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Autore: ourloveislikeasong    12/01/2013    9 recensioni
L’amore ha davvero tante strade da percorrere: alcune sono semplici,altre più difficili di altre. Soprattutto se si incontrano due ragazzi che dell’amore non sanno niente e che forse non vogliono saperne.
Ma forse Nicholas,splendido ragazzo di 20 anni,e Aria,una ragazza di 18 anni,sapranno scrivere la loro storia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vorrei ringraziare ognuno di voi per avermi sostenuto. 
Per aver reso possibile questa storia. 
Grazie per tutti coloro che hanno letto i miei capitoli.
Grazie per coloro che li hanno recensiti. 
Grazie perchè avete sopportato le mie mentions su twitter. 
Grazie per tutti gli splendidi complimenti,mi avete resa felice. 
Grazie perchè ci siete. 

Epilogo. 

Tre anni più tardi…


Il reparto maternità del Bellevue Hospital Center quella sera era molto silenzioso. Nicholas era seduto su una triste sedia blu infondo al corridoio e non sapeva cosa fare. Si alzava, faceva qualche passo e poi tornava a sedersi. Poi andava a prendersi un caffè (forse il quarto quella sera!) e tornava a sedersi di nuovo.
«Papà vuoi calmarti?» gli urlò Ariel catturando completamente la sua attenzione. «Ma quanto ci mettono?» chiese Nick ansioso. «Stai calmo! Vedrai che ora uscirà qualcuno e ti chiameranno per assistere al parto. Andrà tutto bene okay?» «Come farei io senza di te?» disse baciando la figlia sulla guancia e abbracciandola.
Qualche minuto dopo, come aveva detto Ariel, un infermiere uscì dalla stanza e lo chiamò per vestirsi.
C’era quasi.

Entrando nella sala parto e guardando sua moglie stesa sul lettino si ricordò la prima volta che si incontrarono, per caso per la strada. La sua mente andò poi al loro matrimonio.
Era una calda mattina di Aprile, il 13 per la precisione, e lui era già pronto alle dieci del mattino. La celebrazione si sarebbe tenuta in un’ampia distesa di prato tutta decorata per l’occasione alle undici. Quando Nicholas arrivò vide il luogo allestito perfettamente e si meravigliò di come la sua fidanzata, e anche lui, fossero riusciti a mettere su una cosa così bella. Ma era tutto merito di Aria, lo sapeva. Era lei quella che aveva scelto quell’ampia villa nel New Jersey con quel prato bellissimo.
Alle undici e un quarto, quando l’ansia l’aveva ormai divorato, la marcia nuziale iniziò a suonare e pochi minuti dopo Aria stava camminando, al lato di suo padre, sul tappeto rosso.
Indossava un vestito panna che le stringeva fin sotto il seno e poi scendeva leggero con uno strascico lunghissimo. Era quello che Aria aveva sempre voluto, lo sapeva.
Si perse nel suo sguardo e quel momento gli sembrò infinito. Così infinito che riuscì solo a svegliarsi quando gli chiesero: «Tu, Nicholas Jerry Jonas, vuoi sposare la qui presente Aria Richardson?»
«Si, lo voglio con tutto il mio cuore»
disse stringendole forte le mani.
«E tu, Aria Richardson, vuoi sposare il qui presente Nicholas Jerry Jonas?»
«Lo voglio. Ora. Sempre»


Ed ora si trovava lì, in quella sala che non sapeva di nulla a tenere nuovamente la mano a sua moglie che stava per partorire. Era una femminuccia, e entrambi erano contentissimi (più Aria, se dobbiamo dirla tutta). L’avrebbero chiamata Sophie, un nome che avevano scelto insieme qualche tempo prima.
Mentre la guardava urlare,spingere e stancarsi si ricordò del momento in cui gli disse che era incinta.

Quel pomeriggio erano stesi entrambi sul divano di casa Jonas a guardare un film. Erano abbracciati come sempre e ogni tanto si scambiavano qualche sguardo d’intesa o qualche coccola. Amavano passare del tempo da soli quando Ariel era a scuola. Era come entrare in un mondo tutto loro; lo facevano anche quando c’era Ariel ma da soli era un’altra cosa.
«Amore lo sai che ti amo?» lo interruppe lei ad un certo punto.
«Anche io ti amo, piccola» le rispose Nick posandole un bacio sulle labbra.
«Ti amo così tanto – continuò lei – che ti ho fatto una torta stamattina. Te la vado a prendere»
Quando posò la torta sul tavolo, una red velvet la sua preferita, notò una scritta su di essa. “Tra nove mesi saremo in quattro”, gli aveva scritto Aria e Nicholas, dopo aver letto, la prese in braccia facendola girare qua e là e la baciò passionalmente.
«Sono l’uomo più felice del mondo!» esclamò per poi baciarla ancora.

Le urla della piccola Sophie si sentivano per tutto il reparto. Era una bambina sana e pesava ben 3 chili e qualcosa. Durante la gravidanza, a dispetto di tutto quello che le dicevano, Aria aveva mangiato di tutto e questo era il risultato. Quando aprì gli occhi Sophie guardò la sua mamma e il suo papà e si aggrappò a loro, smettendo di piangere. Ma se la bambina non pianse, lo fece Nicholas.
Quel giorno era il più bello della sua vita. Aveva visto nascere sua figlia, ed era una cosa meravigliosa.
«Ciao sorellina, sei bellissima» esclamò Ariel accarezzandole la guancia.

Nicholas non sapeva se esisteva veramente il lieto fine, né se le favole potevano realizzarsi. Ma quel giorno ne era sicuro, lo sapeva. Quello era il suo “e vissero per sempre felici e contenti”. 


Non ci credo che è finita,davvero. 
Voi siete stati davvero splendidi ed io vi voglio tanto bene. 
Sappiate che siete speciali. 
Vostra,

Ross. <3
  
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