsene da quella casa e volò fuori dalla finestra, in quella direzione.
Atterrò prima di arrivare a destinazione e proseguì a piedi con l'aura azzerata.
Ed, infine, lo vide.
Trunks era proprio lì, appoggiato con la schiena ad un lato dell'entrata della grotta. Si teneva una gamba stretta al petto, mentre l'altra penzolava in uno strapiombo di molti metri. Fissava l'orizzonte, apparentemente tranquillo e mentalmente distante.
Vegeta sospirò lentamente, contemplandolo. Il suo orgoglio lo teneva inchiodato dov'era in silenzio, ma un'altra emozione, a cui non sapeva dare un nome, lo attirava verso Trunks fisicamente e faceva nascere in lui la voglia di spiegarsi. Restò fermo, ma parlò con sicurezza.
V="Chi ti ha parlato di questo posto!?"
Trunks sussultò e si girò a guardare il padre con gli occhi sgranati. Non rispose, ma ciò non preoccupò Vegeta.
Decise si avvicinarsi a lui, con le braccia incrociate al petto come era solito tenerle e passo sicuro.
Si guardarono a lungo, senza proferire un suono. 
Il ragazzo era confuso, mentre il principe era quantomeno rincuorato di averlo trovato e, soprattutto, di averlo trovato lì, in quello che reputava il  "suo" posto per superare i momenti più intensi.
V="Io vengo qui quando devo riflettere!". L'uomo fissava l'orizzonte ora.
T="Anch'io". Le parole erano scivolate dalla sua bocca senza gioia e dopo esse tornarono a guardarsi, a scrutarsi.
V="Chi te ne ha parlato?" ritentò.
T="Perchè qualcuno dovrebbe avermene parlato?". Vegeta non capì e si accigliò, così il giovane continuò.
T="Io sono SEMPRE venuto qui, anche nella mia epoca. Non sapevo ci venissi anche tu...". Gli somigliava davvero troppo.
V="Uhm". L'uomo sedette nel lato opposto dell'ingresso della grotta: erano uno lo specchio dell'altro.
V="Tu....... non mi fai schifo...... Io non penso quello che ti ho detto.....". Non lo guardava, ma a Trunks quelle parole riempirono il cuore, come mai aveva provato in vita.
T="E perchè lo hai detto?"
V="................ non lo so!............... Forse non voglio riconoscere che infondo tu e Bulma significate tanto per me!"
Non era stato nè difficile, nè umiliante dirlo, ma solo liberatorio.
Una lacrima silenziosa bagnò il viso del giovane sayan, che stentava a credere a ciò che aveva sentito. Il suo cuore batteva all'impazzata: il tono di Vegeta era duro ma calmo e sentiva che aspettava una sua risposta. Deglutì.
T="Io non ti odio.... Non ne sarei mai capace". Si guardarono, quasi contemporaneamente e sorrisero appena.
V="Sei davvero potente!"
T="Grazie...... In realtà credo che tutti quei muscoli mi sarebbero solo d'intralcio in uno scontro.."
V="Credo anch'io ma comunque la tua forza era strepitosa.... Dovrò impegnarmi per raggiungerti! Se ancora vorrai allenarti con me forse sarà più semplice....."
T="Mi piacerebbe allenarmi ancora con te... Veramente però!"
V="Sempre che tu non mi voglia uccidere anche nei prossimi allenamenti"
T="Scusa...... Ho perso la testa..... Ti ho detto che non so controllare la trasformazione....". Sorrisero al ricordo.
V="Me la sono cercata.... Spero che tu voglia tornare.... Sennò tua madre mi sbatte fuori casa...."
T="Starà impazendo, conoscendola...... meglio se andiamo" 
["E la conosci bene!"] pensò l'uomo.
Si alzarono e si guardarono attentamente.
V="Certo che mi somigli parecchio". Un sorriso bellissimo illuminò gli occhi di Trunks.
T="Si, me lo hanno già detto"
Si prepararono a volar via, uno affianco all'altro ed entrambi promisero a sè stessi che avrebbero fatto di tutto per salvare l'altro dal pericolo imminente. 
["Sono orgoglioso di te Trunks"], pensò Vegeta.
["Ti voglio bene, PAPA'"], pensò Trunks, più felice che mai.
L'amore non è cosa per tutti, ma a tutti è concesso di essere amati........... e poi chissà.

  
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