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Autore: natalie_80    15/01/2013    1 recensioni
Prima one shot su Spn che scrivo.
Una presunta figlia di Dean e Anna, vaga nel nostro mondo ma non tutto è rose e fiori!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Un angelo senza nome. Caduto in un mondo a lui sconosciuto, dove viene perennemente cacciato. Trovare riparo in un corpo esile e minuto, non è bastato per destare i sospetti. Ritrovarsi a dover lottare tra la vita e la morte non rientra nei piani di nessun essere umano. Ma in fondo cos'è un angelo? Non ha cuore, nè sentimenti. Non prova amore nè odio. Solo coloro che sono stati corrotti, provano questi sentimenti. Esseri ignobili, indegni di avere la Grazia e le ali.
Oh si! Le sue ali. Ormai non le sente quasi più. Ha il corpo ormai intorpidito dal freddo.
Maledetto involucro debole!
Doveva pensarci prima che l'avrebbero trovata lo stesso.
Maledetti cacciatori!
In fondo però, a pensarci bene, non erano stati loro a metterla in quella situazione.
Maledetti demoni!
Da quando provava quest'odio verso loro? Ah si! Da quando l'avevano rinchiusa in quella cella frigorifero.
Era un angelo. Doveva resistere. Ma dopo una settimana al gelo polare, forse anche la sua resistenza poteva cedere.
Maledetta lei!
Cosa gli era saltato in mentedi andare a cercare suo padre? Cosa avrebbe risolto? Cosa gli avrebbe detto quando si fossero trovati faccia a faccia? Sono un angelo e sono tua figlia? Come minimo l'avrebbe uccisa senza nemmeno pensarci.
In fondo era un cacciatore.
Perfetto!
Figlia di un angelo e di un cacciatore! Ma cosa gli era saltato in mente a quei due?! Pensare alle conseguenze?
Maledetti genitori!
Cresciuta sola in quel dannato mondo. Mesi e mesi di ricerche pe nulla! Cosa aveva fatto di male per meritarsi tutto questo?!
Un rumore!
Una voce! O forse tre.
Cosa diamine stava succedendo? Erano i suoi carnefici venuti per finirla?!
Alzò lentamente la testa.
Si ritrovò di fronte tre uomini. TEntò di alzarsi per mettersi in difensiva ma barcollò in avanti.
Maledetto freddo!
Si ritrovò avvolta tra le braccia di uno dei tre sconosciuti. Non aveva la forza per reagire.
L'uomo con un lungo cappotto, le toccò la fronte e il freddo scomparve tutto ad un tratto. O almeno credeva che fosse sparito tutto.
Voltò lo sguardo dietro sè, notando le sue ali ancora congelate.
Perché? Perché non erano tornate normali?!
Il ragazzo che la teneva stretta, la prese di colpo in braccio.
Solo in quel momento, l'angelo alzò gli occhi incontrrrrando due pozzi verdi.
Spalancò gli occhi dallo stupore.
No! Non poteva essrere!
Ricerche su ricerche e alla fine l'aveva trovata lui per primo.
I tre parlarono tra loro ma non li ascoltò. Era rimasta incantata da lui, da suo padre. Voleva dirglielo ma aveva le parole bloccate in gola.
Vide l'uomo con il cappotto, toccare la spalla agli altri due e si ritrovarono da tutt'altra parte.
Capì solo ora che fosse un angelo anche lui e lo sguardo che si scambiarono affermò il suo pensiero.
Senza nemmeno capire del tutto la situazione, si ritrovò abbracciata ad una donna. Riconobbe i capelli rosso fuoco e sorrise.
Non era stata abbandonata come credeva. Sua madre aveva rischiato per lei. Si era esposta a dei cacciatori, anche se conosciuti.
Sciolsero l'abbraccio. La rossa notò le ali della figlia.
Con un gesto della mano nell'aria, liberò le ali dal gelo.
Spiegò con calma che il padre sapeva tutto perché non poteva più tenere dentro quel fardello.
Erano riusciti a rintracciarla grazie ad un demone che aveva spifferato tutto ai fratelli, convinti che l'avessero cercato per quel motivo.
Che razza di demoni!
Spostò l'attezione dul padre, il quale aveva deciso che un bicchierino di whisky sarebbe servito per mandare avanti la giornata.
Si sorrisero. Uno di quei sorrisi unici e rari. Un sorrise che dice più di mille parole.
L'aveva già capito che sarebbe stata dura dimostrrrrargli affetto, ma con semplici gesti si arriva a tutto.
Ora poteva dichiararsi fortunata. Aveva trovato una famiglia.
Una di quelle vere che si sacrificherebbero per te.
Si toccò la guancia.
Umida.
Maledette lacrime!
  
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