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Autore: Lilyanne Gautier    15/01/2013    7 recensioni
Cosa succederebbe, se Bonnie, in un maldestro tentativo di aggiustare le solite situazioni "amorose" all'interno del suo gruppo, facesse un incantesimo, credendo di averlo fallito, per poi improvvisamente, far succedere l'incredibile?
"Damon, iniziò ad allacciarsi la camicia, rigorosamente nera.
Davanti allo specchio poté rimirarsi, un sorriso nacque su quel viso perfetto. I capelli neri come le ali di un corvo, tutti scompigliati, il naso dritto e gli zigomi scolpiti. Non poté trattenersi dall’auto compiacersi.
- Con tutte le ragazze sono tremendo, le lascio quando voglio e poi le riprendo, nessuna mi resiste ma mi arrendo, con una come te."
Questo, ed altro ancora. Un susseguirsi di... Vicessitudini un pò insolite.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore, Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Life is a musical!




La vita a fell’s Church era divenuta ormai instabile. Chi andava, chi veniva, chi uccideva senza provare il minimo rimorso, chi provava a fare incantesimi, ignorandone l’esito…

Questa  era una delle cose più gravi, o per meglio dire strane, o ancora: esilarante. Beh, dipende i punti di vista ovviamente, parlando.

Era una giornate come tante. La solita routine o tram tram qualsivoglia. Alcuni, avrebbero ritenuto tutto ciò: noioso, altri strambo e/o addirittura grottesco.

Ma questa, era la vita di una cittadina abitata da: Vampiri, Licantropi, incroci di Vampiri e licantropi: che ovviamente non venivano chiamati “Licampiri” no, essi venivano chiamati col nome, meno vergognoso di “Ibridi”. E arriviamo così anche alle streghe. Giustamente, non potevano mancare nemmeno loro. Una in particolare, ovviamente, aveva scatenato il più eclatante degli incantesimi, cosa folle, era che esso si era ripercosso su tutto il gruppo sovra citato, scatenando così un susseguirsi di situazioni, alquanto… Cacofoniche.

Erano mesi che oramai, la storia andava avanti così; Elena si dilettava a tenere il piede in due scarpe, a nulla erano servite le spiegazioni richieste da entrambi i fratelli.

Stefan ormai, non sapeva che pesci prendere. Quel pomeriggio aveva chiamato Elena, voleva un ultimo chiarimento: le avrebbe dato un ultimatum, non era giusto che il suo cuore fosse intrappolato così. Lei doveva prendere una decisione. Perché, se non lo avesse  fatto lei, lo avrebbe fatto lui. Una volta per tutte.

Erano le tre del pomeriggio, grazie al suo udito da vampiro, riuscì a scorgere il rumore dei passi di Elena. La ragazza entrò nella pensione, bella ed eterea come al solito.

Improvvisamente Stefan, sentì mancare, tutto il coraggio avuto prima.

Scosse la testa: doveva farlo.

-      Elena, dobbiamo parlare… - Elena annuì tesa. Non sapeva, con certezza, cosa Stefan avesse in mente. Ma aveva paura. Per la prima volta, in vita sua, aveva dannatamente paura.

I due, si ritrovarono l’uno di fronte all’altra, quando improvvisamente, entrambi, sentirono un ronzio strano, all’interno delle proprie orecchie, ma entrambi la ignorarono.

Elena vedendo Stefan impassibile, iniziò a singhiozzare. Quest’ultimo l’amava, il suo cuore, davanti quelle lacrime, reagì prepotentemente. Le mise una mano sulla guancia, accarezzandogliela.

-     Dimmi perché piangi? – Elena tirò su col naso e tra un singhiozzo e l’altro riuscì a parlare.

-      Di felicità. – Stefan sorrise, sapeva che era una bugia. Tutto, pur di non far vedere, come stava realmente.

-      Dimmi perché stringi, forte le mie mani, e coi tuoi pensieri ti allontani? – Elena sussultò a quelle parole. Sapeva dove voleva arrivare. Così lo interruppe.

-    Io ti voglio bene. – Stefan cacciò via, dalla sua guancia, la mano e, abbassando lo sguardo con voce bassa, disse ciò che più lo tormentava.

-       Questo non lo so…  - Elena tremò davanti a quel dubbio, insinuato nei suoi occhi.

-       Stupido testone, dubbi non ne ho!  - Stefan, la guardò tristemente.

Già, lei dubbi non ne aveva mai.

 Era da tempo, ormai, che si divideva tra lui e suo fratello Damon.

Una rabbia cieca, prese possesso del suo essere, afferrò Elena per il braccio, posando la mano di lei sul suo petto.

-      Il cuore matto, che ti segue ancora e giorno e notte pensa solo a te! E non riesco a fargli mai capire, che tu vuoi bene a un altro e non a me.  – Elena si ritrasse come scottata. Stefan le aveva urlato quelle parole, con tanto di quell’astio, che rabbrividì.

-      Inutile parlarne sai, non capiresti mai… - Stefan era infuriato, col cuore a pezzi e, lei osava dirgli che non capiva? Iniziò a urlarle di nuovo.

-      Dimmi la verita… La verità, forse capirà, capirà. Perche la verità, tu non l'hai detta mai! – Elena si riscosse, aveva mille dubbi sì, amava sia Stefan che Damon, ma non era una bugiarda.

 Non sapeva scegliere, amava entrambi, ma come fargliene una colpa?

Uno era pura passione, l’altro pura santificazione in terra. Ma gli doveva comunque una risposta. Si allontanò, quel tanto che bastava per guardarlo negli occhi.

-      Io non so più che cosa risponderti e, io non lo so quello che voglio... Quello che non voglio da te. Ed è inutile che tu continui a farmi le domande, tanto le risposte ora io non le so. Io ora non lo so, se mi chiedi se t'amo io non lo so, se mi chiedi a che penso io... Non lo so!

Stefan a quella risposta arretrò, di nuovo, lei non sapeva. NON SAPEVA!

 

Se dall’altra parte c’era uno Stefan, martoriato dai mille dubbi di Elena.

Dall’altra, c’era un Damon pronto ad uscire.

Era da tempo che non faceva una visitina, alla sua dolce streghetta.

Non riusciva a capire cosa lo attirasse così tanto. Era bella, sì. Ma non arrivava nemmeno lontanamente ad eguagliare la sua bellissima Elena. Già sua, almeno lo sarebbe stata quando avrebbe preso una santissima decisione!

Cercò di reprimere la rabbia che provava, mista a una strana sensazione. Iniziò ad allacciarsi la camicia, rigorosamente nera.

Davanti allo specchio poté rimirarsi, un sorriso nacque su quel viso perfetto. I capelli neri come le ali di un corvo, tutti scompigliati, il naso dritto e gli zigomi scolpiti. Non poté trattenersi dall’auto compiacersi.

-      Con tutte le ragazze sono tremendo, le lascio quando voglio e poi le riprendo, nessuna mi resiste ma mi arrendo, con una come te.

Già, si stava forse rammollendo? Lui arrendersi a qualcuna? Oh andiamo. Queste erano materie Stefanologiche che non gli competevano. Lui era bellissimo, sexy e unico, non aveva bisogno di intaccare la sua reputazione di “Tremendo”!

Detto questo, strizzò l’occhio al suo riflesso. Si trasformò in corvo e si diresse verso il suo uccellino.

 

Bonnie era disperata. Aveva fatto un incantesimo innocuo, credendo di riuscire almeno in parte, a risolvere i problemi di Stefan. Ma non era successo nulla, a parte un esplosione e una lampadina fulminata.

Era davvero una schiappa. Ma come si poteva pensare che lei fosse una strega, se poi non era capace nemmeno di fare un semplice incantesimo?

Guardò le foto dei suoi tre amici: Stefan, Elena e Damon. Voleva a tutti i costi sistemare quella situazione, ma nulla era accaduto.

Prese la foto di Damon e la guardò sognante. Lei lo amava, ma lui amava Elena, la quale amava Stefan, ma amava anche Damon e, a lei stava venendo un ictus celebrale.

L’accarezzò, come fosse pregiato cristallo.

-     Tu mi fai girar, tu mi fai girar, come fossi una bambola. Poi mi butti giù, poi mi butti giù, come fossi una bambola. Non ti accorgi quando piango, quando sono triste e stanca tu, pensi solo per te.

Una lacrima rigò il dolce viso di Bonnie. Era vero, lui la trattava come una bambola, le faceva credere che un po’ gli importava, per poi gettarla via come se non servisse a niente.

Proprio nel momento in cui ripose la foto nel il libro di magia. Damon fece la sua entrata.

-      Ciao, sono io! Come stai? – le disse in tono interessato, per poi distrarsi, a causa del terribile aspetto della camera. Era tutta sotto sopra. Con un sopracciglio alzato fece una muta domanda alla streghetta la quale alzando le spalle.

-       Succede, che si rompe tutto, succede che non è mai giusto.. – il vampiro vide per la prima volta la strega in lacrime.

 Non seppe perché, ma vedendola in quello stato, pensò a tutte le cose brutte che le aveva detto da quando la conosceva. Si sentiva in dovere di scusarsi, ma lui non era bravo a farlo.

-      Ti ho detto delle cose, che non avrei voluto dire… -  Bonnie lo guardò con rabbia.

Era vero, da quando si conoscevano, non aveva fatto altro, che prenderla in giro. Probabilmente, se gli avesse detto che lo amava, gli avrebbe riso persino in faccia. Non seppe, dove prese il coraggio per dirgli certe cose, ma improvvisamente scoppiò e, così, tutta la sua rabbia.

-      Non recuperare ti prego, tanto più parli e ancora meno ti credo…

Damon a quelle parole fremette.

Cosa aveva fatto?

Non aveva capito proprio nulla, della vita.

Aveva inseguito una donna, che in realtà non amava, voleva solo farla pagare a suo fratello. Mentre ciò che realmente voleva, lo aveva davanti a sé.

Cercò di trovare le parole giuste, ma lui non era bravo, soprattutto se doveva aprirsi ai sentimenti.

-      É la mia insicurezza, che mi fa perdere ogni cosa, ti giuro sei importante, è un meccanismo di difesa. Ti prego scusa… - Bonnie non osò proferir parola.

Era rimasta ghiacciata sul momento. Damon Salvatore, insicuro?

Improvvisamente, prese coscienza dentro se stessa. Lui la stava prendendo in giro. Un’altra volta. L’ennesima.

Non glielo avrebbe più permesso.

-      Voglio dirti quello che sento, farti morire nello stesso momento, bastardo! Voglio affrontarti senza fare un lamento, voglio bruciarti con il fuoco che ho dentro,
per poi vederti cenere… Bastardo!

Damon era sbalordito dalle parole del suo pettirosso.

Era vero, era stato un vero bastardo con lei. Ma adesso aveva capito: l’amava. Come poteva non credergli? Le aveva aperto il suo cuore, aveva detto…

No, lui non glielo aveva detto che l’amava. Aveva sofferto così tanto. Come poteva credergli,  se fino ad ora l’aveva schernita?

-      Io ti amo e chiedo perdono, ricordi chi sono?. – Disse avvicinandosi lentamente.

-     E non vale la pena crederti. Ma cosa vuoi da me? – Damon non desistette, nonostante le parole amare di Bonnie.

-     Prenditi cura di me, l'amore vuole attenzione, mi basta un piccolo gesto d'affetto inatteso e io mi sciolgo nel mare. Prenditi cura di me, e questa la sensazione, ho un disperato bisogno di crederci ancora e di lasciarmi andare, che siamo ad un passo dal cielo, che mi basta un tuo soffio per ritornare a volare.

Bonnie a quelle parole tremò.

 Damon, la guardava serio e dolce al contempo. Le si era avvicinato e adesso, le teneva la mano.

Aveva davvero detto quelle parole?

Prendersi cura di lui? Lei?

Calde lacrime di gioia, inondarono il suo viso. L’amava e, si era aperto al punto di dirle di prendersi cura, di lui.

Strinse forte la sua mano.

Damon sorrise, un sorriso dolce. Di quelli rari, ma che quando spuntavano, il suo cuore, premeva per uscire, per poterli vedere anche lui.

Scosse la testa e ricambiò il sorriso.

-    Ancora, ancora... Vorrei, vivere intensamente quel sogno insieme. La mia storia, con te.

Non c’erano altre parole da dire. Damon l’attirò a sé e la baciò. Un bacio, di quelli che si davano una volta sola nella vita. Il primo, quello del vero amore. Quello, che ti faceva volare e sentire le nuvole sotto i piedi.

Improvvisamente in tutta Fell’s Church, si innalzò un vento potentissimo, scompigliando i capelli di tutti i cittadini e, soprattutto le loro anime.

Damon e Bonnie si staccarono, senza però allontanarsi dall’abbraccio.  Si guardarono attorno un po’ spaesati. Era tutto come prima, ma al contempo c’era qualcosa di diverso.

-      Mi sento come se avessi duettato con Pavarotti, la buon’anima. – disse Damon improvvisamente, massaggiandosi la gola.

Bonnie non poté che dargli ragione, anche lei aveva uno strano fastidio alla gola.

-     Damon, sarà stato il vento? Forse ci stiamo prendendo qualche malanno. – disse la rossa, ancora tra le braccia del bel moro. Damon, la guardò malizioso.

-     Sono un vampiro. Io non mi ammalo, streghetta… Sai ho una teoria… - Bonnie lo guardò curiosa.

-    Ossia?- il vampiro sorrise, un sorriso di quelli perversi allo stato puro.

-     Mi hai praticamente ficcato la lingua in gola, streghetta. Direi che come spiegazione, sia più che esaustiva.

Bonnie arrossì dalla cima dei capelli, fino alle punte dei piedi. Iniziò a balbettare frasi sconnesse. Mentre Damon se la rideva di tutto gusto.

-     Beh anche io ho mal di gola, direi che anche tu avresti potuto ficcare.. Ehm… Oh basta tu mi prendi in giro!

-     Ahahahahahahah, vieni qua mia piccola dolce streghetta. – così dicendo la prese tra le sue braccia, stringendosela al cuore. Un cuore morto per secoli, ma che grazie a lei, aveva ricominciato a battere di nuovo. Non sapeva cosa fosse successo.

Ma qualunque cosa fosse, ne era felice. Aveva trovato il suo posto nel mondo. Aveva trovato la sua metà. E per la prima volta si sentiva libero, si sentiva leggero e soprattutto si sentiva unico.

 Unico, nel possedere una donna che amava lui e soltanto lui.

E questo, sarebbe stato per sempre, poiché, di qualunque cosa lui poteva aver dubbi. Ma non sull’amore che la streghetta provava per lui, né quello che lui provava per lei.

 

Aveva scelto la sua strada e adesso era pronto per percorrerla. Diede un bacio alla sua Bonnie. Prese il cellulare e digitò il numero di suo fratello.

-     Pronto?- rispose uno Stefan con voce roca. Che avesse anche lui mal di gola?

-    Fratellino, sto arrivando e con me porto notizie! – guardò Bonnie sorridergli, ricambiò e aggiunse – Ah fratellino, prepara del Tea, con un bel po’ di miele. A quanto sento oltre noi, ne hai bisogno anche tu.

Detto questo, chiuse la chiamata. Bonnie lo guardò interrogativo.

-     Anche Stefan col mal di gola?. – Damon alzò le spalle.

-     Aveva una voce, peggio della nostra. Sarà un virus… - disse Damon stranito.

Quella era stata una giornata strana. Forse ai limiti della demenza, nessuno si accorse della magia che aleggiava tra loro.

Ma poco importava. Ciò che serviva, alla fine, era stato compiuto. Forse non lo avrebbero mai saputo. Ma di certo, Bonnie, avrebbe imparato in futuro, che le magie a volte non si vedevano con gli occhi, ma si sentivano attraverso l’anima, o in questo caso attraverso le corde vocali.

Mai nella storia della magia si era sentito parlare di simili sortilegi. Forse era vero, la musica era pure magia.

 

 

 

 

 

 

°o¤øø¤

 

 

Salve a tutte/i. Sì sono tornata. E come al solito, con una delle mie pazzie ç.ç Tutto è cominciato ieri sera, mentre parlavo con la mia migliore amica. Mi sono messa a parlare modalità MUSICAL, elencando una canzone ad ogni tipologia di discorso, descrivendo persino i nostri amici con canzoni. Non vi dico lo shock per la mia amica, un altro po’ e chiamava la neuro e come darle torto u.u’ Ma si sa, ognuno di noi ha qualche follia dentro sé, io ad esempio sono un jukebox con le gambe ahhahaha Beh non sta molto da dire, spero davvero che vi piaccia, e che non vi deluda. Ringraziamo Marta (Betrayed_89 barra migliore amica) per la stupenda locandina. Voglio aggiungere inoltre che non entravo su efp da tempo ç.ç e che domani provvederò a rispondere alle recenzioni dell’altra OS riguardo TVD. MI SCUSO! PERDONATEMI ç.ç Adesso vi lascio con le canzoni usate per i dialoghi :P

 

Playlist:

Non amarmi (Aleandro Baldi & Francesca Alotta) Stefan e Elena.

Cuore matto (Little Tony) Stefan.

Come mai (883) Elena.

Non lo so (Modà) Elena.

Tremendo (Rocky Robert) Damon.

La bambola (Patty Pravo) Bonnie.

Ciao (Alessandra Amoroso) Damon e Bonnie.

Succede (Alessandra Amoroso) Bonnie.

Bastardo ( Anna Tatangelo) Bonnie.

Ti amo (Umberto Tozzi) Damon.

Mi sei venuto a cercare tu (Alessandra Amoroso) Bonnie.

Prenditi cura di me (Alessandra Amoroso) Damon.

La mia storia con te ( Alessandra Amoroso) Bonnie.

 

Io e la mia amica Marta abbiamo messo su un gruppo su fb,in cui si parla di libri,spoiler delle nostre storie,giochi,quiz,film,o semplicemente ci si conosce,ci si scherza e si fa amicizie! Sietele benvenute vi aspettiamo ;)

Betrayed and Lilyanne's Stories


Per chi invece volesse aggiungermi su fb io sono

Lily Masen

Che dire? Spero vi piaccia. Adesso scappo. Grazie per l’attenzione ^_^ Kiss kiss Lily!

   
 
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