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Autore: RainPluffa24456    15/01/2013    2 recensioni
Questa storia parla del come, secondo me, Ron ha chiesto ad Hermione di sposarlo.
Molto dolciosa, quasi diabetica. " Per due pazzi innamorati, che separati realmente non son mai stati."
Dal testo:
< ' Era sicuro d'aver finalmente trovato la donna della sua vita, e di poter stare con lei senza nascondersi. Si alzò da letto, ancora in pigiama. Posò la pergamena arrotolata sul suo cuscino assieme ad una rosa. Poi tirò su le coperte ad Hermione, che si era scoperta nella notte. Uscì dalla loro camera e si diresse verso la cucina. Voleva preparare tutto nel modo più dolce possibile. Di sicuro non adatta a lui tutta quella dolcezza, ma se Hermione lo accettava anche così, allora tanto valeva esserlo del tutto e totalmente. ' >
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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'Siamo qui. Tu stai dormendo con il capo poggiato sul tuo cuscino preferito. Sei bellissima quando dormi. Sei sempre bellissima. Dopo aver letto questa riga stai probabilmente arrossendo, vero 'Mione? Tu…..Sai che non sono mai stato bravo con le parole. Oggi è la vigilia di Natale e più tardi, ti darò il mio regalo. Sono le otto, non ti voglio svegliare. Noi due stiamo insieme ormai da quattro anni e mezzo, io mi sento pronto. Una frase che non ti saresti mai aspettata da quell'immaturo di Ron, vero? Beh, sono cambiato 'Mione. Sono cambiato grazie a te. Grazie al mio presente con te. Ed è per questo che appena ti sveglierai ti chiederò una cosa, che per quanto impegnativa sono pronto a fare. Perché ci ho riflettuto tanto, e per quanto io possa aver pensato o rimarginato sulla cosa, la conclusione era sempre la stessa. Ti amo, Hermione. Ti amo da morire e non voglio amare nessun' altra per il resto della mia vita. Perché voglio che il mio presente, e passato con te, diventino futuro. Sai, a dire la verità non so perché ti sto scrivendo questa lettera. Forse perché nel caso non mi vengano le parole, quando ti sveglierai, capirai che non sarà per improvvisa codardia o altro. Solo perché per quanto ti amo, ogni volta che mi perdo in quegli occhi color cioccolato, non riesco più a staccarmene. Non riesco a separare gli occhi da quella meraviglia, che sei tu. Mi ritrovo a sorridere come un ebete, voglio veramente mettere tutto il mio futuro ed il mio cuore nelle tue mani, sei tu. Sei sempre stata tu 'Mione. Non ti nego che a volte, tante volte, forse troppe, mi sono chiesto perché hai scelto me. Tu, Hermione Granger, la strega più brillante del tuo anno, potevi avere il cercatore più bravo ( e suppongo anche più ricco, almeno paragonato a me ) dell'intera coppa di Quidditch. Potevi avere il nipote, cui lo zio ha sempre avuto buoni rapporti con i ministri della magia. Potevi avere tutto, Hermione, e hai scelto me. Perché? Attenzione, ti conosco, non mi fraintendere, non è che non ne sia felice, è che ho paura che non lo sia tu. E ti posso assicurare che la mia ambizione più importante nella vita, ( a parte logicamente fare l'Auror ) è renderti felice. Questo mi preoccupa più di qualsiasi cosa al mondo. E quello che ti chiederò più tardi, quando la mia bella addormentata si sveglierà ( e va bene qualche pezzetto l'ho letto, ma solo per farti un piacere! La libreria non è così invitante.. ) sarà anche per fare cessare qualunque insicurezza o paura che l'uno ha nei confronti dell'altro. E dovremo essere totalmente sinceri, per avere una vita serena. Lo so che i primi anni insieme sono stati difficili, il tuo ultimo anno ad Hogwarts e prima ancora la…La battaglia. Poi il mio biennio da aspirante Auror. Ma ti prometto che il nostro futuro insieme sarà molto meglio, sarà all'altezza delle tue aspettative. Ti prometto che non ti lascerò mai più sola. Ti prometto di essere dannatamente geloso tutte le volte che nominerai Viki. Ti prometto di preoccuparmi sempre di te e di proteggerti. Ti prometto di avere paura di tuo padre. Ti prometto che non me ne andrò mai, sarò sempre al tuo fianco. Non dovrai più voltarti e non vedermi. Insomma, quello che ho voluto dirti con questa lettera, che ho cercato goffamente di dire, è grazie. Grazie, 'Mione, per tutti gli anni con te, per come ti amo e per come ti fai amare, per essere così paziente, così gentile, così dolce, anche senza accorgertene. Grazie per essere dannatamente te stessa, perché è di te che ho bisogno.
 
Ti amo così tanto, da togliermi il fiato amore mio.
Quando dico che sei la ragione della mia felicità, non scherzo.
Tuo Ron.'
 












Ron arrotolò la pergamena, felice, d'aver finalmente detto e rivelato tutto quello che provava per Hermione. Voleva sposarla. Miseriaccia, se voleva. Era la prima cosa di cui era sicuro in vita sua. Era sicuro d'aver finalmente trovato la donna della sua vita, e di poter stare con lei senza nascondersi. Si alzò da letto, ancora in pigiama. Posò la pergamena arrotolata sul suo cuscino assieme ad una rosa. Poi tirò su le coperte ad Hermione, che si era scoperta nella notte. Uscì dalla loro camera e si diresse verso la cucina. Voleva preparare tutto nel modo più dolce possibile. Di sicuro non adatta a lui tutta quella dolcezza, ma se Hermione lo accettava anche così, allora tanto valeva esserlo del tutto e totalmente. Per Hemione avrebbe fatto questo ed altro. Avrebbe fatto di tutto per lei. Con una velocità anormale, per uno come lui, apparecchiò la tavola per la colazione ed iniziò a preparare il primo pasto della giornata. Le uova erano già pronte e al bacon mancava poco. Ok, ok. Per i Pancakes Ron aveva usato un po' di magia, ma ancora non capiva l'utilità di una casa babbana se avevano la magia a disposizione. Ma Hermione gli disse, quando provò ad opporsi, " ' Una casa troppo magica non va bene, daremmo nell'occhio ai vicini, e poi c'è più gusto a fare le cose con le mani!' gli aveva detto semplicemente. Lui restò a guardarla imbambolato, lei pensava sempre a tutto. 'Hai ragione.' Le disse semplicemente. Poi si avvicinò a lei e la abbracciò. Hermione assaporò fino in fondo quel contatto e poi si stacco leggermente per poi sussurrargli, 'Sempre quel tono sorpreso.' Facendo scoppiare tutti e due in una sonora risata. " Ron ricordava bene quel momento, era stato uno dei più felici nella sua vita con Hermione. Lui aveva voluto renderla felice, accontentandola ed andando a vivere in una casa della Londra babbana. Nonostante fosse una strega, lei non aveva mai dimenticato le sue origini babbane e non si era mai montata la testa. Ron mise in tavola i piatti con il bacon, le uova e i pancakes. D'un tratto, un ricordo gli balenò nella mente. Fred. Lui adorava i Pancakes. Improvvisamente un'ondata di tristezza lo pervase. Suo fratello mancava tanto, a tutti. Sopratutto George era uscito dalla battaglia peggio degli altri. Aveva perso un pezzo di sé. Tutti erano andati avanti, persino George aveva costruito la sua relazione con Angelina, ed ora, passo dopo passo, ognuno continuava la propria vita. Per Ron era stato davvero difficile superarla. Uscì sul balcone anche con le maniche corte, non gli importava se fuori c'era la neve. Si appoggiò con le mani alla ringhiera, spostandoci tutto il peso, pensando. Al suo chiodo fisso dai tempi di Hogwarts. Hermione. Chi se non lei. Era grazie a le se era uscito dal periodo nero che un anno dopo la battaglia, aveva attraversato la famiglia Weasley. Lei riusciva a strappargli un sorriso anche solo guardandolo negli occhi. Era grazie a lei se stava bene, se era felice, se aveva una vita serena. Per questo voleva chiederle di sposarlo. Voleva vivere così per sempre. Accanto a lei, dannatamente felice. Rientrò in casa, chiudendo la porta scorrevole di vetro che lo separava dall'aria dell'inverno pungente che c'era fuori. Lo fece. Smise di pensare al passato e si concentrò del tutto sul futuro. Hermione era il suo futuro. Fred, e gli orrori della battaglia il suo passato. Questo non voleva dire che avrebbe smesso di pensare al fratello, ma che lo avrebbe ricordato con un sorriso. D'un tratto sentì uno scricchiolio. Tipico del loro materasso, faceva sempre quei rumorii quando qualcuno si metteva seduto. A loro piacevano. Potevano sentire l'altro che si svegliava ed ammirarlo senza che se ne accorgesse. Salì le scale lentamente, attraversando il lungo corridoio di casa Weasley-Granger.

Prima di entrare in camera, un po' per lasciarla finire di leggere e un po' per prendere coraggio, si fermò, contò fino a dieci e prese un gran respiro. Poi si girò e ripercorse i suoi passi fino al vecchio mobiletto ereditato da zia Muriel. Ron aprì il primo cassetto, dove sapeva che Hermione non avrebbe mai controllato, poiché conteneva i suoi vecchi libri di Divinazione. Prese una scatolina nera di velluto e se la posò sulla mano. "Forza Ron!" Si disse a bassa voce per farsi coraggio. Strinse tra le mani la scatolina e si diresse verso la loro camera da letto. Ron stava per entrare, quando d'un tratto si fermo, poggiandosi contro lo stipite della porta. Hermione non si era accorta di lui, stava leggendo la lettera. Ron pensò che non la ebbe mai vista così bella. Così sé stessa. I capelli ricci erano sciolti e le carezzavano dolci, i tratti gentili del viso. La strega era concentratissima nel leggere. D'un tratto fece un sorriso mozzafiato. Cosa che a Ron costò la cessazione del battito cardiaco per qualche secondo. Fece scivolare la scatolina nella tasca dei pantaloni del pigiama, poi tornò a guardarla, incantato. Capì che probabilmente Hermione l'aveva letta già tre volte, e ricominciò da capo. Aveva gli occhi velati di lacrime di gioia e le gote rosse. Quando arrivò per la quarta volta al punto, Ron decise che era meglio fermarla prima che ricominciasse. " Volevo svegliarti io, ma la tua sveglia biologica me lo ha impedito." Le disse sorridente. Lei non rispose. Si girò, lascio andare la lettera, e con una lacrima calda che già le solcava il viso, corse tra le braccia di Ron, appendendosi al suo collo. Ron non era esattamente pronto a quella reazione, e barcollò leggermente quando venne travolto da sinuosi ricci di lei. Le poso due baci leggeri sul collo, mentre le accarezzava i capelli castani. Hermione si strinse di più a lui, circondandogli il collo con le braccia. Il primo a sciogliere l'abbraccio, fu il rosso. Non avrebbe voluto farlo ma, era il momento di parlare, di fare quella maledetta domanda. Si separò un poco da lei, arrivando a pochi centimetri dal suo viso. Le mise una ciocca ribelle dietro l'orecchio, per poi carezzarle la guancia, sorridente. Hermione ricambiò il sorriso e incatenò il proprio guardo al ragazzo che le stava di fronte. Ron sapeva che la sua adorata strega era sempre stata insicura, ed anche questa volta capì cosa stava pensando. " Sì, 'Mione è tutto vero. Verissimo direi. " Lei sorrise, non era mai stata così felice in vita sua. Il ragazzo si separò definitivamente da lei, lasciandole i fianchi e ficcando le mani nelle tasche. Cioè, tranne una. Continuava a stringere forte la scatolina, per smorzare la tensione. Abbassò lo sguardo, nervoso. "Hermione io….Ti amo da quando avevo undici anni. E lo so perché quando entrasti nello scompartimento dell'Espresso per Hogwarts, il primo anno, io mi innamorai subito di te. Pensai che tu fossi la più insopportabile so-tutto-io di tutta Londra! E pure non riuscivo a reprimere una piccola vocina dentro di me, " E qui Ron alzò lo sguardo verso l'amata, " Continuavo a ripetermi che tu eri solo un'amica. La mia migliore amica, ti volevo un bene dell'anima ma niente di più. Cominciai finalmente a capire, che l'affetto per, quasi una sorella era amore. Che il preoccuparmi per te, era gelosia. Che la stretta che sentivo allo stomaco prima di dormire, non era per aver mangiato troppo, ma perché tu mancavi nella mia vita. Almeno, mancavi nella posizione che avrei voluto, e non come sorella, come compagnia di vita. Per questo qui, in quella che finalmente possiamo chiamare la nostra stanza, ti faccio una domanda che potrebbe segnare il resto delle nostre vite. E tutto perché ti amo, e da idiota quale sono, ho capito dopo sei anni che tu eri e sei, la donna della mia vita." Detto questo, Ron tirò fuori dalla tasca la scatolina blu in velluto, e l'aprì con delicatezza. Con le prime luci del sole, quell'anello in oro bianco dai tratti molto delicati, fece emozionare ancor di più la riccia. " Hermione Jean Granger, vuoi passare il resto della tua vita con me?" Hermione aveva di nuovo due piccole calde lacrime che le solcavano il viso. Pronunciò due parole, di importanza vitale per il ragazzo. "Lo voglio." Disse, prima di incrociare di nuovo le braccia attorno al collo del rosso. " Ti amo Weasley!" Assaporò quelle tre parole, con una lentezza estenuante, poiché le avrebbe dette ora e per sempre. "Anch'io Granger, anch'io." Ribadì Ron, felice e consapevole, che la sua vita non l'aveva ancora vissuta.




°°°°°Angolo pazza-che-ha-scritto-la-storia°°°°° Ciao ragazzi, siate buoni è la mia prima fic! Spero vi sia piaciuta, apprezzerei taaantissimo una recensione, opinione, critica, invio dei costi delle cure mediche per il diabete, qualsiasi cosa! Spero tanto di avervi soddisfatto, Un bacio! RainPluffa.
  
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