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Autore: valentinamiky    11/01/2013    1 recensioni
Raccolta di Shot partecipante al contest "Gocce di quotidianità" indetto sul forum da clalla97.
Il 2014 é davvero solo quello che ci ha presentato il caro, vecchio Zac oppure...?
Tra Croat e oggetti maledetti, frustrazione e piaghe umane che non comprendono quando é il momento di defilarsi (...Garth!), personaggi strampalati e sogni allucinogeni, boxer fluffosi e battipanni, i nostri eroi si saranno divertiti almeno un po' in quest'anno apocalittico?
1) Night club, broken heart
2) That's how i use it!
3) Crazyness
4) Abstinence
5) Can't tie your hands - even if you tied mine
6) The beater - il battipanni
7) Do you remember our first time, Dean?
8) Stasera no, sono stanco (ma se lo dice lui...insistiamo!)
9) Cursed
10) Anger
11) Chains of mortality
12) We can't
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione, Nel futuro
Capitoli:
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Titolo raccolta: 2014 Missing Moments
Pairing: Destiel
Pacchetto scelto: stasera no, sono stanca (lo dice sempre lei)
Note: Innanzi tutto ci tenevo a ringraziare Bea e Annalisa, che in questo lungo periodo mi hanno sopportato, hanno pianto, si sono soffocate dalle risate, sbavato per la figaggine di Dean e Cass messi insieme e soprattutto mi hanno sempre incoraggiato ad andare avanti e non arrendermi. Perfino durante le mie crisi isteriche per Barack Obama o Fast&Furious (questo è stato proprio difficile, considerando che il solo film che ho visto era il primo, nel 2001!)
E poi…si sono sbellicate ancora XD
Tornando a noi.
Che dire di questo 2014? Di sicuro non è come tutti se lo aspetteranno. In realtà l‘angst vero e proprio arriva solo nelle battute finali (le ultime tre fiction della raccolta, quelle più strettamente collegate perché concentrate negli ultimi giorni a Camp Chitaqua prima di affrontare Lucifer).
Le altre shot non sono strettamente collegate. L’elemento comune è il contesto del 2014!verse, ma per il resto sono perfettamente leggibili singolarmente. Anche le ultime tre lo sono, ma a differenza delle prime nove hanno un ordine preciso. Esclusa “Chains of mortality” e le due extra (in cui ho indicato come prompt le due citazioni che mi hanno donato l’idea di base), che sapevo dovessero essere le tre finali, ero abbastanza indecisa su che ordine dare alle altre nove. Quindi ho deciso di mantenere quello degli elementi del pacchetto scelto.
Mi sarebbe piaciuto scrivere anche di un Natale 2014 ma poi il tempo non me lo ha permesso. (Incolperò Obama per questo v.v)
Per il resto la raccolta è abbastanza…frizzante?
Insomma, escluso qualche momento malinconico ho voluto portare una ventata di comicità anche a quei poveretti rassegnati e frustrati. In fondo non è detto che Zac avesse ragione. Si sa che senza Cody (Cosa c'entra?) non è il massimo come veggente!
Per le ragioni sopra elencate, a molti potrà apparire OOC, ma generalmente i momenti più bizzarri sono preceduti dall’avvertimento “sogni allucinogeni”. Essendo forme oniriche, credo di essere giustificata.
Ok, smetto di annoiarvi ^^ Buona lettura!
 
Titolo: Night Club, Broken Heart
Prompt: locale
Rating: giallo
Avvertimenti: malinconia dilagante, sensi di colpa vari ed eventuali; Dean nomina i protagonisti di "Moulin Rouge"

 

Night club, broken heart

 
Castiel ricordava quel locale. Buffo come fossero giunti fin lì, quasi per caso, chiusi in macchina davanti a un'insegna al neon ancora lampeggiante per puro miracolo.
Ma entrambi sapevano che il caso non esisteva, che tutto era frutto di scelte divine o conseguenze del libero arbitrio di cui si erano serviti fino a quel momento per cercare di sfuggirvi. Senza risultati meritevoli di nota.
Insomma, si erano ribellati per sfuggire all'Apocalisse, per far sì che la morte non si abbattesse su milioni di innocenti e invece c'erano dentro fino alla punta dei capelli. Quante vite erano andate perdute per colpa loro?
Non avevano evitato un bel niente, solo condannato l'umanità per la sciocca pretesa di ribellarsi a un Dio che aveva già deciso ogni cosa.
Probabilmente, anche l'essersi ritrovati proprio davanti a quel night club non era una coincidenza.
Per quanto potesse apparire vecchio, impolverato, cadente e abbandonato a sé stesso, perfino deturpato e sgretolato o ricoperto di muffa nei punti più umidi, l'edificio esisteva ancora. Aveva resistito all'attacco dei vandali, che avevano imbrattato la facciata e ai Croat che ne avevano probabilmente saccheggiato l'interno.
Dean si umettò le labbra, nervoso.
Erano da soli, nessuno li avrebbe disturbati.
Potevano ricordare i vecchi tempi, ridere o fare l'amore fino allo stremo delle forze; ma la verità era che entrambi desideravano solo un ultimo momento di quiete, insieme. Senza ordini, sottoposti o comandanti. Senza responsabilità troppo gravose, stupefacenti in grado di annebbiare i sensi, puttane o teorie new age che non riuscivano a togliere loro dalla testa l'idea di aver ormai perso per sempre il Paradiso.
Solo loro due, a cibarsi l'uno del respiro dell'altro e parlare attraverso sguardi afflitti ma che ancora erano animati da un sentimento mai smarrito per strada.
Dean ricordava i giorni trascorsi lontano da Sam, quando Castiel gli era rimasto vicino, cercando di aiutarlo nei casi, combinando un pasticcio dopo l'altro. Si era davvero divertito e se solo avesse potuto, avrebbe dato qualunque cosa per tornare indietro e cambiare tutto.
Cass, di quei giorni, ricordava solo la tensione dell'imminente scontro con Raphael e i pallidi tentativi di Dean di distrarlo, portandolo in quel luogo di perdizione.
-Ora saprei cosa dire a Chastity- sorrise mesto e sentì immediatamente lo sguardo inquisitore di Dean bruciarli il viso.
Aveva senz'altro suscitato la sua gelosia.
-Cosa, sentiamo?-
Era una dichiarazione di sfida che provocò l'ilarità dell'angelo caduto.
Dean sapeva essere irruente, sgarbato, perfino egoista a volte. Per orgoglio. Ma Castiel non avrebbe mai smesso di amare quella sua smania di possesso, che lo faceva sciogliere come creta ogni volta che il Winchester manifestava la sua gelosia.
Era in qualche modo dolce, rassicurante ed eccitante; non esisteva droga che reggesse il confronto, quando Dean reclamava il possesso su di lui.
-Le direi le stesse cose che ho detto allora e aspetterei il tuo arrivo...- rispose il sottoposto, senza mai distogliere quelle sue gocce di oceano da quelle verdi e lucide d'eccitazione del leader. Fece una piccola pausa, beandosi del respiro affannato del suo umano, che probabilmente attendeva solo di poterlo sfiorare. -Poi ti spoglierei e inizierei a baciarti fino a farti impazzire e pregarmi di smettere-
Dean abbandonò la testa contro la sua spalla, ridendo di gusto. La mano scese a intrecciarsi con quella dell'amante.
-Non accadrà mai- e i suoi occhi dicevano "non potrei mai stancarmi di te".
Il bacio che li unì era dolce, puro, qualcosa che il Night Club non aveva mai visto.  Perché questa volta non si trovavano lì per qualche stupida, sconosciuta sgualdrina.
E davvero, stare sotto l'insegna di uno Strip Club che cadeva a pezzi a baciarsi come se fosse il luogo più romantico del mondo aveva dell'assurdo.
-Degno di Christian e Satine!- bisbigliò, a fior di labbra.
Desideravano evadere dai propri ruoli, da un destino opprimente che torreggiava sulle loro teste come una ghigliottina. Volevano concedersi una notte, una soltanto, da persone normali, anche se di normalità nel loro caso non si era mai parlato.
Per una notte, il leader di Camp Chitaqua non esisteva; aveva lasciato il posto a un comunissimo uomo, con le sue incertezze e Castiel desiderava solo dimenticare le sue misere condizioni e quella realtà dal sapore di incubo.
Erano entrati furtivi come fuggiaschi, ma una volta certi di essere al sicuro da ogni minaccia, avevano cercato un prive e senza troppi preamboli si erano ritrovati avvinghiati, stretti come raramente potevano permettersi al campo, con tutti gli altri cacciatori nei paraggi.
Era stato lento, intenso, perché Dean voleva un momento che fosse solo per loro, un attimo che troppo a lungo avevano atteso e che spesso era stato ostacolato da tensioni e incomprensioni e il Winchester sapeva perfettamente che Castiel aveva bisogno di tutto questo. Bisogno di sentirsi ancora amato.
Si concessero tutte quelle attenzioni cui troppo spesso dovevano rinunciare, per paura di essere sorpresi e Dean si lasciò perfino sfuggire dei bisbigli dolci all'orecchio dell'amato. Parole di conforto e disperazione.
Promesse che si infrangevano sulla pelle accaldata dell'altro, difficili da mantenere ma necessarie a entrambi per trovare la forza di continuare a lottare. Soprattutto dopo tutto ciò che quell'angelo aveva fatto per lui, avendolo salvato in tutti i modi in cui una persona potesse essere salvata.
Gli doveva almeno la speranza.
Proprio come quello stupido locale, che aveva visto sempre e solo sesso ma ora testimone dell'amore più puro e devastante.
Ed erano così simili...
I divani sgualciti, le sedie ribaltate, il velo di polvere che ricopriva ogni cosa, come i segni che il tempo aveva lasciato insieme a cicatrici indelebili sui loro cuori straziati o nel loro fisico provato dal tempo e dalle numerose, interminabili battaglie.
Non era rimasto nessuno ad animarlo e così Dean e Cass avevano perso ogni cosa, ogni prezioso legame al di là di loro stessi.
Le pareti imbrattate di scritte denigratorie, come quelle parole pronunciate da demoni o esseri senza scrupoli che avevano cercato di creare dei squarci servendosi delle crepe profonde nei loro animi, riuscendo sì a scalfirli ed insinuare il seme del dubbio, ma senza mai piegarli completamente alla propria volontà.
Non erano ancora crollati e finché qualcuno non li avesse abbattuti fisicamente avrebbero continuato a mantenere accesa la speranza, come quel neon intermittente che seguitava a illuminare l'ingresso allo stesso ritmo con cui i loro cuori ancora palpitavano, ribellandosi a un destino già segnato da secoli.
  
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