Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: 2directioners    13/01/2013    12 recensioni
Come sarebbe la vostra vita se per un giorno viveste al posto mio?
Sono Emma Foster, la ragazza di Liam, da quando lui era un semplice ragazzo inglese.
L’ho conosciuto al mare.
E’ stata un’avventura estiva.
Però poi è durata.
Io sono pazzescamente innamorata di lui.
Ma ora lui è famoso.
Ed è terribilmente difficile.
Cosa fareste se, dopo una stupenda estate con i vostri migliori amici Louis, Harry, Zayn, Kim e Mary e dopo aver inciso tutti insieme un album di cover da proporre ad una casa discografica vi succedesse tutto quello che sta succedendo a me?
Cosa fareste se il vostro fidanzato e i vostri più grandi amici partissero in tour, resi famosi da una canzone scritta da voi?
E cosa se una vostra grande amica si sentisse così triste da cadere in depressione?
Perchè ai momenti così belli segue sempre la tempesta?
E perchè bisogna soffrire per amore?
Mi rispondereste in coro:
-Perchè questa è la vita, cara mia-
Ma io amo Liam, e se sto ancora lontana da lui muoio.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

She’s not afraid-7th Chapter

Image and video hosting by TinyPic KIM’S POV
In mancanza di Emma per un motivo e Mary per un altro, stasera di malavoglia sono andata ad una pizzata prenatalizia della mia classe.
Senza Harry e Emma la mia classe è anonima, non ho molti amici stretti, solo qualche amicizia superficiale, come con Diana e Sue, ma per questo non è stato particolarmente divertente.
Per fortuna Adam, uno dei migliori amici di Zayn- hanno moltissime foto su facebook insieme- si è offerto di riaccompagnarmi a casa così almeno non camminerò sulla strada quasi ghiacciata da sola perché-non si sa mai- sono sempre una ragazza, nonostante se provassero a toccarmi gli fracasserei le palle a calci.
<< Zayn non c’è >> Adam interrompe il silenzio imbarazzante del nostro tragitto a piedi verso casa.
Minchia, perspicace il ragazzo!
<< Già, torna per la vigilia di Natale, ora è ancora negli Stati Uniti con i ragazzi >> gli spiego.
<< Allora non si accorgerà se io e te… >> e lascia la frase in sospeso.
Non può averlo detto sul serio. Che verme schifoso che è! Solo ora guardando l’azzurro dei suoi occhi e i corti capelli biondi provo ripugnanza.
<< Spero per te che tu stia scherzando >> rispondo facendo un passo indietro.
Ma lui si riavvicina a me e mi mette una mano sulla spalla.
<< Ma dai Kim, lo sanno tutti che Zayn si diverte quando è in tour. Perché non dovremmo farlo anche noi? Lui non lo saprà mai. Baciami >> mi dice con voce viscida. Eppure non ha bevuto stasera. E ciò mi spaventa ancora di più.
<< Adam, io non ne ho nessuna intenzione, ora vado >> e faccio per staccarmi dalla sua stretta ma lui mi stringe più forte a sé.
In questa stradina non c’è in giro nessuno.
Vorrei tanto poter fuggire via di qui.
<< Sei troppo sexy per andartene proprio ora, Kim, ora che Zayn non c’è, ho casa libera, vedrai che me la cavo bene >> e sorride beffardo.
<< Non voglio, lasciami stare! >>
Ma lui mi spinge contro un muro e si avvicina sempre più a me.
Ho tante idee in testa: potrei sputargli in un occhio, tirargli un calcio nelle palle, urlare qualcosa tipo: << Ciao Conor, come va? >> per distrarlo; ma sono idee inutili perché il mio corpo non risponde ai miei comandi, sono totalmente immobilizzata dalla paura.
Ma non appena le sue mani mi toccano il cappotto grigio all’altezza del seno, qualcosa dentro di me mi dà la forza di reagire e con la mano libera dalla sua stretta gli tiro un sonoro schiaffo sulla guancia.
<< Puttanella che non sei altro, sei abituata a trattare così Zayn, ma con me non funziona così, devi imparare come si fa con Adam >> e inizia a stringere il mio braccio che teneva fermo da prima, stringe sempre di più e mi gira il polso provocandomi un dolore allucinante.
Mi dimeno fino a tirargli un calcio nei testicoli. Voglio liberarmi dalla sua stretta e scappare. Voglio questo, non mi sembra di chiedere troppo. E-mi sembra un sogno- lui molla la presa dal mio braccio.
Allora le mie gambe tentano di fuggire più forte che possono.
Ma d’un tratto sento che le mie spalle vengono strattonate con forza e Adam mi blocca nuovamente.
<< Come ho fatto a non accorgermi di una figa come te nella mia classe, ma quando me ne sono accorto era troppo tardi e stavi già con Zayn. Ma adesso è arrivato il momento e finalmente sarai mia >>
Gli tiro un calcio su una gamba.
Non l’avessi mai fatto.
Inizia a picchiarmi.
Mi tira calci nelle gambe, pugni sulle braccia e sul viso.
Ma facendolo, tra una botta e l’altra, tra un urlo e l’altro, tra una lacrima e una goccia di sangue che scende dal mio labbro, riesco a correre.
Picchiarmi lo ha stancato e sembra che non riesca a tenermi dietro con la corsa.
Entro in casa mia e mi barrico dentro.
I miei stanno dormendo, allora imploro  di riuscire a fare tutto in modo da non svegliarli, vado in bagno, chiudo a chiave e mi spoglio.
Resto nuda davanti allo specchio. Sono conciata malissimo.
Faccio una doccia calda e poi vado a letto.
Nessuno deve sapere cosa è successo stasera.
Voglio solo dimenticare e sognare Zayn che mi tiene tra le sue braccia.
 
Ho paura, sì ho paura.
Perché tra poche ore vedrò Zayn.
Il problema non è lui, è che sto per andare al cenone della vigilia di Natale a casa sua, ma non saremo soli: Zayn ha invitato tanti tra i suoi più grandi amici, e ci sarà anche Adam.
Già, non ho detto nulla a nessuno e non essendoci altri giorni di scuola, non ho nemmeno rivisto Adam da quella sera.
Sono stata molto brava a mettermi dei collant spessissimi da non lasciar intravedere alcun livido, e a coprire i segni sul viso con del fondotinta. Riguardo al labbro, ora sembra solo un brutto herpes.
Come vorrei che entrando in casa Malik Zayn mi dicesse che questa è una cenetta intima solo con me.
Ma non sarà così.
 
ZAYN’S POV
Siamo tutti a tavola, c’è un chiasso generale e Kim è seduta di fronte a me, il mio amico Adam alla mia sinistra e Harry alla mia destra. Ci sono anche gli altri ragazzi, Emma, e altri amici di scuola. Mary ovviamente non c’è.
Mia madre ha cucinato per noi un cenone strepitoso, ma col rumore di bicchieri, piatti e posate, ho potuto parlare poco con i miei amici e con Kim.
<< Sembri turbata, va tutto bene? >> le chiedo poggiandole una mano sulla spalla.
Lei annuisce e biascica qualcosa che suona come un: << Vado un attimo in bagno >> e, dopo aver lanciato un’occhiata cattiva a Adam, si allontana dalla tavola.
<< Non ti pare un po’ strana stasera? >> chiedo al mio amico.
<< Forse, chi può dirlo, forse è la mia presenza che la mette in soggezione, sono bellissimo d’altronde, no? >>
Scoppio in una fragorosa risata, com’è simpatico il mio amico, ha sempre la battuta pronta.
Kim però non torna dal bagno, passano cinque, dieci, quindici minuti e decido di alzarmi e andare ad accertarmi che stia bene.
Salgo le scale e busso alla porta del bagno.
<< Chi è? >> chiede lei.
<< Sono Zayn >> rispondo.
La chiave gira velocemente e la porta si spalanca.
Mi trovo davanti la mia ragazza che con un grosso fazzoletto in mano accenna un sorriso, ma si affretta a coprilo con il fazzoletto.
<< Come stai? >> le chiedo, seriamente preoccupato.
<< Io tutto bene >> farfuglia dietro al fazzoletto.
Al che le prendo la mano con cui lo sta tenendo e delicatamente gliela sposto, per vedere cosa stia coprendo.
<< Ho lasciato a casa la cipria e non trovo quella di tua madre >> mi fa come per spiegarsi, ma io sul suo viso vedo un grande livido blu che mi fa paura.
Lo sfioro con le dita.
<< Ti fa male? >> le chiedo.
<< Un po’, non avrei dovuto lavarmi il viso e lasciarlo scoperto sapendo di aver dimenticato la cipria >> confessa.
<< Ma come te lo sei fatta? >>
Mi guarda con i suoi occhi bellissimi, color miele, grandi ed espressivi, per qualche secondo e poi risponde:
<< Mah niente, sono inciampata contro una porta >>
<< Davvero? >> le chiedo e quasi mi scappa da ridere.
<< Sì, certo, è stata una scena esilarante! >>prosegue.
I miei occhi indugiano sui suoi e noto che è molto nervosa.
E si mordicchia il labbro superiore. Strano, di solito si morde quello inferiore, ma non appena lo fisso per bene noto un livido anche sul labbro. Non può davvero essersi ridotta così sbattendo contro una porta.
Non esito a fare due più due. Divento serio tutto d’un tratto. Sono molto preoccupato.
<< Chi ti ha picchiata, Kim? >> le chiedo poggiandole una mano sulla spalla.
<< Niente, non è successo niente >> ma improvvisamente si mette a piangere.
E i singhiozzi sono sempre più forti.
<< Calmati, va tutto bene, ci sono qua io >> le sussurro e le do un bacio sulle labbra, già umide di lacrime salate.
Lei inizia a spogliarsi.
Si toglie le scarpe, i collant, il vestito e rimane in intimo davanti a me.
<< Guarda come mi ha ridotta >> e continua a singhiozzare.
O mio Dio. E’ tutta coperta di lividi. Sono inorridito. Chi ha osato alzare le mani sulla mia ragazza?
La abbraccio istintivamente, senza parlare, ma mentre la stringo fra le mie braccia, fragile e indifesa, le chiedo chi le abbia fatto del male.
<< E’ stato Adam >>
 
Poco dopo
Ho aiutato Kim a rivestirsi, le ho dato un lungo bacio morbido e caldo, e poi lei si è seduta in braccio a me, a mia volta seduto sul bordo della vasca da bagno, a raccontare, con gli occhi bassi.
Non riesco a immaginare uno dei miei migliori amici fare una cosa così cattiva.
Eppure sto già progettando di dargliele di santa ragione appena torno di sotto.
Per adesso coccolo Kim tra le mie braccia e bacio ogni lacrima che scende sul suo viso.
<< Tu non hai paura >> le dico.
<< Sei la ragazza più forte che io conosca, vedrai che non ti succederà più nulla di male, ci sono qua io >>
Lei si volta  e con gli occhi ancora umidi inizia a baciare le mie labbra lentamente.
Poi infila le sue mani nei miei capelli e cerca di approfondire il bacio.
Povera piccola, nessuno dovrebbe nemmeno immaginare di toccarla. Rispondo al suo lento e dolce bacio e la tengo in braccio a me ancora per un po’ lasciando che le nostre salive si mescolino e che le mie labbra accarezzino la sua morbida bocca.
<< Sei stata forte a raccontarmelo >> le dico.
Lei annuisce. Appena si sente meglio torniamo in sala da pranzo.
Alla vista del viso di Kim struccato, pieno di lividi, nella stanza cala il silenzio.
<< Kim è stata picchiata quando io ero in tour settimana scorsa; ma ha avuto la forza di dirmelo solo ora. Vorrei picchiarti a sangue Adam, ma il buon senso mi dice di aspettare la fine della cena, non credere di poter alzare un dito sulla mia ragazza >>
Il silenzio già presente diventa ancora più…silenzioso.
<< Kim, puttanella che non sei altro, come hai osato raccontarlo a Zayn >> urla Adam alzandosi di scatto su dalla sedia.
Ma questo è davvero troppo per me.
Allora mi alzo anch’io e vado verso il mio ex compagno di scuola, lo afferro per la maglietta e lo sbatto contro il muro. Gli tiro un calcio tra legambe.
<< Dovresti essere castrato per quello che hai cercato di fare >> urlo in preda alla follia.
<< Non avresti dovuto farlo, Adam, nessuno può far del male a Kim >> ma mentre prendo la mira per sferrargli un potente pugno nello stomaco, lui mi colpisce il viso, facendomi barcollare.
Pochi istanti dopo però le mani di qualcuno afferrano Adam per le spalle.
E’ Harry.
E in due stendiamo Adam.
<< Denunciamolo alla polizia >> esclama Louis afferrando il telefono.
<< Aspetta >> irrompe una voce dolce nella stanza. Mi volto di scatto verso Kim.
<< Non denunciatelo, sono sicura che ha imparato la lezione >> mi spiega indicando Adam mezzo svenuto sul divano.
Mi dirigo verso di lui.
<< Giurami che non toccherai mai più Kim, nemmeno con un fiore >> urlo contro Adam.
<< D’accordo >> risponde leggermente, con voce tremante.
<< Giurami che hai capito che Kim è stata fin troppo buona e che se osi fare qualcosa che possa darmi fastidio ti denuncio al volo, quindi evita >>
<< C-certo >> risponde la sua voce roca.
 
E’ stato un Natale difficile, ma ce l’abbiamo fatta.
Adam se n’è andato via non appena è stato in grado di alzarsi dal divano, e lentamente la casa si è rianimata.
Ora sono le due di notte e sono solo con Kim.
Siamo sul balcone, con i giubbotti e le luci spente.
E io la bacio, al buio, con le sue braccia attorno al mio collo.
<< Grazie Zayn >> sussurra tra un bacio e l’altro.
<< Buon Natale Kim >>
Lei non risponde per un po’ e continua a baciarmi qualche minuto e poi mi fa:
<< Adoro come mi baci al buio>>
 
 
Angolo autrice :)
Ciao bellissime!
Come va la vita?
Innanzitutto devo dire che il video di Kiss You mi ha fatta innamorare, adoro soprattutto i loro balletti sullamusica di sottofondo! E voi che ne dite?
E del capitolo?
E il primo capitolo tutto Kim e Zayn, vi piace?
L’idea è della mia co-owneratrice, ed è assolutamente geniale c:
Cosa ne pensate della coppia Zayn-Kim?
Dai daidai fatemi sapere!
Presto ci sarà un capitolo tutto dedicato a Mary e Louis ma… nel frattempo… Uno molto Liam e Emma!
E vi spoilero già che tratta del compleanno di Emma!
Qualcuna di vi mi lascia una recensione? Un commento?
Sono davvero curiosa di sapere cosa ne pensate, perché mi sto stra impegnando in questa ff!
Inoltre vi anticipo che a meno che io non riesca ad aggiornare in settimana, ci metterò molto perché sarò via due settimane con la scuola, quindi questo capitolo lugo è anche un po’ una “scusa in anticipo” ahahah :D
Dai vi prego ditemi che ne pensate,
un bacione,
C. <3
p.s. Voglio tanto tanto bene a tutte voi :’)
Grazie di tutto <3

  
Leggi le 12 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: 2directioners