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Autore: SalazarSerpeverde    13/01/2013    7 recensioni
In un normalissimo liceo italiano arriva un ragazzo del primo anno, Claudio, non proprio nella norma. Adora poltrire, NON seguire i consigli, non studiare e raggiungere i massimi risultati con il minimo sforzo (ovviamente non riuscendoci).
La sua presenza sconvolgerà letteralmente e matematicamente la classe coinvolgendo Professori, Alunni e anche il suo Autore, che nonostante tenti di fargli sempre fare la cosa giusta, scoprirà che non sarà poi così facile.

SalazarSerpeverde
Dal Capitolo Primo:  ...Io mi chiamo Claudio Orlando Gennaro Luigi Igor Oronzo Nicola Emilio, ma per fare prima, tutti mi chiamano COGLIONE per via delle iniziali dei miei nomi...
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 63 - Che fine ha fatto la feccia umana?

Mamma: “Allora, l’hai trovato?”
Autore: “No. Non è ne in pizzeria, ne al ristorante, ne al chiosco, ne al buffet e nemmeno al pizza al taglio. Questa volta è scomparso davvero.”
Mamma: “Hai provato in biblioteca?”
Autore: “...”
Mamma: “Volevo solo sdrammatizzare un po’.”
Autore: “Bé? Come lo troviamo?”
Mamma: “Ho un’idea. CANE! Annusa questo calzino di Claudio e portaci da lui!”
Cane: “WOOOF WOOOF. SNIFFFF SNIFFFFFFFFFFFF.”
...
...
Prete: “Siamo qui per celebrare il funerale di Fuffi VI, morto in seguito ad una tragedia che ha sconvolto tutti. La mamma, il suo compagno, il papà e il figlio scomparso Claudio.”
 
*sottofondo drammatico*
Dov’è Claudio? Che fine ha fatto proprio in questo giorno diverso dagli altri? Per scoprirlo, bisogna ripercorrere i nostri passi, a partire da questa mattina. Era un giovedì assolato, Claudio si era appena svegliato ed era pronto più che mai a sconfiggere ragazzini nerd asiatici su giochi online del XVI secolo.
Quando...
Mamma: “Imbecille, va a scuola *stacca la spina al gioco* ”
Io: “Ma mamma! Stavo per fare il magico colpo del sole a quel povero sfigatello dall’altra parte del mondo!”
Mamma: “BRRRRRRRR.”
Io: “Che c’è?”
Mamma: “Niente, è solo che pensare che fra tre anni potrai guidare mi fa venire l’era glaciale nel cuore.”
Scrat: “ *rincorre ghianda nel cuore della mamma* ”
Mamma: “Ignorando ghiande e bradipi... VA A SCUOLA!”
Io: “Uff. E va bene, ma solo per oggi.”
Mamma: “Guarda che non è un optional.”
Io: “Si certo, come è non è un optional non mettere i cereali nella Carbonara. Vero?”
Mamma: “Mi avvalgo della capacità di non rispondere. Comunque, tieni, portati questa mela per merenda.”
Io: “No grazie. Preferisco i sandwich del bidello provenienti da Hiroshima.”
Mamma: “Va bene. Per Natale ti regalo un contatore Geiger allora. Mi raccomando però, quando esci accompagna il cancello e non sbatterlo come fa Mark con me 13 volte al giorno (si, sono molto attiva per la mia età).”
Io: “Va bene, va bene, lo accompagno.”
DOPO
Io: “Bene, cancello. Dove la porto di bello oggi?”
Autore: “Che coglione. Ti aspetti che ti risponda?”
Cancello: “Oh, grazie per avermelo chiesto. Potresti portarmi al carcere? Sai, sono molti anni che non vedo le sbarre della cella numero 16.”
Io: “Ok... 16? Chissà perché oggi mi balena in testa questo numero.”
Autore: “Non preoccuparti, sarà solo la somma di tutti i voti che hai preso dall’asilo ad oggi. *non mente* ”
Io: “Si certo.”
A SCUOLA
Prof. Pitagora: “Benvenuto Claudio. Pensavo non venissi quindi ho venduto la tua sedia per 16 euro, ma se vuoi, prendine una tra le 16 in magazzino. Io intanto continuo a spiegare alla classe l’importanza del numero 16 nella matematica e dopo interrogo 16 persone. Mentre le interrogo, finisco di mettere a punto altri 16 nuovi modi per offenderti. Ah, ti sarei grata se mi consegnassi quei 16 compiti che avevi arretrati e ti sarei anche grata se non strappassi le cartoline che mando ai tuoi genitori. Ne ho già spedite 16.”
Io: “Uffa, oggi c’è l’hanno tutti col numero 16. Vabbè, vado a sedermi laggiù.”
Luigi: “CLAUDIO! EHI! Siediti vicino a me ti ho riservato il posto. Bé, veramente nessuno si è voluto STRANAMENTE sedere vicini a me, nonostante l’avessi chiesto a...”
Io: “Fammi indovinare. 16 persone?”
Luigi: “No 17.”
Io: “FIUUUUUUUU! Diventava inquietante a questo punto.”
Luigi: “Ah no. Ho sbagliato a contare le persone a cui l’avevo chiesto.”
Io: “ALLORA SONO 16?”
Luigi: “No 15.”
Io: “FIUUUUUUUUUUUUUUUUUUU! Meno male. Iniziava a diventare strano.”
Luigi: “Però, visto che l’ho chiesto anche a te, sono 16.”
Io: “Uffa! Questo 16 lo odio! Perché ho una strana sensazione che lo riguarda?”
Bidello: “Per chi sono i 16 sandwich radioattivi?”
Io: “DAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH *si getta dalla finestra* ”
Prof. Strabbubbulo: “Ehi, la mia auto! Non danneggiatela che dentro c’è il numero 16 della rivista TRAPIANTATI E BELLI.”
Io: “ *si ciuccia il pollice per la paura* ”
Autore: “Bleacht! Non leccarti le dita. Con quelle ci hai mangiato 16 (miliardi di) cibi diversi senza mai lavartele.”
Io: “BAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAASTA! QUESTO 16 MI STA SPAVENTANDO!”
Autore: “Ehi, non fare lo psicopatico. Altrimenti il capitolo non arriverà mai a 16 recensioni.”
 
 
Ecco, arrivati a questo punto, di Claudio non se ne seppe più nulla. Fuggì dalla scuola rotolando e ciucciandosi il pollice. Quando poi tornai a casa, nella sua camera trovai qualcosa di sconvolgente.
...
...
No, non i topi. Cioè, i topi c’erano però non era quello il motivo. Sulla scrivania c’era un cappello a punta colorato e un biglietto che diceva: 
TANTI AUGURI CLAUDIO.
Incredibile, era il suo compleanno e nessuno se n’era ricordato. Solo lui se n’era reso conto dopo tutti quegli avvertimenti. Allora era passato per casa, aveva lasciato quel biglietto ed era scomparso, sentendosi ignorato da tutti.
Passarono tre ore.
Di Claudio il sedicenne non c’erano tracce, e due cose facevano crescere il terrore tra i suoi conoscenti.
La prima è che forse si era suicidato (anche se non mi sembra motivo di terrore, ma di festa nazionale). La seconda è che se era ancora (sfortunatamente) vivo era a -2 anni dalla conquista legale della patente.
Passarono altre tre ore.
Di Claudio ancora zero tracce. Si mobilitò l’Intelligence, Scotland Yard, la Squadra Antimafia, il Distretto di Polizia e persino I Cesaroni per trovarlo, ma niente.
Sembrava incredibile, ma... era al bar fuori la scuola.
 
Autore: “Coglione! Mi hai fatto narrare così bene tutte queste righe per niente?”
Io: “Non parlo mai più con voi. Nessuno si è ricordato del mio compleanno.”
Autore: “Bé, tu non sei certo il ritratto della perfezione. Alla scorsa festa della mamma le hai regalato dei piatti da lavare, alla festa del papà, gli hai portato delle mimose raccolte per strada e alla festa di fidanzamento ufficiale di Luigi con te, non ti sei nemmeno presentato. E a me mi tratti di merda ogni giorno.”
...
...
Io: “Ok, allora tutto perdonato. Forza ora, tutti a festeggiare il mio compleanno nel ristorante più costoso della città. Ovviamente, OFFRITE VOIIIIIII! *inizia a ballare Gangnam Style insieme ad un triste ragazzino asiatico che aveva perso una sfida a Super Mario 64* ”
Autore: “Non è venuto nessuno, stai ballando da solo.”
Io: “Uff. E perché? Cosa c’è di più importante?”
 
INTANTO
Mamma: “730 giorni, mancano solo 730 giorni!”
Papà: “Accidenti, dobbiamo impedirgli di iniziare a guidare, è un pericolo per tutti!”
Mark: “Io dico che dovremmo trasferirci in Alabama.”
Mamma: “NO! Ci troverà, ci troverà di sicuro! *si ciuccia il pollice per il terrore* ”
Papà: “Uhm, questo è un fior fiore di problema. Altro che bollette a fine mese e tradimenti coniugali.”
Mark: “Ahem! *tossisce* ”
Mamma: “Vedrete che troveremo una soluzione.”
Papà: “Speriamo.”




ANGOLO AUTORE
Ok, di frequente vi rompo più spesso le palle/ovaie con questi angoli autore. Bè, questa era un'occasione speciale. Il nostro beniamino dall'alito SradicaAlberi e dalle ascelle dirompenti, compie 16 anni. E mentre il terrore che presto potrà guidare, dilaga sia in Italia, sia in Cina, sia in Alabama, tutti potrete fare un opera di bene mandando 500 euro al mio indirizzo di casa (che OVVIAMENTE poi io donerò a lui in persona. Non pensate male v.v).
Bé, ora vi saluto e... buona depressione domenicale!

P.S. SU COL MORALE CHE DOMANI INIZIA UN'ALTRA SETTIMANA DI SCUOLA! *inizia a fuggire*
  
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