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Autore: SenzaPH    13/01/2013    2 recensioni
Eccoci qui ragazzuoli, questa storia partecipa al contest: "Io ti ho creato ed io ti... Incontro" creato da S.SLAPPY ed ecco voi il link del suddetto:
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10483978
Mi è stato chiesto di incontrare il protagonista di una mia storia orginale ed io ho scelto il vecchio Kyle di "Amore Bianco". Spero vi piaccia, fatemi sapere cosa ne pensate.
Un saluto,
SenzaPH
Genere: Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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No, adesso tu ti siedi e mi spieghi perché mi hai fatto somigliare ad una pecora!

 
<< Non riesce! >> esordii demoralizzata << Perché? >> chiese lui << Non lo so avrò sbagliato un segno aspetta… Non riesce, non riesce per la quarta volta >> continuai sull’orlo di una crisi isterica. Il maledetto esercizio di matematica non si decideva a riuscire << Aiutami >> chiesi ma il professore di matematica che mi dava ripetizioni non la finiva di ridere << Vedo che ti faccio proprio ridere eh? >> asserii divertita, lui si limitò a fare di sì con il capo << E' che oggi sei completamente distratta! >> esclamò con le lacrime agli occhi << Cosa pretendi? Sono le 16.30 mi sono praticamente svegliata due ore fa >> mi giustificai << Guarda meglio l’esercizio e vedi di concentrarti, vuoi un caffè? >> << Sì >> risposi mentre con sguardo rabbioso osservavo l’insulsa successione aritmetica che mi trovavo davanti quasi volessi minacciarla di far saltare fuori i giusti risultati se non avesse voluto soccombere sotto un pesante strato di cancellino…

Bene, bene, bene, dopo un breve “slice of life” avrete capito che la sottoscritta si diverte a far divertire gli altri e questo vale anche per le fan fiction che non mancano di una vena comica. Di solito sono parecchia sfortunata e tendo ad  essere vittima di contrattempi che mi fanno apparire sostanzialmente ridicola ma poco male dato che questo mondo (ed essenzialmente il mio di mondo) ha bisogno di farsi una sonora risata e diamine! Chi sono io per rifiutarglielo?

Per dirigermi a casa fui costretta a fare il giro largo per tutto il paese perché un incidente aveva bloccato la via << Perfetto! Ci mancava solo questo! >> mi dissi mentre imboccavo una traversa secondaria praticamente dal lato opposto della via per tornare a casa… << Eh ma cosa? Cielo si può essere così sfortunate?! >> imprecai mentre, ormai dentro la traversa secondaria, notai dallo specchietto del motorino che la via era stata sgombrata.
Arrivata finalmente a casa mi stramazzai sul divano assumendo le parvenze di una balena arenata a riva e chiusi gli occhi.

***

<< Oh eccoti finalmente! Stavo proprio cercando te >>ancora con gli occhi chiusi sentii qualcuno urlare indispettito come una ragazza durante il suo periodo, . Aprii gli occhi venendo praticamente accecata da un bagliore assurdamente bianco << Ma che diamine… Dove diavolo sono? >> chiesi schermandomi gli occhi con una mano << Dove siamo? Dove siamo chiedi?! Siamo nella tua mente da psicopatica, ecco dove siamo!  >> continuò la voce ancora più irritata. Mi voltai vedendo una figura slanciata avvolta da una luce bianchissima… Sul serio era terribilmente bianca così bianca che il bianco più bianco sembrava nero! Ridussi gli occhi ad una fessura per riuscire a mettere a fuoco tutto il contesto… Se ci fosse stato un contesto!

Era tutto vomitevolmente bianco e dire che il bianco è il mio colore preferito dopo il giallo, ma questo… Questo era decisamente troppo bianco anche per me! La figura avanzò verso me e contro ogni logica non riuscii ancora a metterlo a fuoco sembrando sempre di più una talpa, tanto erano diventati piccolo i miei occhi << E guardami quando parlo! >> si lamentò la figura che abbassandosi, mi stava ora davanti. I miei occhi verde-azzurri furono completamente rapiti dai suoi color indaco così luminosi come diamanti sull’orecchio di un etiope, così limpidi, semplici e puri da sembrare gli occhi di un bambino. Sgranai gli occhi sconvolta mentre lui mi sistemava gli occhiali sul naso << Oddio Kyle! >> gridai in falsetto, un misto di sorpresa e di terrore << Che ci fai TU qui?! >> esclamai con voce stridula e innaturale << Io ci vivo QUI! >>  << Ah >> fu l’unico monosillabo che mi venne in mente << Wow tu sì che sai essere chiara ed espressiva in ogni tua risposta >> disse lui ironico << Wo, wo, wo dolcezza… E da quando siamo così caparbi? >> chiesi indispettita ancora impegnata ad analizzare i tratti praticamente perfetti del suo corpo: i capelli biondissimi, così biondi da essere bianchi, la pelle chiarissima e liscia come marmo con solo un lieve colorito appena rosato quanto bastasse per affermare la sua esistenza… E quelle labbra…

Oh che labbra maledettamente sensuali che ero riuscita a creare, due morbidi lembi di pesca su quel viso d’angelo << Caparbio dici? Guarda sta proprio scritto qui: “Era alto, sembrava grande e piccolo allo stesso tempo, caparbio ed ingenuo […]” >> disse enfatizzando un po’ troppo sul “caparbio” mentre sfogliava annoiato la fan fiction che parlava di lui. Mi rialzai sistemando i capelli corvini mentre lui fece lo stesso con i suoi capelli mossi che gli conferivano l’aspetto di un’innocua pecorella << Ma parlando di cose serie… Dov’è che ci troviamo? >> chiesi io ignorando il fatto che stessi parlando con il protagonista di una mia fan fiction << Dov.. Dove siamo? Mi sembrava di avertelo detto! Che fai adesso non mi ascolti neppure oltre che ridicolizzarmi facendomi somigliare ad una pecora?! >> era veramente arrabbiato << E quindi come si esce da qui? >> chiesi guardandomi intorno mentre il suo voltò raggiunse la tonalità cremisi << USCIRE??!!? >> tuonò lui viperile << NO, ORA TU TI SIEDI E MI SPIEGHI PERCHE’ MI HAI FATTO SOMIGLIARE AD UNA PECORA!!! >> concluse con tutta l’aria che aveva nei polmoni scuotendo per aria il fogli della ff.

Ricapitolando… Mi trovavo in una stanza infinitamente tinta di un bianco innaturalmente bianco a parlare con Kyle, personaggio di una mia fan fiction. Non riuscii a trattenere le risate con gran disappunto di quest’ultimo << Scusa, scusa e che… Ah, ah, ah, ah. La situazione è parecchia ambigua! >> (E tu… Sì, sì proprio tu che leggi i mie sproloqui sappi che mi sono trattenuta nell’inserire un meraviglioso XD dopo ambigua, quindi spero che solo per questo tu mi dia  un “pollice in su” e un bacio in fronte! No sule serio… adesso pretendo il bacio in fronte!).

Lui mi osservò demoralizzato << Come fa una così ad aver creato uno come me? >> domandò più a se stesso che ad altri. Mi ci volle un buon quarto d’ora per tornare in me e riprendere fiato dato che la mia risata di “gusto”, quella che ti viene solo quando ridi con tutto il cuore, si trasforma sempre in un qualcosa più simile ad un biblico attacco d’asma che ad una risata ma stendendo un velo pietoso << Oh beh non l’ho deciso io, era il prompt >> dissi con saccenza giustificandomi << Prompt un corno! Cioè mi fai apparire come una pecora! Perché non potevo avere i capelli normali? Invece no bianchi… Bianchi, mossi e “relativamente corti” >> disse facendomi il verso mentre citava la fan fiction << Che vorrà poi dire “relativamente corti”! O sono lunghi o sono corti! >> disse esasperato << Ok Brò ma adesso stai calmo rischi di farti esplodere un’arteria… >> mi limitai a dire con pacifica asserzione. Lui si portò una mano al viso in un clamoroso “face-palm”, sembrò essersi rassegnato.

Sospirai osservandolo e lui fece lo stesso << Vieni ti offro un caffè >> disse lui facendomi sentire felice come una bambina con un nuovo giocattolo. All’improvviso la stanza si tinse di vari colori facendo apparire il paesaggio di un parco verde e calmo, un café molto carino di quelli che piacevano a me con dei tavolini all’aperto. Mi fece accomodare come un vero gentleman mentre la cameriera si fiondava su di noi << Cosa prendete? >> chiese lei con un sorrisone che gli andava da un orecchio all’altro roba da far invidia al Grinch << Due caffè con due cucchiaini e mezzo di zucchero e due fette di torte al coccostacchio* >> disse Kyle << Arrivano subito! >> disse lei sparendo << Però! Come fai a conoscermi così bene? >>.

Lui mi osservò per qualche secondo << Perché io sono te, in un certo senso… Ma tornando a noi… Sul serio perché non potevo essere un ragazzo normale? Cioè stavi pure facendomi morire la moglie! >>

Sorrisi osservandolo, era veramente perfetto. Ogni volta mi stupivo del fatto che fosse riuscito così bene << Te l’ho detto… Il prompt era “bianco come una pecorella” e non ho avuto molta scelta. Ecco poi spiegato perché appari tutto bianco >> continuai ammirandolo incantata mentre le nostre ordinazioni arrivarono. Lui rigirò il suo caffè pensieroso e poi iniziò a sorseggiarlo elegantemente << Quindi è per questo che sono così bianco? >> feci di sì con il capo mangiando un pezzo di torta << E per mia moglie? >> mi fermai pensando << Quello è un discorso differente, mi fu chiesto di inventare una storia che stupisse ad ogni capitolo e così ho fatto. Per il capitolo finale ho voluto inserire un gran colpo di scena facendo capire che tutta la storia era un sogno che faceva tua moglie durante il coma >> conclusi << Ed il mio ruolo in tutto questo? >> chiese osservandomi con quel suo sguardo da bambino che mi faceva sussultare il cuore << Credo che tu fossi cruciale in tutto questo. Per la verità il fatto del prompt e del bianco è marginale in realtà ti ho creato col preciso scopo di “illuminare”. Illuminare le tenebre di un sonno durato troppo a lungo, illuminare la vita di tua moglie e in un certo senso anche la mia, ti ho voluto dare un potere molto speciale, Kyle… >> gli sorrisi << Un potere diverso da quelli degli eroi Marvel, un potere più umano, un potere che ti permetta di salvare le persone semplicemente entrando nelle loro vite e rendendogliele migliori. Vieni forse così capirai meglio >> mi alzai e prendendolo per mano lo condussi davanti ad una porta. Improvvisamente tutto divenne di nuovo bianco e silenzioso << Dove siamo? >> mi chiese guardandomi.

<< Dietro questa porta c’è il motivo per cui ti ho voluto creare così, anzi c’è il motivo per cui in ogni mia fan fiction c’è sempre un personaggio che ti somigli, che abbia il tuo stesso potere. Puoi aprirla >> dissi pensierosa. Lui mi lasciò la mano con mio gran disappunto ed aprì la porta osservando i fotogrammi di tutto quello che ho passato in anni di vita. Rimase a bocca aperta osservando tutti fotogrammi di brutti ricordi o addirittura fotogrammi completamente neri, senza un ricordo che li colorasse, sembrò rattristissi di botto come se avesse solo ora preso consapevolezza di tutto il male presente nel mondo << I…Io no…Non lo sapevo… >> balbettò lui quasi sull’orlo del pianto. Mi affrettai a chiudere la porta << Hey, Hey, Hey, ragazzo mio niente piagnistei! >> lo apostrofai sorridendo << Non è questo il mio scopo… >> dissi decisa voltandomi verso la porta e facendola scorrere via, subito ne apparve un’altra << Adesso apri questa e il quadro generale sarà più completo >> mi scansai incoraggiandolo ad avanzare ma lui sembrò titubante << Avanti coraggio, fidati di me >> gli sussurrai dolcemente e lui si mosse aprendo la porta e rimanendo a bocca aperte mentre osservava la miriade di fotogrammi che tempestavano quella stanza. Vi entrò constatando che queste immagini fossero millerrime in più delle precedenti << Chi sono queste persone >> chiese incantato << Oh beh… Per la verità non ricordo tutti i loro nomi… Ma in generale sono tutte quelle persone che ho fatto ridere, divertire, star bene, sono le persone che incontravo in ospedale, insomma sono un po’ tutti quelli che per un momento si sono sentiti felici.

Conservo ogni fotogramma dell’esatto momento in cui si sentirono felici e di solito coincideva con quello in cui iniziano a ridere >> conclusi osservando le pareti della stanza tappezzate di minuscole immagini di volti felici << Credo di aver capito… >> disse lui osservandomi << Mi fa piacere >> gli sorrisi felice e lui fece lo stesso mostrandomi la sua perfetta dentatura bianca << Sai… Credo che mi innamorerei di te se fossi vero >> mi sussurrò felice << E chi te lo impedisce? >> presi le sue mani intrecciando le mie dita alle sue. Lui rise divertito e subito la sua immagine comparve sulla parete dietro di me facendomi collezionare un nuovo fotogramma << Ma io non esisto… Sono solo il personaggio di una ficcy >> lo guardai furbamente con un sorriso sghembo << E' vero, la tua vita è una fan fiction… Ma sono io a scriverla  >> conclusi. Lui mi sorrise furbamente avendo finalmente capito, perché infondo lo aveva sempre saputo: Saremmo stati insieme per sempre.
                                                           
NOTE:
Coccostacchio*: crema al cocco mischiata a della crema al pistacchio.
  
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