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Autore: agaetis    15/01/2013    4 recensioni
"E il suo sorriso, unico e sincero, capace di riportarlo dove il cielo scaldava i campi di grano maturo e il vento accarezzava il tempo che scorreva.
Fu proprio in una tranquilla serata invernale che decise di dar voce ai suoi pensieri."

One shot Merthur, POST 5X13, quindi SPOILER per chi non avesse visto la puntata.
Ambientata nel presente, Arthur è appena tornato da Merlin.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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Un sorriso

 

Era stato come un fulmine in un cielo limpido. Perché era tornato, sì, e aveva travolto la vita di Merlin così come secoli e secoli prima, nel giorno del loro primo incontro.

Arthur, il re una volta e re in futuro, era dovuto rinascere da zero, ambientandosi in quel mondo che ancor tanto strano pareva ai suoi occhi.

Ma aveva di nuovo Merlin con sé, adesso.

Da quando era tornato, il suo fedele amico lo aveva preso per mano e gli aveva mostrato i progressi dell'uomo, il divenire del mondo. Arthur non era impazzito, Arthur aveva la sua roccia su cui reggersi, la sua certezza. E quella certezza era lui: Merlin.
C'era sempre stato. Non aveva ceduto, ce l'aveva fatta. E poter stare di nuovo l'uno al fianco dell'altro, sì, li faceva risentire finalmente vivi.

 

Le domande che Arthur poneva a Merlin erano paragonabili ad un fiume in piena. I due giovani vivevano in un appartamento nella grande Londra, e le loro frequenti nottate insonni erano accompagnate dal desiderio di sapere di Arthur e da lunghi e lunghi discorsi, dalla voce melodica e armoniosa di Merlin che vagava nell'aria, pronta a raccontare tutto ciò che era successo da quando si erano separati, a recuperare il tempo perduto.

E Merlin, lui era quello che più dava a vedere il suo entusiasmo: raccontava gli avvenimenti con le lacrime agli occhi, perché ancora non ci credeva che era davvero Arthur colui che lo stava ascoltando. Lui, il suo Arthur.

E gli era mancato, eccome se gli era mancato. Aveva pensato a lui ogni singolo giorno da quando lo aveva lasciato, chiedendosi dove fosse, quando sarebbe tornato, quando avrebbe rivisto quegli occhi azzurri che tanto smuovevano il suo cuore.
Ed erano lì, ora, insieme fino alla fine.

 

Non era stato facile per Arthur né ambientarsi né condividere la mentalità degli uomini moderni; c'erano uomini che votavano per il governo del proprio "regno", donne che lavoravano quanto i mariti non occupandosi solo della famiglia, scuole aperte a tutti i giovani, gente che andava e veniva da un luogo ad un altro in un tempo così breve da farlo rabbrividire, e coppie di uomini o di donne che non si vergognavano di camminare mano nella mano, che non credevano di essere peccatori.

E a pensarci meglio, a soffermarsi su quei particolari quasi minuziosamente, in certe coppie che osservava ritrovava il suo rapporto speciale con Merlin. Certo, non nei baci o nelle effusioni, ma era anche vero che Arthur non aveva occhi che per lui, da quando era ritornato.

Non si era preoccupato di trovarsi una moglie, non di crearsi una vita tutta sua. Perché lui semplicemente una vita l'aveva già, insomma... Aveva Merlin. E si ritrovò ad accorgersi che quello era proprio tutto ciò che voleva.

Tutto ciò che aveva sempre voluto...

I suoi capelli, scompigliati di prima mattina.

Il suo naso, che si arrossava appena la temperatura calava.

Le sue risposte, ora più sagge, ma aventi lo stesso umorismo e sarcasmo di quando vivevano a Camelot.

Le sue orecchie, nelle quali, no, non riusciva proprio a trovare alcun difetto.

E il suo sorriso, unico e sincero, capace di riportarlo dove il cielo scaldava i campi di grano maturo e il vento accarezzava il tempo che scorreva.

 

 

Fu proprio in una tranquilla serata invernale che decise di dar voce ai suoi pensieri.
Merlin era di fronte al termosifone del loro salotto intento a scaldarsi un po' e ad osservare le macchine che viaggiavano sotto di lui, quando Arthur gli si avvicinò standogli dietro, intravedendo il panorama di edifici e marciapiedi.


«... Merlin?» chiese per avere la certezza che l'altro lo stesse ascoltando.
«Sì?» rispose quest'ultimo, continuando a guardare di fronte a sé.
«Vedi... Hai presente quelle coppie che ogni tanto si vedono in giro? Quei... Odosessuali
«Omosessuali vorrai dire, Arthur»
«Ecco, esatto... Loro. Vedi, è proprio così normale oggi? Voglio dire, non è davvero più obbligatorio per un uomo adulto trovarsi moglie e avere dei figli?»
Merlin rise alzando gli occhi al cielo per quella domanda. «Arthur, quante volte te lo devo dire?! È normale, non c'è proprio nulla di male nell'esserlo!» rispose «Sei sempre il solito Asino» aggiunse dopo una pausa ridendo e sfoderando uno dei suoi soliti sorrisi che faceva perdere battiti al cuore di Arthur, e girandosi finalmente incontrò i suoi occhi azzurri. Quegli occhi che tante volte aveva sognato, nelle notti solitarie e silenziose... Sì, eccoli proprio lì, ad una spanna da lui.
Arthur doveva ancora riprendersi da quel sorriso, ma aveva bisogno di sputarle, quelle parole che aveva in mente da giorni, sicuro che Merlin avrebbe capito.
«Tu non credi che, beh... Che potremmo esserlo anche noi?» gli domandò abbassando lentamente la voce, la sicurezza che scemava lasciando spazio all'esitazione.


Un attimo di silenzio attraversò la stanza, il sorriso di Merlin sostituito da un'espressione attonita.
E Arthur, uomo dal coraggio di un leone, stato al comando di un intero esercito e di un regno fiorente, avendo già superato la morte e con lei pericoli sovraumani, ora aveva paura. Paura di aver sbagliato, paura di aver perso definitivamente il suo tutto.

Ma fu quando sul viso di Merlin tornò un'espressione serena, che risentì il cuore battere e l'aria invadergli i polmoni.
Gli occhi di Merlin divennero lucidi, l'emozione provata era trasparente e difficile da controllare; perché lui non aspettava altro che quella domanda, da sempre. Da quando preparava il suo re per una nuova giornata a corte e rimboccava le sue coltri alla fine di un'altra... E aveva quasi smesso di crederci, a dirla tutta.

«Io... Sì, credo che potremmo, sì, certo!» rispose finalmente tentennando, sorridendo ai suoi occhi, ancora scosso dall'emozione.
E Arthur, che aveva da sempre preferito i fatti alle parole, lo attirò a sé tirandolo dal maglione, e schioccò un forte bacio sulle sue labbra. Un bacio infantile, un bacio felice. E non lo erano a tempo entrambi, felici.

 

Fissò Merlin per qualche altro secondo, perché ancora una cosa lo sconvolgeva su di lui...
«Tu... Merlin, tu davvero mi hai aspettato tutto questo tempo?!»
Il mago si prese il suo tempo per rispondergli, la mano di Arthur ancora lì a stringere il suo maglione. Si perse nei suoi occhi, si perse nei ricordi...

 

 

«Penso sempre che se le cose fossero state diverse, saremmo stati buoni amici...» «Già...»

 

«Allora io giuro che proteggerò voi, o morirò al vostro fianco»

 

«Lasciate andare il mio servitore, lui non merita di morire in questo modo» «Se avete intenzione di ucciderlo, dovrete uccidere prima me»

 

 

«Stringimi, stringimi e basta... Ti prego...»

 

 

«Voglio dirti una cosa, Merlin»
«Non mi dirai addio, no...»

 

«Voglio dirti… qualcosa che non ti ho mai detto... Grazie»

 

 

«Sì» rispose infine col cuore in gola «E mentre non c'eri mi sono innamorato di te un'altra volta» concluse riavvicinandosi a lui, sfiorando le sue labbra in un tocco leggero, le mani allacciate dietro al suo collo.


E il sorriso sfoderato in quel momento da Arthur era la cosa più bella che Merlin avesse mai visto.
Un sorriso consapevole di aver ritrovato la persona più importante nella sua vita, dopo secoli e secoli... di nuovo insieme.





Note dell'autrice:

Buonasera a tutte! :)

Prima Merthur AU, post 5x13.

Nulla di speciale, giusto qualcosina per sorridere un po'... e spero di esserci riuscita, a strapparvi un piccolo sorriso! :)

Un bacio, alla prossima!

Mara

   
 
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