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Autore: Rey_    11/01/2013    24 recensioni
-Ho una domanda intelligente.- esordisce Louis.
-Dai, spara.- gli dice Zayn, guardandolo interessato. Louis arriccia le labbra e ci guarda concentrato.
-Quanto può vivere una persona senza cervello?- chiede. Il silenzio cala immediatamente, mentre Zayn sembra pensarci su.
Decido di intervenire.
-Non saprei.- rispondo a Louis, senza battere ciglio. Poi mi volto verso Zayn.
-Tu quanti anni hai?- gli chiedo, sorridendo amabilmente.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, prima di lasciarvi leggere quest'epilogo, voglio ringraziarvi per l'ennesima volta per tutto quello che avete fatto per me, siete state davvero importanti e spero che, come me, non dimenticherete mai questa storia.
Love you all.
Sara



 Love is just a mess.

 
(33) Epilogo- Forever.

 
 

“Louis, vuoi muoverti? Rischio di arrivare in ritardo anche oggi!” sbotto per l’ennesima volta, i nervi a fior di pelle e l’istinto quasi bruciante di sfondare la porta del bagno e tirare fuori mio cugino per i capelli.
“Eccomi, eccomi!” urla, uscendo dal bagno ancora allacciandosi i pantaloni.
“Sia ringraziato il Signore” mormoro, mentre lui si infila le scarpe correndo giù per le scale e rischiando di rompersi la spina dorsale rotolando giù.
“Eccomi, sono pronto” esclama con un gran sorriso, infilandosi con un gesto fluido la giacca e prendendo le chiavi della macchina. Lo guardo male, precedendolo in cortile e salendo in macchina.
“Ancora non capisco come abbia fatto Lis a sopportarti fino ad adesso” borbotto, mentre lui mette in moto e parte a tutta velocità. Si volta per un secondo verso di me, lanciandomi un’occhiata divertita.
“Oh, sono arrivato in ritardo solo al primo appuntamento” replica. Schiocco la lingua.
“Si, però poi ti sei dimenticato del secondo, e ti sei addormentato al terzo”
“Dai, quel film era una palla!” si giustifica lui. Scuoto la testa.
“Sei impossibile”
Lui ride, mentre parcheggia la macchina con una sola manovra nel parcheggio della scuola. Ecco, se c’è una cosa che adoro di lui è che non ha freni, quando rischiamo di arrivare in ritardo. Prima che possa scendere e correre a raggiungere i miei, ancora per poco, compagni di classe, lui mi blocca afferrandomi un polso.
“Louis, ti prego” sbotto, voltandomi verso di lui esasperata. Mi ammutolisco all’istante, notando la sua espressione seria e un velo di lacrime che gli appanna gli occhi.
“Questo è l’appuntamento più importante, per te” comincia. Sotterro l’impulso di alzare gli occhi al cielo per lasciargli fare il suo discorso intelligente. E’ quasi obbligato, dato il fatto che tra meno di un’ora mi consegneranno il diploma e probabilmente non abiteremo più sotto lo stesso tetto.
Mi sono iscritta al college, non è molto lontano da casa, ma ha un dormitorio ed io voglio iniziare ad essere indipendente.
Louis mi mancherà, ma so che non sarò affatto sola: Lis verrà con me, da ottime quasi sorelle abbiamo gli stessi gusti ed era quasi scontato che la nostra scelta cadesse sullo stesso college.
E poi ci sarà Zayn, insieme ad Harry, che frequenteranno il college accanto al nostro.
Le nostre squadre di pallavolo si scontreranno in campionato, ma a parte questo rimarremo tutti uniti e amici, quello è un dato di fatto. L’unico dispiacere viene da quei piccoli idioti di Niall e Liam che hanno scelto un college abbastanza lontano, mandando in crisi le loro ragazze, soprattutto Cloe che rischiava di scoppiare a piangere ogni volta che guardava il calendario e che si rendeva conto che la scuola stava per finire.
Ma ci siamo promessi che ci vedremo, tutti e ogni volta possibile.
“Stai cercando di farmi piangere?” chiedo, ritornando al presente e guardando Louis che cerca di trovare le parole adatte da dire. Lui ride e mi da un buffetto sulla guancia.
“Non ci riuscirei, sei troppo insensibile” commenta. Faccio per ribattere, ma lui mi zittisce con un gesto della mano e tornando alla sua espressione seria.
“Comunque, volevo dirti che sono orgoglioso e fiero di te. Sei diventata una donna, ormai. Anche se per me sarai sempre la mia piccola cuginetta rompipalle” chiude il discorso con il suo solito sorrisetto angelico e scoppio a ridere.
Al contrario di quello che dice lui, una lacrima scivola sulla mia guancia e mi affretto ad asciugarla, sorpresa. Lui mi sorride dolcemente ed io ricambio, emozionata dalle sue parole.
“Dai, ora vai o rischi di non prenderlo il diploma e dovrò rimangiarmi tutto” mi dice, spingendomi fuori dalla macchina.
Corro, cercando di non inciampare nel mio stesso vestito e infilandomi quell’orrendo cappello che ci hanno costretti a prendere. Raggiungo per un soffio i miei compagni mentre Meg, la donna che è stata la mia confidente in tutti questi anni di scuola, sta letteralmente sudando per metterci tutti in fila in ordine alfabetico. Sorrido a Lis, che mi saluta con la mano, gli occhi già pieni di lacrime e mi posiziono accanto a Zayn.
“Buongiorno, ritardataria” mi saluta. Mi alzo sulle punte dei piedi per schioccargli un bacio sulle labbra e lui mi regala uno splendido sorriso.
“Pronto ad entrare nel mondo dei grandi?” replico.
“Io sì. Sei tu quella che dovrebbe essere preoccupata perché sta anticipando il suo momento” replica con un sorrisetto, marcando il fatto che sono un anno avanti e che non dovrei essere a questa cerimonia come lui.
“Non è colpa mia se ho il cervello più sviluppato della media” ribatto facendogli la linguaccia. Lui scoppia a ridere e poi Meg ci richiama al l’ordine, controllando per l’ennesima volta che siamo tutti in ordine alfabetico e  accorgendosi che io non sono proprio nel posto in cui dovrei essere e spedendomi lì quasi a calci nel didietro. Lancio un sorriso a Zayn e mi affretto a raggiungere il mio posto, due persone dietro Lis, poi la signorina Conor sale sul palco allestito al centro della palestra per iniziare la cerimonia.
Dopo il suo discorso noi facciamo il nostro ingresso e ci sediamo nelle prime file delle sedie lasciate libere e con mia grande soddisfazione noto che il posto di Zayn è proprio dietro al mio.
Liam, il ragazzo che ha raggiunto la media di voti più alti, preso in giro allo sfinimento da me per essere un secchione, sale sul palco per il suo discorso finale. Ridacchio e lui guarda immediatamente me, per lanciarmi un’occhiata esasperata mista al divertito. Gli faccio l’occhiolino e lui comincia a parlare, ma io vengo immediatamente distratta da Zayn che seduto dietro di me, comincia a stuzzicarmi e a giocare con i miei capelli. Le sue mani sono calde e mi solleticano il collo provocandomi mille brividi. Superato l’imbarazzo iniziale nel rivelarci i nostri sentimenti e nell’esternare i nostri improvvisi desideri dettati dagli ormoni in subbuglio, siamo diventati una coppia ufficiale, di quelle che sembra non averne mai abbastanza, e ho capito che il mio ragazzo è decisamente insaziabile.
La cosa che mi fa sorridere di più è che ora abbiamo un’intera estate a disposizione e che la passeremo tutti insieme in campeggio.
Ovviamente, io dividerò la tenda con lui.
Prima che possa arrossire per i miei pensieri decisamente poco casti, parte un applauso che mi fa capire che il discorso di Liam è finito e quest’ultimo scende dal palco rosso fino alla punta dei piedi, per lasciare il posto alla signorina Conor che comincia a chiamarci in modo che il preside, dopo una stretta di mano e qualche parola e raccomandazione inutile, possa darci il nostro diploma e noi possiamo dichiararci finalmente liberi e non più schiavi di questa scuola.
Mi dispiace, ad essere sincera, e mentre guardo i miei compagni alzarsi e ritirare il loro diploma  aspettando il mio turno, mille immagini e ricordi legati alla scuola mi travolgono, riportandomi indietro nel passato e facendomi rivivere tutte le emozioni, belle e brutte, che ho provato qui dentro, soprattutto in questa palestra. Un nodo mi chiude la gola al pensiero che dovrò lasciare la mia squadra, con la quale quest’anno finalmente sono riuscita a vincere il campionato, e il mio allenatore, amato professore di biologia che, pur inconsapevolmente, ha accelerato il processo di innamoramento tra me e Zayn, costringendoci ad essere compagni di banco e co-capitani.
Mi mancherà tutto questo, mi mancherà avere un punto di riferimento così importante e a dirla tutta sono spaventata dall’ignoto, da quello che il prossimo inverno potrò trovare al college.
Ma smetto di pensarci all’istante, distratta dalla voce squillante della signorina Conor che chiama il mio nome, e mi affretto ad alzarmi con le gambe tremanti e ad andare a prendere il mio diploma. Un urlo entusiasta si leva dal pubblico e memorizzo a mente che più tardi dovrò uccidere mio cugino per avermi fatto fare la solita figura di merda.
Raggiungo il preside ma, prima che possa dire qualcosa, il professore di biologia si alza e gli strappa di mano il diploma, per porgermelo lui con un gran sorriso.
“Signorina White, ammetto di averla profondamente odiata in certi momenti, ma devo dire che non ho mai avuto un’alunna come lei e sono stato onorato di allenarla” mi dice tutto d’un fiato, gli occhi lucidi.
Ok, questa non me l’aspettavo proprio.
Forse è per questo che l’abbraccio di slancio sussurrandogli un “grazie” emozionato all’orecchio, prima di scappare via e sedermi al mio posto, sotto gli sguardi sbalorditi dei presenti.
“Devo preoccuparmi?” mi chiede Zayn, non appena la cerimonia è finita, afferrandomi per i fianchi e lanciando un’occhiata di fuoco al professore che si sta congratulando con il resto della squadra. Rido e gli lascio un bacio sulla mascella tesa, facendolo rilassare all’istante.
“Adoro quando sei geloso”
“Ho motivo di esserlo?” chiede preoccupato. Gli sorrido.
“Mh, questo non posso dirtelo” rispondo enigmatica. Lui mi lancia un’occhiataccia, ma la sua replica viene spazzata via dall’uragano Louis che mi prende tra le braccia facendomi girare in aria.
“E brava la mia cuginetta adulta!” squittisce. Vedo Zayn alzare gli occhi al cielo, mentre anche gli altri si avvicinano a noi e Liam e Niall lo abbracciano, congratulandosi a vicenda.
“Louis!” strilla qualcun altro. Lui mi molla di scatto, voltandosi con un sorriso luminoso verso la voce.
“Amore!” accoglie Lis tra le sue braccia, stampandole un bacio sulla bocca e facendola ridere.
“Ecco che ricominciano” borbotta Zayn, scuotendo la testa mentre i due riprendono a baciarsi come loro solito, facendo venire la nausea a chiunque sia nel raggio di cento metri.
“Ehi, adulti” ci saluta Harry raggiante, tenendo la mano a Katie, timida e silenziosa che è riuscita a rubargli il cuore la famosa sera del ballo d’inverno. Quella notte è stata determinante un po’ per tutti.
“Ciao, riccio” lo salutano tutti in coro.
“Ehi, Katie” saluto la ragazza, notando di come si stia nascondendo timidamente dietro di lui. Sono quasi cinque mesi che stanno insieme e che ci frequentiamo, ma la sua timidezza è ad un livello sconvolgente, ancora si deve abituare a noi e deve riuscire a lasciarsi andare.
Lei mi sorride e mi fa un gesto con la mano.
“Pulce, che ne dici se oggi pomeriggio voi ragazze fate un’uscita tra di voi e lasciate noi maschietti liberi? Poi ci rivediamo stasera alla festa” chiede Harry, un vago sorriso malizioso sulle labbra. Lo guardo alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto.
“Dipende da cosa avete intenzione di fare” replico al volo, Katie annuisce e lo guarda quasi con la mia stessa espressione scettica. Lui le fa gli occhi dolci, mentre Zayn interviene stringendomi per i fianchi e baciandomi la guancia.
“Teddy, andiamo solo a festeggiare il nostro diploma” mi dice con voce dolce. Lo guardo, scettica.
“Si, niente di che. Solo una birra tra amici” interviene anche Niall, sotto lo sguardo di Cloe.
Mi rivolgo all’unico tra questi cinque pazzi di cui mi posso fidare.
“Liam?” Lui mi guarda e cerca di mascherare un sorriso divertito.
“Tranquilla, J. Ci penso io a loro” mi assicura. Annuisco e i ragazzi sospirano tutti sollevati.
“Si. Ma sappiate che come vi divertirete voi, lo faremo anche noi” interviene Lis, staccandosi finalmente dalla bocca di mio cugino. Le sorrido complice e vedo Zayn impallidire e stringere convulsamente le mani sui miei fianchi.
E’ terribilmente geloso e adoro stuzzicarlo su questo.
Louis si imbroncia.
“Piccola, lo sai che tu sei solo mia, vero?” mormora. Lis ride e gli schiocca un bacio sulle labbra arricciate.
“Certo, tesoro” annuisce. Lui rotea gli occhi divertito e gli morde una spalla.
“Ehi!” protesta lei, colpendolo con uno schiaffetto sulla testa.
E così cominciano la loro lotta e noi ci allontaniamo, lasciandoli soli. Faccio per seguire Harry e Katie al bar della scuola, ma due braccia forti mi fanno cambiare direzione, trascinandomi lontano verso la nostra panchina. Lo seguo e mi siedo accanto a lui.
“Che hai?”  gli chiedo, ormai abituata ai suoi sbalzi d’umore e a vederlo passare dall’entusiasmo e l’eccitazione al nervosismo in un battito di ciglia.
Ma lui mi sorride, stupendomi del tutto.
“Niente, volevo solo salutarti per bene prima che tu vada a divertirti” dice, una nota di sarcasmo amaro nella voce.
No, non mi sono sbagliata sul fatto che il suo umore è del tutto cambiato.
Alzo gli occhi al cielo, schioccando la lingua.
“Oh, andiamo Zayn, Lis stava scherzando”
“Si, ma tu mi sembravi molto d’accordo con la sua proposta” mormora.
“Stai dicendo sul serio? Dio, quanto sei permaloso!”
“Scusa, se mi preoccupo che qualcuno possa portarmi via l’unica persona che amo!” sbotta, rosso in volto. Boccheggio, stupita dalle sue parole, mentre lui sbruffa fulminando qualunque cosa gli capiti a tiro. Mi passo le mani tra i capelli, schiarendomi ripetutamente la gola e cercando di riprendere un certo contegno.
“Stiamo litigando?” chiedo poi titubante. Lui mi lancia un’occhiata di sottecchi.
“No. Io non ci litigo con te” si impunta, come un bambino capriccioso. Trattengo a stento un sorriso, inchinandomi per portare il viso all’altezza del suo.
“Allora smettila di pensare quello che stai pensando e ascoltami” gli dico. Lui mi guarda, sbruffando di nuovo.
“Niente e nessuno, sentimi bene, nessuno, mi porterà mai via da te. Tu sei la cosa più bella che mi sia potuta capitare e di certo non ti lascerò mai andare” gli assicuro. Un piccolo sorriso spunta sulle sue labbra.
“E’ una minaccia?” chiede sarcastico. Sorrido.
“Vedila come vuoi, questo è quanto” Mi rialzo, ma non vado tanto lontano, perché lui mi tira giù, facendomi sedere sulle sue gambe. Gli circondo il collo con le braccia, mentre lui strofina il naso contro il mio.
“Scusa se sono sempre così lunatico”
“Tranquillo, ci ho fatto l’abitudine” Lui sorride di nuovo.
“E’ che ti amo, lo sai vero? E ho paura di perderti” bisbiglia. Chiudo gli occhi e mi sporgo per lasciargli un bacio a fior di labbra.
“Non ne abbiamo già parlato?” chiedo retorica “Io e te, solo questo conta per me”
Il suo sorriso si allarga e incrocio per un solo attimo i suoi occhi emozionati, prima che possa spazzare via ogni briciolo della mia concentrazione con uno dei suoi baci mozzafiato.
E’ normale che ci sia un po’ di paura, ma abbiamo un’intera vita davanti per fare le nostre esperienze, per imparare a conoscerci, ad amarci, a discutere per poi riconciliarci.
Di una sola cosa sono certa: niente ci separerà, quello che c’è tra di noi è troppo forte per essere anche solo scalfito.
 
 



THE END













 



 

  
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