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Autore: Amy Dickinson    13/01/2013    6 recensioni
Alice se n'è andata. Rudi, distrutto dall'avvenimento, passa un momento in solitudine con se stesso e riflette.
Dal testo:
"Perché proprio lei? Perché non Lisa o qualsiasi altra ragazza? Dico io, perché? Continuo a chiedermelo quando conosco già la risposta. (...) Era già troppo tardi e io mi sono arreso e l’ho lasciata a lui abbandonando ogni traccia di coraggio, senza combattere. Non è stato un errore, non per me. "
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Rodolfo Cesaroni
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cammino a piedi nudi sulla spiaggia deserta, il mare è calmo, l’acqua brilla cristallina sotto i raggi del sole, un gabbiano vola solitario, una conchiglia immersa nella sabbia. A un tratto mi siedo, allungo una mano e con l’indice vado a scavare nella sabbia, formando una spirale con linee concentriche che sembrano destinate a non avere fine. Inconsciamente alzo lo sguardo e cerco qualcosa lontano all’orizzonte, ma non so nemmeno io cosa. O forse sì. Cerco l’impossibile, l’irrealizzabile, il proibito. Cerco un sogno, una barca con una sirena sulla prua, una meravigliosa sirena che mi guarda con occhi luminosi e mi saluta sorridente. Ma davanti a me, per metri e metri, si estende solo un’infinita distesa marina che culmina nel cielo senza nuvole, non c’è altro.
Torno ad osservare la spirale, sconsolato, ma noto che è sparita. Al suo posto la mia mano ha creato solchi leggeri uniti da linee grossolane e sfuggenti a formare una parola, quel nome. ALICE. La mia sorellastra, la sardina. Quella che fino a qualche tempo fa non avrei nemmeno immaginato di sfiorare e che ora, invece, desidero avere al mio fianco più di ogni altra persona al mondo.
Ma mi sento un idiota. Non devo pensarci, lei ha fatto la sua scelta, e non ha scelto me, bensì lui. E io non posso farci niente. Cazzo! Il solo pensiero di quei due così dannatamente vicini… Affondo un pugno nella sabbia, dritto su quel nome che amo e che mi fa soffrire, vorrei liberarmene ma non posso. Non dopo tutto quello che abbiamo passato insieme, io e lei, non dopo aver trovato quella lettera accanto al mio letto, averla aperta ed essermi maledetto per l’ennesima volta. Perché proprio lei? Perché non Lisa o qualsiasi altra ragazza? Dico io, perché? Continuo a chiedermelo quando conosco già la risposta. Perché è Alice, Rudi, non una qualsiasi. La combinazione senza nome, l’emozione indescrivibile. Non una banale cotta, no, io la amo. Ma me ne sono reso conto quando, ormai, non c’era già più speranza per me, per noi. Era già troppo tardi e io mi sono arreso e l’ho lasciata a lui abbandonando ogni traccia di coraggio, senza combattere. Non è stato un errore, non per me. Questo dovevo dirle… Ma non l’ho fatto. Mi sono tenuto tutto dentro, fingendo che la vita stesse andando per il verso giusto mentre volevo solo distruggere ogni cosa e dirle la verità. Non ce l’ho fatta.     
Prendo in mano la conchiglia poco distante, mi rimetto in piedi e la lancio via, cogliendo una leggera folata di vento estivo, vedendola volteggiare per un momento in aria per poi finire in acqua senza troppo disturbare le onde, senza un rumore. Come un sentimento troppo forte entra in un cuore, prima per ammaliarlo, poi per ferirlo in profondità, in un silenzio cupo e che fa male. Il destino a volte è crudele, come una lettera mai letta. O, almeno, non in tempo. Il destino, se vuole, può farti un grande regalo ma anche spazzare via i tuoi sogni come un’onda più alta può inghiottire un castello di sabbia.
Continuare a vivere così però è impossibile. Proverò ad andare avanti senza di te, sapendoti insieme a lui, cercando di non pensarci, anche se so che sarà difficile. La mente dice che posso farcela, il cuore getta sale sulla ferita aperta.
Le nostre strade si sono separate ma come uno stupido continuo a sperare che possano rincontrarsi e, se i miei sentimenti non saranno mutati, se non ti avrò seppellito alla fine dei miei ricordi, allora non mi tirerò indietro e il coraggio, ti giuro, Alice, non mi mancherà. E, comunque vada, finalmente saprai ogni cosa e potrò togliermi questo peso dal petto. Un giorno, forse…        

 

 

 

 

- Angolo autrice -
Ciao gente,
questa è la mia terza storia su I Cesaroni e la seconda dedicata a Rudi e Alice. Sì, è piuttosto breve ma spero proprio che vi sia piaciuta! ;) Colgo l’occasione per ringraziare chi ha letto, preferito, ricordato, seguito e recensito la precedente, Come due anelli, più che fratelli
Un saluto e buon anno nuovo a tutti,

Amy

  
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