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Autore: AlessiaDettaAlex    15/01/2013    5 recensioni
Storia interamente revisionata (8/11/2017)
È la storia di una diciottenne. Una giovane che si scopre innamorata della sua migliore amica e non riesce ad accettarlo. Quindi se vi aspettate farfalle, rose e fiori è il racconto sbagliato. Questa che sto scrivendo è piuttosto la storia di dolore e tragedia di una ragazza che ne amava un'altra.
Trecento metri è la distanza che separa le loro case. Ma la verità è che alla fine di questo racconto Alex ne avverte molta di più.
"Lo conoscevo a memoria il profumo di Lyn. Era profumo di casa, un odore che mi faceva sciogliere il cuore. Se chiudo gli occhi e mi concentro riesco a sentirlo anche adesso, a più di un anno di distanza."
[Capitolo 5]
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 o Prologo

Il mio nome è Alessia, detta Alex, e in questa storia racconterò di me e della mia migliore amica Elena, detta Lyn. Partendo dalla considerazione che a nessuno importerà della storia di una diciottenne qualunque alle prese con le sue crisi adolescenziali, scrivo questo misto di ricordi confusi in parte per me stessa, in parte perché chi leggerà queste vicende girando sul mio computer quando non ci sarò più non faccia i miei stessi errori.
 
All’inizio di questo racconto dovevo compiere ancora diciotto anni – anche se adesso non ne ho molti di più – e avevo una vita piuttosto vivace, almeno per i miei standard: cori in cui cantare, una chitarra per suonare, la passione per il disegno, la scrittura, il computer e un gruppo d’amici veri dalle abitudini sobrie. Ma come ho già anticipato all’inizio, in questo scritto parlerò in particolare della storia di me e di Lyn, della nostra millenaria amicizia e degli avvenimenti che l’hanno sconvolta.
Io e lei siamo sempre state molto legate, dove con legate intendo anche fisicamente: infatti bastava un nonnulla e finivamo spesso e volentieri l’una tra le braccia dell’altra a scambiarci esagerate effusioni. Giorgia, altra mia carissima e folle amica, mi aveva sempre avvertito di non fare queste scenate in pubblico perché risultava davvero ambiguo a vedersi. Ma io non ci davo troppo peso, se avevo Lyn mi bastava così. Che il “pubblico” andasse pure a farsi fottere. Laura, d’altra parte, nella sua pacatezza leggendaria, una volta aveva persino affermato che sembrava mi fossi innamorata di lei. Le solite fesserie di chi non ha il coraggio dichiararsi al ragazzo che ama e per consolarsi va a inventarsi storielle sulle proprie amiche. Ma come si sa, il meglio in questi casi viene proprio dagli amici maschi: i cari Marco e Daniele, infatti, anziché farsi strane congetture, mi prendevano semplicemente in giro per il fatto che fossi così brava a strusciarmi addosso alle persone ma nonostante ciò non avessi trovato ancora un ragazzo. Beata semplicità maschile.

La verità è che a me non è mai importato nulla dei ragazzi. Non che non mi sia innamorata almeno una volta, anzi; ma il ragazzo in questione era a sua volta così innamorato di me che non è potuta andare avanti. È paradossale: si sa che senza amore una storia è destinata a finire, eppure lo stesso accade quando si ama troppo. In quest’ultimo caso ho imparato che dimenticandosi di se stessi si rischia di farsi pericolosamente male. Perciò quando i sentimenti diventano brucianti vuol dire che è arrivato il momento di farsi un bel tuffo nel mare gelido. Altrimenti muori.
Per Lyn è tutta un’altra storia: lei ama tutti e nessuno. Basta che un ragazzo abbia un minimo di fisico ben strutturato e un viso da cucciolo e lei impazzisce letteralmente; gli corre dietro per mesi senza mai fare reali passi avanti, se non qualche sterile conversazione su facebook. A quel punto si stufa e passa al prossimo. È perennemente in cerca del suo principe azzurro.
Fisicamente, comunque, è davvero perfetta: ha biondi capelli lunghi e curatissimi che incorniciano un viso dai lineamenti dolci con due occhi luminosi e verdi al pari di smeraldi; un sorriso che ti toglie il fiato e uno sguardo sempre perso nei suoi sogni ad occhi aperti. Veste sempre abiti leggeri, femminili, con colori vivi e freschi che si addicono terribilmente alla sua continua ricerca di bellezza ed esperienze nuove. Insomma, una vera principessa. Infatti è anche leggermente vanitosa, maliziosa e testarda. Quel tanto che basta a rendermela davvero adorabile.
Io, d’altra parte, sono tutto il contrario: capelli ricci e castani lunghi fino alle spalle, perennemente in disordine, che ricadono su un viso pallido come una pezza e occhi scuri spesso semichiusi non si sa bene per quale motivo; ho sentito dire che le iridi scure esprimano molte più emozioni di quelle chiare; talvolta penso che i miei occhi siano l’unica cosa che davvero risalta nel mio viso smagrito, senza grazia. Anche il mio modo di vestire è abbastanza sgraziato: non esco di casa senza i fedeli jeans e le scarpe da ginnastica, oltre che una tra la mia vasta scelta di felpe dai colori scuri in cui mi rinchiudo per tutto il giorno. A dispetto della prima impressione da emo maschiaccio, in realtà sfoggio spesso e volentieri un carattere allegro ed esuberante – nonché infantile – tanto da essermi meritata il titolo, che mi gioco con Giorgia, di “pagliaccio del gruppo”. Ma come tutte le brave protagoniste complessate di un libro ho anch’io la mia doppia personalità. Anche se può non sembrare – dovrebbe, visto che sto scrivendo un’autobiografia – sono sempre stata una persona molto riflessiva e malinconicamente solitaria, tratto che conservo dall’infanzia e di cui sono tutto sommato molto gelosa.
Sì, in conclusione sono tutto il contrario di quella principessa di Lyn.

Non vi ho ancora detto il fattore più entusiasmante: abito a trecento metri di distanza dalla mia migliore amica. A separarci sono solo poche costruzioni, che includono anche una piazzetta popolata esclusivamente da tredicenni sempre con un pallone da calcio sotto braccio. E da noi due. A tutt’oggi non so dire se questa spropositata e assolutamente non ricercata vicinanza sia stata decisiva per i fatti che mi hanno poi ribaltato la vita. Di certo un suo peso per me l’aveva.




Spazio dell'autrice
Salve a tutti! Credo che nessuno di quelli che mi conoscono almeno un po' si sarebbero aspettati da me una storia del genere. Eppure eccomi qua. Sappiate che se deciderete di seguirmi sarà triste, molto triste. Perché triste è la vicenda a cui mi ispiro. Spero che apprezzerete questo umile tentativo di "romanzo" drammatico. Una delle prime lunghe originali che pubblico.
Aspetto commenti,
Videl
   
 
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