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Autore: MusicAddicted    02/08/2007    4 recensioni
Sono la vecchia Happy, ho dovuto cambiare il nick-name... più indietro trovate sia i precedenti 13 capitoli completi della ff mia e di clariceangel147 (stesso titolo) sotto 'Happy'. Qui volevo avvisare che dato che il vecchio log in è ko Sara (clariceangel147) ed io siamo costrette a continuarla con un altro.
Già che ci sono rimettiamo il riassunto: AU. Tutti umani. Questa è la storia di due certe persone... e una stazione radio. Ma la vera domanda che dovete farvi è ' può un folletto innamorarsi di un coyote ' ? No, non siamo pazze, dovete solo attendere qualche capitolo per scoprire che intendiamo... ;)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Buffy Anne Summers, William Spike
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Storia Completa: Voci nella notte (di Clariceangel (Sara) e Happy (Lu) )


di Happy



Lista capitoli:
Capitolo 1: *** uno ***
Capitolo 2: *** due ***
Capitolo 3: *** tre ***
Capitolo 4: *** quattro ***
Capitolo 5: *** cinque ***
Capitolo 6: *** sei ***
Capitolo 7: *** sette ***
Capitolo 8: *** otto ***
Capitolo 9: *** nove ***
Capitolo 10: *** dieci ***
Capitolo 11: *** undici (I) ***
Capitolo 12: *** undici (II) ***
Capitolo 13: *** dodici ***
Capitolo 14: *** tredici ***



Capitolo 1: *** uno ***

visto, Ila? Ti ho preso alla lettera! Spero che ti piaccia anche questa che stiamo scrivendo io e la mia cara societta AU, poi aggiungerò anche qualcos'altro di mio, promesso ;)


Coppie: .. provate a indovinare la principale quale mai sarà! ;)

Capitolo 1

Quel viaggio sembrava non finire più. Guardava la pioggia battere sul finestrino del treno, mentre le luci da fuori correvano veloci.
Il suo cellulare vibrò nella tasca, uno sguardo veloce al display e un profondo respiro. Non aveva voglia di parlare con nessuno ma sapeva che se non l’avesse fatto lei avrebbe insistito anche per ore. Schiacciò il bottone verde e la voce squillante della sua migliore amica le giunse immediatamente alle orecchie.
- per quanto pensavi di ignorare le mie chiamate?
- Ciao Dru
- non cambiare discorso signorinella, perché non mi hai chiamato?
- anche io sono felice di sentirti….
- Buffy…
- non avevo voglia di parlare e ad essere sincera non ne ho voglia neppure adesso
- va tanto male?
- pensavi che potesse andare bene? Lui sparisce per settimane e poi quando si rifà vivo è solo per dirmi un freddo ‘ Vieni da me, ti devo dire una cosa .. ‘ .. ma te l’ho detto, ora non mi va di dire niente.
- sai, Buffy, io un po’ me lo sentivo che non era un appuntamento come gli altri, ma speravo di sbagliarmi..
- tu che hai una sensazione sbagliata? Ma se nove volte su dieci ci prendi sempre in pieno!- la prese in giro Buffy, chiedendosi dove ne trovasse la forza.
- beh, speravo che questa fosse la famosa unica volta su dieci in cui non ci prendo. Piuttosto, sei ancora in treno, quando arrivi?
- dovrei essere a casa fra un ora
- vuoi compagnia?
- no, scusami Dru ma ora l’unica cosa che voglio è arrivare a casa, buttare in un angolo quello che mi ha restituito, immergermi in vasca da bagno e ascoltare solo la voce della radio.
- bel programma. Beh, se ascolti verso mezzanotte dovresti trovare qualcosa di buono - speriamo…. Notte Dru
- notte Buffy.

Dopo due ore era seduta sul letto, ancora avvolta nell’accappatoio e con una tazza di tè fumante tra le mani. La radio era accesa e la musica riempiva l’aria mentre i pensieri di Buffy viaggiavano lontano. Sperava che la musica e le parole di qualche DJ l’avrebbero distratta, ma al momento ogni cosa era solo suono di sottofondo, mentre il pensiero di cosa farne ora della propria vita le incupiva lo sguardo. Immersa nei suoi pensieri non si accorse che la mezzanotte era arrivata e che una nuova trasmissione era iniziata, ma non appena il Dj iniziò a parlare tutta l’attenzione di Buffy fu attirata da quella voce.
- come ogni sera voci nella notte inizia e come ogni sera sono qui per passare le prossime due ore con voi.
Quella voce profonda le fece venire i brividi lungo la schiena, nessuno pensiero ora attraversava la sua mente se non il suono di quelle parole.
- notte buia e tempestosa a Sunnydale, quelle notti fredde in cui vorresti solo stare sotto le coperte… preferibilmente a fare l’amore. Amo fare l’amore in queste notti, dove fuori si scatenano le apocalissi mentre dentro la tua stanza c’è solo pace, c’è solo il vostro ritmo, e respiri e…. ok mi sto facendo prendere ma le notti come queste possono solo fare amare o rendere tristi. A volte ci si sente come il tempo e vorresti piangere come fa il cielo adesso.
E voi mie creature della notte, cosa vi impedisce di dormire? State lavorando, state facendo l’amore o siete soli in una stanza a pensare cosa fare della vostra vita?
Buffy quasi tremava al suono della sua voce e le sue parole…. Sembrava stesse parlando con lei. - è strano essere tristi – continuò il dj mentre Buffy alzava il volume, senza preoccuparsi di svegliare sua sorella Dawn, perchè per quella sera lei dormiva a casa di un’amica.
– ti senti come se ti avessero preso qualcosa, come se mancasse un pezzo al vostro cuore. Cosa ti impedisce di dormire questa notte? So che c’è qualcuno lì che sospira ora e pensa che io stia parlando con lui, beh sì parlo proprio con te… cosa ti fa rimanere seduto con una tazza di tè o un bicchiere di scotch in mano? Cosa ti fa rimanere ad ascoltare me, mentre vorresti solo chiudere gli occhi e svegliarti quando tutto sarà passato e magari avrà smesso di piovere? Spike è qui per voi chiuso fra quattro mura, ad ascoltare la pioggia battere sui vetri e a parlare per chi questa notte non vuole stare solo. Sono qui con te e con un po’ di buona musica che ci tolga la polvere dalle spalle e ci faccia risplendere a nuova vita. Sono qui con te, seduto a guardare fuori dalla finestra e chiedermi dove sei, dove siete, voi anime sperdute, che cercate solo pace, che cercate solo un po’ di riposo. Lasciamo che la nostra Janis Joplin ci sollevi un po’ e riscaldi le nostre anime…

La musica partì e Buffy sentì le farfalle nello stomaco… tra la voce di lui che ancora le rimbombava nello orecchie e quella canzone… si sentì meno sola. Quel suono le riempiva il vuoto che sentiva. - questa è per voi, che siate buoni o cattivi, cacciatori o prede, che siate soli o stiate facendo l’amore, spero che questa riempi la vostra stanza e voi.


- E’ una di quelle canzoni che non ci si stanca mai di sentire, vero, miei cari figli della notte?

Buffy era così assorta ad ascoltare quella musica che avrebbe desiderato che nessuno ci parlasse sopra verso il finale, nessuno eccetto lui, eccetto quella voce.
- Bene, anche per stasera le lettere di voi ascoltatori di certo non mancano, partiamo subito con la prima, poco importa se chi l’ha scritta non l’ha firmata.. “ Ciao, Spike, sono una ragazza disperata. Il mio fidanzato mi ha lasciato dopo una storia di tre anni, e per di più senza un valido motivo…”- cominciò a leggere lui, e Buffy sussultò sorpresa.

< Uh! Ma cos’è? Soffro forse di schizofrenia multipla e senza rendermene conto spedisco lettere anonime ad emittenti radiofoniche di cui nemmeno conoscevo l’esistenza? Perché.. questa storia è la mia! > pensò la ragazza.

Ripensò alle ore precedenti e al discorso di Scott.
< ‘ Sai, fra me e te non è più come un tempo e ti sento più distante.. credo che la cosa migliore sia chiudere la nostra relazione qui, prima che diventi qualcosa di serio.. ‘ Qualcosa di serio? Quindi, per te in questi tre anni abbiamo solo giocato, non hanno significato niente per te! E poi, è logico che mi senti un po’ distante. Sono sei mesi che la mia povera mamma è morta, o abbandonato gli studi, mi sono trovata un lavoro estenuante per cercare di tirare avanti con Dawn.. quindi, sai, scusami tanto se ultimamente non sei stato il mio primo pensiero ogni mattina!> pensò lei, innervosendosi.

Ma quella voce, che aveva appena finito di leggere la lettera, aveva il potere di calmarla.
- Mia cara ragazza, ora ti senti come se avessi perso il tuo tempo, ma chi ci ha perso veramente è proprio quel tipo. Non ti abbattere, sei nel pieno della tua giovinezza e ti rifarai con gli interessi. E’ vero, ora si è chiusa una porta, ma sono più che certo che presto si aprirà un portone..

< Sarà così anche per me? Chissà che cosa si aprirà..> pensò Buffy, anche se, come e era già successo prima, aveva nuovamente la sensazione che lui stesse parlando proprio con lei.
- Ma così come te ci sono molte persone coi loro problemi, e credo di avere una canzone adatta, così cambiamo anche ritmo, perché se vado avanti con melodie come quella precedente, per quanto belle possano essere, altro che due ore, vi perdo tutti nel giro di venti maledetti minuti!- spiegò lui, e Buffy si riscoprì a ridacchiare per quell’ultima battuta.

E mentre la canzone si apriva con il rumore della pioggia, in tema con quella notte, e le prime note di chitarra , quel DJ dalla voce suadente inoltrava la sua dedica.
- Per tutti quelli che stanno male, per tutti quelli che hanno un momento no, questa è per voi..

THIS WORLD, THIS WORLD IS COLD
(QUESTO MONDO, QUESTO MONDO E’ FREDDO)
BUT YOU DON’T, YOU DON’T HAVE TO GO
(MA TU NON, TU NON DEVI ANDARE VIA)
YOU ’RE FEELING SAD, YOU ‘RE FEELING LONELY
(TI STAI SENTENDO TRISTE, TI STAI SENTENDO SOLA)
AND NO ONE SEEMS TO CARE
( E A NESSUNO SEMBRA IMPORTARE)
YOUR MOTHER ’S GONE, AND YOUR FATHER HITS YOU
( TUA MADRE E’ SCOMPARSA, E TUO PADRE TI PICCHIA)

< Del resto, è vero, c’è chi sta peggio di me,almeno mio padre non mi ha mai picchiata.. Beh, è anche vero che ha abbandonato me e mamma quando io ero solo una bambina.. il che non è certo una cosa di cui rallegrarsi..> pensò la ragazza,mentre trovava conforto in quelle parole rassicuranti.
THIS PAIN YOU CANNOT BARE
( QUESTO DOLORE NON PUOI RIVELARLO)

BUT WE ALL BLEED THE SAME WAY AS YOU DO
( MA TUTTI NOI SANGUINIAMO AL TUO STESSO MODO)
AND WE ALL HAVE THE SAME THINGS TO GO THROUGH
( E TUTTI NOI ABBIAMO LE STESSE COSE DA AFFRONTARE)

HOLD ON… IF YOU FEEL LIKE LETTING GO
( RESISTI… SE SENTI CHE STAI PER LASCIARE ANDARE TUTTO)
HOLD ON.. IT GETS BETTER THAN YOU KNOW
( RESISTI…DIVENTA MEGLIO DI QUANTO TU IMMAGINI)

YOUR DAYS, YOU SAY THEY ‘RE WAY TOO LONG
( I TUOI GIORNI, DICI CHE SONO TROPPO LUNGHI)
AND YOUR NIGHTS YOU CAN’T SLEEP ALONE
( E LE TUE NOTTI, NON RIESCI A DORMIRE DA SOLA)
AND YOU ‘RE NOT SURE WHAT YOU ‘RE WAITING FOR
( E NON SEI SICURA DI QUELLO CHE STAI ASPETTANDO)
BUT YOU DON’T WANT TO NO MORE
( MA TU NON VUOI PIU ‘ FARLO)
AND YOU ‘RE NOT SURE WHAT YOU ‘RE LOOKING FOR
( E NON SEI SICURA DI QUELLO CHE STAI CERCANDO)
BUT YOU DON’T WANT TO NO MORE
( MA TU NON VUOI PIU ‘ FARLO)

BUT WE ALL BLEED THE SAME WAY AS YOU DO
( MA TUTTI NOI SANGUINIAMO AL TUO STESSO MODO)
AND WE ALL HAVE THE SAME THINGS TO GO THROUGH
( E TUTTI NOI ABBIAMO LE STESSE COSE DA AFFRONTARE)

HOLD ON… IF YOU FEEL LIKE LETTING GO
( RESISTI… SE SENTI CHE STAI PER LASCIARE ANDARE TUTTO)
HOLD ON.. IT GETS BETTER THAN YOU KNOW
( RESISTI…DIVENTA MEGLIO DI QUANTO TU IMMAGINI)

DON’T STOOP LOOKING, YOU ’RE ONE STEP CLOSER
( NON SMETTERE DI CERCARE, TI SEI AVVICINATA DI UN PASSO)
DON’T STOP SEARCHING, IT’S NOT OVER
( NON SMETTERE DI CERCARE, NON E’ FINITA)
HOLD ON..
( RESISTI)

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Quelle due ore sembrarono volare, e dopo che Spike ebbe salutato, rinnovando l’appuntamento per la sera dopo, quando lui finì di pronunciare anche l’ultima sillaba, Buffy spense la radio, addormentandosi un po’ più rincuorata.

TBC
p.s. La canzone usata è ‘Hold on’ dei Good Charlotte ( Lo sapete che io (Happy) sono fissata!)

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Capitolo 2: *** due ***

Capitolo 2

La mattina dopo, il suono insistente del campanello la svegliò.
- No! Chi mi disturba, una volta tanto che non ho il turno di mattina al Double Meat ?- sbuffò Buffy, infilandosi la vestaglia ed andando ad aprire.
- Mia cara, ti ho lasciato per conto tuo almeno per dodici ore, ma ora è il momento di raccontare tutto alla tua migliore amica. Non mi puoi più sfuggire!- esclamò Drusilla, entrando quasi di prepotenza.
- Ah sì? – rispose l’altra, scansandola e precipitandosi nel corridoio del condominio, verso la rampa di scale, poco importa se era in pigiama e pantofole, qualsiasi cosa per sfuggire all’interrogatorio di Drusilla.
Si era trasferita in quel piccolo appartamento da pochi mesi, perché dopo la morte della madre, al termine di una lunga riflessione aveva capito che la cosa migliore era vendere la grande casa in cui lei e Dawn erano nate, per racimolare un po’ di soldi.
Era stato un grande sacrificio, visto che quella casa per entrambe era piena di ricordi, ma purtroppo non se la potevano più permettere.

Era già arrivata a piano terra, ma all’ingresso trovò Angel ad attenderla.
- E tu dove pensi di scappare? – esclamò lui, prendendola in braccio e riportandola al piano di sopra, mentre lei cercava di liberarsi, ma invano.
- L’avevo previsto che avresti reagito così! Per questo ho detto ad Angel di rimanere di sotto.. – spiegò la sua amica, affacciandosi dalla ringhiera con un sorriso vincente.

Drusilla Demi-lune ed Angel Liams erano i suoi più cari amici da un sacco di tempo.
Drusilla l’aveva conosciuta durante uno scambio culturale in Francia alle Medie, ma le due si erano trovate talmente bene l’una con l’altra che avevano mantenuto i contatti anche dopo, tramite lettere, telefonate e visite sporadiche.
Finché, dopo aver terminato le scuole Superiori, Drusilla aveva deciso di trasferirsi stabilmente da Parigi a Sunnydale con grande gioia di Buffy, e da quasi quattro anni lavorava come modella presso un’agenzia di moda.
Del resto, la sua era una bellezza particolare, quasi eterea. I lunghi e lucenti capelli corvini esaltavano ancora di più il candore della sua pelle, ma il maggiore fascino risiedeva nei suoi occhi magnetici dal colore indefinito nel quale però spiccava un violetto intenso.
Invece, Buffy aveva incontrato Angel al Liceo. Lei frequentava il primo anno, mentre lui era all’ultimo.
La cosa che l’aveva colpita più in lui era che mentre gli altri ragazzi pensavano tutti allo sport, Angel aveva un animo più introverso e amava passare le giornate in solitudine a disegnare, dipingere o intagliare piccole sculture col legno.
Quel bel ragazzo moro dagli occhi scuri e profondi, velati di mistero l’aveva attratta inizialmente, e anche lei aveva catturato la sua attenzione.
Ma erano bastati una sola uscita insieme e un solo bacio per far capire ad entrambi che tra loro non poteva esserci nient’altro che una bella e sincera amicizia.
Angel era rimasto fedele ai suoi sogni e ormai era da anni che era un pittore/scultore di discreto successo, e aveva un suo studio privato.
Aveva passato un periodo nero in cui l’ispirazione sembrava averlo abbandonato.
Siccome le modelle sono solite a posare anche per gli artisti e Drusilla era una modella, Buffy aveva avuto la bella idea di presentargliela e non solo la bella mora gli aveva riportato l’ispirazione, ma tra i due era subito stato amore a prima vista.
Infatti, Angel e la sua Musa, così come lui era solito chiamare Drusilla, anche se lei andava più su di giri quando lui la chiamava ‘ Principessa ‘, vivevano insieme da due anni in un modesto appartamento, non molto distante da quello di Buffy e sua sorella.

Angel riportò Buffy in casa sua, mettendola sul divano.
- Dru, questo è barare!- l’accusò la bionda, capendo che ormai non aveva più scampo.
- A mali estremi, estremi rimedi. E adesso, Elisabeth Anne Summers, ti decidi a parlare o devo ipnotizzarti per cavarti le parole di bocca? – ribatté l’amica, e alzando gli occhi rassegnata Buffy raccontò tutto.

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- E così, quel verme ti ha piantato perché ti sentiva distaccata!-
- Già, Dru, lui dice che è per quel motivo, ma io sono pronta a scommettere che ci fosse di mezzo un’altra, e chissà da quanto! – aggiunse Buffy.
- Grrr, che bastardo, gli praticherò un rito woo-do!- sbottò Drusilla, infuriata.
- E io vado a fargli visita, così lo riempio di botte finché non assomiglierà ad un ritratto cubista! – esclamò Angel.
- Ragazzi, davvero non serve, ma lo apprezzo lo stesso. E’ colpa mia che mi sono illusa tutti questi anni, credevo che fosse il ragazzo perfetto. Invece, ora mi rendo conto che non era lui il mio principe Azzurro..- spiegò lei.
- Beh, io il mio Principe l’ho trovato, e me lo tengo stretto!- commentò Drusilla, abbracciandosi ad Angel.
- E io non potrei essere più felice, mia Musa, non so che farei senza di te, Principessa! –
E due finirono per baciarsi.
Buffy tossì per attirare su di sé l’attenzione.
- Hey, voi due, non è carino amoreggiare davanti ad una a cui hanno appena spezzato il cuore!-
- Hai ragione, scusa,Bu.. – rispose Drusilla, ma si interruppe, scrutandola meglio.
- Hey.. sbaglio, o tu non ci hai detto tutto?-

Buffy bofonchiò qualcosa imbarazzata, cercando in vano di guardare altrove.
Accidentaccio a Drusilla e alla sua capacità di capire ogni cosa di lei.
- Buffyyyy – canticchiò Dru – perché non mi dici cos’è quel sorrisetto che ti ho appena visto?
- non farneticare, ti prego. Sono solo felice che voi siate qui e di avervi raccontato ogni cosa

Angel intanto guardava lo scambio tra le due senza farci caso, ormai era abituato alle stranezze.
- come si chiama?
- cosa?
- dai per forza deve trattarsi di un uomo. Chi è? L’ hai conosciuto in treno? Potrebbe essere la sola spiegazione per il tuo stato di non-totale-depressione!!!

Buffy sospirò, ma non poteva farci nulla. Mentire o nascondere qualcosa a Drusilla era come vincere sei volte di seguito.. alla roulette russa!
- non è nessuno!
- e questo nessuno ha un nome? Una faccia….
- è solo una voce, Dru..
- una voce nel senso che sei impazzita e cominci a sentire le voci?
- amica idiota! – disse alzando gli occhi al cielo – solo una voce alla radio che mi ha messo di buon umore!
- ohhh, capisco! Dove? Stazione?
- toglitelo dalla testa. Non ti dirò nulla anche perché non c’è nulla da dire, e non è il caso che tu telefoni a una stazione radio, importunando i dj per niente… quindi lascia stare. È solo che sentire la sua trasmissione ieri sera mi ha messo di buon umore!

Drusilla alzò le mani al cielo in segno di resa, sapeva quando la sua amica intendeva stop. Parlarono ancora un po’ finche Dru e Angel se ne andarono, lasciando Buffy alle faccende domestiche.

TBC

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Capitolo 3: *** tre ***

Capitolo 3

Erano le 11. 20 oramai, Dawn era a letto da un po’. Buffy aveva accuratamente evitato di raccontarle di quello che era successo con Scott.
Aveva preso una tazza di te, si era messa in pigiama e ora da sotto le coperte aspettava. Mezzanotte in punto e sigla e poi… eccola, ancora lui, solo un paio di saluti e lei era già persa. Avrebbe voluto parlargli e beh… la soluzione c’era, bastava un telefono, sufficiente fortuna e coraggio per farlo. Per ora si limitava ad ascoltare e… commentare!

“ un'altra telefonata per noi… ciao Jessica, come mai ancora alzata?” “ Per ascoltarti ovviamente!”

- per ascoltarti ovviamente – fece il verso Buffy acida – è una radio è ovvio che ascolti le voci!!!
“ Sono onorato, e cosa mi racconti in questa notte così stellata?-
“ Se vuoi ti racconto come sono vestita..”

Buffy quasi si strozzò con il te.
- come sono vestita? Stupida oca neanche fosse una linea erotica, come se a lui interessasse poi…-
“ Magari un'altra volta!” rispose sogghignando Spike
- Perché? Vorresti risentirla?! Calma Buffy, è un dj e deve essere educato, solo per questo!

“ Stasera parlavamo di passeggiate. A te piace camminare, magari lungo vie piene di negozi o sulla spiaggia…”

- si, si so io dove sta passeggiando quella… chissà perché hanno il cellulare sul lavoro…

“ Beh mi piace passeggiare, e con te lo farei ovunque!”
Spike rimase un attimo in silenzio, imbarazzato e ringraziando di lavorare in radio, mentre la ragazza riprendeva a parlare e Buffy ringhiava contro lo stereo.
“ Devi essere proprio un bel tipo, con questa splendida e sexy voce…”
“ Ma una voce non vuol dire nulla, pensa, potrei essere piccolo grasso e con gli occhiali spessi.” “ E lo sei?”

- Stupida scema! Che te ne importa… - sospirò fantasticando – potresti anche essere un demone cornuto che tanto io da qui non mi muovo.

La ragazza riagganciò poco dopo e Buffy si armò di coraggio. Mentre partiva la musica corse a prendere il cordless e si mise di fronte allo specchio.
- se ha chiamato questa cerebrolesa, posso farlo anche io.
Respirò a fondo e compose il numero. Stranamente la telefonata non passò dal centralino e la prima voce che Buffy sentì fu la sua. Per poco non le venne un colpo.

“ Ciao… non sei passata dal via, come ti chiami?”

-emm, ohh, io.. io… veramente… mmm.. c’è Buffy? - mentre si rese conto di quello che aveva detto si diede della stupida. Ok essere in imbarazzo, ok fingere di sbagliare numero, ma cercare se stessi….

“ Credo… credo che tu abbia sbagliato numero ma… se vuoi parlare con me, credo che Buffy possa aspettare…”

Lei riagganciò di colpo e si nascose sotto le coperte. Si Buffy poteva aspettare, la prossima visita medica sicuramente!
“ Beh, probabilmente Buffy o non poteva aspettare o è una compagnia migliore della mia..”
- certo come no… la compagnia di una pazza che si cerca da sola!

Buffy respirò a fondo riemergendo dalle coperte. Ok il tentativo di chiamare non era stata una buona idea, la prossima volta si sarebbe accertata prima di essere in casa.
Finita la trasmissione, prima di addormentarsi Buffy si appuntò mentalmente di vedere meno Dru, la sua influenza stava diventando preoccupante.

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- … e sono arrivata al punto di chiamarlo…. Dicendo che * cercavo me stessa!*. Non lo conosco nemmeno, e già mi sta rendendo la vita un inferno!- finì di raccontare Buffy a Willow, con un sospiro.
La cronaca delle sue rocambolesche avventure aveva fatto da sottofondo al loro intero pomeriggio al Double Meat.
- … però è più forte di me.. lui è così.. così.. così.. così.. -
- Accidenti, Buffy, la tua proprietà lessicale mi sconvolge!- la canzonò l’amica.
- No, Willow, seriamente, dovresti sentirlo, quello che dice, come lo dice, aaaaawww.. oddio, mi sto friggendo più io delle patatine!-
- Però non mi hai ancora detto su che stazione si trova!- le fece presente Willow.
-Uh! Hai ragione… ora mi sfugge.. Magic… uff! Magic qualcosa..-

- Ah, ho capito , Magic Box! Non la conosco , ma so che è molto ascoltata!- - Già, e..- riprese il discorso Buffy, ma un tratto si interruppe bruscamente, perché nel chiacchiericcio generale del locale, lei era riuscita a distinguere una voce ormai inconfondibile per lei, che proveniva da un tavolo vicino al bancone.
- Allora? Come pensi che possa essere questo misterioso dj? Secondo me è moro, con gli occhi scuri, e..- fantasticò Willow, mentre l’altra si era già girata in direzione di quella voce, rimanendo folgorata.
- Dimmi che è solo un maledetto scherzo!- si agitò il ragazzo, al telefono.
- No, Will, lui è di un biondo accecante… e ha gli occhi più blu che io abbia mai visto..-

- Ma scusa.. tu come fai a saperlo?- domandò Willow confusa.
- E’ qui! Tutto, col corpo , non solo la voce..-

<.. e che corpo!> pensò la bionda.

- Perché non vai a parlargli, allora? E prima che te lo chieda, ci sei, non c’è bisogno che ti cerchi un’altra volta!-
- Ma dai! Ti pare che io sia una ragazzina stupida che va lì a disturbarlo, proprio mentre è lì che parla al telefono.. ODDIO! Ha finito, volo!-
Buffy si guardò intorno, fino a trovare quello che cercava. Prese un vassoio e una spugna e si diresse al suo tavolo. Mise uno dei suoi migliori sorrisi e si fermò davanti a lui.
Lui nel frattempo borbottava tra se su stupide oche bionde, ignorando la ragazza di fronte a lui. - Tutto bene?- chiese lei nel modo più gentile possibile.
Non alzò neppure il viso dal tavolo.
- Uno splendore!!!
Buffy respirò e poi disse con voce frizzante
-Ma io ti conosco, sei il dj di Radio Magic Box? Sai….-
- Sì, sì, ho capito, se hai un tovagliolo ti faccio un autografo, così poi puoi tornare a pulire i tavoli!-

Buffy rimase un attimo immobile. Si accertò di essere lì, respirò a fondo e poi liberò l’aria dai suoi polmoni…
- Brutto ingrato insulso lampione stradale! Ma come…-
Lui la fissò sbalordito. La biondina di fronte a lui lo stava… aggredendo!? Cosa le aveva detto di tanto grave?
- E pensare che io volevo ringraziarti.. ma ora non so nemmeno più per cosa! Anzi, lo so! Per avermi mostrato che la schizofrenia esiste, visto che tu ne sei la dimostrazione! Altrimenti, non si spiegherebbe come quella persona dolce e gentile che ogni notte ha una parola di conforto per tutti.. altro non sia che un nevrotico odioso irritante malato di protagonismo che probabilmente non si è mai visto in uno specchio, perché in caso contrario avrebbe fatto qualcosa per quei capelli! Ma ora che ci penso, forse è proprio questa la causa di tutto, perché la tinta che usi deve averti arrecato danni irreparabili al tuo cervello!- sbottò Buffy, inviperita.

Per tutta risposta, lui scoppiò a ridere.
- Che diavolo hai da ridere tanto?-
- Scusa, ma.. ti agitavi talmente tanto che quel buffo pupazzetto che hai sul cappello sembrava dotato di vita propria! E visto che parli tanto di specchi, immagino che qui non ce ne siano, altrimenti ti accorgeresti che da come sei conciata sembra che tu sia uscita da un villaggio incantato di folletti!- la prese in giro lui, tra le risate.

-Grrr! Spero che il caffé che stai bevendo ti vada di traverso, faro antinebbia che non sei altro! Ringrazio il cielo che il mio turno qui è finito, così me ne posso andare e non sono più costretta a vedere la tua insopportabile faccia, a mai più!- ribatté lei, stizzita, avvicinandosi alla porta. - A presto, folletto!- la salutò lui prima che lei se ne andasse, facendola innervosire ulteriormente.

Il ragazzo sorrideva divertito. L’incontro con quel peperino di ragazza lo aveva distratto per un attimo dalla notizia di quella telefonata, una notizia pessima per lui.
Buffy tornò come un fulmine nel retro, cambiandosi il più in fretta possibile e inveendo. Willow la raggiunse e si mise a osservarla stranita.
- Allora come è andata?-
Buffy si fermò di scatto a guardarla, mentre chiudeva la sua borsa.
- Sai Will che volevi farti bionda? Non farlo, la tintura rende imbecilli!-
senza aggiungere altro uscì, lasciando l’amica perplessa.

Spike si diresse alla radio quello stesso pomeriggio e come un uragano andò verso l’ufficio di Giles. Ad un tratto un ragazzo moro gli si parò di fronte.
- Spike ho sentito, mi spiace…. Sei strano cos’hai?-
- Cos’ho? Sono stato letteralmente aggredito da una pazza furiosa, con una mucca in testa!- Xander lo guardò sconvolto
- Lo sai che ti fa male bere alla mattina? La notizia è brutta ma ridurti in questo stato….-
- Ma sul serio, questa biondina carina, tutto a un tratto ha iniziato a urlarmi non so che e….- sospirò frustrato!
- Cosa le hai fatto?-
- E chi se lo ricorda, Rupert mi aveva appena detto che devo condurre il mio programma, cioè la mia vita, dove metto tutto me stesso… con Harm. Cioè ti rendi conto? Una modella tutta gambe e niente cervello che conduce con me! Mi avesse proposto una collega, un’altra dj…no… una belloccia.. neanche fossimo in tv, non la vede nessuno, la sentono solo parlare… cosa su cui Harmony non và forte…. Insomma, dopo tutto ciò, che ne so cosa ho detto al pazzo folletto!

Detto questo si recò nell’ufficio di Giles, lasciando Xander che in quanto a perplessità poteva fare a gara con Willow.
Irruppe nell’ufficio e batté i pugni sul tavolo.
Giles si limitò ad alzare il viso e togliersi gli occhiali.
- Finita la scena, William? Ti siedi e parliamo?-
- Veramente pensavo di rompere qualche cosa prima, ma se proprio insisti…-
- Hai pensato alla mia proposta?-
- Certo e la mia risposta è maledettamente no!-
- Ok. Dato che non mi puoi dire no. Hai già sentito Harmony?!-
- Tu stai invecchiando troppo in fretta, zio. Posso pensare di lavorare con qualcuno. Posso pensare di lavorare con una donna… e posso pensare ad Harmony, ma non esattamente per lavorare! Quindi… qualcun'altra-
- Bene, ora che abbiamo un accordo, pensiamo alle possibili candidate. Ci vorrebbe qualcuno con grinta, con stile, con personalità…-
- Ok, e allora, zietto, ricordami perché hai pensato ad Harm?-

Giles lo ignorò e riprese a parlare
-Intendo qualcuno che ti tenga testa, che sappia metterti al tuo posto-
e nella mente di William apparve una biondina tutto pepe con una mucca in testa.
- qualcuno che non sia solo una donna, ma che sappia parlare, intrattenere il pubblico, con cui possiate avere uno scambio, anche le litigate fanno audience!-
William non riusciva a immaginare nessun’ altra che la pazza del pomeriggio.
Guardò Rupert e sorrise
- ok Rupy, forse qualcuno te lo trovo!-
*************************** ( Nel frattempo)
-… e invece è solo un irritante insopportabile vanitoso pieno di sé !-
- Sarà anche così insopportabile come dici , ma intanto è già più di due ore che non fai che parlare di lui!- le fece notare la sorella, che aveva già capito tutto.
- Non è vero che parlo di lui e basta! Grrr, Quanto lo detesto! Ok, avrà anche due occhi che rapiscono, una voce suadente con quell’accento inglese che la rende ancora più sexy, un sorrisetto che lo rende tremendamente irresistibile, un corpo da favola,… ma questo non gli dà il diritto di trattarmi a pesci in faccia!- sbraitò Buffy.
Dawn e Drusilla sfoggiavano lo stesso sorriso di chi la sa lunga.
- Chi disprezza compra.. ma tu non disprezzi nemmeno poi così tanto, in fondo..- canterellò Drusilla.
- Ma cos’è? Vi siete coalizzate entrambe contro di me! Non è come credete voi, smettetela! E comunque, io ora vado a farmi una doccia!- le avvisò Buffy
- Dovresti farla con dei cubetti di ghiaccio per toglierti dalla mente i pensieri sconci che scommetto ti stanno passando per la testa!- ribatté la sua amica, ridacchiando.
- Dru, dacci un taglio, nessuno pensa a nessuno e in nessun modo!- urlò Buffy esasperata da dentro il bagno, prima di entrar nella doccia. Fortunatamente, da lì né Drusilla, né Dawn potevano scorgere il vistoso rossore che dopo quella frecciatina era apparso sulle gote della bionda.

< Una doccia fredda aiuterà… altro che fredda.. dovrei andare a vivere in un igloo!> pensò, cominciando a spogliarsi.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------- L’orologio annunciava la mezzanotte, Buffy stranamente era in camera sua, stranamente la radio era accesa .. e ancora più stranamente era sintonizzata proprio su quella stazione.
La ragazza sentì la canzone sfumarsi, permettendo a ‘Voci nella notte ’ di iniziare.

“Se anche stasera, avete scelto di passare la notte in mia compagnia, benvenuti, miei cari ascoltatori, ma ..”

-Blah, blah, blah, non mi incanti più, faro antinebbia!- disse Buffy, spegnendo la radio.

“.. ma prima di iniziare vorrei dirvi che questa è l’ultima settimana che passerò da solo con voi.. No, niente piagnistei e non tentate gesti estremi!” scherzò lui.
“ Io non vado da nessuna parte, è solo che ci sarà una doppia conduzione, per il momento nemmeno io so chi mi affiancherà..” spiegò.

<.. anche se una vaga idea l’avrei..> si disse con un ghigno, ripensando a una biondina dai grandi occhi verdi, con un temperamento vulcanico e un buffo cappello.

TBC

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Capitolo 4: *** quattro ***

Capitolo 4

Il giorno dopo, William respirò a fondo, si armò di coraggio e aprì la porta del Double Meat.
C’era un po’ di fila, ma tutto il pieno di coraggio che aveva fatto gli diede la faccia tosta di scavalcarla, appoggiandosi al bancone e ignorando le lamentele e i borbottii dietro di lui.
Un ragazzo lentigginoso e con lo stesso cappello buffo in testa lo guardò di sbieco.
-Se deve ordinare deve rispettare la fila!-
-Non devo ordinare nulla, voglio solo parlare con… una biondina pazza!-
- Ha delle lamentele da fare? Perché, in tal caso, il direttore..-
- Nessuna schifosissima lamentela, ho assoluto bisogno di parlarle!- sbottò lui, alzando la voce.
Attirati dal frastuono, Buffy e il direttore si recarono direttamente al bancone.
Appena William la riconobbe, la indicò con un dito.
- E’ lei, è lei la pazza biondina!- spiegò lui.
Lei si avvicinò per rispondergli a tono, ma il direttore l’anticipò.
- Se deve parlare con la sua fidanzata, può anche attendere la fine del suo turno!-
William sbarrò gli occhi, prendendo il direttore per un braccio.
- Mi guardi. Le sembro così messo male da stare con una come quella?-
Il direttore non fece in tempo a rispondere, che si sentì strattonare per l’altro braccio dalla sua dipendente.
-No! Guardi me. Io le sembro una che può stare con un semaforo giallo perenne?-

Il direttore si scosse da entrambi e si rivolse a Buffy.
- Questo non è un problema mio. Si prenda dieci minuti di pausa… e sistemi le sue beghe amorose.- Poi si rivolse a William.
- E lei, ordini almeno un caffè!-

William si accomodò a un tavolo e Buffy, costretta, lo raggiunse subito dopo, tenendo le braccia incrociate.
-Sono qui solo per prendere le tue ordinazioni, visto che sei un cliente. Sai, io ti consiglio un nostro nuovo panino, si chiama ‘Sparisci per sempre dalla mia vista ’! - sbottò Buffy.
- Invece, io credo che sceglierò il menù ‘Almeno prima stammi a sentire ‘ con una porzione di ‘Ti devo delle scuse ’!-

Buffy scosse la testa sorridendo, quel ragazzo sapeva essere più cocciuto di lei. Cosa le costava concedergli una chance per chiarire un po’ le cose?

- Mi spiace, ma…-
Buffy si sedette di fronte a lui, pronta a lanciargli addosso il caffé a seconda del ma.
- .. avevo avuto una brutta giornata. Appena ricevuta una brutta notizia e tu sei apparsa in un brutto momento.-
- ok. Scuse accettate. Ciao, a mai più!-
-Non ho finito!- – le fermò lui, prendendola per un braccio.
Si guardò attorno con circospezione e puntò gli occhi su di lei.
- C’è un posto più tranquillo dove poter parlare?-
Lei lo fissò stranamente e poi gli fece cenno di seguirla in una stanza nel retro. Una volta entrati lei si sedette e aspettò, mentre controllava l’orologio.
- Oltre alle scuse cosa vuoi!?-
- Ho un problema-
- Che quindi non è mio!-
- Vero, ma potrebbe diventarlo o almeno potresti risolverlo.-
- Tu sei pazzo! Cosa potrei fare? Offrirti un caffé?-
- Sto parlando seriamente, si tratta di tutta la mia vita!-
- Mettiamo subito in chiaro che io non dono i miei organi a nessuno!-

Spike alzò gli occhi al cielo, sarebbe stata più difficile del previsto.

- Tu ieri sei stata molto gentile, soprattutto a riconoscermi, ma tanto per cominciare il lavorare in radio non fa di te un divo di Hollywood. Non sono poi questa grande star . Ok, faccio il dj, per una radio locale, niente di che, e sono anche un normalissimo studente universitario, dopotutto. Sono William, William Rayne.-
- E io sono Buffy Summers..-
- Lo vedi, * Buffy* ? Hai pure un nome da folletto!- la prese in giro lui, scoppiando a ridere, irritandola.
- Sai, * Willy*, io non riderei tanto, visto che ritrovi lo stesso nome di quel povero Coyote che da secoli insegue Beep-Beep senza successo!- rise lei, facendo innervosire lui.

- Beh, almeno spero che tu sia meno imprendibile di Beep-Beep!-
-Uh?-
- Ho una proposta da farti, folletto!-
- Tanto per cominciare, smettila di chiamarmi così, perdi punti ogni volta che lo fai, lo sai? E ti avviso che sei già sottozero da un bel po’!- sbottò lei.
- Ok, ho una proposta per te, Buffy..-
- Di che si tratta?-
- Tu qui non sei felice..-
- Vorrei vedere te, a correre da un tavolo all’altro, spaccarti la schiena e vivere in simbiosi con la friggitrice!-
- Posso aggiungere ‘ litigare coi clienti ’, visto che ti riesce maledettamente bene?-
Buffy lo incenerì con lo sguardo, ma non lo interruppe.
- Il punto è, tu sei qualcosa.. tu meriti di meglio!-
-Ma se tu non mi conosci neanche, come fai a dirlo?-
- Tu non sei una studentessa Tu non sei una cameriera. Tu sei nata per fare la radio, proprio come me, anzi, insieme a me!-

Buffy lo fisso seria, come se stesse valutando la sua proposta e poi scoppiò a ridere.
Quelle risate contagiose, che non riesci a smettere e mentre William riconsiderava l’idea che lei fosse pazza sul serio lei si teneva lo stomaco dalle risate.
- Ascoltami…-
Lei sembrava non riuscirci. Cielo, era una vita che rideva così tanto. Forse l’ultima volta era stata quando Willow si era vestita da punk ad Halloween.
- Buffy smettila. Per favore smettila!-
Lei cercò di calmarsi e si asciugò le lacrime.
Ok, scusa è che.. si insomma.. sembravi così serio, come se volessi offrirmi di lavorare con te- - Quello era il tentativo… e se ti metti a ridere di nuovo ti prendo a botte!-
Buffy trattenne e risate e lo guardò seriamente
- Tu… tu sei pazzo!-
- Ma no…. La cosa ha senso…-
- No, no, no, assolutamente. Toglitelo dalla testa, finiremmo per ucciderci dopo dieci minuti… dopo cinque tu hai minacciato di picchiarmi, immaginati dopo due ore di trasmissione!-
Fece per alzarsi ma lui fu più veloce e la afferrò per le braccia, guardandola dritta negli occhi e respirando.

Non si accorsero di Willow che apriva la porta cercandola. La rossa vide e sentì solo una cosa, ossia William che teneva Buffy tra le braccia guardandola quasi ad implorarla e le diceva, con la voce più sexy che avesse mai sentito:
- Proviamoci sul serio!-

L’amica strabuzzò gli occhi e si mise un sorriso di chi la sa lunga in volto. Chiuse piano la porta e si girò verso il direttore
- No, Buffy qui non c’è. Appena avrà finito sono certa che arriverà!-
Buffy, nel frattempo, lo fissò attentamente e per un attimo si sentì mancare il fiato. Forse stava impazzendo, ma tanto non aveva nulla da perdere.
- Una settimana. Mi daranno ferie, quindi ho tempo da perdere. Ma se non funzionerà ognuno per la sua strada!-
William lasciò la presa e le porse la mano.
-Affare fatto!-

TBC

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Capitolo 5: *** cinque ***

Capitolo 5

Buffy era ferma davanti all’armadio da circa 20 minuti. Immobile a scorrere gli occhi tra tutti i suoi vestiti? Cosa si mette per andare a fare un colloquio? O meglio cosa si mette per un colloquio in una radio? Se avesse avuto una maglia con su scritto ‘Bacia il D.J. ’ sarebbe stato un passo avanti e invece nulla! Ma il problema non era neppure quello. Avrebbe potuto mettere un semplice abito, una gonna e giacca o qualcosa di più sportivo o…
Alzò gli occhi al cielo ed emise un urlo di frustrazione. Dawn corse in camera della sorella e la osservò di sbieco.
- Sei stata attaccata da un maglione?-
-Magari! Almeno ora la mia tortura sarebbe finita!-
- Ti prego Buffy, hai già fatto dei colloqui, come puoi non sapere cosa mettere?-
- Questo non è un colloquio normale. Cosa si mette ad un colloquio per un lavoro che non avevi mai pensato di fare, in un posto che non rientrava nei tuoi sogni da bambina e per lavorare poi con un uomo che … grrrrr- - sbuffò e si sedette esausta sul letto.
Dawn sorrise, si mise di fronte all’armadio, ne tirò fuori un paio di pantaloni neri, una maglia rossa e una giacca leggera nera da mettere sopra. Buffy li guardò e sorrise.
- con questi dovresti essere apposto. Non dicono ‘ Assumetemi vi prego, ho sempre voluto lavorare in radio ’ ma guardano ammiccanti e dicono ‘ Non sapete cosa vi perderete se non mi assumete!-
Buffy guardò la sorella ridendo
- Da quando i miei vestiti ti parlano?-
- Da sempre, soprattutto il sabato sera prima di andare al bronze e chiedono ‘ Dawn ti prego portaci fuori con te ’ disse facendo la voce in farsetto.
Buffy scoppiò a ridere e iniziò a cambiarsi, mentre Dawn usciva dalla camera. Arrivata alla porta si fermò un attimo e si voltò con un sorriso stampato in volto.
- Comunque sorellona, il lavoro non sarà quello che sognavi da piccola, ma l’uomo con cui lavorerai si!- – disse ridendo mentre usciva veloce dalla stanza evitando il cuscino che Buffy le aveva lanciato dietro.
La bionda riportò l’attenzione sui vestiti, cercando in tutti i modi di non pensare a alle parole della sorella.

Due ore più tardi era davanti agli studi di ‘Magic Box ’. Alzò la testa e osservò attentamente il palazzo. Un respiro profondo e poi entrò. William nel frattempo camminava avanti e indietro nel corridoio, mentre Giles lo guardava tenendosi la testa fra le mani.
- Stai fermo ti prego. Deve arrivare tra cinque minuti. Non è in ritardo, perché ti agiti così tanto?- - Non mi sto agitando sono previdente. Mi odia e quindi arriverà tardi di proposito, anzi quasi sicuramente non verrà!-
- Allora mi spieghi perché vuoi proprio lei?-
- Per due ottimi motivi. Uno è che l’alternativa è Harm e il secondo è… che con lei potrebbe funzionare. Non mi dà retta, lei è una testa calda, è…. Beh, vedrai e poi deciderai tu!-
- Già vedremo. Per ora me ne torno in ufficio e prendo un aspirina. Perché se come immagino è come te, mi ci vorrà qualcosa di forte per sopportarvi tutti e due assieme.-
Giles si dileguò e Spike riprese a camminare avanti e indietro. Quella ragazza l’avrebbe fatto impazzire. Ne era certo. Ad un tratto si fermò di colpo. Lei era lì ed era puntuale. Bene, sembrava intenta a mantenere il patto. Gli piacevano le persone serie, che fanno quello che dicono. Incrociò le braccia e aspetto che lei lo raggiungesse.

Buffy era appena uscita dall’ascensore e l’aveva subito individuato. Come non vederlo! Stava camminando avanti e indietro, come se fosse un leone in gabbia e poi l’aveva vista. Stava per sorridergli quando lo vide incrociare le braccia al petto e fare un espressione imbronciata. E ora cosa aveva fatto? Era appena arrivata e lui sembrava già arrabbiato con lei. Come faceva ad irritarlo così velocemente, solo con la sua presenza? Ecco, ora era furiosa anche lei. Odiava sentirsi colpevole di qualcosa quando non aveva fatto nulla. Si stavano dando sui nervi dopo neppure un minuto e ancora a distanza… sarebbe stata una settimana lunga.

Quando fu di fronte a William lui rimase ancora un attimo a fissarla. - Hai visto che ore sono?-
- Sì, circa cinque minuti prima dell’orario in cui avremmo dovuto incontrarci.- Si fissavano negli occhi e sembravano sul punto di saltarsi al collo da un momento all’altro. - E non hai pensato che fosse opportuno che ci mettessimo d’accordo prima del tuo colloquio?- - D’accordo su cosa scusa?-
- Beh su cosa dire e soprattutto su come dirlo-
- E avresti dovuto suggerirmelo tu, signor evidenziatore!-
- Credo sia ovvio, folletto. Hai bisogno di un’ aggiustatina sul come parlare. Tipo un corso di bon ton!-
- Divertente, davvero divertente detto da te! Io vengo qui per salvarti il culo e tu invece di dirmi ciao e farmi accomodare, mi accusi di essere talmente stupida da aver bisogno di un copione e di qualche lezione di buone maniere da te!-
Spike si sentì leggermente e solo per un attimo in colpa, ma ricacciò quel pensiero e si limitò ad alzare la voce!
- Primo, non ho detto che sei stupida, e in secondo luogo confermo che ti servirebbero delle lezioni, ma più che di buone maniere, almeno di femminilità-
- E vuoi darmele tu?-
-Stiamo divagando. Resta il fatto che sei arrivata tardi. Io volevo essere solo di aiuto.-
- Stai cambiando discorso e comunque come avresti potuto essermi di aiuto? Mostrandomi come sculettare mentre cammino?-

Molti si erano radunati attorno a quel quadretto. I due continuavano a scannarsi incuranti di tutto il resto e per la prima volta, Xander, Wesley, Anya e Giles videro una donna tener testa a Spike. Lavoravano tutti assieme da parecchi anni ed erano abituati a belle ragazze che sorridevano adoranti e quasi lobotomizzate guardando Spike. Ora questa biondina, non solo non lo guardava con gli occhi a cuoricino, ma anzi sembrava pronta a tirargli un pugno in faccia.

Ignari del loro pubblico Buffy e William continuavano la loro zuffa verbale. - No cara, anche se sul come essere sexy avrei qualcosa da insegnarti, ma conosco mio zio, quindi avrei potuto darti qualche dritta per essere convincente!-
- Tuo zio?-
- Sì il direttore. Sai, se lui non avesse mai presentato il suo compagno di Università Ethan alla sua cara sorellina Darla.. il sottoscritto non avrebbe mai visto la luce!-
-Che grande tragedia sarebbe stata!- ribatté sarcastica lei.
- E dimmi, anche tuo padre lavora qui?-
- No, lui con la radio non c’entra niente, ha un grande negozio in centro di costumi di Halloween, Carnevale e feste in maschera, e ti assicuro che sono così belli che.. a chi li compra sembra quasi di essere ciò da cui si traveste! Ma non è questo il punto..-
- Già, il punto è il Direttore è tuo zio!Quindi sei raccomandato?! Ecco perché continui a lavorare qui nonostante il caratteraccio.-
- Io non sono raccomandato, io lavoro qui perché sono bravo. Sbaglio o la prima volta che ci siamo visti e mi hai riconosciuto volevi un autografo?-
Buffy diventò viola e non sapeva bene se dalla rabbia o dalla vergogna.
- Io non volevo un autografo, volevo solo farti i complimenti. Sei stato tu, così montato e pieno di sé da pensare che fossi una sciacquetta che si emoziona solo perché ti vede! Neanche fossi corsa da te! Comunque sarai anche bravo durante la trasmissione, ma sei finto, perché nella realtà sei arrogante insopportabile e spocchioso. Cielo non so neppure cosa ci faccio qui!-

In quel momento intervenne Giles, prima che la cosa degenerasse e lei se ne andasse. - Salve Miss Summers, credo che lei sia qui per parlare con me!-
Buffy si voltò di scatto, stupita per un attimo e cercando di ricordare cosa dovesse fare e chi potesse essere l’uomo di fronte a lei.
- Piacere – disse porgendole la mano - io sono Rupert Giles, il direttore della baracca-
Lei si destò di colpo, rendendosi conto che c’era gente attorno a loro e che avevano dato spettacolo. Ecco sfumata la sua possibilità. Dopo quella scena sicuramente sarebbe stata cacciata a calci nel sedere.
- Salve Signor Giles, scusi, mi spiace per questo… se vuole ancora fare il colloquio, anche se non so…-
Balbettava e le sudavano le mani.
- No non serve più il colloquio – disse mentre Buffy abbassava il capo sconfitta – lei è perfetta!-
Lei lo guardò sconcertata. Cos’era successo?
- Mi ha appena dimostrato di essere proprio la persona che cerco. Ma se volesse comunque venire nel mio ufficio, le posso offrire un caffé e magari scambiare due chiacchiere.-
Buffy sorrise e lo seguì ancora un po’ confusa.
- William – disse Giles voltandosi verso il biondo – perché non vieni con noi?-
Spike li seguì, anche lui perplesso sull’accaduto e ancora scombussolato per lo ‘ scambio di opinioni ’ avuto con Buffy.
Una volta che si furono chiusi dentro l’ufficio il ‘ pubblico ‘ rimasto tornò al lavoro, mentre Anya Xander e Wesley erano ancora pietrificati nell’atrio.
- Non ci credo – esordì Xan – ho appena assistito a una scena che non credevo che avrei visto-
- Già – sbottò Wesley – ‘Voci nella notte ‘ diventerà molto acceso se sono sempre così-
Anya continuava a fissare la porta chiusa rimuginando per poi sorridere divertita.
- Apriamo le scommesse. Io punto 50 dollari su tre settimane!-
- Di cosa parli?- - chiesero i due straniti e preoccupati di scommettere contro Anya. Quando si trattava di soldi lei faceva sempre in modo di vincere.
- Ma è ovvio. Di quanto ci metteranno quei due prima di finire a letto assieme?-
Scossero la testa mentre la seguivano lungo il corridoio. Anya era sempre Anya.

TBC

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Capitolo 6: *** sei ***

Capitolo 6

Era il gran giorno, e al pensiero di quella diretta Buffy non era nemmeno riuscita a chiudere occhio la sera prima.
Conoscendo lo stato emotivo dell’amica, Willow si era offerta di accompagnarla agli studi di ‘Magic Box ‘.

-Coraggio, vedilo come un modo innovativo di passare il sabato sera, sempre meglio che stare rinchiusa in casa a rimuginare, no? E poi ci pensi? Tutta Sunnydale e dintorni ti sentirà!- la incitò Willow, accompagnandola all’ingresso.
- E’ questo che mi terrorizza! Se non altro, almeno non sarò sola..- si rincuorò Buffy.
Nemmeno il tempo di finire quella frase che Wesley le si parò davanti.
- Buffy, cercavo proprio te, William ha lasciato detto che farà un po’ tardi, dovrai cominciare da sola, ma non preoccuparti…-
- Non devo preoccuparmi?! Tu non lo sai, ma non è che si possa dire che io dia il meglio di me quando sono da sola..- ribatté Buffy, ricordandosi la sua famosa telefonata, ma né la sua amica né il ragazzo sembravano ascoltarla, impegnati com’erano a guardarsi.
- Buffy, perché non ci presenti?- chiesero nello stesso momento, sorridendosi a vicenda.
- Uh, già, scusate. Allora, Wesley, lei è Willow, la mia ex compagna di corso, probabilmente la mia ex collega al fast food, dipende da come andrà questo periodo di prova, ma una cosa di cui certo non è ex è che è una mia grande amica!- spiegò Buffy, mentre gli altri due si stringevano la mano. -Buffy, se vai su c’è Xander che ti aspetta per spiegarti tutto, perché tra venti minuti vai in onda..- la avvisò lui, e Buffy sparì all’istante.

-Beh, Willow, ti andrebbe un giretto per gli studi?- propose Wesley, aggiustandosi gli occhiali, segno evidente che era agitato.
-Wow! Volentieri, mi piacerebbe molto.. se per te non è un problema, non devi lavorare?- chiese timidamente lei.
- Non ti preoccupare. Sai, io mi occupo delle trasmissioni sportive,e stasera non c’è nessuna partita!- le spiegò con un sorriso, facendole strada.
- Mi sa che Spike ha esagerato!- pensò ad alta voce lui.
- Cosa?- lo interrogò Willow, accigliandosi.
-Uh! Niente, dicevo così per dire!- sdrammatizzò lui, ma lei insistette con la sua aria indagatrice. - Sai qualcosa che io non so?-

--------------------------------------------------------------

-.. e questo è tutto. Vedrai che te la caverai senza problemi!- sorrise Xander, lasciando Buffy da sola nella cabina di registrazione.

< Oh, certo, andrà tutto a meraviglia… mi ricordassi una cosa che sia una di tutto quello che mi ha detto! E’ già tanto se premo un bottone senza far esplodere qualcosa! > pensò un’agitatissima Buffy, mentre si mordeva le unghie fissando con terrore crescente la console.

- Infila le cuffie e preparati, manca un minuto alla diretta!- la avvisò Xander.
Con le mani tremanti Buffy si infilò le cuffie, guardando il ragazzo che le faceva il conto alla rovescia con le mani.
- … sette, sei , cinque, quattro , tre, due, uno.. vai!- le disse Xander, allontanandosi.
- Spike, sei davvero perfido, povera ragazza!- commentò lui fra sé e sé.

Buffy aveva iniziato a parlare a raffica non appena Xander le aveva fatto l’ultimo cenno.
- Buonasera a tutti, no, tranquilli, non avete sbagliato stazione.. questa è proprio ‘Voci nella notte ’, e non sono Spike.. tornato da Casablanca! Lo sapete, no? La storia della nuova doppia conduzione . beh, sono io l’altra metà.. anche se per adesso mi tocca fare entrambe le parti, perché lui non c’è.. cioè c’è. Ma arriva più tardi.. forse, almeno è quello che spero! Non lo so di preciso, a dire il vero non so niente e mi scuso fin da adesso.. Vedo che qui ci sono alcune lettere, perché non leggerne qualcuna?-
E così fece, riuscendo a ingannare un po’ il tempo, ma poi sentì qualcuno picchiettarle il vetro. Si voltò e vide un ragazzo che non aveva mai visto farle cenno di uscire, e lei a sua volta gli fece cenno di aspettare, indicando le sue cuffie.
- Uhmm.. ho la sensazione di aver parlato pure troppo.. forse è il caso di metter su una canzone, dovrebbe essere ‘ Home ‘ di Michael Bublè..

< E non potrei condividere di più le sue parole: lasciatemi andare a casa!> pensò, nel panico più totale.

-.. Oddio , non so se l’ho messa su veramente.. al limite .. immaginatevela.. Insomma, io torno fra due minuti!- avvisò, togliendosi le cuffie e uscendo.
-Scusa, ma non ho molto tempo, giusto la durata di una canzone.. se sta andando!- disse lei al misterioso ragazzo, fissando nervosamente l’orologio.
- E’ questo il punto, guarda bene la console.. non lo vedi che è tutto spento?- le fece notare lui.
Agitata com’era, Buffy nemmeno si era accorta di quel piccolo particolare irrilevante.

- Hai ragione tu, povera me.. praticamente ho parlato per oltre venti minuti.. da sola!- alzò gli occhi lei.
- Tu devi essere la nuova arrivata, e scommetto che William per far le presentazioni ha scelto proprio il giorno in cui non c’ero io, il che non mi stupisce .. Sai, io e lui non andiamo molto d’accordo..- borbottò il ragazzo.
- E comunque, io sono Riley, conduco il radio-giornale, piacere di conoscerti…-
- Buffy, e sì, sono la nuova arrivata!- sorrise lei, osservandolo meglio. Era un gran bel ragazzo, non poteva negarlo: biondo scuro, alto, possente, muscoloso.. ma d’altro canto quei cinque minuti con lui.. le sembravano cinque ore.


Infatti, non stava nemmeno badando più a quello che lui le stava raccontando.
-… Ad ogni modo, come mai se qui anche stasera? Non lo sai che ‘ Voci nella notte ‘ va in onda solo dal Lunedì al Venerdì?- le domandò lui.
Questo Buffy lo sentì bene.
- Ma.. ma come? Scusa, ma se William mi ha detto..-
E finalmente tutto le fu chiaro.

-GRRRR! IO LO POLVERIZZO!!- gridò lei furibonda, e probabilmente tutto l’edifico la sentì. - Grazie, Charlie, sei stato molto gentile, e mi ha fatto tanto piacere conoscerti, ma ora devo andare a dare la caccia a un coyote!- lo salutò Buffy, correndo via, lasciandolo solo, confuso e amareggiato.
- Sarebbe Riley.. ma non importa!- sospirò.

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Mentre Buffy si aggirava per ogni studio del primo piano, Xander era corso incontro a William, che era appena arrivato, pronto a godersi la scena di una Buffy in preda al panico.
Il ragazzo non poteva nemmeno lontanamente immaginare che il suo piano non era andato come sperava lui.
- Amico mio, scappa finché sei in tempo, non so come, ma lei ha scoperto tutto e ti sta dando la caccia, più infuriata che mai!- lo avvisò, ma era troppo tardi.
- Eccoti!- esclamò Buffy, dopo che lo aveva avvistato, correndo giù per le scale.
- Andiamo, Buffy, e dai, non ce l’hai un po’ di senso dell’umorismo? Era solo uno scherzetto innocente!- indietreggiò lui, pronto a squagliarsela.
- Dì le tue ultime preghiere!- gli intimò la bionda, rincorrendolo fuori nel parcheggio.

Per quanto William corresse veloce, la ragazza lo fu più di lui e lo atterrò al suolo in poco tempo, mettendosi a cavalcioni su di lui.
- Idiota! Ti sembrano scherzi da fare? Hai idea di quello che ho passato? Credevo di svenire da un momento all’altro!- sbraitò lei, afferrandolo per il bavero del suo giaccone nero di pelle e scuotendolo.
- Beccato dalla mia cacciatrice!- ridacchiò lui, ma poi sussultò, come se avesse avuto un’illuminazione.
Lei stava per strangolarlo, ma vedendolo così si fermò.
- Hey, che ti prende adesso?-
- Pensaci bene, potrebbe essere il nome perfetto per te, e poi ha un suono molto radiofonico: Spike e la Cacciatrice, mi piace!- esclamò lui, liberandosi dalla sua presa e rialzandosi.
- Ma non piace a me, non mi convince.. e poi è troppo violento!- protestò lei, rialzandosi. - Tu stavi per strangolarmi! Dimmi, non è maledetta violenza questa?-
- Non se si tratta di te! E comunque, no, i soprannomi è meglio se li lascio solo a te.. A proposito, perché… proprio Spike?- si incuriosì lei.
- E’ semplice, passerotto: perché io inchiodo sempre gli ascoltatori alla mia trasmissione!- - E’ azzeccato, devo riconoscerlo.. ma non t’azzardare a chiamarmi mai più ‘passerotto ‘!- - Come vuoi tu, folletto!-
- Ma se nemmeno ce l’ho più quella dannata ridicola divisa ormai!-
- Non importa, tu resti sempre e comunque un folletto!-
- E va bene, se proprio devo scegliere tra i due fuochi, preferisco ‘ passerotto ‘!- si arrese lei, alzando gli occhi.
- E chi ti ha detto che tu puoi scegliere, * folletto *?- ghignò lui.
- Grrr! Io ti odio, * coyote *, lo sai questo?- sbottò lei.
- Sì, ne ho una vaga idea.. ma sta’ pur certa che il sentimento è reciproco!- ribatté lui.

- Beh, ora che ti è passata la voglia di uccidermi..-
- E chi ti ha detto che mi è passata?- lo interruppe lei, guardandolo minacciosa.
- Buffy, ti prego..- la guardò serio lui.
- Ok..- gli permise di proseguire lei, addolcendo il suo sguardo.
- Ti va di andare a vedere chi c’è in onda a quest’ora, ogni weekend? Ti assicuro che ti divertirai!- propose lui e lei accettò, seguendolo.
Lui la portò agli studi del secondo piano, dove videro Anya nel pieno della diretta della sua rubrica, ‘Dillo ad Anya!’, appunto.
-… E ora qualche consiglio per affrontare la prova bikini senza timore quest’estate.. non serve dirvi che il discorso non vale per le obese senza speranza.. del resto, siamo solo una radio, mica il Lourd!- esclamò la ragazza.

-Non ci credo! Ma.. l’ha detto veramente?- esclamò Buffy tra il divertito e lo sconvolto.
- Già, l’ha proprio detto. Ma Anya è fatta così. Ti dirò, mio zio è convinto che un giorno o l’altro lei ci farà chiudere i battenti, invece è proprio questa sua schiettezza che straccia la concorrenza, la gente l’adora e i centralini impazziscono sempre!- ridacchiò William, e infatti assistettero anche ad una telefonata in diretta.

- Abbiamo Megan in linea con noi, ciao, dicci tutto!-
“ Ciao Anya, innanzitutto, complimenti per la trasmissione! Allora, il fatto è che domani ho un primo appuntamento con un ragazzo e..”
- Sì, sì, lo so, poi ci sarà una seconda serata, una terza e così via, finché tu gli chiederai di andare a vivere assieme, ma lui ‘ No, non affrettiamo le cose, va tutto bene così com’è!’. Continuerete così per un po’, ma poi tu gli darai un ultimatum, lui farà di tutto per riconquistarti… e ci riuscirà.
Starete bene insieme per un po’.. ma poi tu gli rifarai nuovamente quella proposta e ricomincerete il giro in tondo, per ritrovarti a venticinque anni suonati con un fidanzato che ha una paura folle di impegnarsi seriamente!- parlò a raffica lei.
“ Scusa, Anya, a dire il vero io volevo solo un consiglio per la prima serata..” la interruppe timidamente Megan.
- Oh, certo , sicuro, cara, sai com’è.. parlavo in generale, tutto qui..- si giustificò lei, pronta a consigliarla.

- Fammi indovinare, Anya si riferiva a Xander, vero?- dedusse Buffy.
William sorrise, annuendo.
- Vedo che hai già capito tutto di questa radio, passerotto!-

TBC

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Capitolo 7: *** sette ***

Capitolo 7
-Sai, Willow, quando qualcuno si offre di accompagnarti da qualche parte .. ci si aspetta che questo qualcuno sia altrettanto ben disposto anche a riportarti a casa!- esclamò Buffy, facendo irruzione come una furia al Double Meat il pomeriggio seguente.
-Oddio, Buffy, scusami, hai tutte le ragioni del mondo, ma sai… Wesley e io abbiamo fatto un giro per gli studi..-
- Per quanto gli studi possano essere grandi.. un giro non può durare * oltre tre ore! *- ribatté la bionda.
-Sì. È vero, hai ragione, ma il fatto è che poi siamo andati a bere qualcosa a un bar vicino e.. sai, una chiacchiera tira l’altra, e..-
- E ti sei dimenticata di me!- la rimproverò l’altra.
- Non volevo.. Piuttosto, dimmi, chi ti ha riaccompagnato?-
- Secondo te, perché sono tanto furibonda?-
- No! Non dirmi che..-
- Sì, Spike mi ha accompagnato al parcheggio, e quando ha visto che non ti trovavo ha insistito per darmi un passaggio. Lasciamo perdere quel trabiccolo orripilante che lui si ostina a chiamare macchina, lasciamo perdere l’orribile musica che ascolta e ringrazio il cielo che in radio non gliela fanno mai trasmettere , lasciamo perdere che abbiamo litigato per tutto il viaggio, tanto che ancora mi chiedo come abbiamo fatto a non avere un incidente.. quello che proprio non mi va giù è che vuole passare a prendermi anche domani sera, visto che ormai sa dove abito! Dice che è il modo più sicuro per far sì che arrivi in orario. Visto che il coyote si è permesso di dire che un’esagitata come me dovrebbe star lontana dalle macchine!- sbottò Buffy.
-Per una volta mi trovo d’accordo con lui!- commentò Willow a bassa voce.
- Cosa?-
- Uh? Niente, Buffy , niente..-

-Piuttosto, pare che tra te e Wesley ci sia del tenero, eh?- cambiò argomento la bionda, guardandola in modo sornione.
- Ma che dici? E’ stato solo gentile con me, niente di più. Tanto per cominciare, non mi ha nemmeno chiesto un recapito, dove abito, se gli lasciavo il mio numero, niente! Quindi, vedi? Non gli interessa rivedermi..-
- Non dire assurdità, ma se non ha capito più nulla da quando ti ha visto!- ribatté l’altra.
- Pensa quello che vuoi, Buffy. E comunque, non ne faccio un dramma, non mi interessa poi così tanto, in fondo..- si giustificò lei, ma la canzone che trasmettevano alla radio si sfumò, dando inizio.. casualmente.. ad una trasmissione sportiva.

“ ‘Sport and Report ‘ è pronto a partire, e l’incontro di oggi si prospetta davvero avvincente e ricco di azione! “ esclamò la voce di Wesley.

Buffy guardò Willow con un sorriso ancora più sornione del precedente.
- Non è come pensi, è solo che il baseball è uno sport così entusiasmante, me ne sono appassionata.. e una radio vale l’altra!-
- Sì, certo, peccato che sia.. football!-
Willow divenne più rossa dei suoi capelli.
-Ok, lo ammetto, mi sono presa una cotta preoccupante per un dj con un forte accento inglese.. ma cos’è, Buffy? La tua è una malattia contagiosa?-
- Può darsi.. hey, aspetta! La mia cotta ha lasciato il tempo che ha trovato. Io lo detesto, lo detesto, lo detesto!- mise in chiaro Buffy.
Ora era Willow a guardarla in modo sornione.
-Certo, Buffy. Ad ogni modo non lo sai che affermare più e più volte una cosa indica che chi lo dice sta pensando l’esatto opposto?- ribatté la rossa.
Buffy sussultò, ma mantenne i nervi saldi.
- Will, accetta un consiglio, pensa meno alla psicologia e più agli hamburger!- ribatté la bionda, avvicinandosi all’uscita.
- E comunque IO LO DETESTO!- sbottò uscendo.
- E la teoria è dimostrata!- commentò Willow con un sorrisetto.

----------------------------------------------------------------------------------------------

< Sono un perfetto idiota! > si maledì Wesley, togliendosi le cuffie alla fine del primo tempo.

< Passo un’intera sera con lei e non le chiedo nemmeno di rivederla, di lasciarmi un recapito.. ora penserà che non mi interessa.. stupido, stupido, stupido! >

-Hey, Wes, che fai, ti prendi a pugni da solo? Dì la verità, la squadra su cui hai scommesso sta perdendo!- lo prese in giro William, che era appena arrivato.
- Uh? No, ero solo soprappensiero. Piuttosto, tu che ci fai qui? Oggi non lavori!-
- Già, ma domani sì, e voglio assicurarmi che la Cacciatrice abbia lasciato lo studio intatto, senza distruggere niente!- spiegò il biondo.
Wesley lo guardò confuso.
- Ma perché mi ostino ancora a parlare con te?-si disse ad alta voce, alzando gli occhi, ma poi gli venne in mente che forse lui poteva essere l’unico in grado di aiutarlo.
-Spike, aspetta, come si chiama il fast food dove lavora Buffy?-
- Perché ti interessa?- lo guardò il biondo, aggrottando le sopracciglia.

< Da che mondo e mondo, a una domanda si risponde e basta! Non si chiede perché! > pensò il moro, alzando gli occhi e armandosi di pazienza.

- Così.. giusto per non andare nel solito posto..-
- Guarda che io sono andato lì solo perché era vicino alla mia Università.. Da qui è scomodo, ci metteresti troppo..- lo sconsigliò l’altro.
- Sai che ti dico? Lascia perdere, mi è pure passato l’appetito!- sbottò il moro, rimettendosi le cuffie e attendendo di tornare in diretta, mentre William non capiva che gli fosse preso.

< Chiederlo a Buffy è fuori discussione, lei capirebbe subito.. Non mi resta che sperare che Willow torni ancora qui..> pensò Wesley, rassegnato.

---------------------------------------------------------- - Dimmi solo una cosa, sorellona.. è una radio, giusto?- esclamò Dawn.
-Sì..-
- Quindi nessuno ti vede..- continuò.
- In effetti.. no.-
-Allora mi spieghi perché è da più di due ore che stai mettendo a soqquadro la stanza in cerca di qualcosa di carino da metterti?- la mise in crisi Dawn.
Infatti, Buffy non parlò, ma arrossì all’istante.
- Dawn, non dovresti essere a letto?- tentò di cambiare argomento lei.
- Uff, non sono più una bambina, quindi ho tutto il tempo che voglio per star qui ad indispettire la mia cara sorella!-
- Ad ogni modo, come sei adesso sei perfetta!- la consigliò.
- Dici?- chiese conferma Buffy, guardandosi allo specchio: indossava un paio di jeans neri con una canottina bianca molto scollata e dei laccetti neri attorno al collo. I capelli erano tirati su, lasciando due ciocche laterali ad incorniciarle il viso.
- Sì, assolutamente, vedrai che gli piacerai!- continuò Dawn.
- Quante volte te lo devo dire? Io non devo piacere a nessuno!- sbottò la bionda.. ma senza più cambiarsi vestiti.

Pochi minuti dopo il campanello suonò.
- Deve essere arrivato * il nessuno a cui non devi piacere *, vado io!- ribatté la teenager, fiondandosi alla porta, mentre Buffy faceva gli ultimi ritocchi.
Dawn non si sbagliava , era proprio William.
Il ragazzo le sorrise… e Dawn per poco non rischiò uno svenimento.
- Hey, ma che Signorina abbiamo qui. Allora, raccontami, quanti cuori hai già spezzato?- le disse lui e lei si limitò a gongolare ridacchiando arrossita ed emozionata.
- Basta abbindolare la mia povera sorellina minorenne, William, è meglio che ce ne andiamo!-
esclamò Buffy, uscendo dalla sua stanza, mentre si infilava la giacca.
- Spiacente, Briciola, bisogna obbedire a quello che quella Dittatrice della tua sorellona comanda, chiacchiereremo di più la prossima volta!- le fece l’occhiolino William.
- Hey, io non ho comandato un bel niente, sei tu che ti sei offerto di venirmi a prendere! E comunque, mia sorella si chiama Dawn!-
- Ma tu puoi chiamarmi Briciola ogni volta che vuoi!- cinguettò la ragazzina, con gli occhi sognanti, prima che andassero via.

Nella fretta, William non si era nemmeno accorto, ma solo quando furono sul pianerottolo vide com’era vestita, e doveva ammettere a se stesso che era davvero incantevole… ma si sarebbe tagliato la lingua piuttosto di farle un complimento!

----------------------------------------------------------------------------------------

Dopo il breve viaggio, reso però tumultuoso dai loro soliti battibecchi, i due arrivarono agli studi.
- Allora, siete pronti a fare faville insieme?- esclamò Xander.
- Cosa?- esclamarono gli altri due, sconvolti.
- Intendo per il programma.. a cosa pensavate?- ribatté lui, malizioso.
- Il programma sarà una meraviglia, già lo so. Piuttosto, tu che ci fai ancora qui, Moccioso? Le tue dediche musicali sono finite da un pezzo!- gli fece notare William.
- Ok, afferrato il concetto, levo le ancore. So che non ti piace avere gente intorno quando c’è un evento importante! Ad ogni modo, io non capisco proprio perché continui a chiamarmi Moccioso, abbiamo entrambi ventisette anni… tu sei solo due mesi più grande..- osservò Xander.
- Beh, sono quei due mesi che fanno la differenza, amico!- ribatté il biondo con un sorrisetto.
Buffy non riuscì a trattenere una risatina.
- Ragazzi, siete uno spettacolo insieme! Sai che ti dico, William? Dovresti condurlo con lui ‘Voci nella notte ‘!- propose Buffy, ma si sentì trascinare via per un braccio dal biondo in questione.
- Ci hai provato, folletto, ma non attacca, sei tu la mia partner!- ribatté William, portandola nella cabina di registrazione, mentre da lontano lei salutava Xander.

Mancavano cinque minuti alla diretta.
- Allora, passerotto, sei agitata?- domandò lui, mentre si sistemava le cuffie.
- Un po’, ma.. non so perché.. proverò a fidarmi di te!-
- Sta’ tranquilla, niente più scherzi!- le sorrise lui, accendendo il microfono, pronto ad iniziare la trasmissione.

- E’ lunedì, la settimana rinizia, così come ‘ Voci nella notte ’, ma non è il solito tran-tran, mie care anime sperdute, qualcosa di diverso c’è.. -
- Il ‘ qualcosa di diverso ‘ ci terrebbe a precisare che è una persona!- lo interruppe Buffy, parlando con estrema naturalezza, come se nessuno li stesse ascoltando.
- Già. Una persona dal caratterino coi fiocchi. Beh, lei è Buffy, e da oggi mi affiancherà nella conduzione..-
- Ancora mi chiedo che cos’ho fatto di male per meritarmelo!- scherzò lei.
- Ad ogni modo, un caloroso saluto a tutti!- aggiunse, con un sorriso.
- E da quando saresti calorosa tu?- la prese in giro lui e lei lo fulminò con gli occhi.
- E’ inutile che mi guardi così, tanto nessuno lo vede!- continuò.

Tra varie chiamate, lettere e consigli, arrivò il momento di lanciare la Hit della Settimana, e Buffy rimase in silenzio, ascoltando attentamente le parole. Anche Spike se ne accorse, e preferì non distoglierla.

DO YOU EVER FEEL LIKE BREAKING DOWN?
( TI SENTI MAI COME SE STESSI PER AVERE UN CROLLO?)
DO YOU EVER FEEL OUT OF PLACE?
( TI SENTI MAI FUORI POSTO?)
LIKE SOMEHOW YOU JUST DON’T BELONG
( COME SE IN QUALCHE MODO TU PROPRIO NON NE FACESSI PARTE)
AND NO ONE UNDERSTANDS YOU?
( E NESSUNO TI CAPISCE?)

< Sì, questo è come mi sento io quasi ogni giorno! > pensò Buffy.

DO YOU EVER WANT TO RUN AWAY?
( VUOI MAI CORRERE VIA?)
DO YOU LOCK YOURSELF IN YOUR ROOM?
( TI CHIUDI A CHIAVE NELLA TUA STANZA?)
WITH THE RADIO ON TURNED UP SO LOUD
( CON LA RADIO ACCESA TENUTA COSI’ ALTA)
THAT NO ONE HEARS YOU SCREAMING
( CHE NESSUNO TI PUO ’ SENTIRE URLARE?)

NO, YOU DON’T KNOW WHAT IT ’S LIKE
( NO, TU NON SAI COM ’E ‘)
WHEN NOTHING FEELS ALRIGHT
(QUANDO NON VA BENE NIENTE)
YOU DON’T KNOW WHAT IT’S LIKE TO BE LIKE ME
( TU NON SAI COM’ E’ ESSERE COME ME)

Invece Buffy lo sapeva bene com’era. Ricordava quando aveva saputo della tremenda malattia di sua madre, ma con Dawn doveva sempre agire come se tutto stesse andando al meglio e mostrarsi forte, ma non appena ne aveva la possibilità si rinchiudeva in camera sua, mettendo qualche canzone, a volte esageratamente allegra, alzando il volume in modo che nessuno la sentisse piangere.

TO BE HURT, TO FEEL LOST
( ESSERE FERITI, SENTIRSI PERSI)
TO BE LEFT OUT IN THE DARK
( ESSERE LASCIATI SOLI AL BUIO)
TO BE KICKED WHEN YOU ’RE DOWN
( ESSERE PRESI A CALCI QUANDO SI E ‘ A TERRA)
TO FEEL LIKE YOU ‘VE BEEN PUSHED AROUND
( SENTIRSI COME SE SI FOSSE COMANDATI)
TO BE ON THE EDGE OF BREAKING DOWN
( ESSERE SULL’ORLO DI UN CROLLO)
AND NO ONE THERE ’S TO SAVE YOU
( E NON C’ E’ NESSUNO A SALVARTI)
NO, YOU DON’T KNOW WHAT IT ’S LIKE
( NO, TU NON SAI COM ‘E ‘)
WELCOME TO MY LIFE
( BENVENUTO NELLA MIA VITA)

Per Buffy era diverso, qualcuno era arrivato a salvare lei, e quel qualcuno la stava guardando, facendole segno con un pollice alzato che stava andando alla grande, ma Buffy era troppo assorta per accorgersene.

DO YOU WANNA BE SOMEBODY ELSE?
( VUOI ESSERE QUALCUN ALTRO?)
ARE YOU SICK OF FEELING SO LEFT OUT?
( NON NE PUOI PIU ‘ DI SENTIRTI TAGLIATO FUORI?)
ARE YOU DESPERATE TO FIND SOMETHING MORE
( DISPERI DI TROVARE QUALCOSA DI PIU ‘)
BEFORE YOUR LIFE IS OVER?
( PRIMA CHE LA TUA VITA FINISCA?)

Buffy aveva già trovato qualcosa più grande di quello che si aspettava, anche perché senza ombra di dubbio, lavorare per quella radio, anche se non le avrebbe fatto guadagnare cifre esorbitanti, era meglio che servire ai tavoli del Double Meat.

La canzone proseguì, finché Buffy cominciò a sentirla sfumare, e con l’assistenza di Spike accese il microfono, pronta a parlare.
- Erano i Simple Plan con ‘ Welcome to my life ’ , vorrei solo dire al cantante che qualcuno invece sa com’è tutto ciò , ma anche che non è vero che si è per forza abbandonati da tutti. Se ti sembra di aver toccato il fondo, proprio quando meno te lo aspetti qualcuno può salvarti..- disse, mentre sorrideva dolcemente a Spike, sorprendendolo.
- .. certo , a volte può trattarsi della persona più insopportabile sulla faccia del Pianeta.. ma questa è un’altra storia!- aggiunse lei, e Spike scosse la testa, sorridendo tra sé e sé.

< Adesso la riconosco!>

Le due ore trascorsero velocissime, tra i due si era instaurato un ottimo feeling, e le telefonate erano giunte sempre più numerose.
Non avevano bisogno di vedere i dati d’ascolto il giorno dopo, Spike e Buffy sapevano già che era stato un successo.

TBC

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Capitolo 8: *** otto ***

Capitolo 8

Il tempo passava e la trasmissione sembrava andare per il meglio. Funzionavano bene assieme erano, come li aveva definiti Giles, “un accoppiata vincente”. Riuscivano a litigare anche in onda ma quello, ormai, faceva parte della routine della trasmissione. Il pubblico li adorava e forse qualcuno si era accorto di qualcos’altro. C’erano molte meno telefonate sdolcinate di ragazze e qualche ascoltatore aveva insinuato e chiesto se tra i due ci fosse qualcosa. Loro naturalmente avevano negato e riso alla sola idea, ma nessuno sembrava veramente convinto della cosa. Fatto stava che per un motivo o per un altro l’audience era aumentato, e mentre Giles era euforico, William non sembrava altrettanto felice.
- non è vero!
- dai Spike, sii onesto, da quando c’è lei le cose vanno meglio.
- andavano benissimo anche prima… echiu… lei non è più brava di me – esordì dopo un colpo di tosse.
- non sto dicendo che è più brava di te, sto dicendo che con lei anche tu sei migliore.
- non dire… echiu… idiozie. Io ho sempre dato il meglio, io potevo anche continuare da solo e… echiu!
Giles gli porse un fazzoletto. William era indubbiamente influenzato. Aveva gli occhi rossi e continuava a tossire e starnutire.
- lo so, ma stasera vedremo come se la cava Buffy da sola!
- cosa? – quasi urlò – mi vuoi rimpiazzare?
- assolutamente no! Ma non voglio un dj morente in radio. Quindi ora te ne vai a casa, ti prendi un aspirina e ti infili a letto di filato.
- non è necessario, ora passo in farmacia e fra due ore sarò a posto.
- no, tu hai anche la febbre, quindi ora te ne torni a casa. La trasmissione non fallirà per una sera senza di te… o forse hai paura che lei sia più brava di te?
- no! Primo non è più brava di me! Secondo non ho paura di nulla. È solo che temo che da sola… insomma non è abituata… magari si intimidisce e poi che fai?
- mmm, se lo credi…. Magari posso chiedere a Parker di condurre con lei stasera, giusto per non… Spike non lo ascoltava neppure più. La scena di Buffy e Parker soli in cabina non lo allettava. Sapeva la reputazione del ragazzo e non avrebbe permesso a quel damerino di mettere le mani addosso alla sua Buffy… cioè non la sua nel senso sua, si corresse mentalmente subito, nel senso della sua compagna, cioè… della sua collaboratrice lavorativa, decise in fine soddisfatto. Magari Parker rovinava tutto, lui e il suo fare da cascamorto, sempre pronto ad allungare le mani… no no! - hai ragione! – esordì in fine
- ok chiamo Parker
- no! Nel senso che Buffy deve provare a fare da sola. vediamo come se la cava.
Giles lo guardò nascondendo le risate. Non avrebbe mai permesso a Parker di lavorare con Buffy, ma aveva bisogno di una scusa per convincere Spike, a quanto pare l’aveva trovata.
- ok allora l’avviso e tu torna a casa.
- ok ok me ne vado anche se non serve… echiu… ok vado via, ma se poi è un fallimento io ti avevo avvisato. – e dicendo ciò uscì dall’ufficio.

Due ora dopo Buffy era con le cuffie addosso e visibilmente preoccupata. Non aveva mai fatto la trasmissione da sola, tranne che per lo scherzo idiota di Spike la prima volta che era stata lì, ma ora sarebbe stata in onda da sola. Lavorare con lui a volte la sfiancava. Arrivava a fine serata stanca per il continuo litigare e tenergli testa….ma d’altra parte gli piaceva come andavano le cose. Adorava quel continuo battibeccare, l’essere al centro del palcoscenico, per una volta, e non un semplice spettatore e poi… lui la faceva stare bene. Si sentiva sicura quando lavoravano, ma ora sarebbe stata sola. Beh nessuno abbatte Buffy Summers pensò. Ci riusciva Spike e ci riuscirò anche io. Prima della trasmissione il suo cellulare squillo, guardò il display, Spike.
- ciao
- ehi agitata, echiu?
- no tutto ok, tu come stai?
- così così, ma abbastanza bene da ascoltarti e tenerti sotto controllo.
- cos’è non ti fidi, o pensi che me la possa cavare benissimo da sola e che sia più brava di te?
- non dire idiozie. Penso solo che se non te la senti, si può mandare una replica.
- certo che me la sento - e tutto il timore fu sostituito dal irritazione – io ce la farò benissimo e ti mostrerò chi ha stoffa.
- cos’è passerotto una sfida?
- forse… tu ascolta e poi mi farai sapere.
- ok, io sono pronto con le scuse pubbliche per domani.
- ah ah molto divertente. Ora devo andare a conquistare il MIO pubblico!
Spike non riuscì a ribattere che lei riagganciò. Sorrise esasperato e si sistemò sotto le coperte, la radio accesa e attentò più che mai.

Xander era dietro lo specchio della console. Fece cenno a Buffy con le dita… tre… due… uno… e la luce rossa “On Air” si accese.
Buffy respirò e poi prese a parlare, sicura e rilassata come se non avesse fatto altro nella sua vita. - buona sera, anime perdute. Voci nella notte è ancora qui e questa sera con qualche novità. Sarò sola soletta oggi a godermi tutto questo spazio e la vostra compagnia. Spike si è preso una bella influenza e quindi dovrete accontentarvi di me, ma vedremo di tenerci compagnia a vicenda. Prima di entrare nel vivo della serata una canzone per movimentarci un po’, qualcosa per tirare su il morale a chi è a casa ammalato e per scaldare questa notte. Lasciamo che Polly dei Nirvana ci faccia compagnia e che accompagni il ritmo della pioggia di stasera.
Dopo che il disco fu partito Xander fece cenno di pollice in alto e Spike sorrise da sotto le coperte. Adorava quella canzone e Buffy lo sapeva. Accidenti a lei, non sapeva per il pubblico ma di certo stava conquistando lui.
La serata continuò tranquilla e Buffy riuscì a catturare tutti gli ascoltatori. Una telefonata la fece sorridere, mentre la ragazza al telefono la elogiava.
- ciao Molly, allora cosa ci racconti
- ti racconto che sei fenomenale Buffy, sono in macchina in un viaggio lunghissimo e stavo cercando qualcosa per tenermi sveglia e poi ho sentito te. Sei veramente forte, mi hai catturato, sei proprio una cacciatrice di anime perdute.
Buffy sorrise a quell’appellativo e lo stesso fece Spike.
- sono felice che ci hai chiamato… ma ti senti un’ anima perduta?
- questa sera un po’. Sarà la pioggia, sarà il girare in macchina da sola per tornare a casa…. Sarà l’idea di tornare a casa e saperla vuote. È un bruto periodo, so che passerà ma al momento sono triste… ti capita mai di sentirti veramente sola? cioè prima non te ne rendi conto, ma poi ti accorgi che ti manca qualcuno. Che la sedia vuota accanto a te ti dà fastidio, che vorresti che lui fosse lì, anche solo per litigare… perché prima non te ne eri accorta, ma ora sai che lui ti faceva sentire viva… meglio… ok scusami sto divagando. Mi sono fatta prendere dalla malinconia.
- non ti preoccupare, è normale avere giornate no, sentirsi tristi e fa bene parlarne con qualcuno… - ci fu un attimo di silenzio in cui Buffy fissò la sedia accanto a se – e si, capita anche a me. Credo capiti a tutti di sentirsi soli e odiare esserlo. Io non ho una soluzione o una risposta giusta. Non so cosa fare per stare meglio ma posso solo consigliarti di non stare sola per paura. Se ti hanno ferito o altro non allontanare il resto del mondo, perché le persone non sono tutte uguali e di solito meritano una possibilità.
- grazie Buffy
- di niente Molly – disse riagganciando - e anche per questa sera voci nella notte vi saluta. Spero che la pioggia culli i vostri sogni e mentre la splendida voce di James ci scalda in cuore, io non posso che augurarvi buona notte… questa è per tutti quelli che si sentono soli, perché non lo sono, perché prima o poi troveranno che li stringerà a se e magari, anche se non siete tutti dolci ragazze ma forti omaccioni – disse sorridendo – gli augurerà “ good Night sweet girl”.
La musica partì e Buffy respirò soddisfatta, se l’era cavata bene e dalle smorfie di Xander era piaciuta. Appoggiò la testa allo schienale della sedia e lasciò che le note le accarezzassero l’anima. Il cellulare vibrò e lei lesse il messaggio.
“ sei stata brava scheggia… Buona notte cacciatrice”
Lei sorrise e rimise il telefono in borsa. Quella sera nonostante la pioggia si sentiva bene. Spike dopo aver inviato il messaggio spense la luce, mentre le note riempivano ancora l’aria. Sorrise tra se e alzò gli occhi al cielo. L’avrebbe negato sotto tortura ma Buffy se l’era cavata dannatamente bene.

TBC

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Capitolo 9: *** nove ***

Capitolo 9

Dopo la sera della diretta di Buffy, Spike era guarito in fretta e avevano ripreso a lavorare in accoppiata. Le cose funzionavano e funzionavano bene. Più le sere di trasmissione passavano più erano affiatati. Non passava un giorno in cui non trovassero qualcosa per cui litigare, ma riuscivano a sopravvivere sempre. Quel mercoledì sera era passato particolarmente veloce e loro erano stati particolarmente tranquilli. Avevano chiacchierato, parlato con il pubblico e tra una risata e l’altra le due ore erano volate. Finita la trasmissione erano rimasti lì a chiacchierare, come se fosse le cosa più naturale del mondo. Xander era ancora lì, dietro il vetro, stava per avvisarli che andava via, quando si mise ad osservarli attentamente.
Si erano tolti le cuffie e lei si era messa comoda raccogliendo le gambe al petto e poggiando le testa sulle ginocchia, mentre lo ascoltava. Spike era stravaccato sulla sedia mentre parlava gesticolando. Xander cancellò l’idea di disturbarli, erano proprio esplosivi assieme.
Drusilla quella sera era passata in studio, voleva salutare Buffy. La trasmissione era finita eppure lei non si vedeva. Finalmente raggiunse la porta dello studio e rimase a fissarla. Qualcosa le diceva di non entrare. Dalla porta affianco uscì un ragazzo moro, come se cercasse di fare il minor rumore possibile.
-scusa – disse piano lei
Xander si voltò di colpo a fissare quella splendida ragazza.
- sii? Posso esserti di aiuto?
- spero. Sono Drusilla un amica di Buffy, la sto cercando e…
- oh, si certo – disse abbassando la testa quasi dispiaciuto – è ancora di la con Spike e… se vuoi entrare, tanto la trasmissione è finita.
Dru guardò Xander attentamente, mentre lui si riscoteva e le porgeva la mano presentandosi.
- dimmi Xander, da dove sei uscito tu si vede di la?
- si certo.
- posso entrare. Prima di disturbare dovrei verificare una cosa.
Xander sorrise… allora forse non era solo una sua impressione.
Dru entrò e attraverso il vetro vide i due intenti a ridere e chiacchierare. Facevano fuoco assieme, pensò subito Dru.
- dai non dirmi non ci credo – stava intanto dicendo Buffy
- giuro, non sto scherzando
- alla prima trasmissione ti hanno fatto uno scherzo telefonico. – disse riprendendo a ridere - hai poco da ridere signorina, è stato imbarazzante.
La cosa sembrò divertire ancora di più la bionda.
- oddio non ci credo. Non pensavo avrei mai sentito la parola imbarazzato associato al tuo nome. - ehi, sono un ragazzo sensibile io.
- si certo Spike, come uno schiacciasassi.
- potrei offendermi.
Lei scoppiò ancora a ridere, cosa che fece sorridere lui. Era proprio splendida quando rideva. - dai scherzavo. Sono certa che in fondo hai un lato sensibile, è che ho sempre pensato che fossi più il tipo da far imbarazzare la gente che da imbarazzarsi.
Lui si fece improvvisamente serio e in “posizione” da predatore, si avvicinò piano a lei, mentre Buffy trattenne un attimo il fiato, mentre lui avvicinava la sedia a quella di lei e lentamente le spostava una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
- è ho mai messo in imbarazzo te Buffy?
Lei rimase immobile mentre lui era così vicino. Cielo cosa stava succedendo al suo stomaco?
Perché le sembrava che tutto si stesse mettendo sotto sopra?
Spike era vicinissimo a lei. Poteva sentire il suo profumo e lo stava inebriando. L’aveva appena sfiorata per spostarle una ciocca di capelli e per un attimo era stato fulminato.
Nell’altra sala Xander e Dru stavano trattenendo il fiato. Chissà cosa speravano, fu solo certo che quasi fecero un infarto quando nella stanza accanto si spalancò la porta.
Spike e Buffy saltarono sulla sedia allontanandosi di colpo mentre Harmony entrava sorridendo. - ciao Spikey, ti stavo aspettando ma tu non arrivavi più – disse imbronciandosi mentre Spike si prendeva la testa tra le mani e ripensava al fatto di farsi mettere in imbarazzo.
- Harm come mai qui?
- ma come orsetto biondo, avevi promesso che mi avresti portato a cena fuori e poi… da te – disse con un super sorriso, mentre Buffy si alzava stizzita.
- bene, magari io allora vado
- no aspetta – disse frettolosamente Spike.
Harmony intervenne parandosi di fronte e porgendole la mano.
- già Spike ha ragione, non ci siamo presentate. Io sono Harmony Kendall la fidanzata di Spike Buffy le stinse la mano forzando un sorriso.
- è un vero piacere Harmony io sono Buffy la…
- certo che ti conosco sei la spalla del mio Spikey.
Buffy sbarrò gli occhi…. Non era troppo felice di sentirsi definire la spalla di qualcuno. Harm non sembrò accorgersi della cosa mentre Spike sembrava tentato di sbattere la testa sul muro.
- dai Harm – tagliò corto lui – andiamo o faremo tardi.
Uscirono mentre Buffy prendeva la sua borsa. Un attimo dopo la porta veniva aperta di nuovo. Lei fece un salto, forse qualcuno attentava alla sua salute.
- Buffy ciao – disse una voce maschile alle sue spalle.
Il ragazzo biondo che aveva conosciuto l’altro giorno era di fronte a lei. Come diavolo si chiamava, forse Richard o… beh avrebbe evitato il nome.
- ciao
- hai finito qui?
Lei si guardò intorno come a far notare che la cosa era palese.
- certo e tu?
- si si stavo andando a mangiare qualcosa. Vuoi venire?
Buffy ci pensò un attimo e poi decise che se Spike poteva uscire con un’ oca, lei poteva uscire con un carciofo.
- certo volentieri – e poco dopo si erano già allontanati.
Xander e Drusilla erano ancora immobili e in silenzio nell’altra stanza. Nessuno li aveva notati.
- ti conosco da poco, ma sono certa che i nostri pensieri si sono incrociati sulla stessa via.
Xander guardò la mora di fianco a lui un po’ perplesso.
- stai pensando quello che penso io? – continuò lei.
- dipende… stai pensando di essere strana?
Dru lo ignorò e continuò guardando la sala dove prima erano tutto.
- pensavo che quei due frequentano le persone sbagliate e forse dovremmo intervenire.
- quando si fanno queste cose qualcuno finisce sempre per farsi male, di solito io, ma sono d’accordo.
- bene io prendo la biondina e tu lo stoccafisso.
- ok compare, affare fatto – disse porgendole la mano. Se Anya lo avesse visto in quel momento lo avrebbe scuoiato vivo.
- bene, bene – disse Dru mentre si allontanavano – faremo andare le cose come le stelle desiderano, togliendo i nuvolosi che intralciano ai raggi di sole di incontrarsi…
Xander continuava a guardarla di traverso, mentre ormai erano già giunti alla ascensore. Entrarono e prima che le porte si chiudessero lui la guardò di nuovo.
- ma riguardo a quella faccenda dell’essere strana, sei sicura di non averci mai pensato?

TBC

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Capitolo 10: *** dieci ***


Capitolo 10
Stabilito il da farsi, i due si affrettarono a raggiungere i loro amici, ma soprattutto i due guastafeste. Mentre scendevano le scale, Dru aveva già agguantato il suo cellulare, componendo un numero a lei più che familiare.
- Pron..to?- bofonchiò Angel, dato che aveva il manico del pennello in bocca da quanto era preso con le sue tele.
- La Principessa ha bisogno del suo Angelo, raggiungimi subito alla radio, è un’emergenza!- ordinò lei.
- Ma.. adesso? Amore, sono in piena fase creativa!- protestò lui.
- Il cucciolo è cattivo. Allora.. se non vuoi farlo per me, fallo per Miss Edith!- lo ricattò la bella mora.
- No, ti prego, tutto ma non Miss Edith!- lo scongiurò il ragazzo, che andava pazzo per quella linea di intimo audace e sexy di cui Drusilla era emblema ufficiale. Lo rendeva così felice.. che quasi poteva perdere l’anima!
- Proprio così. Se non obbedisci, non poserò più per te con solo quello addosso, ma passerai mesi interi ad ispirarti con le nature morte!- ringhiò lei, compiaciuta quando in risposta sentì il rumore del motore della macchina di Angel che si azionava, dopodichè lei gli spiegò il suo piano nei dettagli.

Lei e Xander raggiunsero al parcheggio gli altri quattro, fermandoli prima che le due coppie così formate si appartassero.
-Hey, aspetta, io ti conosco! Lavori per L’Iniziativa, non è vero?- esclamò Drusilla, indicando Harmony, ben consapevole che L’Iniziativa era la linea di intimo acerrima rivale della Miss Edith. - Già, perché io sono una donna sicura che non aspetta la prima mossa.. ma la fa!- ridacchiò la sua interlocutrice, stringendosi a William che alzava gli occhi esasperato.
Buffy non capiva perché.. ma sentiva un forte istinto omicida nei confronti di quell’ochetta bionda che si era appiccicata al suo.. collega!
-Dru?! E tu che ci fai qui?- domandò, ma non ricevette la risposta, perché l’auto che si precipitò nel parcheggio a tutta velocità li interruppe.
- Eccomi, eccomi, ho fatto in tempo?- esclamò Angel, uscendo dalla sua vettura.
Il ragazzo aveva cercato di fare il più in fretta possibile, tanto che aveva ancora addosso il suo camice bianco da artista tutto imbrattato di pittura.
- Angel?! Anche tu qui? Ma che diavolo sta succedendo?- si insospettì sempre di più Buffy, guardandolo in cagnesco, con le mani sui fianchi.
- Beh.. sì, insomma, io non avevo ancora visto dove lavoravi dopotutto..- si giustificò il bel moro. - E hai pensato bene di scoprirlo stasera, di punto in bianco!- alzò gli occhi lei.
- Meglio tardi che mai!- fece le spallucce Angel, per poi rivolgersi a William.
- E così tu sei quello che vive di notte e dorme di giorno. Sai, * vampiro *, un po’ di sole ti farebbe bene!- lo canzonò.
- Parla il musone che sta sempre chiuso tra quattro mura con un pennello in una mano e una scalpello nell’altro ad aspettare che la sua Musa gli faccia visita!- ribatté il biondo, liberandosi dall’abbraccio soffocante di Harmony, che non appena aveva scoperto che Angel era un artista aveva rivolto le sue attenzioni al nuovo arrivato.
Drusilla non era affatto contenta di questo, ma doveva fare come le avevano suggerito le stelle. - Angel, giuro che non gli ho parlato di te così!- mise in chiaro Buffy, sorridendogli, mentre dava una gomitata nello stomaco di William.
Nel frattempo, Riley aveva la netta sensazione di essere diventato trasparente.

- Lui non deve aspettare le mie visite, io e lui conviviamo!- spiegò Drusilla, mentre metteva in guardia Harmony con un’occhiata glaciale.
William la guardò stranito, mentre si riprendeva dal colpo di Buffy. - Guarda che io intendevo l’ispirazione!-
- Io sono la sua ispirazione!- dichiarò fiera la bella francesina. Spike era ancora più stranito.
- Tu sei pazza come la tua amica!-
Drusilla sorrise, guardando prima lui e poi la sua migliore amica.
- Già lo vedo, pepe e pepe insieme daranno tanto zucchero!- batté le mani felice. - Ripeto, tu sei pazza!- sbottò Spike.
- E io stavolta sono d’accordo con lui!- approvò Buffy.
- E tu devi essere il + pazzo!- aggiunse il biondo ossigenato, rivolto ad Angel.
- Ma se non ho detto nulla!- borbottò lui.
- Sei il migliore amico di un folletto con preoccupanti attacchi di aggressività.. e sei il fidanzato di una visionaria che blatera senza senso! Dimmi tu se questa non è pazzia!- ribatté Spike.

-Beh, Ragazzo, non starò certo qui a perdere il mio tempo con te!- sbottò Angel, preparandosi a interpretare il suo ruolo, guardando Harmony in modo seducente.
- Hey, pupa, lo sai che sei un vero schianto? Tu sei nata per essere ritratta!- commentò.
- Davvero?- ridacchiò come una scema lei.
- Già.. e se il Ragazzo qui non ha niente in contrario.. che ne dici se ti porto nel mio studio per.. divertirci u po’?- la prese a braccetto lui, ignorando deliberatamente Drusilla, che si finse furibonda, lanciando alla rivale uno sguardo alla ‘Tu- azzardarti –anche –solo -a- toccarlo – e – io – non – ci- metto – né- due- né – tre- a- cavarti- gli- occhi!’ .. ma lo sguardo non era affatto una finzione.
Quello che Harmony non poteva sapere è che, come aveva pianificato Drusilla, lo studio dove la stava per portare Angel altro non era che una vecchia casa abbandonata che solo lui e Drusilla sembravano conoscere e che si divertivano a chiamare la ‘ Bocca dell’Inferno ‘, per la sua ‘ calda atmosfera accogliente ‘, e che l’avrebbe rinchiusa lì per qualche ora, giusto il tempo di metterla fuori gioco!

William la osservò allontanarsi, mentre ribolliva di rabbia, non certo perché quell’oca lo aveva lasciato.. di quello era solo felice.. la cosa che non riusciva a mandare giù era quel ‘Ragazzo ‘ col quale gli si era appellato Angel con aria di sufficienza. Del resto, quei due avevano pressappoco la stessa età!
-Beh, non lotti nemmeno un po’ per rivincere la tua fidanzata?- domandò Buffy, avvicinandosi, mentre Riley giurava a se stesso che non si sarebbe più vestito verde militare.. perché lo rendeva davvero troppo mimetico!
- Passerotto, io ci sono solo andato a letto una sera .. perché ero troppo brillo per accorgermi dell’idiozia che stavo facendo.. ed è da allora che lei si considera la mia fidanzata!- spiegò Spike.
TBC
Scusateci in tutte le lingue del mondo, ma al momento questa ff è ferma.. cioè, io il 12 e il 13 per dopo li ho già pronti ( ma non illudetevi che la storia finisca con quelli, tzee!) , ma finché Saretta ( che è molto impegnata al momento) non mi manda l’11 non possiamo farci nulla !
Scusate ancora

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Capitolo 11: *** undici (I) ***

Capitolo 11


Drusilla rimase a fissare Angel allontanarsi per poi rivolgersi a Xander e senza essere vista strizzargli l’occhio.
Intanto che Spike e Buffy continuavano a fissarsi e punzecchiarsi come bambini Riley si era avvicinato a loro tossicchiando e cercando di attirare l’attenzione.
- beh forse dovresti bere meno… poi si rimpiangono certi errori – disse Buffy acida
- io almeno ho la scusa dell’alcol ma tu folletto quale hai?

Drusilla scoteva la testa. Sembravano proprio bambini, sempre pronti a litigare, eppure erano grandi e vaccinati… la mora sorrise. Era sempre più certa che non se ne sarebbero andati sbattendo i piedi e facendosi la linguaccia… era certa dello scontro. E sarebbe stato uno scontro molto interessante!

- scusate – disse Riley alle loro spalle e toccando leggermente Buffy
- che c’è! – urlarono i due in contemporanea, quasi spaventando il ragazzo.
Buffy si riscosse subito. Come faceva Spike a farla uscire dai gangheri e farle dimenticare ogni cosa? Riusciva a infiammarla e una vocina dentro di lei le chiedeva se la sensazione fosse poi tanto spiacevole.
- oh Riley, scusami… dicevi? – disse cercando di essere dolce!
- no nulla… mi chiedevo solo se magari volevi andare a… - Riley! – esordì di colpo Xander – ma non ti ricordi? Il biondo lo guardò di traverso? Perché il migliore amico di Spike gli rivolgeva la parola quando la maggior parte delle volte lo evitava?
- cosa?
- ma dai… ne abbiamo parlato… - tossì e bofonchiò qualcosa – che stasera saresti venuto a quella super festa con me!
- io a una festa con te?
- ma si, dai quella festa di cui parlavamo, del mio amico Giovanni!

- hai un amico Giovanni?- ma si dai… l’amico di Giles, così ci saremmo divertiti e avreste potuto parlare di quel posto di lavoro che tanto volevi e… - stava iniziando ad arrampicarsi si muri, mentre tutti lo fissavano cercando di capire. Dru decise di dare man forte.
- davvero andate a quella festa? Wow se ne parla da mesi, c’è la gente più in di tutta Sunnydale… se uno vuole far carriera questa è l’occasione giusta.
Riley aveva gli occhi che brillavano. Il solo sentir parlare di carriera e di gente in lo aveva eccitato. Aveva quasi del tutto dimenticato Buffy. Dru sorrise vedendo l’espressione del carciofo.
- Xander pensi che possa venire anche io?
- certo Dru in tre sarà più divertente!
- ehi! – esordirono i due biondi all’unisono.
- cosa?
- e noi, possiamo venire?
- no!
Spike e Buffy rimasero perplessi ad osservarli. Perché sentivano odore di bruciato?
- come no? – esordì Spike rivolto al suo amico.
- mi spiace, ma … vedi… ho solo tre entrate!
- e mi lasci qui per portarci una pazza e Riley Finn?
- Spike devi capire… non posso dire di no ad una signora e Riley… beh gli e lo avevo promesso. Non si deludono gli amici!
- giusto – aveva ribattuto Riley, dando una pacca sulle spalle al suo nuovo amico Xander, mentre la mascella di Spike quasi toccava terra. Da quando il mondo iniziava a girare al contrario?
I tre salirono in macchina lasciando i due biondi sul parcheggio ormai vuoto. Cercavano ancora di dare un senso a quello che era successo quando Buffy sembrò destarsi di scatto.

- ma… Dio… accidenti a Dru.. e io adesso come torno a casa? Sbuffò esasperata. Tutto sembrava andare a rotoli. Forse avrebbe potuto prendersela con Spike, sembrava che il litigare con lui la facesse stare meglio. Si voltò di scatto a guardarlo, mentre lui ancora fissava la strada ormai vuota, dove l’auto prima era scomparsa. - ma ti rendi conto?
- certo. Sono a piedi e devo tornare a casa… - no… Xander è andato via con Riley… lui che l’ ha sempre boicottato… credo stia per arrivare un apocalisse.
- su adesso niente piagnistei perché sei stato piantato qui dal tuo migliore amico e dalla ragazza-del lunedì. - hei anche tu sei stata mollata qui dalla tua amica e dal ragazzo “militare è bello”

I due si fissarono un attimo e sentirono puzza di cospirazione. Avrebbero ucciso i loro amici per questo. - beh almeno io non dovrò tornare a casa a piedi – esordì lui ridacchiando. Lo trovava rilassante litigare con lei. - ehi, non vorrai veramente lasciarmi qui da sola di notte!
- e perché no!
- e se incontrassi qualche delinquente o..
- beh tu prometti che non farai del male a nessuno e vedrai che andrà tutto bene.
Buffy fece la sua faccia sdegnata, che era una mezza via tra l’essere arrabbiata e il molto concentrata e Spike pensò che era splendida.
Alzò gli al cielo e sospirò
- ok passerotto, andiamo che ti porto a casa!
Lei sorrise come se avesse vinto una battaglia e lo seguì, fino a quando non vide che non c’erano macchine nel parcheggio, ma solo una moto.
Lui salì e si infilò il suo casco nero, per poi prendere da dietro un casco bianco e fissarla porgendoglielo. - e a te il casco da imbranati!
Buffy si avvicinò titubante e lo prese in mano.
- non sembra male
- credimi, sembrano tutti imbranati con questo in testa. Lei lo infilò e gli sorrise, aveva sepolto per un po’ l’ascia di guerra. Quella sera qualcosa la metteva di buon umore… forse le stelle… forse lui.
- guarda… a te invece sta benissimo – esordì lui sorridendole e stringendole bene il cinturino per assicurare il casco.
Quella piccola gentilezza le accarezzò il cuore e per un attimo il suono della sua voce non le ricordava più il suo collega fastidioso, ma l’uomo che molto tempo prima aveva sentito alla radio.
Lei salì e si strinse a lui, mentre Spike partiva, seguendo le indicazione che lei gli aveva dato.
Non lo avrebbe detto a nessuno e lo avrebbe negato anche sotto tortura, ma stava bene abbracciata a lui.
Quando arrivarono di fronte a casa Summers lui spense la moto e scendendo si tolse il casco. Si avvicinò a lei e la aiutò a sfilare il suo, accarezzandole leggermente il viso. Non sapeva cosa fosse, ma non riusciva a non essere gentile con lei in quel momento.

(Fine prima parte )

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Capitolo 12: *** undici (II) ***


su osservazione di Ceres88 (grazie tesora!!) mi sono accorta che ci sono alcuni errori in questo capitolo che contraddicono la trama precedente, quindi rimedio subito:
(Seconda Parte)

Buffy ricambiò il suo sorriso e sospirò leggermente guardando verso casa. Avrebbe dovuto invitarlo a entrare?
Una parte di lei diceva a voce alta no. In fondo era sempre il suo antipatico collega… perché avrebbe mai dovuto…
- Quando sono venuto qui a prenderti la prima volta mi son dimenticato di dirlo ad ogni modo.. è un bell'appartamento! – disse lui interrompendo il corso dei suoi pensieri.
- grazie. Il complesso non è male. L’appartamento è piccolo ma… mio! Non è come la casa di mia madre, ma alcune cose so che sono come sarebbero piaciute a lei! - molto bella e i fiori alla finestra sono magnifici! - erano i suoi preferiti. Diceva che una casa senza fiori era buia.
Lui sorrise continuando a guardare la casa. Da come Buffy ne aveva parlato la madre di lei doveva essere morta e quasi se ne rattristo. Era certo che le sarebbe piaciuta.
- deve essere una gran donna tua madre.
- si lo era – gli rispose guardandolo – e faceva una splendida cioccolata calda.
- e tu hai imparato a farla?
- forse… se vuoi provare… - e gli fece cenno di entrare.
Spike soppesò un attimo il da farsi. Quando era arrivato aveva sperato che lei lo invitasse a entrare, poi si era detto che era meglio di no, infondo non gli importava, ma ora non poteva rifiutare.
Per una volta non stava immaginando nulla. Voleva solo sedersi con lei a chiacchierare di fronte a una tazza di cioccolato. Non per darle fastidio o per sedurla, ma solo per sentirla parlare, magari di sua madre e vedere ancora i suoi occhi illuminasi e riempirsi d’amore.
La seguì verso la porta, mentre lei aveva definitivamente messo a tacere la voce che non voleva farlo entrare.
Voleva passare del tempo con lui e parlare. Conoscerlo e per una sera sentirsi meno sola.
Aprì la porta e si fece da parte per farlo entrare. Lui entrò guardandosi attorno e quasi stupito di poter entrare. Le passò a pochi centimetri e le si avvicinò un attimo sussurrandole ad un orecchio, mentre lei quasi rabbrividiva.
- grazie Buffy.
Lei gli sorrise senza riuscire a rispondere. Il suo nome sulle labbra di lui le aveva quasi fatto girare la testa.

Dopo mezz’ora erano in cucina. Lei seduta sul tavolo con i gomiti appoggiati sul piano e la testa sulle mani a osservare lui davanti ai fornelli.
- tua madre deve essere stata anche bravissima a cucinare ma o era una pessima insegnate o tu una pessima allieva.
- esagerato non era così male la mia.
- era bruciata passerotto.
Lei sbuffò mentre lui si voltava a fissarla, senza smettere di mescolare.
- è una questione di pazienza Buffy. – disse e prendendola per mano la fece avvicinare a lui.
- guarda. Fare la cioccolata è come quando ti innamori.
Lei non staccava gli occhi da lui, e la sua mente continuava a ricollegare la sua voce all’uomo che le aveva fatto battere il cuore in una notte triste.
- devi continuare a prestargli attenzione. Non puoi fare altro o la cioccolata si attacca e l’amore si allontana. Devi mescolare piano con attenzione, stando attento a non farla bruciare ma assicurandoti che sia abbastanza densa. Come il primo bacio a qualcuno di cui sei innamorata. Devi dargli tempo, non troppo in fretta o a fuoco alto o rischi di bruciare tutto e trasformarlo solo in passione. E deve essere abbastanza intenso, da lasciartene il ricordo, il sapore, il desiderio che al più presto devi assaggiarne ancora.

Buffy lo ascoltava senza quasi respirare, mentre il suo sguardo cadeva sulle labbra di lui e la sua mente non capiva se stessero parlando di cioccolato o di baci.

Spike alzò il mestolo spegnendo il fuoco e portandolo alle labbra di lei. Buffy si avvicinò piano e schiudendo piano le labbra appoggiò la lingua al cucchiaio assaggiando un po’ di cioccolato. Lo assaporò piano emettendo un piccolo suono compiaciuto. Intanto Spike osservava la scena, pensando di non aver mai visto nulla di più sexy e indeciso se baciarla o assaggiare anche lui il cioccolato.

- allora è giusta? – chiese quasi sussurrando.
- calda… densa… lascia il desiderio di poterne avere ancora… qualcosa di più – disse piano lei, ripetendo la scena di prima e assaporandone ancora un po’.
- di più… - sussurrò lui, mentre lei lo guardava e si allontanava piano.
- prendo le tazze – disse cercando di riprendere il controllo di se.
- sì – rispose Spike scotendo la testa e respirando a fondo.
Versò il contenuto nelle tazze, mentre lei prendeva dei marshmallow dalla credenza facendolo sorridere.
- li adoro quelli con la cioccolata calda.
- anche io, mia madre me li dava sempre quando ero piccola - esordì sorridendo
- finalmente abbiamo trovato qualcosa che abbiamo in comune…
rimasero un po’ in silenzio assaporando il cioccolato e scambiandosi occhiate furtive ogni tanto.
- allora – disse lui interrompendo il silenzio – parlami ancora di tua madre… sapevo che doveva esserci qualcosa di buono in te!
lei gli fece la linguaccia.
- quindi è mia madre l’unica cosa buona di me!? – scoppiò quasi a ridere, per poi tornare seria, ma non triste…- sì, lei era meravigliosa.
Passarono quasi tutta la notte a chiacchierare e ridere, fino a che si accorsero che erano già le tre di mattina. Lei lo accompagnò alla porta e lui una volta fuori si voltò a guardarla.
- grazie della bella serata William – quasi sussurrò. Spike la fisso ancora, pensando che detto da lei il suo nome era perfetto.

- non avevi mai detto che sapevi anche essere “carino” – disse ridendo mentre lui scoteva la testa
- sono un vero mistero Summers… ma non ti preoccupare domani cercherò di essere ancora irritante.
- bene, mi stavo quasi preoccupando che mi stessi facendo la corte.
- cielo – rispose ridendo e guardando in alto – prima mi dai del carino… poi questo! Si vede che sei stanca!
Si sorrisero ancora e lui si diresse verso la moto mentre lei stava chiudendo la porta.
- buona notte Buffy – sussurrò prima di infilare il casco. Lei chiuse la porta e vi si appoggiò contro.
- buona notte William

TBC

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Capitolo 13: *** dodici ***

Ecco, me ora ha tolto tutta la polvere che era rimasta su questa FF tra un colpo di tosse e l’altro !
grazie infinite a tutte da parte di entrambe!!
E come promesso rieccoci, scusateci per l’attesa.. ma finalmente ecco il continuo:

Qui non c’è nulla di spuffy, spiacente, ma spero che vi piaccia comunque, anche perché c’è una new entry che mi auguro apprezziate..

Capitolo 12

“Willow è già stata qui, Dru pure, perfino Angel.. insomma, manco solo io!” pensò ad alta voce Dawn, mentre era riuscita a sgattaiolare dentro gli studi di ‘Magic Box ’, dato che almeno per quella sera i sorveglianti sembravano non esistere.
Dawn si era messa in testa di assistere ad una diretta di Buffy, convinta che sua sorella avrebbe gradito la sorpresa quando l’avrebbe trovata lì.
Si stava aggirando per gli studi del primo piano, curiosando per ogni dove, quando le si avvicinò Riley, che ancora doveva riprendersi dalla delusione di aver scoperto che il mega party, su cui gli avevano fatto una testa tanta Xander e Drusilla tre sere prima, non era mai esistito.
E pensare che mentre era in macchina con loro lui si vedeva già a lavorare per la CNN!


“Hey, piccolina, e tu cosa ci fai qui tutta sola? Ti sei forse persa?” esclamò, guardandola preoccupato. La reazione fu immediata.
“ Chiunque tu sia, piantala di trattarmi come l’ultima delle poppanti, io ho già quindici anni!” sbottò l’adolescente assestandogli un calcio mirato alla caviglia, per poi allontanarsi.
Non capendo bene che cosa fosse successo, un dolorante Riley si avviò alla sua postazione, pronto a trasmettere il giornale radio, tentato dall’idea di aggiungere al bollettino quanto fosse pericoloso dare del ‘ piccolina ‘ alle quindicenni.


Dawn aveva adocchiato da lontano lo studio di ‘ Voci nella notte ‘ , ancora deserto dato che erano solo le nove e mezza, dopotutto.
Si stava avvicinando, ma una voce autorevole alle sue spalle la fermò.
“Hey, tu, ragazza, non lo sai che non puoi stare qui? In più ho visto che cosa hai fatto prima, dovremo prendere seri provvedimenti!”

< Ecco, lo sapevo, ho preso a calci un D.J.… logico che non potevo farla franca.. sono in guai grossi!> pensò la teenager, voltandosi lentamente, pronta a pagare le conseguenze, finché i suoi occhi azzurri incrociarono quelli altrettanto azzurri di un giovane ragazzo biondo che non doveva avere più di diciotto anni, che la fissava serio e impassibile dentro il suo giaccone di pelle nero che gli dava un’aria da duro.. anche se era di qualche taglia più grande.

< Beh, non mi dispiacerebbe affatto essere arrestata da lui, magari pure perquisita.. Dawn, datti un contegno!> pensò lei, maliziosamente, ma fu sorpresa quando il ragazzo scoppiò in una fragorosa risata.

“Ci sei cascata! Allora non sono niente male, potrei anche fare l’agente segreto in incognito, alla 007!” sorrise lui. “ Mi hai fatto prendere un colpo, mi vedevo già dietro le sbarre!” protestò lei, benché fosse stregata dal suo sorriso.
“ Esagerata! Non si va mica dietro le sbarre per così poco! Anzi, sei stata grandiosa, quello era un calcio degno di un Power Ranger!” si complimentò lui.
“ Sbaglio o sei un tantino fissato con la TV?” ridacchiò Dawn.
“ Hai presente ‘ Il rompiscatole ‘ di Jim Carrey? Beh, ti assicuro che lui è niente in confronto a me!” ribatté lui. “ Uhmm, non credo che questa sia una cosa di cui andare molto fieri! Ad ogni modo, non mi hai ancora detto chi sei, ti sei intrufolato anche tu?”
“ Non direi proprio, io qui sono di famiglia! Tanto per cominciare, mio fratello è uno dei D.J. , no, non quello che hai calciato, tranquilla! E se non ti basta, mio zio è il Direttore!” si gasò lui, mentre lei traeva le sue importanti conclusioni.
“ Wow! Ma allora, tu sei..”
“ Già, William, o se preferisci Spike, è il mio fratellone, io sono Andrew!” si presentò lui, stringendole la mano.
“ Che coincidenza! Pensa che la co-conduttrice del programma di tuo fratello.. è mia sorella! Io sono Dawn..” si presentò lei a sua volta. “ Eh, eh si può quasi dire che per la proprietà transitiva.. siamo colleghi pure noi!” scherzò lui, facendola ridacchiare.

“ A proposito, conduci qualcosa anche tu?” s’interessò lei. “ No, mi piacerebbe, ma non sono ancora riuscito a convincere zio Rupert a farmi tenere una rubrica sugli effetti speciali nei film di fantascienza, sarebbe il mio sogno!” confessò lui.
Lei stava per rispondere qualcosa, ma si interruppe vedendo avvicinarsi William, che era appena arrivato. “ E voi che ci fate qui? Beh, Andy, di te non mi stupisco, sei sempre qui a rompere, ma tu, Briciola, che combini?” “ Volevo solo fare una sorpresa a Buffy, e tanto che c’ero ho visitato un po’ gli studi..”
“ E massacrato un D.J. !” aggiunse Andrew, ammiccante imbarazzandola non tanto per quello che aveva detto, ma per come la stava guardando, e anche a William quello sguardo non sfuggì.
“ Andrew, inventati qualcosa da fare e va’ a farla!” gli intimò lui.
“ Uff, va bene! Ciao Dawn, felice di averti conosciuto.. d’ora in poi ogni volta che vedrò sorgere il sole penserò a te!” mormorò lui.
“ Oh, Andrew, grazie, sei un vero poeta!” sospirò lei, intenerita e gongolante.
“ Qui ti sbagli, perché sai.. il vero poeta in famiglia è..”
William gli tappò prontamente la bocca, sorridendo innocentemente a Dawn.
“ Non stare a sentirlo, sai.. ci sono solo tre modi per definire questa peste di mio fratello: chiacchierone, tele-dipendente e..” commentò, per poi guardarlo con più attenzione.
“ . e LADRO! Quante volte ti ho detto che non devi toccare il mio giaccone?” ringhiò.
“ Ecco, ora è proprio il caso che io fugga, ci vediamo, Dawnie!” la salutò Andrew, correndo via dagli studi, prima che Spike potesse acciuffarlo.

“ Torniamo a noi, Briciola, dimmi un po’, come ci sei arrivata qui? Ti ha accompagnato la Rossa?” Dawn scosse la testa negativamente. “ La Visionaria?” Altra risposta negativa. “ Il Musone?”
“ No! Ho semplicemente preso l’autobus, sai, c’è una fermata qui vicino!”
“ Che cosa?! Hai attraversato mezza città di sera da sola in Autobus? Se tua sorella lo viene a sapere mi ammazza!” “ Ma scusa, tu che c’entri?”
“ Niente, ma con lei funziona così, se qualcosa le va storto io divento il suo incassatore personale, perciò, cerca di capire, se tu le fai questa sorpresa.. lei dopo mi farà la festa! Tornerai qui solo quando qualcuno di fidato ti accompagnerà..”
“ Potremmo chiederlo a tu fratello..” si azzardò a proporre lei, fingendo indifferenza.
“ Scordatelo, e poi ho detto fidato, e non mi fiderei a lasciarti sola con lui più di dieci minuti! Piuttosto, dimmi, Buffy ora è a casa?”
“ No, è da Dru e Angel..”
“ Perfetto, allora ti riaccompagno a casa io, e questo resterà il nostro piccolo segreto. Tanto manca più di un’ora al programma , e in più ormai sembra che io sia diventato l’autista ufficiale delle donne Summers!” brontolò lui, scendendo le scale con lei.
< Tanto lo so che la cosa non ti dispiace affatto!> pensò Dawn, con il solito sorriso che la sapeva lunga, mentre fantasticava su appuntamenti a quattro delle due sorelle Summers.. con i due fratelli Rayne.
TBC



Speriamo vi sia piaciuta , ora riarmatevi di solenne pazienza.. perché abbiamo solo un capitolo a disposizione ( incentrato su Spike e Buffy.. ma non fatevi grandi illusioni..) e poi sarà il vuoto.. è tutto nelle mani di Saretta

Ad ogni modo, per quanto riguarda me, sappiate che adoro follemente la coppia Andrew/Dawn, quindi.. ehmm.. fateci l’abitudine ; )

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Capitolo 14: *** tredici ***

Savanna, Chloe (sì, è vero là ho ,messo 15 perchè le straniere son + pignole e sarà cmq nc17 ma solo più avanti e giusto un filino, niente di troppo grafico, non è certo nel nostro stile! ;) ), mille grazie da entrambe!! ;)
scusate l'attesa ma finalmente.. siamo tornate
!
speriamo vi diverta:
Capitolo 13

Mancava poco più di mezz’ora alla diretta di ‘Voci nella Notte ’, quindi William se ne stava ancora seduto sul muretto fuori dagli studi, circondato da.. tutti i mozziconi delle sigarette che s’era fumato nel giro di venti minuti, mentre si stava accendendo l’ennesima. Non lo agitava più la doppia conduzione con Buffy, ormai era già la decima settimana che lavoravano insieme, era un’altra la cosa che innervosiva il ragazzo.
- Hey, fratellone, ma.. che ci fai qui fuori?- lo salutò Andrew, sedendosi accanto a lui.
William alzò gli occhi.
- Si può sapere che diavolo ci fai tu qui adesso?- gli chiese.
- Sì, anche tu mi sei mancato molto!- commentò ironico l’altro.
Probabilmente il sarcasmo doveva essere una cosa di famiglia.
- Che c’è di male? Non posso far visita al mio fratello preferito?-
- Io sono l’unico fratello che hai!- alzò gli occhi William un’altra volta.
- Esatto. Una ragione in più per essere il mio preferito! Ma come ti vedo teso! Dai, facciamo un gioco, così ti rilassi: con questo mio occhietto, io spio un oggetto che inizia per ‘T’!- cominciò Andrew.
-Sì, ed è la * testa* che sto per staccarti dal collo se non ti levi di qui al più presto! Ma come fai a diciannove anni suonati a fare ancora questi schifosissimi giochi da maledetto asilo? - sbottò William.
- Accidenti, che nervosismo! Vabbè, avrei dovuto capirlo da tutti quei mozziconi, ciminiera che non sei altro! Allora, qual’è il problema?-
- Qual è il problema? E’ tutta una serie di maledette coincidenze: quella pazza esagitata ha detto che oggi guiderà da sola.. e guarda un po’ il parcheggio.. che ironia! L’unico posto libero.. è vicino alla mia Desoto! Ma perché non sono venuto in moto anche stavolta?- borbottò il biondo ossigenato, buttando il mozzicone a terra.
- Se solo le fa mezzo graffio quando parcheggia.. non so cosa le faccio!- ringhiò esasperato.

< Anzi, lo so. Apro la portiera della sua macchina, la tiro fuori da lì con uno strattone, la sbatto sul cofano.. le salto addosso.. le strappo via tutti i vestiti e poi.. un momento! C’è qualcosa che non va.. doveva essere una vendetta.. ma sta diventando.. uno stupro! Beh, no.. se lei fosse d’accordo.. ma non era questo il punto!> si disse stralunato il ragazzo, mentre per qualche strana ragione.. i suoi jeans gli sembravano improvvisamente molto più stretti.

-Coraggio, vedrai che ci starà attenta, dovresti cominciare a fidarti un po’ più di lei!- commentò il fratello.

< Ha ragione lui, dovrei farmi lei.. voglio dire FIDARMI di lei!> si corresse William, sempre più confuso.

-Ehm.. nessuna possibilità che ci sia anche Dawn?- si azzardò a chiedere subito dopo con una certa nonchalance. William doveva ancora riprendersi dalla fusione dei pensieri che gli arrivavano dal cervello.. con quelli che provenivano da una certa sua altra parte del corpo! Ma dopo la domanda di Andrew sembrò ritornare sul Pianeta Terra.
- Lo sapevo, ecco perché eri qui! No, lei non ci sarà, ma anche se ci fosse la terrei alla larga da te, te la devi levare dalla testa!-
- Comincerò a farlo quando tu comincerai a levarti dalla testa la sua cara sorellona!- ribatté malizioso il fratello e William per poco non cadde dal muretto! Anche l’essere mordaci doveva essere una prerogativa di casa Rayne!
Andrew lo lasciò solo con i suoi (bollenti) pensieri.

Ma la solitudine non durò a lungo, perché anche Wesley passò di lì.
- E tu che ci fai qui, isolato dal mondo? Stai forse contemplando una futura carriera da eremita?- lo prese in giro il moro.
- No, tengo solo d’occhio la mia adorata macchina!- - Per quel poco che me ne intendo di motori.. guarda, ti posso assicurare che se nessuno ci sale a bordo.. lei non se ne va da nessuna parte, resta lì dov’è!- scherzò l’altro - Ah, ah. Ma come siamo spiritosi stasera! Il fatto è che oggi Buffy guida… e credo di averti detto tutto!-
-NO!- si lasciò scappare Wesley, giungendo rapidamente alla conclusione che se Buffy guidava per conto suo, allora non c’era alcuna possibilità che ci fosse anche Willow.
- Lo vedi? Cominci a capire anche tu la gravità della situazione! Apprezzo la tua solidarietà.. ma non c’è bisogno che ti disperi tanto!- fece una faccia confusa il biondo.
-Uh! Già, sì. Ma sai com’è.. fingevo che si trattasse della mia macchina.. quindi.. Beh, ad ogni modo, è tardi ora! Devo andare, sta per cominciare la partita!- tagliò la corda Wesley il più velocemente possibile.
- Ma.. oggi non c’è nessuna partita!- pensò William ad alta voce, aggrottando le sopracciglia confuso.
Ma poi fece le spallucce ed estrasse un’altra sigaretta dal suo pacchetto quasi vuoto.

Non fece in tempo ad accenderla, perché, ancora prima di vedere la macchina di Buffy, sentì l’inchiodata all’incrocio.
Saltò giù dal muretto e le corse incontro, piazzandosi in mezzo alla strada.
Buffy inchiodò un’altra volta.
- Ma sei pazzo? Per poco non ti mettevo sotto.. e ancora mi chiedo perché abbia premuto il freno!- sbottò Buffy. - La vera pazza sei tu che guidi in quel modo!- ribatté lui.
- Beh, ora togliti, devo parcheggiare!-
- E’ questo il punto, non puoi!-
- Che significa che non posso?-
- Significa che l’unico spazio libero è tra il muro.. e * la mia macchina *!-
- Oh no, odio accostare vicino ai muri, non la voglio rigare!-
- Non è del maledetto muro che ti devi preoccupare, devi stare attenta alla mia Desoto, se ti azzardi a graffiarmela..- la minacciò lui.
- Ho capito, ma ora levati, ho un parcheggio da fare!- ribatté lei, girando la chiave nel motore ed entrando nel parcheggio, ma poi si fermò.
- Beh, che ti prende?- le domandò William, raggiungendola. - E’ tutta colpa tua, mi hai messo troppo sotto pressione.. e adesso non ci riesco!-
Lui non le lasciò dire altro, aprì la portiera e la tirò fuori con uno strattone.. ma si fermò solo alla prima fase del filmino a luci rosse che aveva nella mente.

< Ecco, ci siamo.. ora mi sbatte sul cofano, mi salta addosso e.. Fantastico! Mi sono persa un’altra volta in queste stupide fantasie.. cattiva, Buffy!> si disse la ragazza, un po’ delusa quando lo vide semplicemente entrare in macchina al suo posto.


- Che cosa vuoi fare?- gli domandò.
- Mi sembra chiaro: te la parcheggio io, così non ci saranno danni!- e dicendolo lo fece nel giro di pochi secondi, un parcheggio impeccabile.
- Uff, ce la potevo fare anch’io!- borbottò Buffy.

< Sì.. avrei impiegato quelle dieci.. venti manovre in più .. ma ce l’avrei fatta anch’io!> pensò, chiudendo l’auto dopo che lui le aveva restituito le chiavi, e recandosi con lui negli studi.

Il tempo passò in fretta e la loro trasmissione cominciò. - Buonasera, figli della notte, Spike e Buffy sono qui con voi, come sempre!- li salutò Spike.
- Già, pronti per una nuova scoppiettante puntata! Ma non perdiamo tempo, lanciamo subito l’argomento di stasera..- continuò Buffy, ma Spike la interruppe.
- Io proporrei.. la guida! Guidate? Vi piace farlo? Credete che siano più bravi gli uomini o le donne? E.. come ve la cavate con i * parcheggi *?- ghignò Spike, guardando Buffy che col labiale gli diceva ‘Perfido’. - Io vi dico solo che se non era per me, la nostra cara Buffy era ancora giù in strada a cercare di parcheggiare la sua macchina tra mille maledette manovre!- ridacchiò lui, facendola innervosire.
- Hey, Mr. Eroe delle Quattro Ruote, perché non dici le cose come stanno? Provateci voi a guidare dopo che lui vi ha fatto mille e più dannate pressioni sul fatto che non ce l’avreste mai fatta! Ci mancava solo che mi puntasse una pistola alla tempia!- ribatté Buffy.
- Mi avresti rigato la macchina!- ribadì lui.
- E’ già orrenda di suo, forse un graffietto l’avrebbe solo abbellita!- ribatté lei.
- Non offendere mai più la mia macchina!- le intimò Spike.
- Ok, gente, mentre qui finiremo per darcele di santa ragione, vi mettiamo su ‘Boulevard of broken dreams ‘ dei Greenday, anche perché è la storia di uno che continua a camminare da solo, niente macchine, quindi!- scherzò Buffy, lanciando la canzone, ormai aveva imparato a fare tutto.


Si tolsero le cuffie, guardandosi con odio reciproco. - Potevi anche evitare di parlare di faccende personali, mai sentito parlare di segreto professionale? Oops, dimenticavo, tu non hai niente di professionale, coyote, quindi neanche il segreto!- cominciò Buffy.
- Ha parlato Miss Radio! E comunque, dovevo mettere Sunnydale e dintorni al corrente del pericolo che sei tu sulle quattro ruote! A proposito, impara a guidare! Credo proprio che tu la patente l’abbia presa nel tuo villaggio incantato, folletto, perché qui sulla Terra nessuno sarebbe stato tanto stupido da dartela!- ribatté Spike e il loro battibecco continuò per tutta la canzone.. e oltre!
TBC
speriamo continui a piacervi, cercheremo di non farvi aspettare troppo a lungo ma.. non contateci troppo ..

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Questa storia è archiviata in: EFP

Eccoci qui.. incredibile ma vero.. questa storia continua.. del resto.. vi avevamo dato la nostra parola, no?

grazie a tutte per il supporto.. e soprattutto per la pazienza, ma bando alle ciance, ora si prosegue:



Capitolo 14

Il messaggio di Giles diceva di trovarsi nel suo ufficio alle 21.
Buffy sedeva lì da qualche minuto ma ancora non si vedeva nessuno. Dopo poco la porta si aprì facendo apparire Spike, quasi stupito di vederla.
Si sedette su di una poltrona sempre tenendola sott'occhio ma sempre senza parlare.
Lei sfogliava la sua agenda alzando ogni tanto lo sguardo per guardarlo.


Dopo alcuni minuti di silenzio, entrambi si fissarono e parlarono contemporaneamente.
- cosa hai combinato?


Non finirono quasi di parlare che la porta si aprì facendo apparire Giles.
- oh, siete già qui!?
Entrambi lo guardarono stupiti. Subito dopo Spike si alzò - Rupert, non so cosa è successo ma non c'entro nulla.
- tranquillo Spike, siediti, non è successo nulla.



Giles girò attorno al tavolo e si sedette sulla sua poltrona fissando soddisfatto entrambi.
- vorrei intanto dirvi che sono molto soddisfatto di come sta andando il vostro programma.
Entrambi sorrisero di risposta, anche se non si sentivano del tutto sicuri.

- e per dimostrarvi la mia... diciamo gratitudine, voglio ricompensarvi con un premio.

- premio? - chiese Spike curioso.
- sì, credo che voi lavoriate molto e vi meritiate ... diciamo di prendere un po’ d'aria?
- in che senso? ci offri una settimana di vacanza? - sperò il biondo.

- non esattamente... diciamo meglio!
- Giles - sbotto Buffy - tutti questi "diciamo" non mi convincono. Arrivi al sodo.

- giusto. Allora, questo venerdì sera trasmetterete dal Bronze!





Entrambi sbarrarono gli occhi e inorridirono mentre Giles li fissava sorridente!
- e questo hai coraggio di chiamarlo premio? Ma se il programma andava male ci mandavi a trasmettere all'inferno? - ma dai... credo sia una splendida idea, perchè sembrate tanto sconvolti?

- lei non capisce vero? - intervenne a quel punto Buffy - una serata al locale significa gente. Tanta gente che ti guarda e ti fa domande e stupide ragazzine svenevoli...
- e pessima musica per far ballare la gente - continuò Spike - e molti che sparlano di te e preferirebbero che non ci fossi e ragazzini che si atteggiano e fanno i cascamorto... non ti sembra abbastanza per classificare questa tra le pessime idee?
- beh vedetela pure come volete, tanto venerdì trasmetterete da lì.
- non è giusto - sbottò la bionda.
- hai ragione, ma io sono il capo e quindi giusto o meno... venerdì trasmetterete dal Bronze.
I due ragazzi uscirono furiosi dall'ufficio di Giles, mentre lui se la rideva soddisfatto.




Venerdì alle 6 del pomeriggio Buffy era davanti allo specchio a provarsi il centesimo abito.
- sorellona dovresti calmarti!
- calmarmi un corno. Già trasmettere è impegnativo, ma se la gente ti guarda... beh è estenuante. Come sto così? - disse mostrandosi alla sorella con un paio di jeans e una maglietta scollata.

- bene - rispose Dawn alzando gli occhi al cielo - ma questo non spiega la tua smania nello scegliere come vestirti stasera.

- tu hai presente chi ci sarà stasera?
- Spike - chiese divertita la sorella.
- no - rispose secca Buffy - intendo il pubblico!
- hai ragione - rispose quasi illuminata la sorella - sarà pieno di splendidi ragazzi, su cui fare colpo!
- no! continui a non capire.
Dawn la guardò pensierosa... che la sorella stesse per impazzire?
- sarà pieno di ragazzine. giovani e belle donne che avranno passato tutto il pomeriggio a prepararsi! Assolutamente perfette e preparatissime. Gireranno a mostrare i loro corpi perfetti e palestrati, mentre io sono assolutamente fuori forma. Devo almeno cercare di risaltare le cose buone che ho.


Dawn rimase a bocca aperta a fissare la sorella.
Probabilmente stava veramente impazzendo. Per prima cosa non era affatto fuori forma e poi non capiva perchè smaniasse tanto per prepararsi. Neanche dovesse far colpo su qualcuno e temesse le concorrenti... Ad un tratto la piccola sbarrò gli occhi quasi illuminata per poi scoppiare a ridere.



- oddio non ci credo - riuscì a dire a fatica, troppo presa dalle risate
- cosa? - disse la bionda guardandola
- nulla - rispose Dawn sorridendole e abbracciando la sorella. - sei molto più bella e sexy di qualunque ragazzina ci sarà stasera. Sono certa che non avrà occhi che per te.

Buffy si guardò allo specchio e si sorrise. Forse Dawn aveva ragione, forse lui avrebbe guardato lei, forse... un attimo!

- lui chi? - chiese Buffy torva alla sorella
- emm... nessuno. Intendevo che se volessi far colpo su qualcuno... beh lui non avrebbe occhi che per te.
Buffy guardò torva la sorella per poi tornare a fissarsi allo specchio, mentre Dawn ancora sorridendo andava nella sua stanza.







Finalmente era davanti al Bronze, non sapeva perchè ma si sentiva stranamente nervoso. Era fuori dal locale a fumare l'ennesima sigaretta mentre osservava attentamente tutte le persone che entravano. Andrew lo raggiunse saltellando.
- wow fratellone, una prima serata dal vivo, non sei emozionato?

- si certo, come no... - disse guardando altrove.
- dev'essere emozionante ma... cos'hai? - chiese osservando il fratello seguire con lo sguardo un ragazzo che entrava.
- niente perchè? - chiese stupito il biondo
- perchè sembrava tu stessi guardando il culo di quel ragazzo!




- veramente guardavo i suoi pantaloni... credi che starei bene con dei pantaloni di pelle?
- cosa?
- ma sì... ma li hai visti tutti i tipi che entravano?! neppure fosse capodanno!

- beh, molti saranno qui per rimorchiare e fare colpo... - già - disse quasi scocciato Spike

Andrew rise dando una pacca sulla spalla al fratello





- tranquillo che tutte le ragazzine stasera non avranno occhi che per te e poi... - disse guardando in fondo alla strada - credo che gli uomini stasera saranno impegnati a guardare Buffy.

Lei li stava raggiungendo e era a dir poco splendida. Aveva una gonna che arrivava poco sotto il ginocchio e una camicia nera leggera che la fasciava come un guanto. A Spike mancò il fiato, mentre lei vedendoli gli donava uno splendido sorriso.






Li stava raggiungendo e non sapeva come le gambe facevano a non tremargli. Si ripeteva che era per l'emozione, ma quando lo aveva visto di fronte alla porta del Bronze per un attimo i suoi piedi avevano rifiutato di muoversi.

Aveva un paio di jeans stretti e una camicia bianca, con i bottoni nel colletto aperti. Stava fumando la sua sigaretta e era assolutamente splendido. Sembrava un angelo eppure il suo corpo gli diceva che se avesse lasciato fare a lui si sarebbe dannata.






Andrew osservò il fratello tendersi e passarsi nervoso una mano tra i capelli. Le sorrideva mentre si avvicinava e sembrava letteralmente mangiarsela con gli occhi. Sorrise prima di rientrare, mentre pensava che forse non era di tutte le ragazzine che ambiva l'attenzione!


TBC
   
 
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