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Autore: Minari OppaRi    10/01/2013    6 recensioni
Che Alice fosse estremamente piena di energia Oz questo lo sapeva, certo conoscendo la sua indole pigra non si aspettava che venisse a svegliarlo di prima mattina, facendogli una domanda fin troppo inaspettata per essere uscita dalla sua bocca.
“Oz, cos’è l’amore?”
Il giovane Vessalius, convinto al cento per cento di stare ancora sognando, strabuzzò gli occhi diverse volte prima di tornare sotto le coperte.
“Oi, Oz. Sveglia.”
La Chain continuava a chiamarlo, scuotendolo appena.
Il biondo però era irremovibile, cosa che la fece altamente infuriare.
“Servo inutile, alzati! Come osi ignorare cosi la tua padrona che ti chiama per farti una domanda?!?
[Oz x Alice]
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice, Oz Vessalius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che Alice fosse estremamente piena di energia Oz questo lo sapeva, certo conoscendo la sua indole pigra non si aspettava che venisse a svegliarlo di prima mattina, facendogli una domanda fin troppo inaspettata per essere uscita dalla sua bocca.
“Oz, cos’è l’amore?”
Il giovane Vessalius, convinto al cento per cento di stare ancora sognando, strabuzzò gli occhi diverse volte prima di tornare sotto le coperte.
“Oi, Oz. Sveglia.”
La Chain continuava a chiamarlo, scuotendolo appena.
Il biondo però era irremovibile, cosa che la fece altamente infuriare.
“Servo inutile, alzati! Come osi ignorare cosi la tua padrona che ti chiama per farti una domanda?!?”
Con un calcio ben assestato lo buttò giù dal letto, facendogli sbattere il viso contro il pavimento.
“A-Ahia. Insomma, Alice che ti prende?”
Piagnucolò, massaggiandosi lentamente la testa.
“Ti ho fatto una domanda ed esigo una risposta.”
“Alice, è appena l’alba, non puoi chiedermelo dopo oppure andare da Sharon-Chan?”
“Non m’importa dell’orario e non voglio chiederlo a Sharon-Nee, voglio che sia tu a rispondermi.”
Oz arrossì lievemente, tornando a sedersi sul letto.
“Ok, visto che sono sveglio allora fammi questa domanda.”
“Cos’è l’amore? Forza, spiegami.”
Il biondo si strofinò lievemente i capelli, incerto su cosa risponderle.
Avrebbe semplicemente potuto dirle la classica definizione da dizionario ma certo non le sarebbe bastato, sicuramente non se ne sarebbe andata prima di ricevere una risposta che l’avesse soddisfatta a pieno.
“Oz, ti muovi o no?!?”
Brontolò la ragazza, impaziente come sempre.
“Dammi un secondo, Alice.”
Il giovane Vessalius si stava cacciando in un gran bel guaio, ancora poco e Alice l’avrebbe sicuramente picchiato.
Infondo però lui era da capire, in venticinque anni di vita, di cui dieci passati inconsciamente dentro Abyss, non aveva mai compreso cosa fosse l’amore vero.
Certo di cotte ne aveva avute parecchie, anche per Sharon, ma nessuna gli aveva fatto provare quelle magiche sensazioni dovute all’innamoramento.
Nessuna tranne Alice.
Lei, con il suo brutto carattere e  suoi modi rozzi e arroganti.
Lei, con i suoi sorrisi dolci e pieni di vita.
Lei, con la sua fragilità.
Tutto della Chain era riuscito a scaldare il cuore di Oz, donandogli per la prima volta la sensazione di essere davvero vivo.
Era diventata la sua luce, riuscendo a portarlo via da quelle tenebre che da troppo tempo lo imprigionavano.
La ragazza gli tirò un pugno in pieno viso, distogliendolo dai suoi pensieri.
“A-ahio!”
“Inutile servo, muoviti! La mia pazienza è finita!”
Ecco, anche quel suo lato tremendamente violento lo attraeva parecchio.
Oz non era ancora consapevole di quali fossero i veri sentimenti che provava verso Alice.
Normale amicizia? No, era qualcosa di molto di più, qualcosa che nemmeno lui riusciva a capire con certezza.
“E’ una strana sensazione.”
Esordì, lasciando che sul viso gli comparisse un enorme sorriso.
“Parla chiaro, servo!”
“Non c’è una precisa definizione, è qualcosa di difficile da comprendere. Insomma, senti di amare qualcuno e basta.”
“Quando lo senti?”
Chiese lei, incrociando le braccia mentre le labbra s’incurvarono in un espressione irritata.
“Non c’è un quando, può succedere all’improvviso. Sai che sei innamorato quando il cuore ti batte cosi forte che ti potrebbe uscire dal petto, non vuoi perdere quella persona per niente al mondo e poi non fai altro che arrossire quando lo guardi. Insomma, non è molto facile dire cos’è l’amore.”
Per qualche secondo il silenzio regnò sovrano, creando nel biondo una forte tensione.
Alice era soddisfatta della risposta? Oppure l’avrebbe picchiato per l’ennesima volta?
“Ti sei mai innamorato?”
La seconda domanda inaspettata in una solo mattinata, qualcosa davvero non andava in lei.
Il giovane Vessalius la guardò leggermente preoccupato. Che forse avesse la febbre? Oppure una strana malattia che faceva delirare i Chain?
Un altro pugno, forse anche più potente del precedente.
“E non guardarmi in quel modo, idiota! Deciditi a rispondermi! Cavolo, sei cosi lento oggi!”
No, era normale.
Il biondo si massaggiò la guancia dolorante, ridendo appena.
“E’ mattina presto, Alice. Ovvio che sono cosi lento, forse mi ci vorrebbe una bella tazza di thè con dei biscotti.”
Cambiare discorso non sembrò funzionare, infatti lo sguardo della ragazza diventava di secondo in secondo sempre più furioso.
“Ok, ok. Rispondo.”
Mormorò lui leggermente intimorito, non riuscendo lo stesso a non ridere.
Alice sembrò rilassarsi almeno un po’.
“Ecco….insomma, credo di si. Mi ricordo che la prima volta che incontrai Sharon-Chan pensi completamente la testa per lei, era cosi bella e innocente. Si, forse mi ero proprio innamorato.”
Oz si pentì amaramente di aver detto quelle parole.
Dietro la Chain sembrò elevarsi la figura minacciosa di B-Rabbit, pronto a trapassarlo a morte con la sua falce ma forse era solo frutto della sua immaginazione, infondo Gilbert non era lì a liberare il suo potere.
Certo, il suo sguardo assetato di sangue metteva lo stesso i brividi.
“TU.....LURIDO SERVO INGRATO!”
Alice si avventò su di lui, prendendolo per il colletto della camicia e alzando il braccio, pronta a tirargli un altro pugno.
Il biondo chiuse con forza gli occhi, intimorito più che mai.
Ma nulla di male accadde in quel lasso di tempo in cui non poteva vedere.
Nessun colpo.
Nessun dolore lancinante.
Solo una piccola e piacevole sensazione di calore sulle labbra che lo costrinse a guardare quello che stava succedendo.
La ragazza lo stava baciando.
Nessuno dei due capì quanto tempo passò prima che quel contatto s’interrompesse, forse secondi oppure minuti, nessuno dei due ci aveva prestato la minima attenzione.
“E’ forse questo l’amore..?”
Sussurrò lei, staccandosi appena dalle sue labbra.
Il suo viso era diventato di un rosso acceso, il respiro le era accelerato, il corpo sembrava tremarle e il battito cardiaco le era aumentato a dismisura, riuscendo persino ad essere udito da Oz.
“Mh…”
Come risvegliata da uno stato di trance gli tirò uno schiaffo, correndo subito alla porta della camera.
“SERVO SPUDORATO! IDIOTA! IDIOTA DI UN OZ!”
Sbattè con forza la porta, lasciando il ragazzo da solo in uno stato di totale confusione.
Si toccò lentamente le labbra, arrossendo lievemente.
“Un altro bacio per il patto…? Ma no, sono già il suo contraente…”
Un bacio.
Una domanda inaspettata.
Troppe emozione mai provate prima.
Il viso del giovane Vessalius diventò completamente rosso, rischiando per poco di fargli evaporare la testa.
“E’ forse questo l’amore..?”
Quella domanda però gli dava molto da riflettere e di certo lo avrebbe aiutato a chiarire per bene i suoi sentimenti.
Sorrise solare.
Cos’era Alice per lui?
Forse una risposta era già riuscito a trovarla.
Eh si, quella era stata davvero una bella mattina. 
  
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